Domenica 24 maggio, una Giornata alla Rimembranza di Terracina

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Domenica 24 maggio 2015

                                             Giornata delle Oasi WWF

 Il Parco della Rimembranza di Terracina partecipa all’iniziativa nazionale dell’Associazione

  •  In occasione della Giornata il Parco resterà aperto con orario continuato dalle ore 10 alle ore 19 e saranno effettuate visite guidate per gruppi.
  •  Alle ore 17 – “Le piante nelle leggende” conversazione di Emilio Selvaggi.
  •  Sarà allestita una mostra fotografica dal titolo

 “Fra Rio Martino e Sacramento

Aironi, cavalieri e i loro amici”

 Le foto sono state cortesemente messe a disposizione da Dario D’Elia.

  •  Un banchetto gestito da volontari fornirà tutte le informazioni per aderire al WWF o rinnovare la tessera.

 

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Il consumo di suolo in Italia, l’Ispra conferma il fenomeno

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L’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) ha pubblicato il Rapporto “Il consumo di suolo in Italia-Edizione 2015” da cui si ricava la conferma che, seppur con un rallentamento, continua il ricoprimento del territorio con cemento e asfalto.

 

 

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I dati relativi all’Italia parlano di 17.511,27 kmq consumati pari al 5,83 % dell’intero territorio nazionale; nel Lazio abbiamo consumato 1.101 kmq pari al 6,4 % del territorio ragionale  e nella provincia di Latina abbiamo ricoperto 18.118 ha che corrispondono all’8,1 % del territorio provinciale. 

 

Dal RapportoInsieme con aria e acqua, il suolo è essenziale per l’esistenza delle specie presenti sul nostro pianeta; svolge la funzione di buffer, filtro e reagente consentendo la trasformazione dei soluti che vi passano e regolando i cicli nutrizionali indispensabili per la vegetazione; è coinvolto nel ciclo dell’acqua; funge da piattaforma e da supporto per i processi e gli elementi naturali e artificiali; contribuisce alla resilienza dei sistemi socio-ecologici; fornisce importanti materie prime e ha, inoltre, una funzione culturale e storica. Nonostante ciò è troppo spesso percepito solo come supporto alla produzione agricola e come base fisica sulla quale sviluppare le attività umane (Fumanti, 2009; ISPRA, 2013a). Un suolo in condizioni naturali, insieme all’intera biosfera, fornisce al genere umano i servizi ecosistemici necessari al proprio sostentamento (Blum, 2005; Commissione Europea, 2006; APAT, 2008; Haygarth e Ritz, 2009; Turbé et al., 2010): – servizi di approvvigionamento (prodotti alimentari e biomassa, materie prime, etc.); – servizi di regolazione (regolazione del clima, cattura e stoccaggio del carbonio, controllo dell’erosione e dei nutrienti, regolazione della qualità dell’acqua, protezione e mitigazione dei fenomeni idrologici estremi, etc.); – servizi di supporto (supporto fisico, decomposizione e mineralizzazione di materia organica, habitat delle specie, riserva genetica, conservazione della biodiversità, etc.); – servizi culturali (servizi ricreativi e culturali, funzioni etiche e spirituali, paesaggio, patrimonio naturale, etc.).”

Ancora “La maggior parte, quindi, dei servizi resi dal suolo non coperto artificialmente ha un’utilità diretta e indiretta per l’uomo e appare cruciale, nell’ambito delle politiche di gestione e di pianificazione del territorio, valutare le ricadute delle diverse scelte di pianificazione territoriale e urbanistica, attraverso la stima dei costi e benefici associabili a diversi scenari di uso del suolo, e/o a politiche di tutela e indirizzi propri degli strumenti di pianificazione territoriale ed urbanistica. Per l’importanza che rivestono sotto il profilo socioeconomico e ambientale, tutte queste funzioni devono pertanto essere tutelate (Commissione Europea, 2006). Infatti, le scorrette pratiche agricole, zootecniche e forestali, le dinamiche insediative, le variazioni d’uso e gli effetti locali dei cambiamenti ambientali globali possono originare gravi processi degradativi…..”

Le conclusioni

“I dati mostrano come la progressiva espansione delle infrastrutture e delle aree urbanizzate, in particolare di quelle a bassa densità, continua a causare un forte incremento delle superfici artificiali e dell’impermeabilizzazione del suolo. Il consumo di suolo cresce ancora in modo significativo, pur segnando un rallentamento negli ultimi anni. Tali dinamiche insediative non sono giustificate da analoghi aumenti di popolazione e di attività economiche. Il territorio e il paesaggio vengono quotidianamente invasi da nuovi quartieri, ville, seconde case, alberghi, capannoni industriali, magazzini, centri direzionali e commerciali, strade, autostrade, parcheggi, serre, cave e discariche, comportando la perdita di aree agricole e naturali ad alto valore ambientale, con un uso del suolo non sempre adeguatamente governato da strumenti di pianificazione del territorio e da politiche efficaci di gestione del patrimonio naturale.

I dati proposti mostrano la gravità della progressiva erosione della risorsa suolo a fini edificatori e infrastrutturali con la progressiva trasformazione di città compatte in insediamenti diffusi, caratterizzati da bassa densità abitativa e con pesanti ripercussioni sul paesaggio e sull’ambiente. Sono cambiamenti praticamente irreversibili nella gran parte dei casi, che incidono sulle funzioni del suolo e riguardano spesso terreni agricoli fertili. La diffusione urbana, inoltre, frammenta e causa il deterioramento del territorio anche laddove questo non venga direttamente investito da coperture artificiali, rendendo gli spazi interclusi difficilmente recuperabili.”

Dal sito di ISPRA è  possibile scaricare una carta nazionale del consumo di suolo ad altissima risoluzione (risoluzione 5 m).

 

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