“Una costante gattopardesca” così il FAI (Fondo Ambiente Italiano) e il WWF Italia definiscono sarcasticamente l’ennesima proposta di condono edilizio.
“Proprio come nei meccanismi descritti nella celebre frase ‘Cambia tutto per non cambiare niente’ del romanzo ‘Il Gattopardo’ di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, che descriveva come una vecchia classe dirigente mostra di aderire alle novità per non perdere potere e privilegi antichi, così questa ennesima proposta di condono edilizio è il segno innegabile di continuità tra le diverse Legislature, oltre che di un vecchio modo di guadagnare consensi e, in generale, di fare politica”, spiegano gli ambientalisti.
“La proposta, presentata con un emendamento a firma di Domenico De Siano del Popolo della Libertà al provvedimento sulle emergenze ambientali, rischia di riaprire i termini dell’ultimo condono edilizio del 2003, proseguendo in questo modo una tradizione che nella scorsa Legislatura ha visto la presentazione di numerose proposte di condono edilizio addirittura giustificate per ricavare risorse da destinare alla ricostruzione del dopo terremoto in Emilia Romagna dello scorso anno”.
“WWF e FAI si chiedono se sia giusto che tale sforzo politico sia giustificato in un Paese alle prese con una devastante crisi economica e morale alla quale si risponde con vecchi strumenti di stampo clientelare che, come insegnano i precedenti condoni, portano pochi soldi all’erario e costituiscono un moltiplicatore di illegalità”.