Il consumo di suolo a Terracina non si ferma, dopo l’abusivismo i SUAP con varianti

175484_comune-di-terrac_1

PATTI  TERRITORIALI  E  SUAP  CON  VARIANTI

 

 

Non bastava l’abusivismo, il consumo di suolo a Terracina è andato avanti tra Patti territoriali e autorizzazioni del SUAP. Nel resto del Paese Governo, urbanisti e studiosi del paesaggio e della geologia promuovono un nuovo approccio all’uso del territorio, un approccio che riduca il consumo di suolo vergine e sia diretto invece al recupero dell’esistente.

A Terracina invece non solo non si riesce a sconfiggere l’abusivismo (al 2010: 1340 abusi in sei anni vuole dire oltre 220 in un anno, oltre 18 in un mese, più di mezzo al giorno), ma si fa un uso distorto degli strumenti urbanistici a disposizione autorizzando varianti al Piano regolatore.

Continua a leggere….VARIANTI SUAP E PATTI TERRITORIALI

Proposta di legge del WWF per riqualificare il Belpaese

102_complesso_abbandonato

 

“Con la campagna Riutilizziamo l’Italia vogliamo dare vita ad un risveglio culturale ed economico-sociale che punti  sulla riqualificazione dell’ambiente urbano, la rigenerazione del  paesaggio e della biodiversità e liberi il Bel Paese dalla morsa dell’asfalto e del cemento che lo sta soffocando”.

PUOI FIRMARE L’APPELLO QUI

Lo dice il WWF che lancia la sua ricetta contro l’aggressione del territorio, per la riqualificazione del bel Paese: una Proposta di legge nazionale sul consumo del suolo – proprio quando alla Camera dei Deputati vengono presentati da molti gruppi parlamentari testi normativi innovativi; uno Strumentario di interventi immediati, consentiti dalle leggi vigenti, per frenare e invertire la tendenza che nei prossimi 20 anni, ai ritmi attuali, rischia di coprire di grigio altri 680.000 ettari (un territorio più esteso della Basilicata); e dei Laboratori territoriali che coinvolgeranno i cittadini in tutta Italia nella riqualificazione di specifiche aree degradate come modello e primo passo di un riuso possibile.

In occasione del convegno “Riutilizziamo l’Italia – Idee e proposte per contenere il consumo del suolo e riqualificare il Bepaese” (31 maggio – 1 giugno – Roma – Aula Magna del Dipartimento di Architettura dell’Università Roma Tre, nell’area dell’ex Mattatoio) il WWF Ha messo a disposizione dei gruppi parlamentari e del governo, e ha presentato ai cittadini, una Proposta di legge organica che consenta di dare chiari segnali per una consapevole inversione di tendenza rispetto all’attuale “rapina di territorio”. L’Italia è ancora oggi un Paese a rischio, visto che ancora c’è chi irresponsabilmente propone di guardare con condiscendenza a condoni e sanatorie dell’abusivismo edilizio che dal 1948 ad oggi ha ferito il territorio con 4,5 milioni di abusi edilizi (75mila l’anno, 207 al giorno), favoriti dai 3 condoni che si sono succeduti negli ultimi 16 anni (nel 1985, nel 1994 e nel 2003).

La Proposta di legge, elaborata dall’Ufficio legislativo del WWF e sottoposta sabato al Ministro dell’Ambiente Andrea Orlando presente al Convegno,  vuole indicare un terreno più avanzato che tenga conto della sensibilità diffusa, anche in settori rilevanti delle stesse forze economiche, verso il recupero e la riqualificazione del patrimonio esistente.

Nella proposta di legge del WWF:
1. si sancisce il principio di garantire la funzione ecologica del suolo e si consente l’urbanizzazione di nuovo suolo nel caso in cui non esistano alternative quali la sostituzione o la riorganizzazione degli insediamenti;

2. si definiscono i principi di utilizzo programmato e di utilizzo contenuto del suolo attraverso interventi di riqualificazione e riutilizzazione del patrimonio esistente (in primis quello pubblico);

3. si istituisce un Registro nazionale del suolo, in cui confluiscano anche i dati locali sul consumo del suolo, e un Bilancio dell’uso del suolo redatto dagli Enti locali;

4. si propongono tre diversi strumenti di fiscalità urbanistica per incentivare la rigenerazione urbana e disincentivare il consumo del suolo attraverso: a) l’introduzione di un nuovo contributo che renda più gravoso il consumo di nuovo suolo, b) la rimodulazione del contributo di costruzione esistente, prevedendo una riduzione o una esenzione nel caso si proceda ad interventi di riqualificazione, riutilizzazione e ricostruzione urbanistica; c) l’incentivo al riuso attraverso gravami fiscali selettivi per chi possiede immobili che non siano utilizzati o siano rimasti incompiuti per 5 anni.

