Partecipazione e entusiasmo nei due giorni di animazione per bambini nella Rimembranza

Si sono concluse con successo le prime due giornate del progetto “Arte Verde”,  nell’ambito delle iniziative estive organizzate dal Gruppo Litorale Pontino del WWF Litorale Laziale. Più di trenta bambini, coordinati e guidati da Cecilia Cicci e dai suoi preziosi assistenti, Tiziano, Nastasia, Camilla e Marta, hanno partecipato al progetto nella magica cornice del Parco della Rimembranza, che in questi pomeriggi assolati, ha offerto loro refrigerio e frescura.  A fare da filo conduttore nelle due giornate è stato il tema dei 5 sensi, in un percorso creativo, di gioco ed esplorazione, guidato via via dal gusto, dal tatto, dall’odorato, dalla vista e dall’udito. I bambini, alcuni per la prima volta,  hanno visitato il parco in una breve visita guidata, vigili e attenti a tutto quello che li circondava, suoni, profumi, suggestioni, e raccogliendo piccoli tesori (sassolini, rametti, foglie, fiori secchi, pezzetti di carta stagnola)  con i quali avrebbero poi creato il loro capolavoro personale. La pausa della   merenda sulle panchine di legno, con del semplice pane e marmellata, è servita a ritemprare i piccoli artisti-esploratori.  E alla fine della seconda giornata, dopo aver improvvisato un’orchestra e suonato gli strumenti costruiti con il materiale raccolto nel parco, i bambini hanno composto i lavori finali, belli e fantasiosi, ognuno diverso dall’altro, dal bosco incantato, al mostro pauroso, dal collage di foglie ai personaggi delle fiabe, allestendo una piccola mostra.

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Una bella esperienza per tutti i bambini e per qualche genitore che ha assistito al progetto, e naturalmente anche per gli animatori che nei visi sorridenti e soddisfatti dei bambini hanno letto il successo del proprio impegno.  “Arte verde” ritornerà al parco della Rimembranza nei pomeriggi di Mercoledì 10 e Venerdì 12 Agosto, alle 17,00. Per informazioni e prenotazioni telefonare a Cecilia al n. 329/7762924.

Visto il successo dell’iniziativa, mercoledì 17 agosto, sempre nel Parco della Rimembranza alle 17,00,  i bambini potranno partecipare a “Ti racconto una storia”, un laboratorio sulla fiaba, durante il quale ascolteranno, scriveranno e illustreranno storie e filastrocche. Per informazioni e prenotazioni  telefonare al n. 328/7356970

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Arte e Natura per i più piccoli al Parco della Rimembranza

Nell’ambito delle iniziative culturali estive organizzate dal gruppo locale del WWF Litorale laziale, non poteva mancare uno spazio dedicato ai bambini.

Nei pomeriggi del 27 e 28 Luglio e del 10 e 12 Agosto, Cecilia Cicci condurrà “ ARTE VERDE”, un laboratorio artistico-naturalistico-ludico rivolto a bambini dai 6 ai 10 anni.

I più piccoli avranno così l’occasione non solo di conoscere il parco, in una breve visita guidata, ma di esplorarlo con i 5 sensi, in attività di gioco, creatività, immaginazione, utilizzando i materiali poveri offerti dal Parco stesso e guidati da una conduttrice preparata e sensibile.

Una merenda semplice e gustosa, concluderà il pomeriggio dei piccoli artisti- naturalisti  Per informazioni e prenotazioni chiamare il N. 329-7762924.

LOCANDINA - definitiva

Si continua ad asfaltare ovunque, ora anche in un Parco nazionale

Comunicato stampa 22 luglio 2016

 Esposto delle Associazioni ambientaliste

sui lavori di asfaltatura della strada Villavallelonga – Prati d’Angro

nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise

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Le Associazioni Salviamo l’Orso Onlus, WWF Abruzzo, LIPU Abruzzo, Pro Natura Abruzzo hanno depositato un esposto alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di L’Aquila, in merito ai lavori di asfaltatura di una strada, in larga parte sterrata, in Località Prati d’Angro nel Comune di Villavallelonga (AQ) nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.

