“FESTA DEGLI ALBERI” o “FESTA AGLI ALBERI”?

Cominciamo col citare l’Art.1 della Legge 14 gennaio 2013 n. 10 ( norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani) contenente le disposizioni in materia di Giornata nazionale degli Alberi.

La Repubblica riconosce il 21 novembre quale “Giornata nazionale degli alberi al fine di perseguire, attraverso la valorizzazione dell’ambiente e del patrimonio arboreo e boschivo, l’attuazione del protocollo di Kyoto, ratificato ai sensi della legge 1° giugno 2002 n. 120 e le politiche di riduzione delle emissioni, la prevenzione del dissesto idrogeologico e la protezione del suolo, il miglioramento della qualità dell’aria, la valorizzazione delle tradizioni legate all’albero nella cultura italiana e la vivibilità degli insediamenti urbani”.

Una giornata importante, dunque, quella dedicata agli Alberi e che, dati i tempi, dovrebbe rappresentare per noi tutti un momento di profonda riflessione sullo stato di salute del nostro pianeta e sulle responsabilità di ognuno riguardo alla drammatica crisi ambientale in atto. 

Ma, in coscienza, cosa si sta facendo per attuare concretamente tutti i punti dell’articolo suddetto?

Basti pensare che sono tanti anni ormai che, in occasione di questa festa, le scuole e le associazioni si mobilitano, in collaborazione con i vari enti preposti, per piantare alberi nei giardini pubblici e nelle aiuole lungo le strade cittadine, per cui, ora, avremmo dovuto avere una città verdissima. Non è così!

In realtà molti degli alberi piantati muoiono per incuria da parte dell’Amministrazione Comunale. Si piantano poi alberi senza una pianificazione adeguata, data la mancanza di Piano del Verde Urbano. Negli anni, nonostante le nostre sollecitazioni e quelle dei cittadini, non si è mai provveduto a dotare parchi, aiuole e giardini pubblici di impianti d’irrigazione adeguati alle differenti esigenze; di conseguenza gli alberi spesso diventano delle vere e proprie vittime sacrificali confermando che tutto viene affrontato con estrema superficialità e negligenza e che neanche i disastri ambientali sempre più frequenti, dovuti al riscaldamento globale, riescono a scuotere e rivoluzionare il sistema e i comportamenti umani.

E cosa dire della legge del 29 gennaio 1992, n. 113, quella riguardante l’obbligo per i comuni con popolazione superiore ai 15.000 abitanti di piantare un albero per ogni neonato residente e per ciascun minore adottato?

E ancora, per quanto riguarda l’art. 2 della legge 14 gennaio 2013 n. 10, “due mesi prima della scadenza naturale del mandato”, il sindaco dovrebbe rendere noto il bilancio arboreo del comune, “indicando il rapporto fra il numero degli alberi piantati in aree urbane di proprietà pubblica rispettivamente al principio e al termine del mandato stesso, dando conto dello stato di consistenza e manutenzione delle aree verdi urbane di propria competenza” e in caso di cessazione anticipata del mandato del sindaco, a ciò dovrebbe provvedere l’autorità subentrata nel governo della città. È stato fatto?

Nella stessa legge l’articolo 7 detta le disposizioni per la tutela e la salvaguardia degli alberi monumentali, dei filari e delle alberate di particolare pregio paesaggistico, naturalistico, monumentale, storico e culturale. E anche qui sarebbero da elencare gli scempi perpetrati in questi anni dall’amministrazione comunale. Uno per tutti la distruzione totale del bellissimo bagolaro nei pressi dell’Old Wild West, prima potato brutalmente e poi eliminato pian piano, in tempi diversi, tagliandolo dalla cima fino alla base (foto).

Per quanto finora esposto, dimostrazione non solo della insensibilità verso i temi ambientali ma anche della costante inapplicazione delle leggi regionali e dello Stato, ci sembra ovvio che in questa città la celebrazione assuma sempre più i contorni di una farsa e invitiamo tutti, amministratori e cittadini a riflettere sul problema.

Ecco perché quest’anno il WWF Litorale Laziale non ha aderito all’iniziativa ormai decennale del WWF Italia Urban Nature e ora riflette su come “ricordare” e non celebrare questi nostri sfortunati amici, gli alberi. Per questo proporremo alle scuole un tour delle aree verdi della città per toccare con mano i “crimini di Natura” perpetrati da una città senza senso civico verso gli alberi e il verde in generale.

