In arrivo i camminatori sulla via Francigena

Il WWF Litorale Laziale, Gruppo Attivo Litorale Pontino, da anni collabora con il Gruppo dei Dodici, camminatori sulla via Francigena, nella loro attività di percorrenza a piedi di uno dei Cammini più famosi nel mondo, LA Via Francigena.


Il nostro territorio è interessato proprio dalla parte Sud di questo interessante cammino e in alcuni punti strategici della nostra città si possono vedere tabelle, iscrizioni o anche murales dedicati alla via Francigena, segno che è proprio lì che il percorso passa; queste indicazioni tuttavia sono per i pellegrini che arrivano nella nostra città e vogliono fermarsi o solo attraversarla.
Il camminare su sentieri storici o meno del nostro territorio rappresenta, a nostro avviso, l’icona del turismo e della mobilità sostenibile, ragion per cui da sempre promuoviamo tale pratica invitando i nostri concittadini a partecipare, almeno quando i gruppi di camminatori sono presenti sul territorio.


Il 19 settembre un nutrito gruppo internazionale di camminatori è partito da Teano alla volta di Roma e si fermerà a Terracina. I camminatori arriveranno il 26 settembre nel pomeriggio e ripartiranno la mattina del 27 settembre verso Fossanova come prima tappa verso Roma. Ognuno può partecipare secondo le proprie possibilità di resistenza e allenamento, si può fare anche un brevissimo tratto dentro la nostra città dove, tra le altre cose, la Via Francigena del Sud, incontra un’altra via storica, l’Appia, la Regina Viarum.

Invitiamo quindi tutti i cittadini ad accoglierli sulla strada di arrivo, Via Appia passando per Piazza Palatina, e su quella della partenza, da Piazza Municipio attraverso il centro storico alto, Porta Napoletana e l’Appia antica.


Gli appuntamenti sono il 26 settembre alle 17.00 a Piazza Palatina e il 27 settembre alle 8.00 a Piazza municipio. Si raccomanda un abbigliamento comodo, soprattutto le scarpe, acqua e copricapo.

LIBRI AL PARCO

Ormai diventato un amico di Terracina, Mauro Doglio, counselor e scrittore, domenica sera presenterà il suo ultimo libro “SI FA PRESTO A DIRE NONNI” al Parco della Rimembranza.

“La vita delle nonne e dei nonni spesso è ricca di emozioni belle e appaganti, ma alle volte può essere difficile: ci sono molti rapporti da gestire in una famiglia e non è sempre semplice districarsi fra esigenze diverse, richieste impegnative e abitudini che entrano in conflitto. Questo libro, che si basa sulle esperienze di tante nonne e nonni, può essere considerato un piccolo manuale per affrontare con maggiore consapevolezza e qualche strumento in più, le piccole e grandi difficoltà relazionali che si possono presentare nell’affascinante percorso di chi accompagna i nipoti che crescono” ( Mauro Doglio )

LIBRI AL PARCO

Continuano gli incontri letterari al Parco della Rimembranza.

Il 30 luglio sarà la volta del libro “TRE metri quadri, quattro anni di visite in carcere ” di Alessandro Capriccioli (PEOPLE), un viaggio all’interno delle carceri laziali.

Il 2 agosto ci sarà l’incontro con Veronica Galletta (già nostra ospite due anni fa con il libro vincitore del premio Campiello) che ci presenterà il suo “Nina sull’argine” (MINIMUM FAX ) finalista al Premio Strega.

Due occasioni da non perdere. E l’estate ancora non è finita!

A breve i nuovi appuntamenti.

LIBRI AL PARCO

Rassegna letteraria al Parco della Rimembranza

Anche quest’anno, come già da alcune estati, il Parco della Rimembranza ospiterà la rassegna letteraria “LIBRI AL PARCO” che il WWF Litorale Laziale ha organizzato insieme all’associazione FUORIQUADRO di Formia che, nel mese di Settembre, organizzerà anche la Rassegna di docufilm “CERTE SERE QUI”.

