Favorire la mobilità dolce su via Badino ma restituire alla collettività i benefici della presenza di alberi

Il comune di Terracina per migliorare la mobilità su una strada molto trafficata ha programmato un progetto dal titolo “Interventi di riqualificazione e messa in sicurezza di via Badino”.

L’intervento riguarderà un tratto di circa 850 metri a partire da via Pantanelle in direzione esterna alla città.

(Immagine tratta dal Progetto)

Nel progetto si riconoscono in maniera esplicita errori commessi nel passato come l’inserimento di alberi sui marciapiedi e in modo implicito l’inadeguata pavimentazione stradale che non contenendo gli apparati radicali dei pini ha reso la strada quasi impraticabile.

 

 

 

 

 

(Foto di Salvatore Carnevale)

 

Il problema dei dossi prodotti dal sollevamento delle radici viene risolto con tecniche costruttive ormai comuni. Viene a proposito quanto scrive l’ing. Stefano Storoni, che ha alle spalle trent’anni di esperienze di messa in opera di infrastrutture stradali in Italia e all’estero, in una lettera aperta inviata alla presidente del X Municipio di Roma per contestare l’abbattimento di tutti i pini presenti lungo la strada Roma-Ostia.

“Una fondazione-pavimentazione per una importante infrastruttura stradale dovrebbe infatti essere costituita, a partire dal piano di posa, da un adeguato strato:

  • di misto granulare stabilizzato; 
  • di misto granulare cementato; 
  • di conglomerato bituminoso di base; 
  • di conglomerato bituminoso di collegamento detto “binder”; 
  • di conglomerato bituminoso di usura; 

Per rendere la fondazione-pavimentazione ancor più resistente, anche il piano di posa potrebbe essere trattato con una stabilizzazione a calce o cemento ed inoltre si potrebbero anche utilizzare geogriglie di rinforzo.

In altri paesi – quali gli Stati Uniti e l’Australia – per le fondazioni-pavimentazioni stradali si utilizzano anche altre soluzioni come ad esempio il “Continuously Reinforced Concrete Pavement – CRCP” e cioè una vera e propria soletta longitudinale di calcestruzzo armato sulla quale si stende poi il conglomerato bituminoso.”

Il progetto del Comune di Terracina prevede l’abbattimento di sedici pini che impediscono una mobilità dolce per tutti i cittadini lungo l’arteria, la costruzione di un marciapiedi largo 150 cm nel lato attualmente occupato dagli alberi e finalmente, almeno pare, una pavimentazione a regola d’arte intorno ai pini residui per tenerne sotto controllo l’apparato radicale.

L’abbattimento dei pini, cui il progetto assegna un’età compresa tra 20 e 40 anni, non è più procrastinabile per consentire ai cittadini una mobilità lenta e sicura ma richiede una compensazione nell’area per garantire l’azione resiliente realizzata dagli alberi sotto gli aspetti ecologici e ambientali.

Gli alberi in città contribuiscono al miglioramento delle condizioni ambientali urbane, grazie ai loro molteplici effetti di mitigazione e alle loro proprietà ecologiche e ambientali (McPherson et al., 1994).

Tra i molti vantaggi della presenza degli alberi in un’area  vanno ricordati la riduzione del rumore, l’assorbimento dell’anidride carbonica (CO2) e la fissazione del carbonio nei tessuti. Inoltre, gli alberi migliorano la qualità dell’aria rimuovendo dall’atmosfera inquinanti quali ad esempio l’ozono (O3), il biossido di azoto (NO2), il monossido di carbonio (CO), l’anidride solforosa (SO2) e il particolato (PM10, PM2.5) attraverso assorbimento stomatico e/o deposizione sui tessuti arborei (foglie, rami, tronco).

L’altra funzione molto importante della presenza di alberi in ambiente urbano è il condizionamento climatico delle abitazioni circostanti che comporta un risparmio energetico, d’estate con il raffreddamento e d’inverno con il riscaldamento, con conseguente riduzione di emissione di anidride carbonica in atmosfera.

