Avanti il secondo, la gestione dei rifiuti urbani a Terracina cambia mano

imgUn ricorso ha fatto fuori la Servizi Industriali alla quale era stata affidata la gestione dei rifiuti di Terracina. In questi mesi l’azienda aveva calato sulla città con una lentezza estrema il suo sistema fatto di porta a porta domiciliare e di prossimità, Igenio e raccolta stradale nella periferia ai confini con il comune di San Felice Circeo.

Alla prova dei fatti il sistema pur ottenendo qualche risultato ha mostrato più di una lacuna dovuta soprattutto alla scarsa comunicazione iniziale, alla lentezza nell’eliminazione dei cassonetti stradali, ai mancati controlli di qualità, all’assenza di un piano contro la dispersione di rifiuti sul territorio, alla quasi totale indifferenza nei confronti di un’opinione pubblica interessata a conoscere lo stato delle cose da cui avrebbe tratto ulteriore incentivo a ben differenziare,…

Che fare ora? Intanto, la proposta dell’azienda subentrante pare richieda una somma maggiore e inoltre ci sarà da elargire qualche risarcimento. Chi pagherà? La sentenza con la quale il Consiglio di Stato ha sconfessato l’operato della Commissione giudicatrice offre qualche assist per un ricorso alla Corte dei Conti da parte dei cittadini, che già a migliaia avevano chiesto l’annullamento della gara d’appalto per la sua onerosità?

Che fare ora? Ricominciamo? Sarà possibile evitare gli errori  del precedente avvio? Gli amministratori comunali e in particolare l’assessore all’Ambiente, sono consapevoli che il sistema uscente aveva delle criticità e che occorre ripartire proprio da queste per raggiungere un livello del servizio adeguato al suo alto costo e nel rispetto delle norme? 

Il WWF Litorale Pontino presenta la Campagna STOP AI CRIMINI DI NATURA

banner_adozioni_1_7928STOP AI CRIMINI DI NATURA DA CHE PARTE STAI?
Sabato 20 e Domenica 21 dicembre
UN PUNTO DI INCONTRO DEL WWF A TERRACINA
Campagna di sensibilizzazione STOP AI CRIMINI DI NATURA
C’è un “mercato nero mondiale” che uccide elefanti, rinoceronti, tigri, tartarughe e aumenta il dramma della povertà in Africa, Asia e Sud America.

Avorio & Kalashnikov: anche gruppi armati e terroristici finanziati dal traffico illegale di specie selvatiche.
E’ assalto alla fauna anche in Italia: aumentano le minacce per orsi, lupi, piccoli e grandi uccelli migratori tra cui rapaci.

Il WWF chiede di sostenere le centinaia di Ranger del WWF attivi nei ‘fronti aperti’ d’Italia e del mondo e di firmare la Petizione online per ottenere in Italia sanzioni più severe per chi uccide specie selvatiche terrestri e marine http://www.wwf.it/criminidinatura
Elefanti, rinoceronti, tigri, oranghi, uccelli migratori, lupi e orsi e cetacei: specie simbolo e non solo, in Italia e nel mondo di nuovo a rischio estinzione. Un vero e proprio assedio su scala industriale che impoverisce la natura e le comunità locali e denunciato dal WWF il 4 ottobre scorso, alla vigilia della festa dedicata al Santo universalmente riconosciuto anche come ‘protettore’ degli animali, San Francesco d’Assisi. Allarme rosso anche per le tigri: oltre 1.400 gli esemplari uccisi dal 2000 al 2012 secondo le stime dei sequestri effettuati nei paesi range, almeno 2 a settimana.

Per questo il WWF – dichiara Andrea Filpa Delegato regionale per il Lazio – ha lanciato in Italia dal 4 ottobre scorso la grande Campagna ‘Stop ai crimini di natura – Da che parte stai?’ promossa in collaborazione con il suo Network TRAFFIC. A Natale il WWF ha rivolto particolare attenzione ai cuccioli degli animali uccisi illegalmente; ai piccoli di tigre, di elefante, di gorilla, lupo, orso ed altre specie a rischio. In Italia la petizione per introdurre nel nostro Codice Penale il delitto di uccisione di specie selvatica protetta – oggi punito con una semplice contravvenzione – ha raccolto finora circa 60 mila adesioni”.

NELLE GIORNATE DI SABATO 20 E DOMENICA 21 DICEMBRE per chi non lo avesse già fatto e per chi desideri incontrare il WWF più da vicino, si potrà concretizzare la propria adesione nel punto di incontro che il WWF organizza a Terracina: DALLE ORE 16,00 ALLE ORE 20 in Viale della Vittoria.
Sarà una bella occasione d’incontro nella quale ci si potrà iscrivere o rinnovare la propria iscrizione al WWF, adottare un cucciolo di specie a rischio e conoscere le numerose iniziative che il WWF ha in programma per il 2015.