Il primo incontro del 2 Luglio alle ore 21:00 sarà con l’autrice Susanna Tartaro che presenterà il libro ‘LA NON MAMMA ‘ edito da Einaudi.
Susanna Tartaro, oltre a essere scrittrice e poetessa, è una delle curatrici e conduttrici di Fahrenheit, la storica rubrica culturale e letteraria di RAI RADIOTRE.

“AGRICOLTURA, RISORSE FORESTALI E MONTANE”, IL NUOVO INDIRIZZO DI STUDIO DELL’IPS FILOSI DI TERRACINA

Il WWF Litorale Laziale, gruppo attivo Litorale Pontino plaude all’iniziativa dell’IPS Filosi di Terracina che, per il prossimo anno scolastico, ha proposto un nuovo indirizzo di studio: “AGRICOLTURA, RISORSE FORESTALI E MONTANE”.

Siamo convinti che proporre ai giovani un corso di studi che si occupi della conoscenza della salvaguardia, della gestione e l’uso sostenibile delle risorse agrarie e forestali del territorio, dia la possibilità di perseguire il raggiungimento di un equilibrio tra la necessità di rispondere ai fabbisogni alimentari delle persone e la necessità di non incidere negativamente sullo stato di salute dell’ambiente.

Boschi e foreste sono ambienti particolarmente fragili ma preziosissimi; sono preda di bracconaggio e troppo spesso di incendi devastanti che distruggono non solo il patrimonio boschivo ma anche quello della fauna selvatica e questo spesso sfugge ai più. Tutti gli anni vengono distrutti dall’attività di criminali incendiari ettari e ettari di boschi.

Conservare il terreno agricolo con un’ agricoltura sostenibile è vitale per mantenerne la biodiversità, proteggerlo dall’erosione e il dilavamento e combattere i danni da cambiamenti climatici.

Gli alberi e tutte le piante non solo producono ossigeno ma sono la nostra unica arma per combattere i cambiamenti climatici da eccesso di CO2.

Il nostro auspicio è che sia sempre la sostenibilità ambientale a muovere scelte e quindi anche l’organizzazione di questo indirizzo come già avviene in altri istituti simili della nostra provincia.

Ci auguriamo che tanti giovani scelgano questo percorso portando tra i banchi l’amore per la Natura e il desiderio di vederla difesa con scienza e coscienza.

URBAN NATURE 2021

La giornata Urban Nature 2021 al Parco della Rimembranza, inizialmente prevista in data 10 ottobre e rinviata alla domenica successiva per il maltempo, ha poi avuto un tale successo di pubblico da meritare una replica anche nelle domeniche 24 e 31 ottobre.

In queste tre domeniche, il parco è rimasto aperto mattina e pomeriggio per un programma di visite guidate a cura della Dott.ssa Elisabeth Selvaggi. I visitatori sono stati accompagnati nelle zone più recondite delle terrazze, a godere della vista sul golfo, delle oltre 40 specie di piante autoctone e della storia del complesso, seguendone le trasformazioni nel tempo.

Nel cuore delle giornate si sono collocate però nuovamente le tartarughe Caretta caretta, se pure in forma più indiretta di quella corporea avuta durante l’estate, con le sue calde notti in attesa della schiusa delle uova depositate nei tre nidi del litorale pontino.  Interessatisi alle tartarughe durante le giornate di formazione in spiaggia di cui al post del 29 settembre, alcuni studenti nelle classi di II e III media dell’IC Milani e Montessori avevano infatti deciso di approfondire l’argomento, sviluppandolo in una mostra allestita su pannelli mobili, collocati per l’occasione sopra l’ingresso al parco, dove era invece stato allestito il banchetto per l’accoglienza ai visitatori.

Accompagnati dalle loro insegnanti le studentesse e gli studenti hanno presentato verbalmente i contenuti della mostra, organizzati visivamente in moduli molto chiari sulle caratteristiche corporee, di nutrizione, accoppiamento, durata di vita, ecc. delle Caretta caretta. Tutti hanno dato prova di grandi capacità di comunicazione, a volte superando una timidezza iniziale, ma comunque stimolando le capacità attentive e la curiosità dei molti adulti intervenuti, tra cui numerosi genitori.  La mostra, vivace e colorata ma anche basata su conoscenze scientifiche è poi rimasta sul luogo, fungendo anche da sensibilizzazione sui problemi collegati al riscaldamento climatico e alla difesa delle specie protette.

