A proposito di consumo di suolo, dopo Sperlonga anche Itri cementifica Punta Cetarola.

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Punta Cetarola è una collina protesa verso il mare al confine tra Sperlonga e Itri.

 

 

 

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Nel passato è già stata oggetto nella parte sperlongana di insediamenti di edifici non proprio di prima necessità.

Ora, tanto per recuperare una certa simmetria, pare stia partendo una lottizzazione, probabilmente con la stessa tipologia di manufatti, nella zona di pertinenza itrana. Una società, la “Cetarola srl”, aveva chiesto in tempi passati l’autorizzazione a costruire incappando in un no della Regione Lazio contro il quale ha fatto ricorso al Tar. Il tribunale ha accolto il ricorso della società mettendo in grave crisi di identità la stessa amministrazione comunale che si era impegnata ad annullare tale lottizzazione con una variante del P.R.G. 

A fermare il cemento non è sufficiente la considerazione che stiamo devastando un territorio dall’evidente e grande valore paesaggistico, naturalistico e archeologico.

Cetarola4E nemmeno basta il fatto che l’area sia completamente circondata da SIC (Siti di interese comunitario) e da ZPS (Zone a protezione speciale) e sia essa stessa una IBA (Important birds area).

 

Continuiamo a farci del male!

Due giornate passate con i camminatori della via Francigena

Quest’anno la comitiva dei camminatori, una ventina e soprattutto donne, era costituita quasi interamente da stranieri con una bella presenza si statunitensi rappresentanti di associazioni di decine di migliaia di appassionati del viaggio lento.

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Li abbiamo accolti alla fine del sentiero che scende sull’Appia antica di Piazza Palatina.

 

 

 

 

Da qui li abbiamo accompagnati fino alla Rimembranza dove i soci del WWF avevano organizzato un ristoro a base di ciambelle, moscato e fragole terracinesi.

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La novità assoluta dell’accoglienza, molto apprezzata dai camminatori, è stata la cena preparata in via Briccicheto da un gruppo di giovani coordinati da Marco Senesi.

 

 

Monte Pannozzo

 

Il giorno dopo alcuni di noi hanno accompagnato i camminatori fino ai Fienili di Sonnino passando per Camposoriano raggiunto dai Tre pozzi.

 

 

 

 

A Camposoriano il Parco ha offerto un pic-nic a tutta la comitiva.

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Il 6 maggio i camminatori raggiungeranno Roma lungo l’Appia antica e il giorno dopo parteciperanno all’udienza generale di Papa Francesco.

Il WWF LP ringrazia il Parco dei Monti Ausoni per la cortesia, i ragazzi di via Briccicheto, Maurizio Carocci (è sua la foto scattata mentre scalavamo Monte Pannozzo) e Stefano Del Monte (oltre a partecipare all’accoglienza ha realizzato un album di foto tre delle quali sono presenti in questo post).

Lunedì 28 aprile arriveranno a Terracina i camminatori sulla via Francigena del sud

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Sono otto anni che un gruppo di volontari si sta prodigando per l’affermazione di un cammino storico lungo la via Appia, la via Francigena del sud.

All’inizio erano dodici, tanti quante le città attraversate dai camminatori, e costituirono il Gruppo dei Dodici.

 

Non sempre i volontari hanno trovato nelle proprie città amministratori sensibili disposti a sostenere l’impegno per l’accoglienza dei pellegrini curando soprattutto la pulizia dei sentieri.

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In questi anni i pellegrini son partiti dal sud per arrivare a Roma e man mano hanno spostato la partenza dal Garigliano a Sessa Aurunca fino ad arrivare questa volta a Benevento.

 

 

 

 

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La via Francigena del sud, direttrice Appia, sta lentamente prendendo quota con la tabellazione ormai presente lungo il cammino, con i diversi siti internet ad essa dedicati e soprattutto con la sua fruizione anche da parte di viandanti che in tutte le stagioni e fuori dal pellegrinaggio annuale si cominciano a vedere lungo i sentieri.

 

 

 

Quest’anno la partecipazione straniera è più importante del solito perché dal 17 aprile, quando son partiti da Benevento, stanno camminando più di venti persone fisse, cui si aggiungono strada facendo elementi locali, e tra queste due rappresentanti di associazioni statunitensi di decine di migliaia di appassionati del viaggio lento.

Forse questo dovrebbe suscitare finalmente l’interesse delle amministrazioni locali!