Medesimo esposto è stato inoltrato al Corpo Forestale dello Stato, al Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri Abruzzo, al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, alla Regione Abruzzo e alla Delegazione in Italia della Commissione Europea.

L’esposto ricostruisce puntualmente la vicenda evidenziando le palesi contraddizioni e l’illegittimità di talune autorizzazioni, nonché richiamando le difformità riscontrate nei giorni scorsi anche dall’Ente Parco tra quanto autorizzato e quanto effettivamente realizzato.

Nell’esposto si sottolinea la gravità di quanto è accaduto, tenuto conto che si è pesantemente intervenuti in un sito importantissimo di una delle principali aree naturali protette d’Europa, individuato come Sito di Interesse Comunitario nella Rete Natura 2000 e centrale per la tutela dell’Orso bruno Marsicano, specie per la cui salvaguardia l’Unione Europea è più volte intervenuta con cospicui finanziamenti attraverso diversi progetti LIFE.

Oggi, a lavori interrotti solo grazie all’azione delle associazioni ambientaliste (che peraltro avevano segnalato per tempo la pericolosità dell’intervento che si stava progettando), è auspicabile che la magistratura svolga rapidamente le opportune indagini al fine di ricostruire dettagliatamente l’iter amministrativo seguito e le modalità della conduzione dei lavori, individuando tutte le eventuali responsabilità.

Al contempo è fondamentale che tutti gli Enti coinvolti, ad iniziare proprio dall’Ente Parco, svolgano le opportune azioni per rimediare a quanto è stato fatto.

Nei prossimi giorni sembra che sia prevista una riunione straordinaria del Consiglio direttivo del Parco. Le richieste delle Associazioni sono:

  • blocco immediato di tutto l’intervento anche nel tratto in cui i lavori stanno proseguendo;
  • ripristino della situazione precedente in tutto il tratto che non era asfaltato;
  • chiusura della strada all’altezza della Madonna della Lanna (con transito consentito solo ad autorizzati).

Roma, 22 luglio 2016

 

unnamedUfficio Stampa WWF Italia

Tel. 06-84497 213 – 266 – 332

340 9899147 – 329 8315725

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Sabato 23 luglio alla Rimembranza termina la Settimana della Terra. la nostra casa

Settimana della Terra,la nostra casa

Sabato 23 luglio ore 21

One life di Michael Gunton

One life è l’imponente progetto della BBC sulla bellezza della biodiversità del pianeta terra. Sei anni di lavorazione, 1500 persone coinvolte nel progetto, fra ricerche scientifiche e riprese, 70 telecamere a sorprendere le specie in estinzione, i movimenti di animali rarissimi fra Costa Rica, Brasile, Israele, Kenia, Antartide, Venezuela, Etiopia, Indonesia, e altri angoli di paradiso incontaminato dalla presenza dell’uomo. Ovunque, le stupende coreografie di danza di questi esseri che così tanto assomigliano all’uomo nel loro rapporto con la vita, con la Madre Terra, nello spirito di sopravvivenza e nell’istinto, di procreazione prima e di difesa dopo, della vita messa al mondo.

Il film sostiene il progetto Green heart of Africa del WWF Italia.

ONELIFE

Nella Settimana della Terra alla Rimembranza giovedì 21 luglio BANDIZA, un esempio di pessimo uso del territorio

Settimana della Terra, la nostra casa

Giovedì 21 luglio ore 21

Proiezione del documentario Bandiza

Il film denuncia il caso Veneto, terra dei Fuochi del Nord Est, di cui poco si parla e nella quale si muore di inquinamento. Toccanti interviste fatte ai protagonisti di questa vicenda, rendono il film drammaticamente reale e attuale. Per il suo alto valore di denuncia “Bandiza”è stato proiettato il  7 Luglio scorso nella Sala Tatarella della Camera dei Deputati.

