Il Consiglio comunale di Terracina ha un punto all’odg che recita : Applicazione della strategia “Rifiuti Zero” mediante piano di riduzione e valorizzazione dei rifiuti.
Per coloro che non hanno dimestichezza con le strategie di trattamento dei rifiuti, Rifiuti Zero è la traduzione corrente dell’espressione americana Zero Waste che più correttamente andrebbe intesa come Zero Scarti.
Facciamo qualche puntualizzazione. Intanto, in tutte le trasformazioni il secondo principio della termodinamica (che non si può trasgredire) ci obbliga a lasciare sempre qualcosa, sia essa energia o materia. Quindi, Rifiuti Zero già solo semanticamente è fuorviante. Inoltre, si sono impossessati di tale espressione anche coloro che mirano a “valorizzare” energeticamente i rifiuti, i fautori dell’incenerimento, che così portano a Zero i rifiuti. Se ciò non bastasse la strategia Rifiuti Zero che viene diffusa nel nostro Paese fa ampio uso di TMB (Trattamento Meccanico Biologico), che pur finalizzato al recupero di materia come affermano i sostenitori della strategia, lascia sempre qualcosa che prenderà altre strade. Per l’organico, poi, prediligono il trattamento anaerobico con produzione di biogas.
Per abbandonare l’ambiguità dell’espressione Rifiuti Zero da qualche anno è stata introdotta giustamente l’espressione Riciclo Totale che non gioca con le parole, non ricorre ad alcun trattamento meccanico biologico ed è rispettosa dei principi della termodinamica in quanto prevede gli scarti nei processi ma li reimmette nel ciclo delle merci.
L’espressione Rifiuti Zero, quindi, potrebbe anche essere interpretata come Riciclo Totale ma la strategia Rifiuti Zero presentata in un incontro pubblico a Terracina il 29 novembre ha tutti i limiti sopra elencati.