A Terracina i camminatori della via Francigena arriveranno lunedì 28 aprile e saranno accolti come sempre alla Rimembranza dai volontari del WWF Litorale Pontino e dai cittadini che vorranno partecipare.

Alberto Alberti, il capofila dei Dodici, ha invitato il sindaco all’arrivo per i dovuti onori di casa. Interverrà l’assessore Perroni.

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Alcuni cittadini andranno ad accogliere la comitiva dei camminatori all’Epitaffio, lo storico confine dello Stato Pontificio, per accompagnarli lungo un sentiero che confluisce sull’Appia antica a Piazza Palatina fino alla Rimembranza.

 

 

 

 

Chi vuole partecipare può utilizzare un bus Cotral per Fondi (ore 11,  11.40 o 12.15) e scendere alla fermata dell’Epitaffio dove l’arrivo dei pellegrini è previsto per le ore 13.

Per chi, invece, volesse fare più di una tappa mettiamo qui il calendario. Locandina 2014 Cammino

Da Terracina a Fossanova in bicicletta, l’iniziativa del WWF risale al 30 settembre 1990

Tra l’autunno del 1973 e la primavera successiva molti governi dei Paesi occidentali, compreso quello italiano, all’aumento del costo del petrolio cercarono di ridurre i consumi energetici imponendo limitazioni al traffico automobilistico. Nacquero così le domeniche dell’austerity o le “domeniche a piedi” durante le quali potevano circolare soltanto i mezzi dei servizi essenziali.

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In molte città si tirarono fuori le biciclette e si organizzarono escursioni anche fuori porta. A Terracina alcuni professori guidarono intere classi di scuola media lungo l’Appia fino a Monte San Biagio.

Nel 1990, a quattro anni dalla costituzione della sezione del WWF di Terracina, l’associazione volle organizzare un’iniziativa per incrementare l’uso della bicicletta, una pedalata fino a Fossanova dove il prof. Selvaggi illustrò la storia e l’architettura dell’abbazia.

Roberto Di Mauro che aveva registrato l’evento ha voluto mettere a disposizione di tutti le riprese che   potete vedere qui

 

E’ un altro documento delle attività del WWF di Terracina.

 

Caro Zingaretti, ti scrivo…..

Gent.mo Presidente Zingaretti,

oggi a Latina avremmo voluto consegnarle a mano questa lettera ma impegni di lavoro ci hanno impedito di essere presenti all’importante incontro programmato dalla Regione.

Speriamo voglia risponderci per rassicurare noi e i cittadini terracinesi circa la volontà di procedere in tempi rapidi alla riattivazione della linea ferroviaria Terracina-Fossanova.

In attesa di una sua risposta le inviamo i nostri migliori saluti.

Domenico Carafa

(Presidente del WWF Litorale Pontino)

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Contro i cambiamenti climatici, appuntamento a Roma il 28 febbraio 2014 in Piazza Montecitorio

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Europa rispondi!

 

L’emergenza climatica è una drammatica realtà. Ci stiamo avventurando verso un surriscaldamento del pianeta di oltre 4°C con scenari apocalittici, come evidenzia il nuovo rapporto dell’IPCC – il panel intergovernativo di esperti sui cambiamenti climatici dell’ONU -, se non interverremo rapidamente. Gli scienziati dell’IPCC avvertono che non è più possibile continuare su questa strada.

La Commissione europea sembra però non voler ascoltare questo grido di allarme. Il libro bianco “Clima-Energia 2030” appena adottato dalla Commissione mostra una preoccupante timidezza e prudenza in controtendenza con gli stessi impegni già assunti dall’Europa di contribuire a contenere il riscaldamento globale sotto la soglia critica dei 2°C. Il prossimo 20-21 marzo il Consiglio europeo si riunirà per decidere sui target europei al 2030 in materia di clima ed energia e per questo vogliamo far sentire forte la voce dei cittadini.

 Noi chiediamo 

che l’Unione Europea confermi il suo ruolo da leader nella lotta ai cambiamenti climatici.

Gli obiettivi comunitari al 2030 proposti dalla Commissione nel libro bianco – 40% di riduzione delle emissioni interne di CO2 e aumento non vincolante per gli Stati membri al 27% per le rinnovabili  – purtroppo non consentono all’Europa di mettere in campo una forte e coerente azione di contrasto ai cambiamenti climatici in grado di invertire la rotta e contribuire ad un accordo globale ambizioso e giusto.