Introdurrà la proiezione l’Avv. Paola Proietti, Dottore di ricerca di Diritto Penale, presso l’Università Tor Vergata, con un intervento sulla Legge n.68 del 2015 sui Delitti contro l’Ambiente.

BANDIZA

 

Ecco la Settimana della Terra, la nostra casa, alla Rimembranza. Martedì 19 luglio prima serata.

La settimana della Terra, la nostra casa

Martedì 19 luglio ore 21

Home di Yann Arthus-Bertrand

Dopo la Settimana dei Cammini e la Settimana del Mare, sarà la volta della Settimana della Terra, al Parco della Rimembranza. Il primo appuntamento è per martedì 19 alle 21,00, con la proiezione del documentario “Home” del regista Yann Arthus-Bertrand. Home denuncia lo stato attuale della terra affrontando importanti tematiche quali la rivoluzione agricola, la rivoluzione industriale, la deforestazione, la gestione dell’energia, il riscaldamento globale. Ma i temi affrontati, seppure  indicativi di una situazione che sta sempre più precipitando, vengono affrontati in un’ottica positiva e propositiva, che indica le possibili alternative e le possibili soluzioni (energie rinnovabili, la creazione di parchi nazionali, una maggiore cooperazione internazionale).

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Una brutta notizia, scarichi in mare non regolari nell’isola di Ventotene

Acque non a norma che finiscono in mare non sono una novità sulla nostra costa, basta pensare soltanto a tutti i corsi d’acqua che sfociano sul litorale dopo aver attraversato campagne coltivate provenienti da un entroterra densamente popolato. Colpevolmente non ci fanno più caso, amministratori distratti e cittadini non più capaci di indignarsi se non nelle chiacchiere sotto l’ombrellone.

Se però il tratto di mare in cui avviene lo sversamento è quello di un’area marina protetta la cosa assume una gravità unica che smuove l’opinione pubblica e stavolta la magistratura.

Questo episodio, che è venuto alla ribalta proprio il giorno in cui alla Rimembranza si parlava dell’area marina protetta e riserva naturale di Ventotene e Santo Stefano elogiando l’iniziativa pubblica di difesa di un bene comune, non ci sorprende del tutto.

Ventotene è andata avanti per anni con eccessiva tolleranza nei confronti di un abusivismo edilizio incontenibile; proprio oggi l’ennesimo caso sulla stampa locale.

La stessa Associazione “Antonino Caponnetto” lo ha denunciato chiamando in causa anche le forze dell’ordine oltre ai politici e poco tempo fa scriveva (http://www.comitato-antimafia-lt.org/?p=22951)

…..Ventotene, un’isola che dovrebbe essere un paradiso e che, invece, è ridotta come una groviera dalla cecità e dall’egoismo umani e dall’assenza delle istituzioni.
O, peggio, dall’inefficienza delle istituzioni che sanno e non intervengono.
I risultati sono sotto gli occhi di tutti.
Sono state sfondate grotte per adattarle ed utilizzarle come appartamenti; è stato costruito dapperttutto.
Tonnellate di cemento e di altro materiale edilizio imbarcati sui traghetti dal porto di Formia e sui quali si sarebbero dovuti accendere tutti i riflettori, ma che nessuno ha voluto vedere.
Su quell’isola c’è un clima di impunità davvero impressionante.
Due Vigili urbani, un distaccamento della Guardia di Finanza, una stazione dei carabinieri, il tutto su una superficie ridottissima e che dovrebbero bastare per non far passare nemmeno una mosca.
E, invece, succede di tutto…..

000_0001La nuova amministrazione che andrà ad insediarsi sull’isola dovrà cercare nell’interesse di tutti i cittadini onesti di far rispettare le regole per evitare di sperperare un patrimonio di bellezza e naturalità che attira frotte di frequentatori sull’isola. Poi si potrà anche accettare un guasto imprevisto all’impianto di depurazione delle acque reflue.

