Risparmio energetico, piccoli gesti quotidiani

Aspettando EARTH HOUR 2021…gesti quotidiani che fanno la differenza

  • IN CUCINA
    • per cuocere usa una cucina a GAS
    •  per far bollire usa acqua conservata a temperatura ambiente
    • non mettere troppa acqua (circa 1 litro per 150 g. di pasta)
    •  non mettere subito il sale
    •  usa un fornello dimensionato bene per la pentola che usi (a corona della fiamma deve essere coperta dalla pentola)
    •  usa il coperchio
    •  considera un uso combinato: ad esempio al posto del coperchio usa un altro piatto pronto che devi solo scaldare o pane o altri piccoli pezzi da scongelare.
    • al termine riusa l’acqua di cottura quando è ancora calda ad esempio per scaldare altri cibi, come fagioli, ceci, ecc. . … oppure, se acqua di verdure, per la cottura di riso o pasta. Si recuperano così i sali minerali e alcune vitamine
    •   una volta a temperatura ambiente si può usare per innaffiare le piante
    • la pentola a pressione riduce i tempi di cottura e conserva i nutrienti
    •  il forno a microonde scalda in maniera efficiente ma è meglio non esagerare con l’uso per il consumo di energia elettrica; quindi usarlo solo per scaldare o scongelare.
    •  il fornello a induzione scalda l’acqua in maniera efficiente ma richiede una potenza istantanea molto elevata

ACQUA

Aspettando EART HOUR 2021

Piccoli gesti quotidiani che fanno la differenza.


• installa nei rubinetti i miscelatori d’aria dimezzando i consumi

• usa il doppio pulsante nello sciacquone o riduci la quantità di acqua che eroga ad ogni scarico intervenendo sul galleggiante o inserendo una bottiglia piena nella cassetta dell’acqua

• quando ti lavi le mani i denti o quando fai la doccia chiudi l’acqua mentre ti insaponi (la doccia del marinaio 😊)

• dai precedenza alla doccia (senza prolungarla troppo) piuttosto che al bagno in vasca

• fai attenzione alle perdite dei rubinetti e riparale rapidamente: puoi verificare periodicamente se il contatore misura spreco di acqua durante la notte

• bevi l’acqua del rubinetto che è più controllata, risparmiando plastica, CO2 per i trasporti e ammortizzando i costi della rete idrica ei tuoi per l’acquisto dell’acqua in bottiglia. Il cloro evapora lasciandola per 1minuto in una brocca. Il calcio è utile per ossa, denti, coagulazione del sangue.

• se proprio devi bere acqua in bottiglia almeno sceglila locale, in vetro, senza che debba essere trasportata da un altro emisfero.

• Ormai sono diffusissime le casette dell’acqua, una sorta di “bancomat” che a pochi centesimi eroga acqua microfiltrata, fresca, liscia o frizzante. Sono gestite da privati ma in alcuni comuni è l’amministrazione stessa che le istalla.

• non sottovalutare l’acqua “indiretta” contenuta negli alimenti, ad es. servono 15mila litri di acqua per produrre 1 Kg di carne di manzo e di conseguenza modifica anche i tuoi stili alimentari: meno prodotti di origine animale e più di origine vegetale. Un vantaggio per l’ambiente e per la salute!

• raccogli in una bacinella l’acqua che scorre prima di diventare calda e poi usala per il water

• se puoi usa acqua non potabile per lo scarico del water

• se puoi recupera l’acqua piovana e l’acqua eliminata dal condizionatore per l ferro da stiro.