Tutti i visitatori del parco in queste giornate hanno portato a casa un “pezzetto” di natura, piantine aromatiche inviate per l’occasione dal WWF Nazionale, ma anche piantine messe in vaso nel parco, glicine, lecci ed altre querce, o anche semi come quelli di carrubo, raccolti sui sentieri del parco, brulicanti di vita in cerca di espressione.

In chiusura di questa cronaca, non stoni una nota di approfondimento sulle cosiddette “comunità educanti”, di cui si sente molto parlare, ma che sono poi difficilissime da realizzare. Secondo tale paradigma educativo, la scuola, invece che fungere da anello di trasmissione di saperi parcellizzati, dovrebbe essere sensibile alle esigenze dei territori e coinvolgere in processi partecipativi famiglie e società civile. L’esperienza culminata in Urban Nature al Parco della rimembranza di Terracina va considerata proprio come uno di tali processi, iniziato dal momento di educazione outdoor a fine settembre, consolidato dalle attività più propriamente curriculari e infine esteso a visitatori del parco e famiglie.

Potrebbe questa esperienza dare vita a un processo virtuoso di rinnovamento dei programmi scolastici, attento alle esigenze del territorio e a un futuro che veda l’aumento di posti di lavoro nei settori “green”? Noi ce lo auguriamo!

di Emanuela Galanti

ANARKIKKA AL PARCO DELLA RIMEMBRANZA

Si chiude in bellezza il mese degli incontri letterari organizzati dall’Associazione FUORIQUADRO, in collaborazione con il WWF Litorale Pontino, presso il Parco  della Rimembranza.

Giovedì 29 luglio alle ore 21  sarà la volta di Anarkikka che ci presenterà il suo libro ‘SMETTETELA DI FARCI LA FESTA -Di discriminazioni in genere’ edito da PEOPLE.

Le vignette e i disegni di Stefania Spanò, in arte Anarkikka, raccontano da tempo la storia delle donne, fissandone i momenti più  importanti, ma soprattutto quelli più difficili. In questo libro, attraverso il suo tratto inconfondibile, ci racconta e ci mostra con acume, profondità e forza, quel linguaggio che, attraverso parole fraintese, abusate e stereotipate, continua a ferire tutte le donne.

Per motivi di capienza prenotazione obbligatoria via mail: litoralelaziale@wwf.it

I giovedì letterari alla Rimembranza

Anche quest’anno, come ogni estate, il Parco della Rimembranza diventa un luogo di cultura in cui confluiscono contributi artistici, letterari e creativi e si possono condividere i temi cari all’ambientalismo.

Nel mese di luglio il Parco ospiterà nella sua magica cornice tre incontri letterari con due autrici e un autore. Nel mese di agosto sarà la volta di una serie di incontri con gli autori locali. Settembre chiuderà in bellezza la stagione culturale estiva con una rassegna di docu-film a tema ambientalista.

A breve il calendario aggiornato di tutte le iniziative.

SETTEMBRE AL PARCO

Per il secondo anno consecutivo il WWF Litorale Pontino ospiterà, all’interno del Parco della Rimembranza, la rassegna CERTE SERE QUI, a cura dell’Associazione FUORIQUADRO  di Formia, che tanto ha avuto successo nella precedente edizione.

Venerdì 18 settembre sarà presentato il libro di Veronica Galletta, LE TORRI DI NOLAN (GAFFI ITALOSVEVO EDITORE) vincitore del Premio Campiello opera prima 2020. L’autrice dialoghera’ con lo scrittore Luca Mercadante, ospite lo scorso anno della stessa rassegna. 

Il 23, 24 e 25 settembre sarà la volta della proiezione di tre docufilm pluripremiati, a tema ambientalista.


Nonostante il difficile periodo che stiamo attraversando, il Parco della Rimembranza anche quest’estate ha continuato a offrire occasioni di crescita culturale e sensibilizzazione ai temi ambientali. A partire dal 10 agosto ha ospitato le iniziative culturali e divulgative dell’Associazione TERRACINA CONTRO IL DECLINO e terminerà la stagione estiva con questa rassegna.

