Raccolta firme per migliorare l’orario ferroviario invernale

I comitati dei pendolari dei diversi comuni toccati dalla linea Roma-Napoli stanno raccogliendo firme per chiedere il miglioramento dell’orario dei treni che sarà attivo dal giorno 11 dicembre 2016.

La raccolta delle firme indicherà il gradimento da parte dei viaggiatori del nuovo o del precedente orario ferroviario.

Per contribuire all’iniziativa anche da Terracina scaricate il pdf, stampatelo fronte retro e dopo aver raccolto le firme contattate Gianluca Germani (gianlucager@libero.it)   per la consegna dei moduli.

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Utilizzare il treno a Terracina è diventato un sacrificio

trenoIl treno manca dalla stazione di Terracina da oltre quattro anni e spostarsi con questo mezzo è diventato un vero supplizio tra coincidenze di bus (Cotral/Cotri a Monte san Biagio e Cialone a Priverno), ritardi e interruzioni di servizio inattese. Questo è vero per chiunque voglia raggiungere la capitale o ritornare in città dopo un viaggio ma per chi, per lavoro o per studio, è costretto a farlo quotidianamente è un disagio che incide in maniera decisa sulla qualità della vita.

Ogni semestre con il cambio stagionale degli orari si hanno sempre sorprese spesso negative come quest’inverno; da lunedì 11 dicembre diminuiranno le corse per e da Roma  come denuncia il Comitato pendolari di Terracina “Si passerà dalle attuali 49 corse quotidiane dirette da/per Roma a 40 corse quotidiane dirette da/per Roma, quindi minor possibilità di andata e ritorno,
con il rischio sicuro di aumentare i tempi di percorrenza (casa – lavoro e viceversa) dei pendolari, il tutto ad incidere sulla qualità della vita.”

Il WWF ritiene il treno Terracina/Fossanova un mezzo di trasporto ambientalmente sostenibile e da anni è impegnato per la sua sopravvivenza contro le periodiche minacce di tagli e fino a quando non si riattiverà la linea non rifiuta l’uso dei bus navetta per Priverno o Monte san Biagio invitando i cittadini a non cadere nella tentazione di utilizzare i mezzi privati.

A tutto c’è un limite, però. Se Trenitalia offre un servizio ridotto e di qualità scadente prima o poi una fetta degli attuali utenti si sposterà con i mezzi privati con costi, rischi e inquinamento maggiori.

Occorre evitare tutto ciò e il Comitato pendolari ha mille ragioni per protestare in modo che si ripristini almeno il servizio previsto nell’orario precedente. Ha attivato una raccolta di firme alla quale anche il Gruppo Litorale pontino del WWF partecipa.

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Domenica 9 ottobre, Giornata del Camminare 2016 indetta da Federtrek

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L’associazione Federtrek ha organizzato per domenica 9 ottobre 2016 la V Giornata Nazionale del Camminare.

 

Questa associazione si ispira ai principi della mobilità sostenibile, da sempre da noi condivisi, come si legge sul sito FederTrek Escursionismo e Ambiente – http://www.federtrek.org

<<Il nostro sogno: una città a misura d’uomo. Liberi di camminare.
La Giornata del Camminare nasce da un’idea di FederTrek per diffondere una cultura del camminare che parte dalle città.

Oggi le città vivono una dipendenza dall’automobile privata ancora troppo alta, con tutto quello che ne consegue in termini di sicurezza per i cittadini e per gli elevati livelli d’inquinamento atmosferico. Una città sempre più camminabile aumenta di molto il livello di vivibilità soprattutto a vantaggio dei soggetti più deboli come i bambini o gli anziani. Ogni anno la Federtrek con la Giornata Nazionale chiede alle Istituzioni di ogni livello, alle scuole, alle associazioni e ad ogni singolo cittadino di farsi carico di importanti iniziative promozionali che, in modo creativo, possano far crescere la cultura del camminare. Città più a misura di pedone permettono anche la crescita di un turismo slow, maggiormente attento all’apprezzare i siti storico-culturali che si trova a visitare. Un cittadino che lascia la propria auto per vivere l’esperienza stimolante e benefica del camminare determina un cambiamento del proprio stile di vita anche quando si trova ad organizzare un viaggio ed è per questo che la Giornata del Camminare nasce dalla dimensione urbana ma si diffonde anche alla promozione del turismo escursionistico con particolare riguardo alla fruibilità delle aree protette. Proprio nella logica di coinvolgere il più possibile tutto il territorio nazionale, dalle grandi aree metropolitane fino alla piccola oasi naturalistica. FederTrek anche quest’anno invierà una richiesta di adesione non solo a tutti i Comuni, ma anche agli Enti gestori delle Aree Protette. Agli EE.LL. si chiede un impegno che va oltre la Giornata Nazionale, prevedendo misure strutturali che migliorino lo spazio urbano a vantaggio della fruibilità perdonale.>>

Anche a Terracina domenica 9 ottobre si parteciperà alla Giornata nazionale del Camminare.