In uno studio condotto a Tucson, Arizona su 300 alberi di diverse specie in zona residenziale è stato calcolato che in 40 anni il risparmio di CO2 si aggira intorno alle 6000 t (KG 500 x anno x albero) di cui circa 1/5 legato al sequestro di CO2 e il restante al risparmio energetico prevalentemente per condizionamento proprio per le alte temperature registrate in questa città (McPherson, 1999).

L’abbattimento dei pini di via Badino, quindi, obbliga l’amministrazione a realizzare nell’area una piantumazione di altre piante, di età apprezzabile e scelte dall’apposito Tavolo di Agenda 21, individuando tutti gli spazi pubblici dove sia possibile farlo, a partire dal parco di via Bachelet, dalle aree laterali poste all’imbocco di via Borromini su via Badino e su tutto il terreno incolto della stessa via Borromini ma anche acquisendo eventuali porzioni di terreno poste lungo la strada oggetto della riqualificazione.

Solo a queste condizioni la collettività, soprattutto quella residente in zona, potrà ritenersi almeno in parte compensata della perdita dei benefici ecologici che i maestosi pini hanno garantito per tanti anni.

Venendo al progetto non si può non notare alcune disattenzioni come l’assenza di pensiline alla fermata dei pullman la cui funzione di riparo dal sole e parzialmente dalle intemperie finora è stata svolta dai pini.

Soprattutto, in un progetto definito di riqualificazione e messa in sicurezza pare grave il fatto che non sia stato preso in esame il problema degli incroci con altre arterie cittadine dove l’attraversamento è spesso funestato da incidenti anche gravi.

 

(Immagine tratta dal Progetto)

La confluenza su via Badino di via Bachelet merita maggiore attenzione da parte dei progettisti; l’immissione da via Bachelet su via Badino è resa rischiosa per la scarsa visibilità a sinistra dovuta alla presenza di un’abitazione.

Ancora più pericoloso si presenta l’incrocio successivo dove via Badino riceve l’affluenza di mezzi da via Borromini diretti in via Pecs, qui gli incidenti sono all’ordine del giorno. Si rende necessario un intervento su questo incrocio che potrebbe essere una minirotatoria che regoli il traffico in tutte le direzioni.  

Bisogna ricordare qui che via Badino essendo una delle vie di snodo della città, seconda soltanto a via Roma, è molto trafficata da macchine, mezzi pesanti, autobus, biciclette, pedoni, e in alcune ore della giornata vi si verificano puntualmente degli intasamenti.

Inoltre, per una lunga parte dell’anno questo tratto di strada è fruito in modo particolare da ragazzi, a piedi o in motorino, in quanto sono presenti nella zona due scuole superiori e una scuola media.

Ci sono, quindi, nella realizzazione del progetto comunale Interventi di riqualificazione e messa in sicurezza di via Badino, tutte le motivazioni per eliminare le criticità indicate in questa nota.

 

Due belle serate quelle trascorse alla Rimembranza venerdì e sabato scorsi

Serata emozionante quella del 27 Luglio presso il Parco della Rimembranza, nell’ambito dell’ ” Estate dei libri alla Rimembranza”, per la presentazione di OLTRE, raccolta di poesie di Paola Gozzi.

Sulle coinvolgenti note della chitarra di Daniele Vogrig, si sono alternati nella recitazione di alcuni testi, Bruno Maragoni, Raffaella Vanni e Marzia Pacella, impreziosendo l’intervista all’autrice, a cura di Carlo Buonerba.

 

Intanto nel cielo l’eclissi lunare contribuiva alla magia del momento.

Grande soddisfazione dell’autrice per l’attenta partecipazione del pubblico presente .