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Il progetto “Ripartyamo” sulla spiaggia di Sabaudia

Il giorno 22 ottobre sulla spiaggia di Sabaudia nel tratto tra Loc. Sant’Andrea e il canale di Caterattino alcuni volontari del WWF Litorale Laziale hanno condotto, in collaborazione con il Centro Canottieri delle Fiamme Gialle di Sabaudia, una pulizia speciale della spiaggia. All’iniziativa hanno partecipato più di 80 giovani del centro, molti dei loro genitori e circa 10 tra istruttori e responsabili delle Fiamme Gialle.

L’iniziativa è stata promossa dal WWF Italia nell’ambito del progetto “Ripartyamo”, finalizzato al ripristino di aree degradate, soprattutto coste marine, sponde di laghi e fiumi.

Sono stati raccolti 40 sacchi di rifiuti di piccole dimensioni, molti ingombranti, alcuni anche di difficile descrizione, e molti, moltissimi frammenti di microplastiche, nonché i soliti, immancabili e innumerevoli bastoncini cotton fiocc.

Quello che ha impressionato più di tutti, tra grandi e piccoli, è stata la presenza di bastoncini di plastic, microplastiche e un incarto di biscotti datato 1995.

Abbiamo elencato tutti gli oggetti rinvenuti, osservato azioni sulla duna che ne hanno arrecato danno e abbiamo indicato ai ragazzi la presenza del Pancratium maritimum, pianta simbolo della duna, e degli egagropili, aggregazione di frustoli di foglie di Posidonia oceanica, altra pianta, non alga, importantissima e presente nel mare prospiciente le nostre coste.

Per il mare, per la spiaggia e per il nostro pianeta si può fare molto e il WWF è vicino a tutti i cittadini che si pongono questo obiettivo.

Il WWF, in particolare i volontari impegnati, ringraziano il gruppo delle Fiamme Gialle di Sabaudia, i ragazzi e i loro giovani genitori. La loro presenza e consapevolezza ci fa sperare in un presente e futuro migliore. Naturalmente il nostro ringraziamento va anche al Sindaco che ha concesso il patrocinio all’iniziativa e alla ditta che ha portato via tutto quello che abbiamo raccolto. Senza tutte queste persone nulla sarebbe stato possibile.

Il Parco della Rimembranza oggi…

Il parco della Rimembranza, il parco cittadino curato da Emilio Selvaggi, Giovanni Iudicone e da tutti i volontari, ci ha regalato in 27 anni tantissime gioie mentre i dispiaceri sono derivati sempre da problemi legati alla gestione.
Noi volontari abbiamo passato giornate bellissime a pulire sentieri, curare piante, potare dove era necessario, insegnare ai giovani studenti la differenza tra il Laurus nobilis e il Lauro ceraso, il ciclo di vita della pianta di Cappero.
Giornate intense, a volte faticose ma sempre piene di quella gioia che sempre si impossessa di chi, innamorato della Natura, può passare qualche ora immerso in essa.
Abbiamo offerto ai visitatori il racconto delle tradizioni legate all’uso delle piante, la curiosità di animali selvatici, come le volpi, che hanno scelto il parco come loro dimora.
Abbiamo organizzato incontri scientifici, culturali, sociali dando sempre il meglio, è stato una casa per mostre delle scuole o fotografiche o di sculture di alto livello. Sede di concerti memorabili e tanto altro.
Ma alla tanta vita e attività interna al parco all’esterno ha sempre corrisposto una diffusa indifferenza e superficialità. Mai un tecnico che sia venuto a fare un sopralluogo sulla stabilità delle strutture, eppure abbiamo scritto più volte! Strutture vegetali bisognose di interventi importanti sul verde assolutamente lasciati all’incuria dalla ditta tenuta per contratto alla manutenzione. Un abbandono totale, e la politica assente.
Infine la chiusura, condannando l’intero sito all’incuria, anche la parte che invece poteva continuare ad essere curata da noi. E il pericolo di crollo che incombe sulla villa confinante e la strada sottostante.
Dal 29 agosto, giorno della pubblicazione dell’ordinanza, ad oggi nel parco sono entrati il Direttore del Parco Ausoni e Lago di Fondi, il Funzionario della Soprintendenza per i beni archeologici e il Capo settore Ambiente del Comune di Terracina, tutti chiamati da noi per fare un sopralluogo. Dagli uffici tecnici del comune nessun segnale, eppure l’ordinanza parlava chiaro: il parco chiudeva fino a verifiche da effettuare in capo al dipartimento Lavori Pubblici.


Tutto secondo copione, ancora una volta e forse definitivamente?


