La gara d’appalto per la gestione dei rifiuti di Terracina si è conclusa, abbiamo il nome del vincitore.

IMG_0619La gara d’appalto per la gestione dei rifiuti di Terracina si è conclusa, abbiamo il nome del vincitore.

 

Giovedì 11 luglio 2013 il sindaco Nicola Procaccini ha dato la notizia dell’assegnazione dell’appalto nella gara per la gestione dei rifiuti a Terracina. La ditta che è risultata vincente è la stessa che sta svolgendo il servizio in città da un anno e mezzo, la Servizi Industriali s.r.l.

Vengono subito alla memoria le decine di articoli apparsi sulla stampa locale in cui venivano presentati i contrasti con i lavoratori per questioni sindacali o le lamentele dei cittadini che parlavano di una città sporca. Ma tant’è, la gara ha altri parametri e questi sono stati favorevoli all’azienda in questione.

Non entriamo nel merito, quindi, di tale scelta ma cerchiamo di capire se la città ne trarrà vantaggi in termini economici e di igiene complessiva.

Innanzitutto, l’azienda ha offerto un ribasso d’asta del 10,36%, come afferma il sindaco, e questo conferma quanto ripetutamente detto dalle nostre associazioni che l’appalto aveva una base d’asta eccessivamente alta.

Questi i dati, IVA esclusa: la base d’asta fissata a 8.140.000 € dava un totale di 48.840.000 € per i sei anni del contratto; il ribasso d’asta è stato di 843.304 € all’anno per cui i costi annui sono scesi a 7.296.696 € per un totale contrattuale di 43.780.176 €. Si ottiene così nei sei anni un risparmio per la città di  5.059.824 €.

L’azienda pare sia stata molto generosa nei confronti della città; infatti, non si è limitata ad offrire un ribasso eccezionale ma ha prospettato nella relazione tecnica servizi e target di raccolta differenziata superiori rispetto alle stesse condizioni imposte dal capitolato.

Per i primi ha ampliato tra l’altro il numero dei passaggi nella raccolta di diverse tipologie di rifiuti e ha proposto per le zone centrali l’uso dell’IGENIO, una sorta di “Carretta Caretta”, cioè un sistema di cassonetti mobili.

Per gli obiettivi di raccolta differenziata ha superato lo stesso sindaco che nel comunicato parla del 65%; infatti, l’azienda propone già a partire dal secondo anno il 70% che manterrà fino al termine del contratto. Ciò significa che di fatto verranno intercettate (e  totalmente) tutte le frazioni presenti nei rifiuti terracinesi. L’azienda, infatti, utilizza dati nazionali sulla composizione dei rifiuti dai quali si ricava che nel cassonetto siano presenti proprio il 70% di materiali differenziabili.

E’ una manna per la città!

 Potrà l’azienda tener fede ai propri impegni? Rischia il fallimento con queste offerte super?

Facciamo qualche conto. Intanto il dato di partenza più importante da conoscere per fare un’offerta nella gestione dei rifiuti è la produzione annua totale. Nel capitolato c’era la tabella completa della produzione dei rifiuti a Terracina nel 2011 e quella incompleta del 2012 perché si limitava ai primi sette mesi. Nel 2011 la produzione non superava le 30.000 tonnellate mentre nel 2012 dai dati dei primi sette mesi, durante i quali il servizio veniva svolto dalla stessa azienda vincitrice della gara, si poteva prevedere un totale annuo molto più alto. L’azienda ha scelto di basare la sua offerta su quest’ultimo ritenendolo più attendibile rispetto ai dati del 2011 recuperati dai conteggi di una società ormai in fallimento(così spiega la sua scelta) e stabilisce che la produzione dei rifiuti a Terracina è di 34.000 tonnellate.

Allora sviluppiamo anno per anno la durata dell’appalto e conteggiamo con le percentuali di r.d. offerte dall’azienda le quantità di rifiuti che non saranno conferite in discarica ottenendo questa tabella in cui si è preso uguale a 100 €/ton il costo della discarica.

Anno Totale RSU (ton) RD (%) RD (ton) RSU (in discarica) (ton) Costi discarica

(€)

Risparmio uso discarica (€)
0 34.000 —– —– 34.000 3.400.000 —–
1   45 15.300 18.700 1.870.000 1.530.000
2   70 23.800 10.200 1.020.000 2.380.000
3   70 23.800 10.200 1.020.000 2.380.000
4   70 23.800 10.200 1.020.000 2.380.000
5   70 23.800 10.200 1.020.000 2.380.000
6   70 23.800 10.200 1.020.000 2.380.000

L’azienda farà sua nel corso dell’appalto, grazie alla differenziazione operata dai cittadini, la somma di 13.430.000 € per il sempre più ridotto uso della discarica. Anche se solo in parte tale somma non poteva essere ceduta, tramite una diminuzione delle bollette, ai cittadini come premio per il loro impegno nel differenziare i rifiuti?

Quindi, aggiungendo i proventi della vendita del differenziato e sottraendo i costi del conferimento dell’organico (anno per anno sarà tutto intercettato mettendoci così nella situazione virtuosa di non inviare materiali fermentabili in discarica), in un impianto di compostaggio con un costo di circa 5 milioni di euro nei sei anni, si può concludere che l’azienda non fallirà a causa della sua generosità nei confronti della città!

Ma ci chiediamo, in conclusione, se questa generosità sarà fondata sul controllo poliziesco, a furia di sanzioni, da parte della Servizi Industriali sugli utenti per raggiungere i risultati promessi nella differenziata, visto che il sindaco Nicola Procaccini è profondamente convinto che solo questo possa indurre i suoi concittadini a comportarsi in modo virtuoso.

Certo è che un controllo altrettanto rigido sarebbe auspicabile sulla Servizi Industriali da parte dell’amministrazione comunale perché il nuovo gestore della igiene urbana mantenga tutte le sue straordinarie promesse.

Terracina, 15 luglio 2013

ASCOM-Il Sestante- WWF Litorale Pontino

 

 

 

 

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