Per garantire il rispetto delle norme anti-Covid è necessario prenotarsi al n. 328735697

Ai candidati alla carica di sindaco della Città di Terracina

Il WWF Litorale Pontino, gruppo attivo del più vasto Litorale Laziale, come d’abitudine, ad ogni tornata elettorale per le amministrative, rivolge ai candidati al ruolo di sindaco l’invito a porre attenzione su alcune tematiche che attengono all’ambiente, alla sua tutela e salvaguardia e alle implicazioni che queste azioni possono avere con la vita dei cittadini del Comune che si apprestano a guidare.

Abbiamo sempre organizzato incontri in cui la nostra associazione ha evidenziato i vari temi che ci stanno a cuore e ogni candidato ha dato delle risposte o quanto meno ha preso atto delle nostre istanze.

Questa volta, dopo aver preso visione dei programmi in larga parte prevedibili, visto il nostro interesse continuo per i suddetti temi, vuoi perché la campagna impone ritmi e impegni quotidiani, vuoi per le restrizioni dovute all’emergenza Covid, abbiamo preferito questa forma.

In questo modo i candidati e i loro sostenitori possono avere un promemoria di quello che l’associazione più radicata in città considera prioritario per una visione veramente “sostenibile” del vivere in comunità. Ecco forse la differenza è proprio quella, l’attività della nostra associazione è sempre finalizzata al bene di tutti i cittadini, al Bene Comune, e questo documento è più un promemoria per i cittadini che per i politici con i quali ci confrontiamo quasi quotidianamente.

Non abbiamo mai inteso sostituirci alle Istituzioni ma ci siamo sempre adoperati perché esse agissero al meglio nei confronti dell’ambiente.

Non vogliamo neanche suggerire strategie e fonti di finanziamento che sicuramente sono note a chi si propone di guidare una città che necessita di attenzione non solo per gestire il patrimonio naturale ma per far sì che un ambiente sano generi benessere psico-fisico nei cittadini che vivono in quel territorio.

Di seguito i punti che noi riteniamo degni di azione e attenzione:

  • MOBILITÀ:
    • Una rete ciclabile per vivere la nostra città (scuole, mercato, chiese, ospedale, parchi) non solo fare una passeggiata sul lungomare. Se proprio si vuole accelerare le procedure si possono riprendere tutte le proposte del WWF, confluite poi nelle proposte di Agenda 21, chieste dall’amministrazione e consegnate da Giovanni Iudicone. Quello che invece chiediamo è che non si mandi avanti il mega progetto, 2 milioni di euro da sperperare per una pista a picco sul mare ma che presenta notevoli criticità come l’impatto paesaggistico, idrogeologico, ambientale e soprattutto un rapporto costi beneficio (pochi turisti dei campeggi che vogliono arrivare in città) decisamente sbilanciato e non vantaggioso per la città.
    •  ZTL e aree pedonali specie nelle aree di maggior pregio naturalistico e storico della nostra città, parte di viale della Vittoria e piazzale Moro, come in molte città in altri paesi che hanno un lungomare meraviglioso come il nostro. Il centro storico alto, strade e piazze in prossimità di scuole. Tutto questo necessita di una revisione di tutta la mobilità, non basta chiudere una strada come a volte è stato fatto, ma va prevista una intermodalità con mezzi elettrici o biciclette elettriche (bike sharing). La sostanza è: chi si deve muovere in città deve PREFERIRE lasciare l’auto a casa. Una mobilità sostenibile si concretizza anche nelle problematiche banali di tutti i giorni e basta stare 10 minuti davanti ad una qualsiasi scuola del nostro comune per rendersi conto dell’inquinamento provocato e della congestione che penalizza chi invece va a scuola in bicicletta o a piedi. Non dovrebbe essere complicato adottare e realizzare il PUMS!
    • Non smetteremo mai di chiedere il ripristino della FERROVIA è una battaglia iniziata da Giovanni Iudicone insieme al Comitato Pendolari che noi non vogliamo abbandonare; chiamatelo treno, chiamatelo metropolitana leggera, il concetto è che il treno, o metropolitana, fanno risparmiare tanta CO2 e altri inquinanti immessi in atmosfera; è un mezzo “socialmente sostenibile” perché tutti possono viaggiare evitando avventure da Terzo Mondo. 8 anni sono troppi, difficile credere alle promesse. Il treno è per noi l’icona della sostenibilità e della mobilità sostenibile.
    • Revisione quindi di tutta la mobilità urbana ed extraurbana che ripetiamo, al momento attuale, è assolutamente fuori controllo con conseguente inquinamento ma soprattutto di invivibilità della nostra città.
  • RIFIUTI
    • Introdurre finalmente la tariffa puntuale che già di per sé è un sistema di premialità per i cittadini fermo restando che dovrebbero essere trovate, e ci sono, forme di incentivo per i cittadini che li convincano che differenziare conviene anche economicamente.
    • Plastica: l’amministrazione uscente ha gestito in modo assolutamente inadatto il problema della plastica come fonte di grave inquinamento del Pianeta. Tra gli ultimi, il nostro comune ha visto una timida delibera “plastic free” che all’inizio della stagione estiva è stata addirittura ritirata. Ora, grazie a loro, sempre la vecchia amministrazione, nell’ambiente, e in particolare in mare, sono andati dispersi quintali di plastica. Contiamo molto sulla futura amministrazione.
    • Amianto: il percorso iniziato nel 2015 per dotare la nostra città di un regolamento per eliminare il rischio derivante dalla presenza nell’ambiente di rifiuti di amianto si è bloccato sul nascere, nulla di tutto quanto previsto nel regolamento è stato realizzato. In questi anni l’amianto ha continuato a fare danni e morti e chi dovrebbe tutelare la nostra salute probabilmente ignora anche questo regolamento. Speriamo nella nuova amministrazione.
    • No agli impianti a biogas o biomasse, il termine bio inganna ma si tratta di impianti che, attraverso una combustione e relativa immissione di cattivi odori e fumi tossici, smaltiscono in maniera insostenibile la frazione umida dei rifiuti urbani. Sì agli impianti di compostaggio di qualità
    • Roghi tossici: Spesso i rifiuti vengono bruciati nottetempo, soprattutto plastiche. Tutta la zona Nord – Ovest della città è interessata da questo fenomeno; l’aria è irrespirabile e questi fumi contenenti diossina, metalli pesanti, PCB ed altre sostanze estremamente velenose con potere cancerogeno e di interferenti endocrini entrano nelle matrici ambientali, acqua, aria, suolo avvelenando il cibo, l’acqua che beviamo e l’aria che respiriamo, noi e i nostri figli. L’amministrazione uscente pur consapevole non ha messo in campo il proprio sistema di controllo, la polizia municipale, né tanto meno ha cercato la collaborazione di altre forze come i Carabinieri Forestali.
