Nell’Appia Day 2018 il Gruppo pontino del WWF Litorale laziale pulirà l’esedra celebrativa del congiungimento dei due percorsi storici

Sabato 19 maggio il WWF pontino con la collaborazione di cittadini si attiverà, come l’anno scorso, per togliere l’erba che sta ricoprendo la bella struttura dell’esedra costruita nel luogo dove l’Appia traianea incontrava quella superiore discendente da Piazza Palatina.

L’iniziativa è inserita nella programmazione dell’Appia Day che l’associazione Legambiente sta realizzando nella nostra zona.

L’iniziativa vuole essere anche un sollecito nei confronti delle Istituzioni competenti (MIBACT, Regione Lazio, Comune di Terracina) per la realizzazione del Parco dell’Appia all’interno del Parco Regionale dei Monti Ausoni con il recupero, la valorizzazione e la fruizione permanente del tracciato superiore della Via Appia a Terracina compreso tra l’acropoli di S. Francesco e l’esedra traianea sul Lago di Fondi.

A queste Istituzioni a maggio dell’anno scorso le associazioni Archeoclub, Cultura e Territorio e WWF Litorale laziale rivolsero una raccolta di firme che ancora non trova riscontro.

°°°Un ringraziamento all’azienda De Vizia che porterà via l’erba tagliata.

Natura in città: rapaci notturni segnalati a Terracina.

Nuove segnalazioni della presenza di rapaci notturni nei giardini della città!

Udire il verso di un rapace notturno, una volta ritenuto segno di sventura, per noi del WWF è solo motivo di gioia! Sulla chat dei soci attivi è iniziata una gara a chi riesce a registrare il verso di civette, assioli, allocchi.

Invece di fare birdwatching notturno, la sera proviamo a stare in silenzio, aprire le finestre ed ascoltare, comodamente a casa, il verso di questi animali. Sono predatori e si trovano in cima alla piramide alimentare (trofica), la loro presenza, quindi, è indice di un ambiente ecologicamente funzionale (sano), se possiamo ascoltarli da casa significa che viviamo in un ambiente sano!

 

La più conosciuta, piccola, con due grandi occhi gialli è la civetta, Atena noctua, il nome comune ci fa pensare ad una donna svenevole, il nome scientifico richiama la mitologia classica e ricorda la dea greca della sapienza che era la patrona della capitale della Grecia. Il suo canto è molto acuto e si diffonde lontano per ricordare ai suoi simili il suo territorio. La possiamo sentire nelle campagne, ma spesso anche nelle città.

 

Spesso questi animali notturni vengono associati a sventura, ma uno dei più belli è il Barbagianni (Tyto alba) con la faccia bianca a forma di cuore, ventre bianco e dorso marroncino. I barbagianni vivono in vecchi edifici come torri medioevali, campanili e case diroccate… Il loro verso è un soffio, un respiro pesante, un rantolo un po’ inquietante. Quando ci facciamo coraggio per cercare di capire di cosa si tratti, dai ruderi ecco che esce una sagoma bianca che al buio e alla sola luce della luna non può che farci pensare ad un fantasma!

 

Se invece abitiamo nei pressi di un bosco con alberi molto alti potrebbe sentirsi il richiamo dell’allocco (Strix aluco) che ci permette di distinguere il maschio dalla femmina: il primo un rauco Uhuhuuuuuh! La seconda più acuta quasi a confondersi con la civetta. Forse non ha proprio una fama di intelligentone, ma l’allocco, di notte, quando noi dormiamo diventa un abile predatore.

A Terracina in questo mese ne è stato registrato il verso in un parco pubblico da un socio del WWF, ecco l’audio

 

Il più buffo, piccolo ma potente è l’assiolo: la sua voce monotona chìuuu chìuuu fa pensare ad un allarme di una automobile e si diffonde per le campagne. Quando lo si sorprende di giorno ecco che spunta un gufetto piccolo  piccolo con i due occhietti vispi, curioso che muove continuamente il collo per capire quale animale sei. Neanche le due penne a forma di corna lo rendono più spaventevole! Non si può che sorridere e un senso di tenerezza ci assale, anche se ci ha fatto passare la notte svegli con il suo chìuuu! Ed eccolo alla ricerca di un fessura, una crepa, un anfratto per nascondersi a pancia in giù!

A Terracina è stato segnalato da soci del WWF in due zone diverse della città. Ecco la registrazione del suo verso effettuata pochi giorni fa.

 

Ancora vandali nell’ex-convento di San Francesco a Terracina

 

In questi giorni alcuni sconosciuti si sono intrufolati nelle sostruzioni romane alla base della costruzione dell’ex-convento di San Francesco dopo aver rotto il  lucchetto.