Sono iniziative – conclude Filpa – che riguardano la tutela della biodiversità, le aree protette, la sostenibilità, la qualità di vita nelle città e la mobilità ciclabile, il risparmio energetico e il contrasto ai cambiamenti climatici, la riduzione degli inquinamenti, il blocco del consumo di suolo e delle opere dannose per l’ambiente; il Lazio ha bisogno del WWF Lazio, e il WWF Lazio ha bisogno delle idee, della creatività, delle competenze e dell’impegno di chi ha a cuore la tutela della biodiversità in Italia e nel mondo, contro ogni crimine di natura”.

IL WWF CHIEDE IL SOSTEGNO DI TUTTI:

UN INVITO AD AIUTARE le centinaia di Ranger, Guardie e volontari del WWF, attivi in Italia e
nel mondo, per dotarle di attrezzature tecnologiche, medicine, fuoristrada, gps, camera-traps,
binocoli, radiotrasmittenti e altri equipaggiamenti indispensabili a monitorare il territorio per
sorprendere bracconieri e trafficanti.
Sul sito http://www.wwf.it/criminidinatura chiunque può informarsi sul fenomeno e sostenere la campagna
del WWF con una donazione libera; DIFFONDERE a sua volta le informazioni e SOTTOSCRIVERE la PETIZIONE “Sanzioni più severe contro chi uccide specie selvatiche”.
Per sostenere la Campagna è attivo anche il NUMERO VERDE 800.990099.

Maria Petringa, grande è stato, tra educazione e tutela, il suo impegno per l’ambiente

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Domenica 14 dicembre ci ha lasciati Maria Petringa, una grande sostenitrice dell’ambiente in cui svisceratamente credeva e per molti anni coordinatrice del gruppo fondano degli attivisti del panda.

 

 

 

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I soci attivisti del WWF Litorale Pontino che l’hanno conosciuta la ricordano come una donna intelligente ed aperta, pronta ad affrontare le battaglie per un mondo migliore partendo proprio dal suo.

 

download Tutti ricordano il suo decennale impegno per il lago e la sua iniziativa di lottare con caparbietà per la nascita del parco. E’ stato grande il suo credere profondamente alla possibilità di salvaguardare un territorio cosi vario quale il lago di Fondi. Per la sua partecipazione, per la sua onestà intellettuale e per l’impegno che la contraddistinguevano ci lascia un vuoto incolmabile.

Queste sono le parole con cui una sua cara amica e collaboratrice, Aurelia Garante, ha voluto ricordare a tutti la figura di Maria Petringa.

Noi aggiungiamo soltanto che le persone si dividono in due categorie, quelle che prendono più di quello che danno al loro territorio e quelle che danno più di ciò che prendono. Per noi Maria apparteneva senza alcun dubbio alla seconda.  

Nel corso per immigrati tenuto da Maison Babel secondo intervento del WWF Litorale Pontino sul tema rifiuti

Nel secondo incontro  con gli allievi del corso di italiano tenuto da Maison Babel si è dato molta importanza alla riduzione della produzione dei rifiuti e al riciclo dei materiali degli oggetti dopo l’uso.

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E’ stato anche affrontato il sistema di raccolta dei rifiuti urbani di Terracina individuando le zone in cui gli stessi corsisti risiedono.

 

 

A Molti dei presenti si trovano nella zona servita dal sistema Igenio e tutti riescono in un modo o in altro a conferire correttamente i rifiuti anche se gli orari (dalle 6.45 alle ore 18.10, la prima uscita e l’ultimo rientro dei cassonetti mobili) creano difficoltà a chi lavora.

 

DTutto il gruppo si è mostrato interessato ad una gestione corretta dei rifiuti. Quelli che vivono in appartamenti della zona con raccolta condominiale hanno affermato di seguire le disposizioni presenti nel manuale distribuito a tutte le famiglie.

 

L’esperienza realizzata con questi nostri concittadini ci rafforza nella convinzione che la comunicazione, frettolosa e scarna, con cui il nuovo sistema ha preso l’avvio debba essere ripresa. 

 

 

Rifiuti Zero? Usciamo fuori dall’ambiguità di un’espressione abusata che contrasta leggi naturali

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Il Consiglio comunale di Terracina ha un punto all’odg che recita : Applicazione della strategia “Rifiuti Zero” mediante piano di riduzione e valorizzazione dei rifiuti.

 

Per coloro che non hanno dimestichezza con le strategie di trattamento dei rifiuti, Rifiuti Zero è la traduzione corrente dell’espressione americana Zero Waste che più correttamente andrebbe intesa come Zero Scarti.