    • Inseriamo qui un altro tipo di inquinamento, quello da onde elettromagnetiche. Sappiamo che il Comune di Terracina si è dotato di PRAEET e relativo regolamento ma non è sufficiente, così come per l’amianto, avere un regolamento, è necessario vigilare e soprattutto aggiornare il piano; vigilare sulle richieste delle società di telefonia, delle modifiche alle antenne già esistenti, avere sempre la situazione sotto controllo e affidarsi a tecnici non di parte. Ancora purtroppo non è stato dimostrato il danno organico, ma per la tutela dei cittadini, quello che deve guidarvi è il Principio di Precauzione.
  • AREE VERDI:
    •  Nonostante l’amministrazione uscente abbia dichiarato lo “stato di emergenza climatica e ambientale”, con tutti i relativi impegni presi per rispondere a questa emergenza e “Terracina città sostenibile”, la sostenibilità ambientale nella nostra città si è andata sempre più affievolendo. Abbiamo grandi aree verdi extraurbane e aree verdi urbane di grande pregio non solo naturalistico ma anche storico e archeologico tristemente ridotte di molto; le prime oltre ad essere abbandonate alla caccia spesso di frodo e al pascolo abusivo sul bruciato sono, da sempre ma soprattutto dal 2017, vittime di incendi devastanti. Non può essere sufficiente controllare il territorio, anche se siamo grati alle associazioni di volontariato, ma deve essere condotta un’azione precisa di mappatura delle aree percorse dal fuoco, delibere e divieti; severi controlli per poter sanzionare i contravventori e impedire loro di trarre vantaggio dagli incendi. È necessario capire che il patrimonio boschivo è l’elemento fondante della sostenibilità ambientale, della biodiversità e del contrasto ai cambiamenti climatici. Il patrimonio del verde, in città ad esempio, mitiga il calore delle estati che si susseguono sempre più calde con riflessi negativi sulla salute dei cittadini. Sono state proposte linee guida per un “Piano Generale del Verde Pubblico A Terracina” già nel 2010 e poi ancora nel 2018 un “Piano Generale e Regolamento delle aree verdi urbane e periurbane della città e del territorio comunale secondo il principio di sostenibilità e di gestione ecosistemica”. È evidente che non ci si debba inventare niente. La prossima amministrazione avrà vita facile a far tornare Terracina agli standard europei in termini di superficie di verde per abitante e di bellezza. Basta contrastare gli incendi e sostituire gli alberi abbattuti dalle calamità o dall’uomo, controllare il taglio nelle proprietà private, assicurarsi il lavoro di potatori, e non capitozzatori, e la consulenza di esperti per dare lunga vita al nostro verde. I nostri parchi urbani inoltre possono sicuramente diventare parchi letterari, per la sostenibilità culturale della città ed arricchire l’offerta turistica. Piccola nota che ci tocca da vicino come WWF: avevamo chiesto alla amministrazione uscente di includere nel parco della Rimembranza l’area inferiore del convento di San Francesco, area di pregio naturalistico e storico-archeologico abbandonata ai vandali, per poterla curare e completare così la bellezza di quel gioiello di biodiversità che è il Parco della Rimembranza. Stiamo aspettando un famoso lunedì, che non è mai arrivato, in cui l’assessore competente avrebbe depositato tutta la documentazione fornitagli per l’approvazione.
    • Parlare dell’ambiente naturale extraurbano ci dà la possibilità di citare la “Via Francigena del Sud” e “il cammino della Via Appia”. Il WWF Litorale Pontino è sempre stato parte integrante del “Gruppo dei 12”, la storica associazione che ha tracciato i sentieri e fatto conoscere questo cammino straordinario. Siamo fortemente motivati a portare avanti questo progetto perché i cammini sono il nuovo turismo che avanza, un turismo ad impatto zero. È per questo che, quando il 2016 è stato dichiarato “anno dei cammini” e sono partiti numerosi progetti con relativi finanziamenti, per la promozione di questi cammini, la nostra associazione ha spinto e affiancato l’amministrazione perché prendesse parte a tutti i protocolli. Grazie a questa collaborazione il tratto di Terracina è entrato di diritto nella via Francigena del Sud, che ricordiamo non è una via come l’Appia e quindi andava deciso e segnalato. Ma come tanti progetti anche questo è rimasto sulla carta. Un percorso viene vissuto se i camminatori possono poi trovare alberghi, ostelli, B&B dove sostare a prezzi accessibili e Terracina non offre, specie in estate, soluzioni simili. Quello che forse è sfuggito è che i camminatori, moltissimi stranieri, una volta visitati luoghi incantati come Terracina durante il cammino, ci tornano con le famiglie per forme di turismo più vantaggiose per la città. Ecco, catturate il camminatore e attirerete centinaia di turisti.