La vicenda preoccupa non poco i volontari del WWF che lavorano nel sottostante parco della Rimembranza; nel passato dal vecchio ospedale ogni tanto venivano fatti oggetto di lanci di sassi, sedie, carrelli.

 

 

Indisturbati i nuovi vandali hanno messo a soqquadro l’area esterna e i locali lasciando segni evidenti del loro passaggio.

 

 

 

Si sono introdotti nei locali manomettendo il materiale che gli scout hanno lasciato dopo essere stati costretti ad abbandonare la sede.

 

 

E’ opportuno ricordare la vicenda di questo storico gruppo dello scautismo terracinese da anni senza sede e costretto ad appoggiarsi a strutture inadatte per garantire un minimo di aggregazione giovanile.

 

Lo scorso anno questa vicenda fu resa nota a tutta la città con un articolo apparso su Latinaoggi.

 

 

 

Il 27 luglio del 2017 il WWF Litorale laziale-Gruppo Litorale pontino, in collaborazione con l’Archeoclub d’Italia- sede di Terracina, l’associazione Cultura e Territorio e il Gruppo 1 degli Scout di Terracina, presentò all’Amministrazione comunale una nota con documentazione allegata in cui veniva richiesto l’inglobamento nel parco della Rimembranza dell’area in precedenza occupata dagli scout.

Tale ampliamento della Rimembranza, oltre a garantire una migliore tutela, valorizzazione, fruizione e sicurezza del parco, avrebbe garantito anche la ripresa e la continuità d’uso dell’attività educativa e didattica che nel corso degli ultimi decenni era stata svolta nell’area.

Sono trascorsi nove mesi senza risposta da parte dell’Amministrazione comunale; come interpretare questo silenzio?

Tra sole e nuvole l’escursione odierna alla fonte di Santo Stefano

Oggi sì è svolta come da programma l’escursione alla fonte di Santo Stefano seguendo l’Anello di Emilio organizzata dal Gruppo pontino del WWF Litorale laziale.

Alla partenza la cima del Monte Giusto intorno al quale si sviluppa l’anello era nascosta dalle nubi ma non tanto da preoccupare i camminatori.

 

 

La salita è stata affrontata in senso antiorario camminando lungo la mulattiera che si affaccia sul lago di Fondi.

 

 

All’arrivo alla fonte il pranzo al sacco è stato consumato in una nuvola ma comodamente seduti sulle nuove strutture predisposte dal parco degli Ausoni dietro l’interessamento della neonata associazione  Le colline di Santo Stefano.

 

 

 

Prima di iniziare il ritorno una foto ricordo davanti alla fonte per la cui tutela il WWF si è impegnato fin dalla sua nascita a Terracina con un adesivo che molti ricorderanno.

 

 

Il ritorno ha avuto inizio nel pratone sotto la fonte camminando nella nuvola da cui si è usciti durante la discesa.

 

 

Ancora pochi i fiori intorno al percorso, i ciclamini che tra qualche giorno tappezzeranno il sottobosco sono rari ma la sorpresa grande è stata la fioritura di orchidee spontanee avvistate lungo la parte finale dell’escursione.

20180329_10553620180329_11050020180329_133942

 

 

La giornata è stata segnata da una grande e importante notizia, alcuni soci hanno riferito la presenza del gatto selvatico nella zona di Santo Stefano confermando quanto scritto da Emilio Selvaggi nel suo libro Camminate fuori le mura.

 

 

Giovedì Santo, escursione alla fonte di Santo Stefano percorrendo l’Anello di Emilio

Il Gruppo pontino del WWF Litorale laziale riprende la tradizione per anni portata avanti da Emilio Selvaggi di anticipare la pasquetta con una escursione alla fonte di Santo Stefano.

Si percorrerà quasi integralmente un anello che Emilio seguendo mulattiere e sentieri da sempre praticati disegnò sul sito di Terrapontina e che gli amici del WWF oggi individuano come Anello di Emilio.

E’ una camminata che passa per leccete e antiche carbonaie consentendo di apprezzare aspetti paesaggistici notevoli; lo sguardo, infatti, spazia dal lago di Fondi al Circeo passando per il Monte sant’Angelo visto alle spalle.

L’appuntamento è fissato nel piazzale ex-Coop alle ore 8.30 con partenza alle ore 9 dopo la compilazione e la consegna delle liberatorie agli organizzatori.

Il ritorno è previsto per il primo pomeriggio. Ovviamente, chi vuole potrà farsi venire a prendere in auto alla fonte.

E’ necessario, oltre a cibo e acqua, un equipaggiamento adatto con scarpe da trekking e una giacca anti-pioggia.

Il Gruppo pontino del WWF Litorale laziale ha festeggiato gli studenti terracinesi premiati dal Presidente della Repubblica

Oggi pomeriggio nella sala dell’Hotel Palace di Terracina il Gruppo pontino del WWF Litorale laziale ha incontrato gli studenti premiati dal Presidente Mattarella per la loro attività di vigilanza antincendi boschivi svolta durante la scorsa estate.