Sembra sia tutto così facile: rimandare i problemi invece che risolverli come se il tempo non scorresse, e invece il tempo scorre, le piante crescono, i muri si sgretolano, l’acqua scorre, gli animali sopravvivono, le persone invecchiano.

OCCHIO ALLE TRACCE!

È finalmente iniziata la stagione della nidificazione delle tartarughe marine!

Gli studenti del Liceo Leonardo da Vinci da mesi si stanno preparando a questi eventi; hanno seguito il corso organizzato dal WWF Litorale Laziale in collaborazione con Tartalazio, in particolare il Dott. Guido Gerosa, esperto internazionale di tartarughe marine e volontario Tartalazio fin dalla sua istituzione. Il gruppo di studenti, nell’ambito di un percorso P.C.T.O. dedicato proprio alle tartarughe marine, si è impegnato anche alla redazione di un glossario sul ciclo vitale delle tartarughe e le operazioni di messa in sicurezza del nido coordinati dalla Prof.ssa Rossella Renzelli.

Il 1 giugno c’è stata, sulla spiaggia di Anzio la prima deposizione ed è proprio ora che il controllo delle spiagge, per rilevare le tracce ti tartarughe marine, è fondamentale per la buona riuscita del progetto di tutela dei nidi su tutta la costa laziale.

Ecco perché i volontari WWF e di altre associazioni, e gli studenti del liceo da Vinci che proprio per questo si sono formati, perlustrano le spiagge del litorale al mattino molto presto, in genere dalle 5:30 del mattino, nella speranza di osservare le tracce di questi splendidi animali.

Il lavoro dei volontari però è ancor più importante nel contattare gli operatori balneari, a cui viene lasciata la locandina curata da Tartalazio, con le raccomandazioni da seguire in caso di reperimento delle tracce, prima tra tutte quella di chiamare il 1530.

Indispensabile è anche sensibilizzare i cittadini, tutti; è di fondamentale importanza infatti che tutti quelli che vivono il mare, anche come turisti oppure come addetti negli stabilimenti balneari, siano informati su questo nuovo ma straordinario fenomeno della Natura.

Per questo speriamo che quante più persone prendano visione della locandina e sappiano riconoscere le tracce delle tartarughe marine, magari durante una romantica passeggiata notturna, in questo caso vi auguriamo di avere il privilegio di osservare tutte le fasi della deposizione e di provare un’emozione unica al mondo.

GIORNATA MONDIALE DELL’AMBIENTE 2022

Il 5 giugno prossimo si celebrerà la giornata mondiale dell’Ambiente.

L’attenzione si focalizzerà sulla necessità di vivere in modo sostenibile, in armonia con la natura. Conservare gli ambienti naturali e il patrimonio Naturale del nostro Pianeta è la mission della nostra associazione ed è condivisa da tantissimi cittadini consapevoli della necessità di rispettare l’ambiente e la natura per dare un futuro alle nuove generazioni.

Il WWF Litorale Laziale aprirà i cancelli del Parco della Rimembranza dalle 10:30 di domenica 5 giugno, alle 19:30. I volontari accoglieranno i visitatori sia la mattina che il pomeriggio con attività di conoscenza della Natura e scoperta dei segreti del parco.

Durante la mattina si potrà visitare il parco e scoprire le erbe officinali con i loro segreti e curiosità guidati da Franca Maragoni ed Emanuela Galanti; la stessa attività si potrà ripetere nel pomeriggio. Dalle 17.00 Elisabeth Selvaggi accompagnerà i visitatori sul “Sentiero delle farfalle”.

La visita è gratuita e si potranno conoscere le attività del gruppo.

Giornata del mare e della cultura marinara. Presente anche il WWF

Nella mattinata del 30 aprile, il gruppo WWF attivo sul litorale pontino ha partecipato attivamente alla “Giornata del mare e della cultura marinara” organizzata dall’Associazione Nazionale Marinai d’Italia a Terracina.

Al Gazebo n. 14, collocato sul litorale libero antistante il Piazzale Aldo Moro, si sono succeduti 6 gruppi scolastici dagli I.C. M. Montessori e I.T.S. A. Bianchini, per un totale di circa 120 studenti, che hanno partecipato al laboratorio “Le tartarughe marine: riconoscimento tracce e ritrovamento di un nido e delle uova di tartaruga”.

Ascoltiamo le testimonianze di Meg e Jacopo, i nostri volontari che hanno partecipato all’evento, rispettivamente come rappresentante dell’OA e come tutor del laboratorio sulle tartarughe (unitamente a Guido Gerosa, docente dell’I.C. Montessori e responsabile scientifico di Tartalazio).