Risparmio energetico

Aspettando EARTH HOUR 2021…

AZIONI CONCRETE PER PRENDERSI CURA DELLA TERRA: LA NOSTRA CASA COMUNE

  • RISCALDAMENTO
    • Isolamento termico con ristrutturazioni incentivate economicamente
    • applica le strisce di gomma parafreddo su porte e finestre
    • quando cambi infissi monta quelli con doppi vetri con vetrocamera in argon
    •  controlla l’isolamento del cassetto della saracinesca
    •  Produzione di energia elettrica
    • installa i pannelli solari fotovoltaici per la produzione di energia elettrica e/o il sistema minieolico
    • per i lavori di riqualificazione energetica puoi usufruire di una detrazione fiscale del 65% di quanto spendi (seguendo la procedura prevista): se ad esempio spendi 1000 Euro ne recupererai 650, oltre alla conseguente riduzione di costi energetici
  • RISCALDAMENTO DELL’ACQUA
    • Usa pannelli solari termici per acqua e riscaldamento
    • In subordine usa una caldaia a condensazione sottoposta a periodica manutenzione
    • evita lo scaldabagno elettrico (se lo usi installa un interruttore a tempo e fallo accendere per un paio d’ore prima dell’ora in cui ti serve l’acqua, ad es. la mattina alle 5 e/o la sera alle 23)
    • imposta l’acqua calda sanitaria a non oltre 40 gradi d’estate e 60 gradi d’inverno, non oltre 60 gradi per il circuito del riscaldamento
  • TERMOSIFONI
    • usa un cronotermostato per il riscaldamento, fallo attivare per il tempo necessario in cui ti serve, non superare 18 gradi di giorno e 16 gradi di notte
    •  privilegia i pannelli radianti a pavimento a bassa temperatura da abbinare ai pannelli solari termici
    •  lascia i termosifoni sgomberi
    •  usa le valvole termostatiche sui termosifoni
    •  in impianti centralizzati, adotta la contabilizzazione del calore per ridurre sprechi e costi

Earth Hour 2021 – 27 marzo

Il gesto simbolico di spegnere le luci dalle 20.30 alle 21.30, l’ultimo sabato del mese di marzo, per l’Ora della Terra, ha un profondo significato.

Il cambiamento nasce da ciascuno di noi e inizia da attenzione e coerenza nelle nostre azioni quotidiane.

C’è una domanda che è alla base del cambiamento: “Il mio gesto è in linea con la salvaguardia della natura? Contrasta oppure contribuisce alla crisi climatica?”

ASPETTANDO EARTH HOUR

Aspettando EARTH HOUR, il 27 marzo, abbiamo pensato di condividere ogni giorno con voi riflessioni e buone pratiche per aiutare in questo cambiamento. Ogni giorno sul sito e sui nostri canali social condivideremo gesti quotidiani che a nostro avviso potrebbero fare la differenza se moltiplicati per milioni e poi miliardi di persone.

Quest’anno, 2021, è cruciale per affrontare la crisi climatica con la ventiseiesima Conferenza delle Parti (COP) sul Clima, dove si incontreranno tutti gli stati che hanno aderito alla Convenzione Quadro sul Cambiamenti climatico e all’Accordo di Parigi. Le conclusioni di una serie di incontri preparatori si svolgerà in novembre a Glasgow, nel Regno Unito. Le prime fasi si svolgeranno proprio in Italia (a Milano) con lo Youth Event e la Pre-COP previste da fine settembre a inizio ottobre.
L’Italia presiede il G20: l’incontro dei leader a fine ottobre a Roma per arrivare a decisioni coraggiose da parte della COP di Glasgow.

Mariagrazia Midulla, responsabile Clima e Energia di WWF Italia, dichiara:”È bene che esigiamo che i responsabili dei Governi facciano il loro lavoro, ma è fondamentale anche che ognuno di noi cominci a cambiare le proprie scelte e a eliminare i combustibili fossili dalla propria vita quotidiana, perché questo sarà decisivo per determinare i grandi cambiamenti ormai improrogabili, tuttora rallentati da visioni e interessi miopi. Ci auguriamo anche che ognuno faccia del suo meglio per coinvolgere gli altri e far sentire la propria voce per salvare il Pianeta e garantire per un futuro sostenibile a noi e alle altre specie”.

Daini nel Parco Nazionale del Circeo

In questi giorni circola sulla rete una polemica sulla gestione dei daini all’interno del Parco del Circeo che prevede un ridimensionamento degli animali divenuti in numero eccessivo rispetto all’ambiente ristretto che li ospita.

Esistono protocolli imposti dalle diverse Istituzioni scientifiche che vanno seguiti alla lettera per evitare che una specie con la sua crescita facilitata dall’assenza di predatori impedisca lo sviluppo armonico di altre specie animali e vegetali nel proprio areale.

Riguardo alla  notizia citata abbiamo chiesto e ottenuto un comunicato da parte del Parco.

Il comunicato risponde anche ad un’altra questione, quella dei mufloni sull’isola di Zannone.

Eccolo integralmente.

Al Parco nazionale dei Circeo non è prevista e mai sarà prevista una mattanza di daini e nessun cacciatore o sele-controllore sparerà mai dentro l’area protetta.

