Una iniziativa estemporanea che ricalca l’operazione “piste ciclabili” di qualche anno fa.
All’epoca i cittadini furono messi di fronte ad un tracciato, realizzato non proprio secondo i canoni, fuori da ogni contesto e lontano da effettiva fruibilità. Venne detto che lo si poteva interpretare come il primo lotto di una rete futura. Sono passati gli anni, non è stato realizzato altro mentre il degrado avanza sotto l’incuria.
Oggi veniamo a sapere che è stata presentata un’ipotesi di raccolta differenziata porta a porta nel centro storico alto fuori da ogni progetto, almeno per quanto è arrivato all’opinione pubblica, e contemporaneamente in un’altra zona della città verranno disposti cassonetti accessibili tramite badge.
Appare come una sperimentazione fuori tempo massimo, quando è stato tutto già sperimentato altrove e duemila comuni ormai realizzano il porta a porta in cui l’unica tecnologia utilizzata è la manualità, l’uso delle mani dei cittadini nella separazione in casa dei materiali scartati e il conferimento agli operatori nei giorni calendarizzati.
Siamo consapevoli del tempo limitato riservato all’azienda cui è stato affidato il servizio per superare l’emergenza sorta dopo il fallimento della Terracina Ambiente. Non per questo, però, deve essergli consentito sperimentazioni che potrebbero generare confusione nei cittadini. Se vuole impegnarsi, pur a costo zero per la comunità, al di fuori degli obblighi minimi derivanti dall’ordinanza del Sindaco di gennaio 2012, realizzi in un’area più vasta il porta a porta, eviti contrariamente a quanto scritto in un pieghevole il multimateriale pesante togliendo il vetro da plastica e metalli e soprattutto salvi la carta raccogliendola a parte.
Per il futuro ci appelliamo al Sindaco affinché attivi prima possibile il tavolo tecnico in cui possano arrivare a sintesi le diverse competenze, per il momento saremo vigili sull’esecuzione di questa iniziativa.