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Si partirà alle ore 9.30 dalla piazza del Municipio per arrivare al tempio di Giove (c.d.) di Monte Sant’Angelo unendo simbolicamente due luoghi storici della città.

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Sabato primo ottobre arriveranno a Terracina camminatori sulla via Francigena del sud

Viandanti/pellegrini stanno camminando da giorni sulla via Francigena del sud sotto la guida del Gruppo dei Dodici e sabato faranno tappa a Terracina scendendo da Piazza Palatina. Saranno accolti come sempre nel parco della Rimembranza da cittadini e da volontari del WWF. Chi vuole potrà andare loro incontro proprio sui basoli dell’Appia antica quando i camminatori lasceranno il sentiero preso sopra la cava di Barchi.

 

 

 

In giornata il gruppo si troverà al centro dell’iniziativa “In cammino” del Progetto Appia Latina-Via Francigena del sud che vede coinvolti quattordici comuni e sei partner per migliorare la fruibilità del percorso.

 

 

 

Domenica due ottobre i camminatori lasceranno Terracina per raggiungere Fossanova dove tra l’altro troveranno la stele dei meno 100 km da Roma offerta dal Gruppo dei Dodici e appena inaugurata.

 
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L’Appia di Paolo Rumiz in un pomeriggio straordinario a Terracina

Ieri Paolo Rumiz ha presentato il suo libro “Appia” in una sala gremita dell’albergo Neapolis di via Lombardia a Terracina.

A nome del WWF ha introdotto l’incontro Giovanni Iudicone dando successivamente la parola al presidente della sezione terracinese dell’Archeoclub d’Italia Venceslao Grossi. Questi ha illustrato le due vie Appia che attraversano la città soffermandosi su quella traianea scomparsa sotto la città moderna con alcuni segmenti ancora visibili ma che andrebbero salvaguardati.

 

Paolo Rumiz ha tenuto il pubblico inchiodato alle sedie con i suoi racconti pacati e appassionati nello stesso tempo. L’ha fatto viaggiare con lui lungo l’Appia, emozionandolo con le descrizioni delle stratificazioni della Storia nei paesi (S. Maria Capua Vetere, Melfi, Gravina di Puglia…) e degli incontri con le persone che lungo il cammino diventavano sempre più numerose, centinaia, e poi migliaia, e che facevano a gara nell’offrire ascolto, ospitalità, calore umano, condivisione del cibo e delle tradizioni. Un’Italia che via via si rivelava ai 4 camminatori esploratori, nella sua autenticità, nella sua cultura radicata nei luoghi e nel suo desiderio forte di una maggiore cura da parte delle Istituzioni. E poi le suggestioni, gli aneddoti, i piccoli miracoli che, secondo Rumiz, si presentano soltanto ai viaggiatori che camminano: lo spazio che si crea nella mente camminando, diventa uno spazio di apertura all’altro, alla Natura, alla Meraviglia.

Il camminare ci rivela al mondo, dice Rumiz. La nostra postura e il nostro incedere mostrano quello che siamo, nella nostra dignità e regalità o nel disagio e sottomissione. In viaggio succedono cose strane, spazio e tempo, tracce, cammini, si intrecciano e il viaggiatore diventa uno sciamano. E poi “il buon incontro” con la gente, l’ospitalità, la convivialità, il cibo semplice e genuino, la natura nella sua maestosità, la lentezza, il silenzio, il mare, il tuffo finale una volta compiuta l”impresa…

Un pomeriggio, quello di ieri, in cui la storia, l’archeologia, il vivere quotidiano delle genti delle regioni attraversate lungo il percorso dell’Appia antica nell’affabulazione di Paolo Rumiz hanno assunto un alone di poesia.

Venerdì 23 settembre tappa a Terracina dell’Italian Wonder Ways (accoglienza alla Rimembranza)

italian-wonder-ways-via-francigena-sud-a-world-to-travel-2Italian Wonder Ways è una iniziativa messa in campo da quattro Regioni italiane (Abruzzo, Lazio, Marche e Toscana) per far conoscere a giornalisti/blogger camminatori internazionali la rete dei cammini del centro Italia.