Dal convegno in corso a Roma “Riutilizziamo l’Italia”: la terra rubata, consumo di suolo nelle regioni italiane

IMG_0673

Stamani a Roma il prof. Bernardino Romano, coordinatore di un gruppo di studio dell’Università dell’Aquila, presenta una ricerca iniziata nel 2008 che sta costruendo un database nazionale sulla evoluzione della conversione urbana dei suoli in Italia dal secondo dopoguerra (1949-1956) al primo decennio degli anni 2000.

cemento_fotosarabragonzi_4840Le aree urbanizzate degli anni ’50 sono state estratte dalle carte IGM 1:25.000 e i dati vengono confrontati con le superfici urbanizzate derivate dalle carte regionali digitali di uso del suolo.

Le regioni analizzate finora costituiscono il 58% dell’intero territorio nazionale e nel mezzo secolo considerato circa un milione di ettari di territorio nel complesso è diventato urbanizzato con un incremento medio del 300% ma con un punte in alcune regioni che superano il 400%.

Nell’intero territorio delle regioni esaminate il tasso medio di urbanizzazione è passato dall’ 1,9% degli anni ’50 al 7,5% dopo il 2000 e l’urbanizzazione pro-capite da meno di 120 mq/abitante ai quasi 380 mq/abitante dopo il 2000.

Le velocità medie giornaliere di trasformazione urbana dei suoli variano da alcune migliaia di metri quadrati ad oltre 10 ettari. L’urbanizzazione è stata particolarmente veloce sulle coste: la linea di costa adriatica nei 500 metri dal mare in 50 anni è stata urbanizzata al ritmo medio di quasi 10 km/anno, circa 30 m/giorno.

Nel Lazio l’incremento di urbanizzato (1950-2000) è stato del 4,01% e la velocità media di urbanizzazione dei suoli 60.343,78 mq/giorno, mentre la densità di urbanizzazione è passata nel mezzo secolo da 0,015% al 0,077% e l’urbanizzazione pro-capite da 78,89 mq/abitante a 259,50 mq/abitante.

Riutilizziamo l’Italia: oggi e domani a Roma convegno del WWF

L’INCONTRO PUBBLICO prevede la partecipazione di 27 docenti di 12 atenei e l’intervento (sabato alle 10.00) del Ministro dell’Ambiente
Il  WWF chiede l’impegno per una nuova proposta di legge contro il consumo del suolo e laboratori territoriali in ogni regione.

E’ on line il primo “manuale di difesa” contro l’aggressione del territorio italiano. Lo studio, intitolato “Riutilizziamo l’Italia – Report 2013: dal censimento del dismesso scaturisce un patrimonio di idee per il Belpaese”, è scaricabile gratuitamente ed è la pubblicazione più completa, mai uscita in Italia, sul consumo di suolo e sulla rigenerazione del territorio e del tessuto urbano.

 

riutilizziamolitalia2013_cover_5093

Un “vademecum” sul recupero e il riuso delle aree dismesse o degradate che  il WWF mette a disposizione alla vigilia del Convegno Nazionale “RiutilizziAMO l’Italia”, che si terrà a Roma venerdì 31 maggio e  sabato 1 giugno, presso l’Aula Magna del Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Roma Tre  (Largo G.B. Marzi n. 10), all’interno del cosiddetto “Ex-Mattatoio”, sede simbolica poiché ricavata da una “area riutilizzata”. Il programma: RiutilizziamoItalia_Volantino Convegno_2