 

 

 

Sabato, invece, è stato il momento di Paolo Subioli, esperto di Mindfulness e tecnologie digitali, che sollecitato da Angela Dei Giudici dell’Associazione terracinese  “Progetto Mindfulness” ha intrattenuto il pubblico sull’uso spesso trasformato in abuso delle nuove tecnologie.

Una utilizzazione moderata della tecnologia è, invece, alla base di una nuova estensione della mente intesa come interazione tra cervello, corpo e ambiente esterno.

 

Nell’illustrare la sua opera ha parlato del percorso in otto punti della digital mindfulness suscitando interesse nel pubblico che ha interloquito con l’autore ponendo molte domande.

Un week end di presentazioni nell’Estate dei libri alla Rimembranza

ESTATE DEI LIBRI ALLA RIMEMBRANZA

Dopo il successo delle prime due serate con la presentazione dei libri di Mauro Doglio e di Rosario Malizia, altri due appuntamenti dell’Estate dei libri alla Rimembranza, nell’ambito delle iniziative culturali estive organizzate e promosse dal WWF Gruppo Attivo Litorale Pontino.

Venerdì 27 Luglio alle ore 21,00 sarà la volta della poetessa Paola Gozzi che presenterà la sua raccolta di poesie “ Oltre” edita da ALETTI.


L’autrice, nata a Roma nel 1961, insegna materie letterarie in un Liceo romano e torna dopo tanto tempo al suo primo amore, la poesia. Dopo aver messo in discussione molte certezze, il verso e la parola restano per lei una possibilità per varcare il confine del reale. Alcuni dei componimenti di questo libro hanno partecipato al 1° Premio Maria Cumani Quasimodo e alla 23° edizione del Premio Internazionale Jacques Prévert risultando tra i finalisti e ottenendo la menzione di merito. Particolare attenzione è stata rivolta al componimento Mediterraneo che ha ottenuto la pubblicazione nell’antologia del 1° Premio Internazionale Maria Cumani Quasimodo e del Premio Città di Melegnano 2015.

Sabato 28 Luglio, sempre alle ore 21,00 Paolo Subioli ci parlerà dei suoi libri “Zen in the City- l’arte di fermarsi in un mondo che corre” pubblicato dalle Edizioni Mediterranee e “Ama il tuo smartphone come te stesso- essere più felici al tempo dei social grazie alla Digital Mindfulness” pubblicato dall’editore Red!.

 

 

 

 

 

 

“Abbiamo perso prima il contatto col nostro corpo e le nostre emozioni, poi con le persone vicine a cui vogliamo più bene. Fermarsi ogni tanto è l’unico antidoto possibile”.

L’incontro sarà moderato da Angela Dei Giudici, dell’Associazione “Progetto Mindfulness” che ha organizzato l’evento.

Paolo Subioli, già giornalista del Sole 24 ore, esperto di Marketing, docente presso lo IED, da molti anni si occupa di Mindfulness e tecnologie digitali, argomento sul quale è pioniere e punto di riferimento in Italia. Ha fondato “Zen in the City”, sito di culto in tema di meditazione e nuovi stili di vita e, recentemente, l’emittente “Radio Zen” (curata da Cristiana Munzi).

Posterula al centro del secondo appuntamento dell’Estate dei libri alla Rimembranza

Molta gente ieri sera al secondo appuntamento dell’Estate dei libri alla Rimembranza.

E’ stato presentato L’APPIA SBARRATA-Le Porte di Posterula a Terracina di Rosario Malizia (Bookcart Editore).

I presenti, terracinesi e non, hanno potuto conoscere una serie di acquisizioni storico-archeologiche sulla zona di Posterula, note finora soltanto agli studiosi.

Il prof Rosario Malizia con la pacatezza che lo caratterizza e facendo uso di immagini e mappe accattivanti, ha ricostruito la stratificazione di interventi succedutesi nell’area.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Successivamente, per rimarcare l’importanza del recupero e della fruizione pubblica di questa parte tanto importante della città che merita una riorganizzazione urbanistica non più rinviabile, sono intervenuti Lavio Grossi e Pino Forlenza.