L’Unione Europea potrà svolgere un ruolo decisivo nella trattativa internazionale che porterà alla Conferenza delle Nazioni Unite di Parigi nel 2015, solo se avrà definito obiettivi ambiziosi di riduzione dei gas-serra e di spinta verso una economia low-carbon attraverso target legalmente vincolanti che spingano anche lo sviluppo delle fonti rinnovabili e gli interventi di efficienza energetica a livello nazionale.

che l’Italia  si impegni per un Europa leader nella sfida di una economia e una società low-carbon.

Il ruolo del Governo italiano sarà fondamentale per raggiungere un accordo europeo più ambizioso di quello proposto dalla Commissione sugli obiettivi al 2030, sia nella discussione nel Consiglio europeo del prossimo 20-21 marzo che durante il semestre di presidenza italiana che si apre a Luglio. Per la lotta ai cambiamenti climatici e per spingere una innovazione dell’economia europea che aiuti i cittadini e l’ambiente è indispensabile alzare l’obiettivo di riduzione dei gas serra e prevedere dei target vincolanti più ambiziosi per l’efficienza energetica e per il contributo delle rinnovabili che siano vincolanti anche per i Paesi membri. Noi chiediamo al Governo italiano di battersi per questi obiettivi.

 

Appuntamento: Roma, 28 febbraio 2014, Piazza Montecitorio, ore 11:30

Promosso da LEGAMBIENTE, WWF, GREENPEACE, KYOTO CLUB, COORDINAMENTO FREE, SI ALLE ENERGIE RINNOVABILI NO AL NUCLEARE, ASSORINNOVABILI

Ridateci il treno!

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Nubi all’orizzonte sul ripristino della tratta ferroviaria Terracina-Fossanova.

 

 

 

Martedì 28 gennaio doveva tenersi l’ultimo incontro in Regione prima di passare alla gara di appalto per i lavori di messa in sicurezza del Monte Cucca da dove 16 mesi fa si staccò la frana causa di tanti disagi per chi usa il treno per lavoro o studio o anche per turismo.

La riunione è stata rimandata a data da destinarsi per la sostituzione del direttore Raniero De Filippis recentemente inquisito dalla Magistratura. Il sostituto per l’ordinaria amministrazione non basta occorre attendere la nomina del nuovo direttore.

Inoltre, trapelano voci secondo le quali ci siano delle difficoltà a reperire la somma necessaria per l’effettuazione dei lavori.

Siamo alla farsa!

FOTOI-PHONE 010 Cerchiamo di ricostruire i fatti.

Nel settembre del 2012 cadono dei sassi da Monte Cucca che producono danni alla linea ferroviaria e in parte, molto in parte, alla strada Frosinone-mare che in quel tratto corre parallela ai binari.

Il Comune si attiva riuscendo a farsi attribuire dalla Regione, presidente Polverini, la somma di 400 mila € con i quali si affidano i lavori ad una ditta che li conclude all’inizio della primavera del 2013.

La società che gestisce la linea. RFI, pare non coinvolta nella progettazione dell’intervento, non riconosce la completa messa in sicurezza della montagna e si rifiuta di riaprire la linea. Perdiamo, così, tempo e denaro!

 

Negli stessi mesi in Regione c’è il cambio di compagine al vertice e la nuova amministrazione ricuce i rapporti con RFI e stipula con questa un accordo che prevede la progettazione dell’intervento da parte delle rete ferroviaria e il finanziamento a carico dell’Ente regionale.

Termini1In città nasce un Comitato allargato per la difesa del treno che viene ricevuto dall’assessore regionale ai trasporti ma per tenere alta l’attenzione sulla questione porta in giro, fino a Termini, uno striscione.

Il crono programma viene rispettato e ad ottobre 2013 il progetto è pronto e ai primi di dicembre la conferenza dei servizi non trova grandi opposizioni.

Si arriva, così, al 28 gennaio in cui il firmatario per conto della Regione dell’accordo, Raniero De Filippis, è fuori gioco e il sostituto ancora non è stato individuato, occorrerà attendere qualche altra settimana per avere il nuovo dirigente. Ma non finisce qui perchè secondo alcune voci pare sia intervenuto un altro funzionario della Regione negando il finanziamento dell’opera.

Fino a quando si potrà giocare in questo modo sui beni e sui servizi pubblici, in particolare sui trasporti per i quali il treno ha una sicura e comprovata sostenibilità ambientale?

L’amministrazione comunale deve attivarsi presso l’assessore regionale per il rispetto dell’accordo firmato a luglio 2013.