    • Orti urbani: partiti con tanto entusiasmo si sono persi nel nulla. Peccato, avrebbero permesso di curare le tante aree abbandonate con vegetazione incolta ricettacolo di spazzatura specie sotto forma di plastica.
  • AGRICOLTURA
    • Finalmente si inizia a sentire da più parti che il territorio di Terracina è a vocazione agricola, peccato che questa consapevolezza sia arrivata quando la nostra identità, il nostro vanto maggiore, la produzione di Moscato, era ormai ridotta a pochi piccoli appezzamenti di appassionati. La Valle dei Santi, areale d’elezione di questa coltivazione, e tutta l’area agricola di Terracina, è stata trasformata in un mare di serre dove si coltivano produzioni richieste dal mercato, il tutto accompagnato da largo uso e consumo di pesticidi e acqua, con una riduzione della biodiversità preoccupante. È utile ricordare che, in queste zone, parlare di biodiversità significa anche parlare di difesa dal dissesto idrogeologico, fenomeno che invece guadagna sempre più spazio e fa sempre più danni (ricordiamoci l’alluvione che fece crollare la Pontina). La PAC europea privilegia le multinazionali dei pesticidi e degli OGM, ma noi localmente possiamo fare molto. Iniziare con la redazione di un regolamento comunale dell’uso dei pesticidi; queste sostanze sono molto pericolose se ingerite ma lo sono ancor di più se inalate direttamente durante il trattamento delle colture. L’amministrazione uscente ha mostrato attenzione (pensavamo) al problema istituendo un tavolo al quale erano ammesse le associazioni ambientaliste e comitati di cittadini; purtroppo, come spesso accade è stata un’azione di facciata probabilmente per interessi particolari della una parte politica. La politica dovrebbe curare i beni comuni nell’interesse dei cittadini, ma fino ad ora sono tanti i cittadini che si ammalano perché vivono in prossimità dei campi e consumano prodotti trattati con pesticidi e non controllati. Anche in questo caso andrebbe rivista la politica agricola locale e il necessario passo conseguente sarebbe l’istituzione dei distretti agricoli biologici o biodistretti insieme ad altri comuni, come già avvenuto in provincia di Latina o in altre realtà (il distretto di Montalbano è uno dei più famosi) che dopo la transizione hanno visto uno sviluppo economico interessante di pari passo con l’aumento del livello della qualità.
  • MARE E COSTA
    • il mare e la costa hanno bisogno di attenzioni non solo per migliorare l’offerta turistica ma anche per la difesa dell’entroterra e dell’economia legata appunto al mare, nonché per tutelare la salute dei cittadini. Mentre 40 anni fa l’offerta era naturale e semplicemente non abbiamo saputo farne tesoro, oggi il mantenimento e la tutela della costa sono necessari, in termini di conoscenza, per conservare questo patrimonio e difenderlo da inquinamento ed erosione. Poco consola la Bandiera Blu o addirittura la Bandiera Verde di spiaggia per i bambini, perché osservazioni anche solo puntuali ci mostrano un litorale inquinato da microplastiche e scarichi fognari  abusivi con un mare spesso sporco per il rilascio di vere e proprie raccolte di spazzatura che non vengono dalle navi di passaggio, che idiozia si è raccontata per anni! occorre controllare gli allacci alla fogna soprattutto per le periferie nord e sud della città, abitazioni, esercizi commerciali, campeggi; gli scarichi abusivi di reflui industriali, molitura e altro, ben identificabili; scarichi delle barche ormeggiate in porti e canali, scarichi fognari non trattati da depuratori che arrivano dall’entroterra. Va controllato poi il sistema di smaltimento di rifiuti e scarichi degli stabilimenti balneari. Sappiamo che esiste una differenza tra inquinamento e sporcizia ma la presenza di microplastiche rappresentano una fonte di vero e proprio inquinamento per le sostanze che questi frammenti rilasciano nello stomaco o addirittura nella carne del pesce.
    • Va tutelata, per quanto possibile, il residuo di duna che in alcuni punti della nostra costa ha mostrato una progressione confortante. La duna è quella che difendere dall’erosione costiera meglio di qualsiasi barriera soffolta. Vi invitiamo a perseguire nel progetto Mare Nostrum, nell’ampiamento dell’area marina protetta e nella istituzione del parco marino così come indicato nei documenti di Agenda 21 Locale di Terracina.

Probabilmente riceverete gli stessi suggerimenti da altre fonti; ne siamo contenti perché vuol dire che la nostra preoccupazione per le questioni ambientali è condivisa da altri cittadini.

Inoltre, se tutte queste tematiche sono presenti nei vostri programmi ne siamo ancor più felici perché abbiamo speranza che le nostre istanze saranno accolte.

Auguriamo buon lavoro a chi governerà la città nei prossimi anni e ai nostri concittadini di assistere e partecipare alla rinascita di Terracina, davvero città sostenibile.