Meg: E’ stato molto emozionante accogliere gli studenti al banchetto con il nostro materiale informativo, per prepararli sulla mission del WWF in generale e, in particolare, alle attività di protezione e salvaguardia delle tartarughe marine Caretta caretta.  Attentissimi, disciplinati anche quando si chiedeva loro di indossare la mascherina, con gli occhi sgranati sotto i cappellini colorati,  tutti gli studenti hanno risposto a domande interlocutorie sul nostro animale icona, il panda e il suo habitat. Hanno anche saputo individuare i rischi insiti nella deposizione e schiusa delle uova di tartaruga marina. Alle docenti che accompagnavano le classi ho esteso l’invito a venirci a trovare al Parco della Rimembranza, per prolungare le attività di educazione outdoor,  in un momento in cui la pandemia ci ha reso consapevoli del “deficit di natura” e delle sue disastrose conseguenze per il benessere psico-fisico delle persone.

Jacopo: Per me è stato un piacere poter collaborare in modo concreto ed attivo alla manifestazione e sfruttare la possibilità di prendere parte all’iniziativa grazie al WWF Terracina, con il quale ho stretto un meraviglioso rapporto.

Durante la mattinata si sono alternate classi provenienti dai vari istituti della città, di ogni ordine e grado. Mi sono confrontato con ragazzi come me, curiosi e affascinati dai meccanismi nascosti della natura; è stato gratificante poter condividere le conoscenze acquisite nel tempo, frutto di lavoro ed impegno. I bambini si sono dimostrati un “audience” fantastico: presi da quello che stavano ascoltando, mi hanno dato modo di spiegare tutto ciò che avevamo preparato e di rispondere alle numerose domande…insomma, possiamo dire che il futuro è in buone mani e il mare non perde il suo fascino.

Alla giornata erano presenti con i loro gazebo altre associazioni ambientaliste. In chiusura delle attività, verso le 11:40, aveva luogo il momento clou della giornata,  la dimostrazione simulata del salvataggio di due natanti in mare, annunciata dalle sirene spiegate della Guardia costiera e effettuata con il concorso di diverse imbarcazioni e di cani addestrati. Un lancio finale di aquiloni simboleggiava l’apertura verso nuovi orizzonti e la forza di una cultura del mare radicata nel territorio, sempre più sensibile alle esigenze di una comunità educante.

Jacopo Dimita e Maria Emanuela Galanti (Meg)

EARTH HOUR 2022

In occasione di Earth Hour 2022, l’appuntamento mondiale contro l’inquinamento luminoso, il WWF litorale pontino chiede alle amministrazioni cittadine del litorale di spegnere le luci di monumenti e piazze, dalle ore 20:30 alle ore 21:30 di sabato 26 marzo.

Facciamo buio nelle città per vedere (in cielo e in terra) le bellezze che la luce nasconde. Il buio esalta tutti sensi, oltre la vista, e ci invita a riflettere su noi e sull’ambiente.

In un periodo così difficile, scopriamo come il buio non esiste: se proviamo ad immedesimarci in un gufo scopriremo i segreti per orientarci nella notte!

Facciamoci guidare dalla luna e ascoltiamo le storie che ci racconta.

Il WWF Litorale Pontino invita studenti, famiglie, insegnanti ad arrivare al Parco della Rimembranza di Terracina alle ore 19:30 del 26 marzo con un pensiero scritto sul tema: “Io non ho paura del buio! quando la notte è illuminata solo dalla luna, mi faccio guidare da …”
Tutti i pensieri saranno letti in pubblico da autrici e autori. Seguirà un attività di scoperta della natura di notte con Elisabeth Selvaggi.

Uso delle mascherine all’aperto necessario.

Una splendida mattinata in ricordo di Giovanni

Domenica 13 marzo cadeva la ricorrenza della morte di Giovanni Iudicone, uomo giusto e che sarà sempre ricordato da chi lo ha amato e stimato come esempio di Umanità, Pace e Amore per la Natura.

Per ricordarlo si è svolta una piccola cerimonia durante la quale è stata posta una piccola targa nel luogo dove già un’altra ricorda Emilio Selvaggi.

Alla cerimonia hanno partecipato, oltre alla famiglia, gli amici di sempre del WWF e tante altre persone che con lui hanno condiviso sogni, progetti e battaglie; tra questi i rappresentanti di una delle classi di studenti che Giovanni ha guidato alla crescita come donne, uomini e cittadini consapevoli.

Sono stati proprio questi “giovani” che hanno donato al parco una nuova bandiera della Pace con una dedica e le firme di tutti loro.