 

Il primo soffermandosi sugli aspetti storico-archeologici collegati alla mobilità ha elencato tutti i tratti di strade antiche presenti nell’area e in particolare dell’Appia traianea.

 

 

 

 

Il secondo, dopo aver parlato delle essenze arboree presenti nel rinnovato parco di Posterula ricostruito su un’idea di Emilio Selvaggi, ha svolto il suo intervento sulla vegetazione del nostro territorio e in particolare su quella presente sulle mura della città.

“Estate dei libri” alla Rimembranza, mercoledì 18 luglio secondo appuntamento

Continua la rassegna di presentazioni di libri alla Rimembranza.

Dopo l’incontro con Mauro Doglio e la sua produzione letteraria, mercoledì 18 luglio sarà la volta di Rosario Malizia.

Il prof. Malizia, uno dei maggiori esperti locali di cose antiche, illustrerà l’ultimo suo lavoro sull’attraversamento di Terracina da parte della Regina viarum.

L’appuntamento, come al solito, è fissato per le ore 21 alla Rimembranza.

L’iniziativa è promossa dal WWF e dalla libreria Bookcart di Terracina.

Ingresso libero, ovviamente.

Il parco della Rimembranza di Terracina ha una targa, finalmente

 

I parchi e i viali della rimembranza furono istituiti nel 1922 con una circolare del sottosegretario alla Pubblica Istruzione Dario Lupi per ricordare i caduti durante la prima guerra mondiale. Venne piantato un albero per ogni soldato morto e la cura di tutti gli alberi fu affidata agli scolari delle scuole d’Italia.

La circolare confluì nel regio decreto n. 2747 del 9 dicembre 1923 che fissò procedure e tipologie di essenze da piantare nei parchi e nei viali che con la legge n. 559 del 21 marzo 1926 vennero dichiarati pubblici monumenti.

A Terracina si contarono 141 caduti, numero che nel 2015, in occasione della celebrazione del centenario dell’entrata in guerra, un ricerca approfondita portò ad oltre 180.

Nel secondo dopoguerra i parchi e i viali della Rimembranza subirono il destino dei prodotti del ventennio, abbandono e/o distruzione. La gran parte, infatti, fu eliminata quasi subito per soddisfare lo sviluppo urbanistico di un Paese da ricostruire.

Dal punto di vista normativo i viali e i parchi della Rimembranza ancora esistenti sono soggetti alla disciplina del Decreto Legislativo n. 42 del 22 gennaio 2004 come beni culturali ai sensi dell’art.10,c.1,c.3 lett.d),c.4 lett.f), mentre come beni paesaggistici ai sensi dell’art.136 c.1 lett.a) e b).

A Terracina il parco della Rimembranza è sopravvissuto a quella eliminazione ma è stato lasciato nell’abbandono per decenni.

E’ tornato a nuova vita diventando un’oasi di biodiversità in città soltanto grazie all’impegno iniziale di cittadini che lo hanno ripulito e bonificato.

Successivamente il prof. Emilio Selvaggi con l’aiuto di volontari, soci e non del WWF, lo ha reso un luogo ameno e ospitale in cui la natura fa da cornice ad iniziative culturali.

Il parco per l’assenza di una targa è stato spesso confuso dai turisti con una villa privata e solo oggi si presenta con la sua denominazione.

L’assessore alla Cultura Barbara Cerilli ha accettato le insistenti richieste del volontari del WWF che gestiscono la Rimembranza in convenzione con l’ente locale e finalmente, forse addirittura dalla sua istituzione, il parco ha una sua targa.

Successo della prima serata dell’Estate dei libri alla Rimembranza

Ieri sera il Parco della Rimembranza ha visto tanti amici, vecchi e nuovi, venuti ad ascoltare Mauro Doglio che ha inaugurato la stagione estiva degli eventi culturali a cura del WWF.

