GIORNATA EUROPEA DELLA MUSICA – WWF: ‘MUSICA FAI DA TE’ CON LE MELODIE DELLA NATURA, PER SALVARE QUELLA EUROPEA

Comunicato stampa

Sul sito dell’Associazione l’invito a creare il mix personale di suoni naturali da inviare al Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti.

L’iniziativa sul sito del WWF Italia: www.wwf.it/natureup

Gentile ministro, la invito ad ascoltare la mia melodia della natura e ad usare il suo potere per alzare il volume della Natura in Italia e in Europa”. È questo il messaggio che arriverà al ministro dell’ambiente Gian Luca Galletti in seguito all’iniziativa europea del WWF “Turn Up the Volume of Nature” #NatureAlert lanciata oggi in Italia in occasione della Giornata Europea  della Musica (festeggiata in tutto il continente in coincidenza del solstizio d’estate), e realizzata nell’ambito della campagna in difesa delle Direttive europee sulla natura.

Attraverso una webapp sul sito www.wwf.it/natureup  si può comporre una melodia della natura che insieme ad un messaggio verrà inviato al ministro dell’ambiente italiano: il possibile depotenziamento  delle direttive europee “Habitat” e “Uccelli” da parte della Commissione Europea del Presidente Juncker, infatti, potrebbe mettere a rischio in tutta Europa migliaia di aree e specie naturali di grande valore e la vita delle comunità che da esse dipendono. La campagna, lanciata in oltre 17 paesi europei dal WWF proseguira’ per tutta l’estate: fino ad oggi oltre 20mila cittadini europei  hanno creato la propria composizione musicale inviando il messaggio al Ministro dell’Ambiente del proprio paese e alla commissione europea. Sono state composte oltre 230 ore di musica della natura.

….continua a leggere Giornataeuropeadellamusica

La Giornata Europea della Musica:

Nata 34 anni fa su iniziativa del Ministero dellaCultura Francese, dal 1985 la Festa è approdata in tutta Europa.  Il sito europeo: http://www.europeanmusicday.eu/?page_id=31

Il sito italiano: http://www.festadellamusica.beniculturali.it/index.php/it/

 

Roma, 21 giugno 2016

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17 Giugno 2016 Giornata mondiale contro siccità e desertificazione

WWF, ALMENO IL 40%  DELLE TERRE EMERSE A RISCHIO DESERTIFICAZIONE

ENTRO IL 2030 700 MILIONI DI PERSONE COSTRETTE A MIGRARE A CAUSA DEI DESERTI CHE AVANZANO

Negli anni la temperatura del pianeta ha subito una variazione documentata.

“PRESERVARE LE RISORSE IDRICHE DEL PIANETA E’  IMPRESCINDIBILE DALLA TUTELA DEGLI ECOSISTEMI FORESTALI”

download1Almeno il 40% delle terre emerse del nostro Pianeta è minacciato dalla desertificazione. Ogni anno 12 milioni di ettari di terra fertile, cruciale anche per sfamare una popolazione che molto velocemente supererà i 9 miliardi di esseri umani, viene trasformata in deserto. Ogni anno, come è stato confermato dal 2015, per l’ONU “Anno internazionale dei Suoli”, circa 24 miliardi di tonnellate di suolo fertile vengono perduti per fenomeni di erosione, ed i suoli costituiscono la base per più del 90% della produzione alimentare mondiale. Il fenomeno della desertificazione è dovuto soprattutto alla pressione umana sulla ricchezza dei suoli del Pianeta ed è quindi fortemente connesso alla distruzione delle foreste e degli altri habitat naturali che proteggono i nostri suoli, alla cattiva gestione dei suoli stessi, alla modificazione dei cicli idrici e ovviamente ai cambiamenti climatici.

Si stima che entro il 2030 la scarsità d’acqua obbligherà 700 milioni di persone a migrare. Per l’UNEP il 40% dei conflitti umani è generato dalla competizione e dall’utilizzo delle risorse umane di risorse naturali, come appunto l’acqua), è ancora in gran parte inesplorata. Ma è inequivocabile che la distruzione degli ecosistemi, fra cui la deforestazione, eserciti un impatto negativo sulle condizioni di benessere, di sicurezza e di salute delle comunità locali, contribuendo sostanzialmente a favorire il fenomeno delle migrazioni.