Nella Settimana del mare alla Rimembranza due esempi di ricerca marina, la stazione zoologica Anton Dohrn di Napoli e la Spedizione Tara Oceans

La settimana del mare

Sabato 16 luglio ore 21

La ricerca: la stazione zoologica A.Dohrn di Napoli e la spedizione Tara oceans

Lo studio degli organismi marini per approfondirne la loro biodiversità ha anche scopi applicativi nell’industria e nella farmaceutica. La stazione zoologica di napoli si è strutturata per realizzare al meglio la ricerca sui processi fondamentali della biologia marina.

 

La spedizione internazionale Tara Oceans ha rappresentato lo sforzo internazionale più importante per lo studio dei cambiamenti in atto sulla riserva fondamentale di vita rappresentata dal plancton. Durante un percorso di 115.000 km attraverso gli oceani gli scienziati della goletta Tara hanno studiato la biodiversità del plancton e delle barriere coralline. Tara Oceans costituisce quindi uno sforzo senza precedenti che ha creato la più grande collezione moderna sulla vita in mare aperto.

TARA

TERRITORIO: WWF, NON CI SONO PIU’ ALIBI SU CONSUMO SUOLO

Nella Giornata per il suolo che si è svolta oggi a Roma l’ISPRA ha fornito dati preoccupanti sul consumo di suolo. In Italia si è passato dal 2,7% del 1950  al 7% stimato per il 2015 e nel Lazio da meno del 3% ad un valore compreso tra il 7 e il 9%.

La cartina preparata dall’ISPRA vira verso il rosso per quanto riguarda le nostre parti ma questo era prevedibile almeno pensando ai casi di abusivismo che spesso vengono bloccati dalle forze dell’ordine.

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Il WWF Italia ha emesso oggi questo comunicato.

“PARLAMENTO, GOVERNO, REGIONI E COMUNI AGISCANO SUBITO”

Non ci sono più alibi né per Parlamento e Governo, né per Regioni e Comuni, per contenere il consumo del suolo si deve e si può agire subito, basta che ci sia chiarezza sugli obiettivi delle nuove norme e si voglia usare virtuosamente gli strumenti esistenti a  legislazione vigente.

Il  WWF ricorda che il Paese attende da quattro anni che il Parlamento approvi un disegno di legge efficace che tuteli il suolo come bene comune e risorsa non rinnovabile, mentre trova il tempo di approvare  la riforma della pubblica amministrazione (cd Legge Madia, l. n. 124/2015) che si apre con 3 articoli (il secondo, i terzo e il quarto) che nella sostanza depotenziano e mettono a tacere le amministrazioni preposte alla tutela del patrimonio storico-artistico, dell’ambiente e della salute nella formazione delle decisioni prese in conferenza di servizi.

Il governo non solo non ha ancora compreso che accelerare le procedure spesso produce opacità nelle decisioni e rischi per i controlli per evitare infiltrazioni criminali ma ha deciso di inviare al Parlamento la bozza del Decreto del Presidente della Repubblica n. 309 nel quale si stabilisce che  le opere a più rilevante impatto sul territorio, individuate con appositi decreti del Presidente del Consiglio, possono essere approvate anche dimezzando i tempi decisionali, il che vuol dire concedere tutte le autorizzazioni ed esaurire tutte le procedure autorizzative, anche la Valutazione Ambientale Strategia o la Valutazione di Impatto Ambientale, in soli 45 giorni.

Secondo il WWF, anche le Regione e i Comuni non hanno alibi:  potrebbero già operare oggi a legislazione vigente per lo stop al consumo del suolo, dotandosi rispettivamente di nuovi piani paesaggistici e di nuovi piani urbanistici o varianti urbanistiche-ambientali che mettano al centro le reti ecologiche, gli interventi di adattamento ai cambiamenti climatici, gli interventi urgenti, di vincolo integrale o di delocalizzazione, a tutela delle aree a rischio idrogeologico.

Roma, 13 luglio 2016

unnamedUfficio Stampa WWF Italia

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