 

Si è parlato di scuola, di comunicazione, di counselling e di tante altre cose ancora.

 

 

 

 

 

La serata è stata vissuta da tutti i partecipanti con emozione e grande intensità.

 

 

A chiusura dell’incontro è stato annunciato il prossimo appuntamento per mercoledì 18 luglio alle ore 21, quando nel parco il prof. Rosario Malizia presenterà il suo ultimo lavoro sull’Appia antica di cui presentiamo qui la copertina.

Inizia l’Estate dei libri alla Rimembranza

Inizia l’Estate dei libri alla Rimembranza!   

Primo appuntamento domenica 8 luglio alle 21 presso il Parco della Rimembranza per un incontro con Mauro Doglio che ci presenterà i suoi libri.
Lo scorso anno lo abbiamo ospitato per presentare il suo Romanzo “ Descrizione di una città- un romanzo sul movimento” Edizioni Change. Quest’anno ci parlerà del suo lavoro di formatore e dell’Istituto Change (Scuola di Counsellig) che lui dirige a Torino.

Come molte altre professioni in cui la comunicazione riveste un ruolo essenziale, anche quella dell’insegnante richiede strumenti adatti ad affrontare le complesse situazioni che si possono creare oggi nel rapporto con studenti, famiglie e colleghi.
L’autore, che ha insegnato per molti anni, ora tiene corsi di formazione e aggiornamento per insegnanti e con loro cerca quotidianamente di individuare modi comunicativi efficaci per favorire la comprensione e il raggiungimento degli obiettivi educativi.

I libri che verranno presentati durante l’incontro sono:
Uscirne vivi. Manuale per sopravvivere a scuola ad uso delle giovani generazioni, Milano, Lupetti, 2005.
Uscirne vivi 2. Manuale per insegnanti, Milano, Lupetti, 2009.
Modi di dire. Cosa deve sapere un insegnante per condurre bene un colloquio, ebookscuola.com, 2017( questo libro è accreditato al MIUR e disponibile sulla piattaforma EBOOKSCUOLA.COM
La lettura del testo e lo svolgimento degli esercizi danno diritto a 20 crediti formativi),

L’autore

Mauro Doglio è nato ad Alessandria (Piemonte) nel 1960. Laureato in Lettere e filosofia ha insegnato per molti anni nelle scuole medie inferiori e superiori. Dal 1995 è presidente dell’Istituto Change (www.counselling.it) e Counsellor Sistemico. Svolge attività di formatore in Italia e in Svizzera.

Pubblicazioni

Sui temi educativi ha pubblicato: Media e scuola. Insegnare nell’epoca della comunicazione, Milano, Lupetti, 2000; specificatamente sulle relazioni in ambito scolastico: Uscirne vivi. Manuale per sopravvivere a scuola ad uso delle giovani generazioni, Milano, Lupetti, 2005 e Uscirne vivi 2. Manuale per insegnanti, Milano, Lupetti, 2009.
Sulla formazione in ambito sistemico ha pubblicato: Le avventure della formazione. Formazione e Counselling sistemico, Torino, Edizioni Change, 2007.

Collabora da anni con il Circolo Bateson di Roma; i risultati del suo lavoro su questo autore sono raccolti in: Imparare per ridere. Note in margine al pensiero di Gregory Bateson, Torino, Edizioni Change, 2005.

Si è occupato di retorica e ha cercato di attualizzare questa antica disciplina nel testo: Parlare per tutti. Arte della comunicazione e relazioni umane, Milano, Lupetti, 2004. Con Giorgio Bert e Silvana Quadrino ha scritto: Le parole del counselling sistemico, Torino, Edizioni Change, 2011. Con Giorgio Bert ha pubblicato: Retorica e medicina, Torino, Edizioni Change, 2013.