 

 

Uno dei cammini sarà proprio la Via Francigena del sud che, come gli altri itinerari, sarà percorsa dal 22 al 28 settembre da una ventina di giornalisti blogger e camminatori. La risonanza internazionale dell’evento è ovvia e i nostri luoghi potranno presentare su un palcoscenico straordinariamente ampio le bellezze naturali e il patrimonio storico, monumentale e culturale che li caratterizzano. Già una giornalista del gruppo che percorrerà la via Francigena del sud ha postato sul proprio blog un articolo introduttivo che è possibile leggere qui  http://www.aworldtotravel.com/reasons-to-walk-a-pilgrimage-path/

A Terracina, oltre che dall’assessore competente, Barbara Cerilli, l‘accoglienza è stata organizzata dal WWF Litorale Laziale, dal Consorzio Terracina D’Amare e dalla Pro Loco.

Il programma dell’accoglienza sarà il seguente:

Alle ore 16 arrivo da Fondi a Terracina, nel parco della Rimembranza. Nel Parco, ai camminatori, verranno illustrate le caratteristiche storiche e naturalistiche dell’area.

Aperitivo di benvenuto e degustazione di prodotti tipici con consegna di “pigne di uva moscato”.

Passeggiata fino a Piazza Municipio e cerimonia di benvenuto accolti dai rappresentanti delle Istituzioni mentre un gruppo musicale eseguirà musica antica di sottofondo. Anche qui e poi lungo il percorso verranno illustrate  le peculiarità dei luoghi che via via si incontreranno.

I camminatori, quindi, percorreranno Corso Anita Garibaldi fino a Porta Romana e qui saliranno su un pullman che li porterà sul Monte sant’Angelo per la visita del Tempio di Giove Anxur (c.d.).

Cena e pernottamento in città.

L’indomani si trasferiranno all’Abbazia di Fossanova.

Paolo Rumiz a Terracina con il suo ultimo libro sulla Regina viarum percorsa a piedi

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Giovedì 22 settembre 2016 Paolo Rumiz sarà a  Terracina per presentare il suo ultimo libro, reportage della ricognizione dell’intero percorso dell’Appia antica da Roma a Brindisi.

 

 

 

 

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Paolo Rumiz, scrittore, giornalista, camminatore, esploratore dei luoghi e dell’anima, ci consegna in questo libro il resoconto dettagliato e appassionato del suo viaggio a piedi di 612 km lungo l’Appia, nel suo intero sviluppo, da Roma a Brindisi. Un viaggio ricco di suggestioni, scoperte, incontri, ostacoli imprevisti, avventure e disavventure che Rumiz, con un gruppo di amici, ha fatto lo scorso anno in un solo mese, per la precisione in 29 giorni, con lo spirito del vero viaggiatore, imbevuto di curiosità, gratitudine, meraviglia, amicizia e soprattutto amore per la nostra storia e le sue tracce.

E Terracina, con le sue due vie Appia, è stata una tappa obbligata dello scrittore camminatore e dei suoi amici.

 

L’autore incontrerà il pubblico terracinese presso l’Hotel Neapolis (g.c.),  in via Lombardia, giovedì 22 settembre alle ore 17.30.

Chi vuole può restare a cena con l’autore prenotandosi telefonicamente rumiz1

La Settimana Europea della Mobilità Sostenibile a Terracina viene a ricordare il quarto anno di assenza del treno in stazione

striscionesullafranaSettembre 2012/Settembre 2016

Quarto anniversario della caduta della frana da Monte Cucca

Quattro anni senza il treno a Terracina

Riepiloghiamo i fatti:

 

  • Nel settembre 2012 cade la frana sui binari della linea ferroviaria Terracina-Fossanova e sulla strada Frosinone-Mare.
  • La Giunta regionale presieduta da Renata Polverini stanzia un contributo per la messa in sicurezza della montagna e affida la realizzazione dell’opera al Comune. A lavori ultimati la Rete Ferroviaria Italiana (RFI) ritiene insufficiente l’intervento. Intanto, la strada viene riaperta dopo pochi giorni.
  • Nel 2013 la nuova Giunta regionale presieduta da Nicola Zingaretti affida la progettazione dei lavori alla RFI.
  • Nel 2014 il progetto che prevede una spesa considerevole è pronto e la Regione individua in RFI il soggetto attuatore dell’opera.
  • Nel 2016 la messa in sicurezza di Monte Cucca viene inserita nell’elenco delle opere ammissibili al finanziamento regionale insieme ad altre centinaia.
  • Intanto, in città comincia a girare l’opinione di alcuni cittadini che ritengono sia opportuno adottare una logica comprensoriale per una grande stazione che serva più di una città. Considerazioni condivisibili ma che trascurano il fatto che Monte Cucca debba comunque essere messo in sicurezza e che la somma cospicua necessaria non riguardi la ferrovia di cui occorre sostituire soltanto un breve tratto di binario.