Facciamo qualche puntualizzazione. Intanto, in tutte le trasformazioni il secondo principio della termodinamica (che non si può trasgredire) ci obbliga a lasciare sempre qualcosa, sia essa energia o materia. Quindi, Rifiuti Zero già solo semanticamente è fuorviante. Inoltre, si sono impossessati di tale espressione anche coloro che mirano a “valorizzare” energeticamente i rifiuti, i fautori dell’incenerimento, che così portano a Zero i rifiuti. Se ciò non bastasse la strategia Rifiuti Zero che viene diffusa nel nostro Paese fa ampio uso di TMB (Trattamento Meccanico Biologico),  che pur finalizzato al recupero di materia come affermano i sostenitori della strategia, lascia sempre qualcosa che prenderà altre strade. Per l’organico, poi, prediligono il trattamento anaerobico con produzione di biogas.

Per abbandonare l’ambiguità dell’espressione Rifiuti Zero da qualche anno è stata introdotta giustamente l’espressione Riciclo Totale che non gioca con le parole, non ricorre ad alcun trattamento meccanico biologico ed è rispettosa dei principi della termodinamica in quanto prevede gli scarti nei processi ma li reimmette nel ciclo delle merci.

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L’espressione Rifiuti Zero, quindi, potrebbe anche essere interpretata come Riciclo Totale ma la strategia Rifiuti Zero presentata in un incontro pubblico a Terracina il 29 novembre ha tutti i limiti sopra elencati.

Lo sapevamo, la riduzione dei costi del servizio favorita dalla raccolta differenziata dei rifiuti confermata dai dati ISPRA

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La crescita della RD e del riciclo: la via per abbattere i costi delle bollette dei rifiuti

 

 

 

Raccolta differenziata  (%)                           Costo pro-capite annuo (euro/abxanno)

20-40                                                                          215,31

40-60                                                                           179,8

oltre  60                                                                              148,6

(Comuni compresi fra 50.000 e 150.000 ab  (dati ISPRA 2013))

A Terracina, purtroppo, l’impostazione data alla gara d’appalto del servizio non farà ricadere sui cittadini questi benefici che funzionerebbero da ulteriore incentivo a ben separare e a scoraggiare comportamenti incivili ancora diffusi.

La crisi economica in atto non frena il riciclo degli imballaggi, è quanto emerge dal Rapporto “Italia del riciclo” presentato oggi a Roma

Ronchi4.12.2014

 

Stamani a Roma Edo Ronchi, il presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, ha illustrato il 5° Rapporto Italia del Riciclo, redatto in collaborazione con FISE UNIRE (Unione Nazionale Imprese Recupero).

 

 

 

 

Pur nelle difficoltà economiche in cui versa ormai da qualche tempo la società italiana il riciclo dei materiali ha registrato un incremento anche se solo dell’1% con punte significative per la carta, l’acciaio e il vetro.

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Il Rapporto evidenzia le prospettive di crescita del riciclo al livello nazionale ed europeo che, aggiunto  alla prevenzione e al riuso dei rifiuti, può produrre un risparmio di 600 miliardi di euro e ridurre l’emissione di gas serra dal 2 al 4 %. Il raggiungimento dei nuovi obiettivi oltre a ridurre la domanda di risorse che si stanno rarefacendo metterebbe l’Europa in una condizione di maggiore competitività creando circa 600.000 nuovi posti di lavoro.

Come in altri settori il Rapporto rileva la presenza di differenze notevoli lungo la penisola. “Per rafforzare il riciclo e recuperare i ritardi in alcune zone, specie al sud, ancora con livelli inadeguati di raccolte differenziate, è indispensabile scoraggiare il ricorso allo smaltimento in discarica, passare da un metodo di tariffazione presuntiva ad un calcolo della tariffa sulla base dei rifiuti effettivamente conferiti, distinguendo e incentivando quelli differenziati rispetto al tal quale e promuovendo al contempo la diffusione di prodotti ottenuti con materiali riciclati.

Il Rapporto è scaricabile dal sito della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile.

Ridurre la produzione dei rifiuti e poi riciclare, dopo la Settimana Europea della Riduzione dei Rifiuti ecco l’Italia del Riciclo

Quasi a rispettare  la gerarchia degli interventi stabilita dalle Direttive europee e dal Testo unico ambientale italiano per la gestione dei rifiuti, in questo inizio d’inverno si stanno succedendo uno dietro l’altro due eventi importanti.

  1. Dal 22 al 30 novembre in tutta Europa sono state realizzate iniziative mirate alla prevenzione dei rifiuti, in particolare quelli alimentari, all’interno della Settimana Europea della Riduzione dei Rifiuti. Solo in Italia ci sono state quasi 6.000 manifestazioni e a Terracina, pur non essendo il Comune riuscito ad inserirsi nell’elenco, l’intervento di sabato 29 della giornalista Marinella Correggia, la mattina di fronte ad alcune classi quarte e quinte del liceo e nel pomeriggio durante l’incontro pubblico, ha evidenziato l’importanza della prevenzione realizzata tramite riduzione-riuso-riutilizzo nel rispetto dello slogan “il miglior rifiuto è quello non prodotto”.
  2. Giovedì 4 dicembre La Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile e l’associazione FISE UNIRE presenteranno a Roma il rapporto L’Italia del Riciclo 2014

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