Tra le finalità dei Parchi nazionali italiani definite dalla legge 394/91 risulta la conservazione di specie animali o vegetali, di associazioni vegetali o forestali, di singolarità geologiche, di formazioni paleontologiche, di comunità biologiche, di biotopi, di valori scenici e panoramici, di processi naturali, di equilibri idraulici e idrogeologici, di equilibri ecologici.  La situazione creatasi nel tempo nella foresta del Circeo (Riserva della Biosfera tutelata dall’Unesco) con il sovrannumero di daini e i dannosi effetti collaterali su flora, fauna, sicurezza e altro, ha imposto una definitiva e chiara assunzione di responsabilità dell’Ente Parco per affrontare la problematica dell’espansione della popolazione di daini all’interno della Foresta Demaniale.   Il Parco quindi – seguendo le indicazioni di un autorevole istituto scientifico come l’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) riportate nelle “Linee guida della gestione degli Ungulati – Cervidi e Bovidi” – ha fatto redigere un apposito Piano di gestione di controllo come previsto dalla normativa vigente, approvato con delibera del Consiglio direttivo n.2 del 23/01/2017. Il Piano ha acquisito il parere positivo del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (MATTM) che per altro ha invitato l’Ente Parco “…a voler operare il previsto controllo del daino con la massima efficacia”.  Sempre come previsto dalla normativa in relazione alla Rete Natura 2000, l’Ente Parco ha trasmesso il Piano alla Regione Lazio, con collegato Studio di valutazione di incidenza, ottenendo un parere favorevole.

Come già avvenuto in altri contesti del nostro Paese e dimostrato sulla base di un modello specifico, la popolazione di daino attualmente presente è destinata ad un aumento numerico e ad un’espansione dell’areale, con conseguenze distruttive ed irreparabili sia sulla biocenosi vegetale (complesso di popolazioni vegetali che vivono e interagiscono fra loro in uno stesso ambiente), su parte di quella animale, sia sugli aspetti di carattere socio-economico e sulla sicurezza. Per questi motivi, anche da noi, si è reso necessario programmare azioni di contenimento della popolazione intervenendo attraverso un prelievo pari ad almeno il 30% della sua consistenza, considerata la capacità di crescita della stessa.

Le finalità del piano di gestione prevedono anche interventi di miglioramento dell’ambiente dove vivono piante e animali, evitando quegli squilibri che decimano le specie a discapito del complesso ecosistema del bosco. Nessuna quindi strage di daini o inutile spesa, ma l’adozione di criteri scientifici e gestionali, coerenti con le finalità dei parchi, già sperimentati in altre aree a livello internazionale e applicati per salvaguardare e migliorare un bene comune.

Con la determina n.226 del 30/12/2019, l’Ente Parco ha dato quindi il via alla fase attuativa del piano gestionale, impegnando la somma totale di 195mila euro (170mila sul capitolo “interventi di miglioramento, tutela, recupero e bonifica ambientale + 25mila sul capitolo “realizzazioni aree faunistiche per contenimento daino e cinghiale”), bilancio approvato dal Ministero dell’Ambiente: un costo elevato ma, in linea con la complessità degli interventi previsti e necessario per sanare le conseguenze di passati e scorretti interventi di gestione da parte dell’uomo.

Anche sul tema dei mufloni a Zannone, l’Ente Parco si era fatto carico di affrontare le problematiche legate alla sua presenza sull’isola, richiedendo e ottenendo un parere tecnico-scientifico. Lì la specie è stata introdotta in tempi recenti, con finalità venatorie. Sulla stessa Isola insiste poi Il progetto life PonDerat, coordinato dalla Regione Lazio in partnership con ISPRA, Università degli Studi “La Sapienza”, Nemo Srl e Area Marina Protetta Riserva Naturale Statale Isole di Ventotene e S. Stefano che ha proprio la finalità di migliorare lo stato di conservazione di specie e habitat delle Isole Ponziane; per Zannone, in particolare, prevede la realizzazione di un recinto di esclusione in  una piccola porzione di lecceta al fine di impedire (e avere un’area di confronto a riguardo) l’accesso dei mufloni e quindi limitare gli impatti creati dal pascolamento alla foresta di leccio, una delle più importanti ed estese tra quelle rimaste sulle isole italiane. Nessun confinamento degli animali in recinto, dunque, ma, piuttosto, un intervento di conservazione attiva della lecceta.

Auspichiamo forme non cruente del prelievo di daini per contenerne il numero sotto una soglia di sostenibilità ambientale e la realizzazione in futuro di interventi preventivi che ne impediscano la crescita oltre misura.  

 

Anche il WWF nella “Notte delle Scienze” al liceo di Terracina

Venerdì 10 gennaio il liceo Leonardo Da Vinci aprirà le porte alla città per la Notte delle Scienze, l’ormai consueta manifestazione scientifica che anno dopo anno sta sempre più affermandosi.

