Quando nel 1927 venne inaugurata la direttissima Roma-Napoli per Campoleone e Formia il “tuppitto”, così veniva chiamato il treno Roma-Velletri-Terracina dagli abitanti dei paesi sui Lepini, viaggiava già da 35 anni!
Ora la frana caduta sui binari si sta rivelando come un brutto segnale, quasi il presagio della fine di un servizio essenziale per Terracina; la riapertura della linea ferroviaria, infatti, sembra stia allontanandosi in un futuro molto remoto.
I cittadini e i turisti sono frastornati dai disagi che incontrano nell’uso di un mezzo di trasporto sostenibile qual è il treno, disagi che non vengono affatto alleviati dalle navette per Fossanova e Monte san Biagio.
Occorre, però, reagire per tenere alta l’attenzione sulla necessità di un intervento urgente e anche per dar forza a chi si sta impegnando in tal senso.
Per questo il WWF Litorale Pontino si è fatto promotore della costituzione di un comitato cittadino in cui siano presenti le rappresentanze economiche, ambientali e culturali della città. Hanno già risposto positivamente i due comitati che raccolgono i pendolari su ferro e quelli su gomma, i sindacati locali CISL e CGIL ( si è in attesa di una comunicazione da parte della UIL provinciale), i commercianti dell’ASCOM, gli operatori balneari del SIB e dell’ASSOBALNEARI, i ristoratori dell’associazione Terracinaatavola. Ovviamente tutte le organizzazioni non legate in qualche modo a partiti (questi hanno un altro e importantissimo ruolo) sono invitate a partecipare.
Questo comitato cittadino di difesa del treno è convocato per domenica 9 giugno alle ore 17 nel parco della Rimembranza.