Il Report  –230 pagine in tutto suddivise in 4 parti  (1. “Il censimento WWF ed i temi emergenti del dibattito nazionale”; 2. “Il riuso come rigenerazione ecologica e paesaggistica”; 3. “Il riuso e i nuovi paradgmi del governo urbano” 4. Le aspettative e la partecipazione dei cittadini) – contiene ben 38 interventi di chi dentro e fuori delle università (12 gli atenei coinvolti) sta riflettendo sul consumo del suolo e sulle strategie per combatterlo. Tra questi, Paolo Berdini dell’Università Tor Vergata, Francesca Calace del Politecnico di Bari, Alessandro Dal Piaz dell’Università di Napoli, Andrea Filpa dell’Università Roma Tre, Enrico Fontanari dello IUAV, Manlio Marchetta dell’Università di Firenze, Simone Ombuen dell’Università Roma Tre, Bernardino Romano dell’Università dell’Aquila, Michele Talia dell’Università di Camerino, Maria Cristina Treu del Politecnico di Milano, Maria Rosa Vittadini dello IUAV, Alberto Ziparo dell’Universitò di Firenze.

Riutilizziamo l’Italia, il WWF convoca due giorni di convegno a Roma

untitled

Convegno Nazionale “Riutilizziamo l’Italia”

IDEE E PROPOSTE PER CONTENERE IL CONSUMO

DI SUOLO E RIQUALIFICARE IL BELPAESE

Venerdì 31 maggio e Sabato 1 giugno 2013

 Roma, nuova Aula Magna Dipartimento di Architettura di

  Uni-Roma Tre (ex Mattatoio)

il WWF Lazio è lieta di invitarLa al Convegno Nazionale “Riutilizziamo l’Italia” che si terrà nelle giornate di venerdì 30 e sabato 1 giugno 2013 a Roma, presso l’Aula Magna del Dipartimento di Architettura di Uni-Roma Tre (ex Mattatoio).

 

In allegato il programma provvisorio dell’iniziativa. RiutilizziamoItalia_Volantino Convegno_2

La segreteria organizzativa a cui confermare la Sua partecipazione è: Carmelina Pani, c.pani@wwf.it – 0684497454.

 Distinti saluti

WWF Lazio

Via Po  n.25/c

00198 Roma

Tel.06.84497206

Ancora un condono edilizio?

cemento_fotosarabragonzi_4840

 

Una costante gattopardesca”                         così il FAI (Fondo Ambiente Italiano) e il WWF Italia definiscono sarcasticamente l’ennesima proposta di condono edilizio.

 

 

 
“Proprio come nei meccanismi descritti nella celebre frase ‘Cambia tutto per non cambiare niente’ del romanzo ‘Il Gattopardo’ di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, che descriveva come una vecchia classe dirigente mostra di aderire alle novità per non perdere potere e privilegi antichi, così questa ennesima proposta di condono edilizio è il segno innegabile di continuità tra le diverse Legislature, oltre che di un vecchio modo di guadagnare consensi e, in generale, di fare politica”, spiegano gli ambientalisti.

“La proposta, presentata con un emendamento a firma di Domenico De Siano del Popolo della Libertà al provvedimento sulle emergenze ambientali, rischia di riaprire i termini dell’ultimo condono edilizio del 2003, proseguendo in questo modo una tradizione che nella scorsa Legislatura ha visto la presentazione di numerose proposte di condono edilizio addirittura giustificate per ricavare risorse da destinare alla ricostruzione del dopo terremoto in Emilia Romagna dello scorso anno”.

“WWF e FAI si chiedono se sia giusto che tale sforzo politico sia giustificato in un Paese alle prese con una devastante crisi economica e morale alla quale si risponde con vecchi strumenti di stampo clientelare che, come insegnano i precedenti condoni, portano pochi soldi all’erario  e costituiscono un moltiplicatore di illegalità”.

Era ora, finalmente abbiamo un Piano Amianto

220px-Eternit_5

 

Il 21 marzo 2013 il Governo italiano ha approvato il Piano Nazionale Amianto che prevede l’obbligo del censimento dei materiali contenenti amianto, dell’individuazione dei siti per lo smaltimento e dell’accelerazione delle bonifiche.

 

 

Il Piano fissa le linee guida che dovranno seguire tutti gli Enti, locali e nazionali, per la tutela della salute e dell’ambiente e per la sicurezza sul posto di lavoro.

Ecco il Piano 18398_piano_amianto

Appare ovvio che l’applicazione del Piano ridurrebbe il rischio delle discariche abusive di eternit e dell’inquinamento dei terreni in cui si abbandona questo materiale con sicuri vantaggi per la salute di tutti.

