Nella giungla del malaffare dei rifiuti romani e laziali risalta il ruolo di controllo del WWF Lazio.

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Finalmente sta emergendo tutto il marcio della gestione dei rifiuti della nostra Regione prodotto dalla commistione tra pubblico e privato dove il pubblico ha perso il ruolo di controllore.

 

Sulla stampa cominciano ad apparire i testi delle intercettazioni telefoniche e da una di queste esce la voce della presidente del WWF Lazio che chiede a un funzionario pubblico di fare il proprio dovere.

Così viene riportato sul sito IL TEMPO.it

I CONTROLLI DEL WWF

L’unica «a sospettare che qualcosa non andasse nel rapporto tra pubblico privato, tra Spagnoli e Cerroni» era l’avvocato Vanessa Ranieri, presidente della sezione Wwf Lazio, la quale «aveva preteso di accedere agli atti della discarica e del gassificatore di Malagrotta». «Io devo verificare se ci sono dei reati oppure no… lei non è una ditta privata, mi scusi signor Spagnoli», dice la professionista. «Quello che mi preoccupa – aggiunge – lei continua da quando la conosco, continua a parlare in prima persona… ma si sta rendendo conto? Ma lei parla col solito soggetto privato, ma non si rende conto che è una anomalia questa?». «Meno male che c’è il Wwf» scrivono i carabinieri. Di fatti, la donna aggiunge al funzionario regionale che «io sto portando la battaglia legale in base al mandato che ho ricevuto».

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