La targa è stata donata dall’artista Raffaella Menichetti, legata da affetto e stima a Giovanni, dall’idea di Rodolfo Ravasi.

La presenza di tante persone è stata ancora una volta la testimonianza del grande patrimonio morale lasciato da Giovanni Iudicone. Dagli interventi di chi ha voluto contribuire con un proprio pensiero di stima e affetto, è emersa la presenza tangibile di questa figura nella vita di quanti hanno avuto la fortuna di conoscerlo e fare con lui un tratto di strada.

La sua famiglia WWF continua a mantenere vivo il suo ricordo e il suo insegnamento con la cura del parco della Rimembranza, diffondendo e coltivando lo spirito di giustizia e Pace che erano la sua cifra, praticata fino alla fine della sua vita ricordando, con iniziative culturali, la figura di Don Milani, come faceva ricordare Stefano Soscia.

In questo momento, più che mai, ricordando Giovanni diventiamo strumenti di Pace.

GIOVANNI IUDICONE, UOMO DI PACE

DOMENICA 13 MARZO, ALLE ORE 11.00 PRESSO IL PARCO DELLA RIMEMBRANZA, INCONTRO PER RICORDARE GIOVANNI IUDICONE

Il 13 marzo ricorre il 2° anniversario  della morte  di  Giovanni Iudicone.

Non abbiamo potuto salutarlo e accompagnarlo come avremmo voluto a causa del primo lockdown totale. Ricorderemo Giovanni oltre che come solido riferimento per gli ambientalisti, non solo quelli locali , soprattutto come uomo di pace. Nella sua vita Giovanni ha incarnato nel suo modo di essere e di vivere il più alto esempio di pacifismo. Ed è proprio in questi terribili giorni di guerra che la sua figura continua ad esserci di guida e conforto.

Anni fa Giovanni portò  la bandiera della pace in tutte le scuole di Terracina (questo l’articolo di quell’evento https://wwflaziogruppoattivolitoralepontino.com/2018/09/18/educare-alla-pace-tra-le-persone-tra-i-popoli-e-con-la-natura/), per questo chiediamo a tutte le scuole di esporre quella bandiera e di manifestare, in tutte le forme possibili, il profondo sentimento di opposizione a qualsiasi guerra.

Domenica 13 marzo, alle ore 11,00 nel Parco della Rimembranza, avrà  luogo una piccola cerimonia, con l’apposizione di una targa a ricordo e un momento di riflessione aperto al contributo di tutti coloro  che vorranno partecipare.

Alcune foto dell’evento del 18 settembre 2018.

“AGRICOLTURA, RISORSE FORESTALI E MONTANE”, IL NUOVO INDIRIZZO DI STUDIO DELL’IPS FILOSI DI TERRACINA

Il WWF Litorale Laziale, gruppo attivo Litorale Pontino plaude all’iniziativa dell’IPS Filosi di Terracina che, per il prossimo anno scolastico, ha proposto un nuovo indirizzo di studio: “AGRICOLTURA, RISORSE FORESTALI E MONTANE”.

Siamo convinti che proporre ai giovani un corso di studi che si occupi della conoscenza della salvaguardia, della gestione e l’uso sostenibile delle risorse agrarie e forestali del territorio, dia la possibilità di perseguire il raggiungimento di un equilibrio tra la necessità di rispondere ai fabbisogni alimentari delle persone e la necessità di non incidere negativamente sullo stato di salute dell’ambiente.

Boschi e foreste sono ambienti particolarmente fragili ma preziosissimi; sono preda di bracconaggio e troppo spesso di incendi devastanti che distruggono non solo il patrimonio boschivo ma anche quello della fauna selvatica e questo spesso sfugge ai più. Tutti gli anni vengono distrutti dall’attività di criminali incendiari ettari e ettari di boschi.

Conservare il terreno agricolo con un’ agricoltura sostenibile è vitale per mantenerne la biodiversità, proteggerlo dall’erosione e il dilavamento e combattere i danni da cambiamenti climatici.

Gli alberi e tutte le piante non solo producono ossigeno ma sono la nostra unica arma per combattere i cambiamenti climatici da eccesso di CO2.

Il nostro auspicio è che sia sempre la sostenibilità ambientale a muovere scelte e quindi anche l’organizzazione di questo indirizzo come già avviene in altri istituti simili della nostra provincia.

Ci auguriamo che tanti giovani scelgano questo percorso portando tra i banchi l’amore per la Natura e il desiderio di vederla difesa con scienza e coscienza.