IL WWF porterà il proprio contributo sulla crisi climatica illustrando i possibili adattamenti e mitigazioni che devono essere realizzati per evitare una catastrofe annunciata.

Oltre agli insegnanti del liceo cittadino interverranno l’ing. Gaudioso del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, il dottor Milo dell‘ISDE di Latina e la dott.ssa Selvaggi del gruppo pontino del WWF Litorale laziale.

Non bastava l’uragano, a Terracina si continua ad abbattere alberi

Quando finalmente sembra che il problema dei cambiamenti climatici cominci ad essere una priorità per molti, invece di cercare di fare qualcosa per contrastarne le cause, si fa proprio l’opposto: si tagliano gli alberi rimasti in piedi.

Gli eventi meteorologici diventano sempre più forti e pericolosi perché l’aumento della concentrazione di gas serra, frutto della combustione, aumenta l’energia del sistema e sta trasformando il clima mite mediterraneo in un clima subtropicale. La soluzione c’è e lo si sa da tempo, come ci ha rinfacciato Greta Thumberg: vanno ridotti i gas serra, per esempio bruciando meno combustibili fossili, ma anche favorendo la fissazione della CO2 da parte delle piante.

Lo sanno i bambini delle elementari! Le piante producono ossigeno consumando CO2 che usano per fare zuccheri, cellulosa e lignina. Ma non basta, al lungo elenco che i bambini delle elementari ci fanno per dire quanto siano utili le piante, possiamo aggiungere che con le loro chiome schermano dal vento e con le loro radici assorbono acqua e consolidano il suolo. Le piante mitigano il clima non solo perché filtrano i raggi del sole ma perché regolano l’umidità che le circondano.

Insomma, in un momento di emergenza climatica, come il Consiglio Comunale ha appena decretato, che facciamo? Tagliamo gli alberi!

Gli eventi atmosferici di intensità mai vista hanno provocato molti danni alla vegetazione arborea. Con la paura che ci cadano in testa, ora, ogni albero è considerato una minaccia e quindi basta che qualcuno si faccia prendere dalla fobia per il verde scatta la motosega! Che incubo per chi ama la natura!!! Per noi ogni albero tagliato o ogni cima capitozzata, è un colpo al cuore! E invece la povertà di amore per la natura e la profonda ignoranza nei confronti delle scienze si traduce in una forzata desertificazione delle nostre città! C’è stato chi ha detto: “L’albero mi toglie l’aria!” che tecnicamente è un paradosso!

Se altrove piantano alberi a centinaia, noi li tagliamo e chissà quando e come li sostituiremo! Come per gli incendi: bastano pochi minuti per distruggere alberi che sono cresciuti in sessanta/ottant’anni, quello che non fa il vento fa l’uomo. L’aspetto della nostra città sarà calvo e caldo ancora per molto!

Pur coscienti della criticità del momento, dal punto di vista della sicurezza, ci auguriamo che l’amministrazione contrasti la psicosi che sembra essersi impossessata dei cittadini e pensi ad un’azione di ripristino dell’efficienza del verde e a nuove piantumazioni. C’è bisogno di un serio e rigoroso piano del verde per la nostra città ed è quello che la nostra associazione farà con l’aiuto dei cittadini, che non vogliono stare ad osservare senza agire questa ennesima offesa.

 

Il 2019 nel blog del Gruppo pontino del WWF Litorale laziale

L’anno appena trascorso è stato un anno record per gli accessi al blog del Gruppo pontino del WWF Litorale laziale, sono stati infatti 20.553.

I visitatori del blog hanno letto i 79 post dell’anno e molti di quelli degli anni precedenti.

I post più letti nel 2019 formano questa statistica

I Paesi da cui i visitatori hanno fatto accesso al blog sono tanti, qui ne mostriamo i primi in termini di letture

Il seguito che questo blog ha tra i cittadini ci spinge a continuare nel trattare i temi ambientali generali e quelli relativi alla nostro territorio.

                                              Buon 2020!

 

 

 

Quando gli eventi vanno oltre le aspettative, un censimento di piante si trasforma in una pulizia di un parco cittadino: giovani e anziani collaborano per il miglioramento delle condizioni di Villa Tomassini

Non è un episodio prodotto dal tipico clima natalizio in cui si esalta la bontà dei gesti perché l’iniziativa di un gruppo di liceali era programmata da tempo.