Dopo una breve introduzione da parte di responsabili dell’associazione, il saluto del presidente di Agenda21 Locale e il ricordo di Emilio Selvaggi espresso da Carlo Cappelli, ha preso la parola uno dei ragazzi premiati che ha voluto sottolineare il senso di famiglia con cui ha vissuto l’esperienza estiva della vigilanza insieme ai soci del WWF.

In sala erano presenti gli studenti e i loro famigliari, alcuni cittadini che avevano collaborato durante l’attività estiva e soci dell’associazione.

Finiti i discorsi l’incontro ha preso il tono della festa attorno al buffet organizzato dai soci del WWF.

Il WWF è grato alla Direzione dell’Hotel Palace per l’ospitalità e alla Pasticceria Somma per il consistente contributo dato al buffet.

Campagna elettorale del WWF per portare l’ambiente nell’attualità politica

La Campagna apartitica del WWF

il WWF ha deciso di intervenire nel dibattito politico attraverso una provocazione: una vera e propria campagna elettorale per portare l’ambiente nell’attualità politica. È, infatti, evidente a tutti anche in questa campagna elettorale che le tematiche ambientali, i mattoni del nostro futuro prossimo, non rientrano tra le priorità della politica.

Mettiamo l’ambiente al centro della politica

Cambiamenti climatici, sostenibilità, inquinamento e capitale naturale: il nostro programma elettorale, dalla parte del Pianeta.

Parlare di ambiente significa parlare di futuro.

Vogliamo riportare la tutela dell’ambiente al centro del dibattito politico. 

Vogliamo che il mare, i parchi, le energie rinnovabili, le specie simbolo del nostro Paese diventino una priorità per tutta la classe politica. 

Vogliamo continuare a difendere la natura, per dare ai nostri figli un Paese e un Pianeta migliori. 

LE NOSTRE RICHIESTE

 

Anche terracinesi tra i giovani paladini dell’ambiente premiati dal Presidente della Repubblica

dal sito del WWF Italia

“Siamo orgogliosi che tra gli “Alfieri della Repubblica” premiati dal Presidente Mattarella ci siano tanti giovani e giovanissimi che collaborano con il WWF”. Lo ha dichiarato la presidente del WWF Italia Donatella Bianchi che aggiunge: “L’impegno delle nuove generazioni nella difesa della natura d’Italia accende una luce di speranza per il futuro”.

“Mi congratulo quindi con Francesco Barberini (video), che ad appena 10 anni è già un valente ornitologo che gira per le Oasi WWF per raccontare le specie che incontra, con Leonardo Filiaci, giovane dell’Istituto Agrario Cattaneo di Cecina (LI), animatore del “Branco del Cattaneo” e si è distinto durante la campagna #SOSLUPO con azioni antibracconaggio e di sensibilizzazione nei confronti degli allevatori; con Eleonora Cavagna animatrice del progetto di crowfounding, ideato insieme ai suoi compagni di classe della Scuola secondaria di primo grado di Mosso (Biella), per riqualificare l’isola di Budelli e per evitare che fosse ceduta a privati;

con Alessia De Stefano, Davide Festugato, Dalila Manzi, Pier Francesco Masci, Chiara Mignardi, Giorgia Rizzi, Antonio Ruggiero, Matteo Sala, Matteo Zicchieri, studenti del percorso di Alternanza Scuola Lavoro del Liceo Leonardo da Vinci di Terracina (LT) impegnato nella difesa del Parco della Rimembranza e delle aree naturali limitrofe. I nove studenti, durante gli incendi dell’agosto 2017 sono stati coinvolti dai volontari WWF Litorale Laziale che ha organizzato squadre di sorveglianza: le loro segnalazioni sono state preziose per sventare almeno altri tre incendi.

Infine Stefano Martinangeli, che a 14 anni svolge, da volontario, la sua attività di giovane naturalista appassionato, all’interno del Monumento naturale Palude di Torre Flavia”.

“Il riconoscimento da parte della Presidenza della Repubblica nei confronti dei giovani che hanno collaborato con il WWF è un’iniezione di energia: una spinta e far sì che la Community di WWF YOUng, l’Alternanza Scuola Lavoro, la collaborazione con le scuole di ogni ordine e grado, formino, coinvolgano e diano spazio sempre di più alle giovani generazioni per aiutare la nostra società a vincere le immense sfide ambientali che deve affrontare”, conclude Donatella Bianchi.

Nel 2017 il WWF ha coinvolto quasi 4.000 classi del primo ciclo di istruzione nei propri progetti educativi (100.000 studenti), ha accolto circa 3.000 classi nelle proprie Oasi (75.000) e circa 1.200 ragazzi in Alternanza Scuola Lavoro.