 

 

Salviamo il paesaggio, domenica 21 aprile marcia in difesa del paesaggio italiano

20130328_marciaperlaterra

Il Forum nazionale “Salviamo il Paesaggio” propone – in concomitanza con l’Earth Day mondiale – una manifestazione generale pubblica a salvaguardia dei terreni liberi e fertili rimasti.

Si tratta di una grande Marcia per la Terra, che si terrà domenica 21 aprile in PiemonteLiguria,LombardiaVenetoLazioPugliaSicilia eSardegna, e sabato 27 aprile in Friuli Venezia Giulia*.

* In Friuli Venezia Giulia la marcia è stata spostata a sabato 27 aprile a causa della concomitanza con il voto per le elezioni regionali).

Guarda il VIDEO

Il cane è il migliore amico dell’uomo (e della donna); va gestito, però.

Campagna_deiezioni

A Terracina i problemi ambientali da affrontare e risolvere sono tanti e di peso e potrà sembrare irrilevante sollevare la questione della gestione dei cani, dalla loro conduzione alla raccolta delle loro deiezioni, ma andatelo a dire alla mamma che in un parco pubblico si è trovato il bambino imbrattato dalle feci di un cane.

I cani di compagnia sono cresciuti di numero in maniera eccessiva e  svolgono ormai un importante ruolo sociale concedendo momenti di serenità a donne, uomini e bambini.

deiezioni_n

Ora, però, occorre prendere coscienza che il cane verso cui esprimiamo il nostro affetto e che curiamo con visite veterinarie e talvolta con cure estetiche pone dei problemi ai nostri concittadini. Basta un piccolo gesto per evitare che il nostro migliore amico diventi oggetto dell’insofferenza di molti.

images (1)In tantissimi Comuni italiani sono state realizzate campagne di sensibilizzazione sul tema e basta girare sulla rete per trovarne conferma.

images

I comuni dopo una campagna informativa passano all’applicazione di sanzioni previste in appositi regolamenti o ordinanze.

A Roma esiste questo regolamento

Norma di Legge Descrizione della norma Sanzioni
Delibera Consiglio Comunale n. 46/2002 che modifica l’art. 180 del regolamento del Servizio Veterinario del Comune di Roma Raccolta deiezioni canine. È vietato lasciare defecare i cani sui marciapiedi, comunque, dinnanzi ad ingressi di immobili (abitazioni, negozi, uffici in genere), nel raggio di cento metri da scuole, asili nido e aree attrezzate per bambini.
Nelle aree e strade pubbliche o private aperte al pubblico transito è fatto obbligo a tutti i conduttori di cani:
1. di essere muniti di appositi involucri o sacchetti o buste di plastica richiudibili e comunque impermeabili a liquidi, per permettere la raccolta delle deiezioni canine;
2. di provvedere alla immediata e totale asportazione delle deiezioni dei cani facendo uso della suddetta attrezzatura, provvedendo a depositare gli involucri adeguatamente chiusi negli appositi contenitori e nei sacchetti stradali per la raccolta dei rifiuti oppure, limitatamente alle aree che ne risultano sprovviste, nei cestelli portarifiuti. Il personale di vigilanza è tenuto ad esercitare che gli accompagnatori degli animali dimostrino il possesso dell’attrezzatura sopraindicata.
€ 103.00

Anche a Terracina qualche anno fa fu avviata una simile campagna con manifesti e distribuzione di palette; venne anche emessa un’ordinanza sindacale  Ord_Sind_n_022AG_2005 – Condotta cani che prevede sanzioni molto serie sintetizzate nella tabella seguente

Infrazione

Sanzione

Abbandono animali

Da 309,87 a 1549,37 €

Mancata iscrizione anagrafe canina

51,00 €

Mancata raccolta escrementi o assenza di opportuni contenitori per la raccolta

75,00 €

Mancanza di guinzaglio in luogo pubblico

75,00 €

Introduzione di cani nelle aiuole e spazi a verde di aree pubbliche

75,00 €

Come sempre, non c’è nessuno che faccia rispettare le norme costringendo i cittadini a discussioni che spesso travalicano la convivenza civile.

Cosa fare? Proponiamo al Comune di fare affiggere un manifesto ricordando ai cittadini l’Ordinanza in vigore e subito dopo dare l’incarico a persone autorizzate al controllo per il rispetto della stessa. Potrebbero essere utilizzati i controllori ausiliari del traffico?