Quindi, messa in sicurezza la montagna che incombe sulla strada, sulla ferrovia, su alcune abitazioni e sulle coltivazioni e in attesa della megastazione di bacino la sostituzione del tratto di binario è veramente piccola cosa e ci permetterebbe di riprendere la connessione diretta con Roma. Ne trarrebbero benefici gli studenti, i lavoratori, i flussi turistici e tutti i cittadini interessati per vari motivi a raggiungere la capitale.  

La nostra associazione invita tutte le forze politiche, sindacali, economiche, sociali e soprattutto i cittadini che in questi quattro anni si  sono fatalisticamente adattati all’assenza del treno, mezzo di mobilità veramente sostenibile, a far sentire con forza la propria voce in tutte le sedi opportune.

Si continua ad asfaltare ovunque, ora anche in un Parco nazionale

Comunicato stampa 22 luglio 2016

 Esposto delle Associazioni ambientaliste

sui lavori di asfaltatura della strada Villavallelonga – Prati d’Angro

nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise

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Le Associazioni Salviamo l’Orso Onlus, WWF Abruzzo, LIPU Abruzzo, Pro Natura Abruzzo hanno depositato un esposto alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di L’Aquila, in merito ai lavori di asfaltatura di una strada, in larga parte sterrata, in Località Prati d’Angro nel Comune di Villavallelonga (AQ) nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.

Medesimo esposto è stato inoltrato al Corpo Forestale dello Stato, al Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri Abruzzo, al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, alla Regione Abruzzo e alla Delegazione in Italia della Commissione Europea.

L’esposto ricostruisce puntualmente la vicenda evidenziando le palesi contraddizioni e l’illegittimità di talune autorizzazioni, nonché richiamando le difformità riscontrate nei giorni scorsi anche dall’Ente Parco tra quanto autorizzato e quanto effettivamente realizzato.

Nell’esposto si sottolinea la gravità di quanto è accaduto, tenuto conto che si è pesantemente intervenuti in un sito importantissimo di una delle principali aree naturali protette d’Europa, individuato come Sito di Interesse Comunitario nella Rete Natura 2000 e centrale per la tutela dell’Orso bruno Marsicano, specie per la cui salvaguardia l’Unione Europea è più volte intervenuta con cospicui finanziamenti attraverso diversi progetti LIFE.

Oggi, a lavori interrotti solo grazie all’azione delle associazioni ambientaliste (che peraltro avevano segnalato per tempo la pericolosità dell’intervento che si stava progettando), è auspicabile che la magistratura svolga rapidamente le opportune indagini al fine di ricostruire dettagliatamente l’iter amministrativo seguito e le modalità della conduzione dei lavori, individuando tutte le eventuali responsabilità.

Al contempo è fondamentale che tutti gli Enti coinvolti, ad iniziare proprio dall’Ente Parco, svolgano le opportune azioni per rimediare a quanto è stato fatto.

Nei prossimi giorni sembra che sia prevista una riunione straordinaria del Consiglio direttivo del Parco. Le richieste delle Associazioni sono:

  • blocco immediato di tutto l’intervento anche nel tratto in cui i lavori stanno proseguendo;
  • ripristino della situazione precedente in tutto il tratto che non era asfaltato;
  • chiusura della strada all’altezza della Madonna della Lanna (con transito consentito solo ad autorizzati).

Roma, 22 luglio 2016

 

unnamedUfficio Stampa WWF Italia

Tel. 06-84497 213 – 266 – 332

340 9899147 – 329 8315725

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Nella Settimana della Terra alla Rimembranza giovedì 21 luglio BANDIZA, un esempio di pessimo uso del territorio

Settimana della Terra, la nostra casa

Giovedì 21 luglio ore 21

Proiezione del documentario Bandiza

Il film denuncia il caso Veneto, terra dei Fuochi del Nord Est, di cui poco si parla e nella quale si muore di inquinamento. Toccanti interviste fatte ai protagonisti di questa vicenda, rendono il film drammaticamente reale e attuale. Per il suo alto valore di denuncia “Bandiza”è stato proiettato il  7 Luglio scorso nella Sala Tatarella della Camera dei Deputati.

Introdurrà la proiezione l’Avv. Paola Proietti, Dottore di ricerca di Diritto Penale, presso l’Università Tor Vergata, con un intervento sulla Legge n.68 del 2015 sui Delitti contro l’Ambiente.

BANDIZA