Nel mese di novembre, infatti, ha preso avvio, come già da alcuni anni, la collaborazione del WWF Litorale Laziale con il Liceo Leonardo da Vinci di Terracina per le attività dei P.C.T.O. (ex alternanza scuola lavoro). Quest’anno, vista la critica situazione vegetazionale della città il WWF ha deciso di promuovere la piantumazione di essenze vegetali non solo nel parco della Rimembranza ma un po’ in tutta la città, specie nell’area urbana. Gli studenti sono stati divisi in gruppi e ad ogni gruppo è stata affidata un’area con il solo compito di elencare le essenze vegetali e catalogarle, riportandole su una mappa dell’area stessa. Il compimento di questa “missione” è stata stabilito di realizzarlo  prima del rientro dalle vacanze natalizie.

Il 23 dicembre la Prof.ssa Maragoni, tutor interno per il percorso P.C.T.O., ha ricevuto questo messaggio corredato da foto:

 ” Professoressa Maragoni oggi io e il mio gruppo formato da Carlotta, Daniele, Luca, Serena e da Michelangelo e me Francesco, abbiamo fatto il censimento delle piante di villa Tomassini e inoltre abbiamo pulito il parco e abbiamo raccolto 6 bustoni di immondizia che abbiamo lasciato in consegna agli anziani lì presenti nel centro e che provvederanno allo smaltimento. Le invio la foto di quanto abbiamo fatto. Buona serata e buone feste.”

Questi giovani studenti, semi di responsabilità e civiltà, ci hanno dato una lezione straordinaria.

Non c’è molto da aggiungere a questo; sono ragazzi di 16 anni che si sono appassionati alla conoscenza della città dove vivono, che non hanno esitato, non solo a svolgere il compito assegnato in un giorno di vacanza, ma che non hanno rinunciato davanti alla sporcizia a rimboccarsi le maniche e raccogliere la spazzatura.

I giovani e gli anziani del centro. Che meraviglia di persone ci sono nella nostra città.

Basterebbe pensare a loro quando è grande la tentazione di lasciare cicche e altri rifiuti per strada.

Basterebbe pensare a loro quando si prende l’impegno di rendere la nostra città “sostenibile” e  l’unica cura del verde diventa la capitozzatura o l’abbattimento degli alberi, anche quelli che nonostante l’incuria ancora non rappresentano un pericolo.

Basterebbe pensare a loro quando si spendono migliaia di euro per mettere a disposizione una pista di ghiaccio con un impatto pesante sulla città.

Basterebbe pensare a loro anche quando si abbandona la città in balia del traffico selvaggio lasciando un vuoto, nella costruzione di una rete ciclabile seria e funzionale, di quasi cinque anni.

Basterebbe poco, davvero, per mantenere le promesse fatte ai cittadini, non solo elettori, ma anche a questi giovani e ai nostri bambini, i nostri nel senso stretto del termine, figli, nipoti.

Basterebbe pensare a loro per decidere quale futuro progettare.

Il WWF in Consiglio comunale con gli studenti liceali dell’alternanza scuola-lavoro

Oggi, insieme ad un gruppo di studenti del liceo che per il secondo anno svolgono attività di alternanza scuola-lavoro con il WWF Litorale Laziale, abbiamo assistito ad una seduta del Consiglio Comunale.

Ci è sembrato opportuno far assistere questi giovani alla più importante assise cittadina. L’occasione non poteva essere migliore in quanto al primo punto all’ordine del giorno era stata iscritta una mozione della consigliera Valentina Berti; la mozione conteneva la richiesta, rivolta all’amministrazione comunale, di dichiarare lo stato di emergenza climatica e dare così l’avvio ad una serie di azioni finalizzate al contrasto dei cambiamenti climatici.

Abbiamo spiegato, a questi giovani, che sono questi i passi che possono portare, se percorsi con determinazione, ad un mutamento degli stili di vita, dell’economia della città e della vita intera della comunità al fine di perseguire la sostenibilità ambientale e di conseguenza opporsi agli effetti dei cambiamenti climatici.

Esprimiamo la nostra soddisfazione per l’atto sancito oggi in Consiglio Comunale perché quello che gli studenti hanno conosciuto, sotto la nostra guida, dai documenti che abbiamo loro sottoposto, vede la possibilità di concretizzarsi.

Gli studenti, infatti, già dallo scorso anno sono impegnati nella collaborazione con il WWF e durante quest’anno scolastico lavoreranno ad un progetto previsto dall’associazione ambientalista per rinaturalizzare la città. Il futuro che vogliamo tutelare è il loro e i nostri sforzi saranno tesi proprio alla divulgazione del principio della difesa della natura anche aumentando la presenza vegetale in città.

Il progetto sarà presentato durante “La Notte delle Scienze” che si terrà il 10 gennaio presso il Liceo Leonardo da Vinci di Terracina.