Caccia, si chiude la stagione: bilancio WWF negativo

Il bilancio della stagione venatoria che si è chiusa ieri è segnato da molti fatti negativi e rari segnali positivi per la tutela della fauna selvatica e il rispetto della legalità. La situazione climatica, i drammatici incendi della scorsa estate, l’aumento dei morti per caccia, l’incremento del bracconaggio anche su specie protette, i provvedimenti delle Regioni sempre a vantaggio dei cacciatori e contro la tutela di animali, natura e normative europee hanno aggravato la situazione, disegnando un quadro fortemente negativo per l’attività venatoria italiana.

Anche quest’anno le guardie volontarie del WWF hanno dato il proprio contributo con migliaia di chilometri percorsi e centinaia di ore spese per assicurare la legalità e controllare il territorio in collaborazione con le forze dell’ordine ed in particolare con L’Arma dei Carabinieri con cui, dopo l’assorbimento del Corpo Forestale dello Stato, il WWF ha siglato un’importante accordo per la prevenzione e repressione dei reati ambientali e per l’informazione ed educazione ambientale. Proprio ai Carabinieri-Forestali per le attività in difesa dell’ambiente, della legalità e degli animali selvatici va un grande grazie da parte dell’associazione.

Morti per la caccia. Anche questa stagione venatoria è stata caratterizzata da numerosi e gravi incidenti di caccia. A novembre 2017, il WWF ha sentito l’esigenza di richiamare l’attenzione del Ministro dell’Interno evidenziando come in meno di due mesi si erano già registrate 44 vittime a causa dei cacciatori. Una situazione che a fine dicembre si era ulteriormente aggravata con ben 25 morti e 58 feriti.

Bracconaggio. E proprio sul bracconaggio si sono registrate le notizie peggiori: uccisioni di specie protette, detenzione illegali o gravi maltrattamenti ai danni di animali selvatici, molti dei quali durante la stagione di caccia. Questi alcuni dei casi più eclatanti seguiti dal WWF nel 2017: un lupo decapitato vicino Pesaro, due uccisi e esposti sulla strada a Radicofani, uno ucciso e lasciato come trofeo a una fermata del bus vicino Rimini. il ferimento di una rarissima aquila reale in un Parco regionale vicino Fabriano, di una aquila del Bonelli in Sicilia e di un falco pescatore vicino Todi, l’uccisione di un cervo sardo, specie particolarmente protetta, furti di piccoli o di uova di uccelli rapaci in tutto il Meridione (in Sicilia in particolare), numerosi casi di caccia illegale a Trento. Tutti reati rispetto ai quali, grazie al sostegno volontario di decine di avvocati, il WWF ha presentato denunce e esposti, costituendosi come parte civile nei procedimenti penali. (dal sito del WWF Italia)

Qui da noi ci aspettavamo una pausa nella caccia dopo la devastazione delle colline dovute agli incendi estivi, ma non è stato così; anzi, oltre agli animali al pascolo sul bruciato si è avuto notizia di cacciatori di frodo presi sul fatto dai carabinieri forestali ai quali vanno i ringraziamenti del Gruppo pontino del WWF Litorale laziale.

 

L’area del molo di Terracina, oggi

In attesa degli eventi, mega parcheggio o ripristino della storica destinazione di centro turistico sportivo, l’area del molo è abbandonata all’incuria più completa.

D’estate diventa luogo di un mai contestato abuso da parte di parcheggiatori che fanno riempire l’area di vetture.

D’inverno è un deserto dove alcuni alberi si oppongono patetici ai venti salmastri mentre l’ultimo lembo di un giardino offre allo sguardo una trascuratissima vegetazione un tempo ricca e florida.

Eppure, fino a quando non si arriverà alla decisione della sua destinazione finale l’area è presente nel capitolato d’appalto del verde e quindi DEVE essere curata.

Nell’elenco delle aree verdi da curare periodicamente essa occupa il posto n.27 con la scritta Centro Sportivo del Molo-mq 9.500.

Se il verde venisse curato l’area con la pista di pattinaggio utilizzabile per altri giochi infantili, con la scogliera raggiungibile attraverso un cancello esistente e gli spazi aperti senza pericoli potrebbe ancora essere frequentata dalle famiglie per trascorrervi del tempo lontano dal traffico e dall’inquinamento di altre zone della città.

Se, inoltre, venisse ripristinata la pista da pattinaggio e attrezzato uno spazio per lo skateboard, insieme per es. ad una parete  per arrampicarsi, con qualche panchina qua e là renderemmo ulteriormente gradevole, in attesa della decisione, la frequentazione dell’area.

Nel frattempo, a chi tocca far rispettare il capitolato del verde?