Acque non a norma che finiscono in mare non sono una novità sulla nostra costa, basta pensare soltanto a tutti i corsi d’acqua che sfociano sul litorale dopo aver attraversato campagne coltivate provenienti da un entroterra densamente popolato. Colpevolmente non ci fanno più caso, amministratori distratti e cittadini non più capaci di indignarsi se non nelle chiacchiere sotto l’ombrellone.
Se però il tratto di mare in cui avviene lo sversamento è quello di un’area marina protetta la cosa assume una gravità unica che smuove l’opinione pubblica e stavolta la magistratura.
Questo episodio, che è venuto alla ribalta proprio il giorno in cui alla Rimembranza si parlava dell’area marina protetta e riserva naturale di Ventotene e Santo Stefano elogiando l’iniziativa pubblica di difesa di un bene comune, non ci sorprende del tutto.
Ventotene è andata avanti per anni con eccessiva tolleranza nei confronti di un abusivismo edilizio incontenibile; proprio oggi l’ennesimo caso sulla stampa locale.
La stessa Associazione “Antonino Caponnetto” lo ha denunciato chiamando in causa anche le forze dell’ordine oltre ai politici e poco tempo fa scriveva (http://www.comitato-antimafia-lt.org/?p=22951)
…..Ventotene, un’isola che dovrebbe essere un paradiso e che, invece, è ridotta come una groviera dalla cecità e dall’egoismo umani e dall’assenza delle istituzioni.
O, peggio, dall’inefficienza delle istituzioni che sanno e non intervengono.
I risultati sono sotto gli occhi di tutti.
Sono state sfondate grotte per adattarle ed utilizzarle come appartamenti; è stato costruito dapperttutto.
Tonnellate di cemento e di altro materiale edilizio imbarcati sui traghetti dal porto di Formia e sui quali si sarebbero dovuti accendere tutti i riflettori, ma che nessuno ha voluto vedere.
Su quell’isola c’è un clima di impunità davvero impressionante.
Due Vigili urbani, un distaccamento della Guardia di Finanza, una stazione dei carabinieri, il tutto su una superficie ridottissima e che dovrebbero bastare per non far passare nemmeno una mosca.
E, invece, succede di tutto…..
La nuova amministrazione che andrà ad insediarsi sull’isola dovrà cercare nell’interesse di tutti i cittadini onesti di far rispettare le regole per evitare di sperperare un patrimonio di bellezza e naturalità che attira frotte di frequentatori sull’isola. Poi si potrà anche accettare un guasto imprevisto all’impianto di depurazione delle acque reflue.