L’irrigazione per l’agricoltura utilizza a livello mondiale il 70% dell’uso umano dell’acqua sottratta ai fiumi, laghi e falde acquifere e si ritiene che la domanda di cibo continuerà a crescere fino a raggiungere un incremento di richiesta di acqua del 55% entro il 2050. Pur essendo la Terra un pianeta ricco di acque, solo l’1% delle acque è acqua dolce e quindi utilizzabile dall’uomo, distribuito tra fiumi, sorgenti, falde e laghi. Molti grandi serbatoi di acqua affondano le proprie radici in grandi ecosistemi forestali come, ad esempio, la foresta amazzonica che con i suoi 100.000 km di corsi d’acqua custodisce e rigenera quasi il 20% dell’acqua dolce che si riversa nei nostri mari.

È difficile definire un confine tra foreste e acque: le foreste producono, raccolgono, alimentano l’acqua così come l’acqua dà vita alle foreste e ne mantiene nel tempo i complicati ed affascinanti equilibri dinamici. Senza acqua non ci sarebbero molti delle grandi foreste, senza foreste non si sarebbe molta della disponibilità di acqua a cui attingiamo. Si deve, infatti, considerare considerare che i “servizi” prodotti dalle foreste come appunto le precipitazioni hanno effetti anche a grandissima distanza. Un recente studio realizzato dall’università di Princeton (clicca qui per leggere lo studio) mette in correlazione la deforestazione in Amazzonia (ad oggi abbiamo perso quasi un quinto della foresta e un altro quinto è stato degradato) con i fenomeni di siccità in California, mentre altre ricerche condotte dal prestigioso Goddard Institute for Space Studies (GISS) della Nasa, uno dei centri di ricerca più autorevoli a livello mondiale sui cambiamenti climatici, indicano come la deforestazione dell’Amazzonia produce  effetti sulle piogge in Nord America e nel resto del pianeta (clicca qui per leggere lo studio).

Quando si distruggono le foreste e il loro importante ruolo nel ciclo dell’acqua e dei sistemi idrogeologici si rafforzano inevitabilmente la portata e l’intensità di fenomeni come alluvioni, dissesti idrogeologici, siccità e desertificazione. Si tratta una delicata catena che, se spezzata, produce quindi devastazioni con un effetto domino sia su cala locale (disastri ambientali) sia su scala globale (cambiamento climatico).

La situazione delle foreste non è migliore in Africa dove il recente dossier dell’UNEP (The economics of land degradation in Africa, Unep 2015) dimostra come un’area compresa tra un terzo e il 50% del continente sia interessato da fenomeni di desertificazione indotta dall’uomo.

In Asia la situazione segue, verosimilmente, lo stesso paradigma. All’aumento della densità demografica e all’incalzante deforestazione consegue un correlato aumento delle catastrofi naturali come la siccità. È stato calcolato che, solo in questo continente, la siccità dal 1900 ad oggi, è stata la causa di 9,6 milioni di vittime (http://ejap.org/environmental-issues-in-asia/natural-disasters-asia.html).

download2Questi dati dovrebbero far riflettere con attenzione tanti governi sulle politiche per la conservazione del prezioso “oro blu” che è imprescindibile dalla conservazione del nostro “oro verde”, ossia degli ecosistemi forestali che producono e proteggono le risorse idriche del Pianeta: “Le foreste precedono i popoli, i deserti li seguono”. (François-René de Chateaubriand).

 

Roma, 16 giugno 2016

 

 

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FSC® Italia e WWF Italia insieme per promuovere la buona gestione forestale

COMUNICATO STAMPA

imagesCollaborare per promuovere la conoscenza e la diffusione della certificazione di gestione forestale responsabile: ecco il motivo dell’accordo tra il Forest Stewardship Council® (FSC) Italia e il WWF Italia, siglato nella sede dell’associazione ambientalista.

 

L’accordo, diviso in 5 punti, parte dal ruolo di primo piano ricoperto dall’Italia nel mercato dei prodotti forestali soprattutto come importatore; ruolo a cui – si legge nel documento – “dovrebbe corrispondere un’assunzione di responsabilità per quello che riguarda la corretta gestione forestale, la promozione della certificazione, e l’attivazione di politiche convincenti di sostegno ai Paesi produttori nella responsabilizzazione delle pratiche forestali”. Di qui l’intesa su azioni congiunte che valorizzino la certificazione FSC come elemento portante negli strumenti di programmazione nel settore forestale, a livello nazionale e regionale, concorrendo alla definizione degli Standard nazionali di gestione forestale responsabile e al procurement sostenibile, sia pubblico che privato.

WWF Italia, socio di FSC Italia dal 2005, ha da sempre appoggiato lo schema del Forest Stewardship Council ritenendolo il più rigoroso fra quelli esistenti sul mercato, informando aziende e consumatori sui vantaggi della gestione forestale responsabile: vantaggi non solo di tipo ambientale (attenzione alle aree ad alto valore di conservazione; protezione della biodiversità; minimizzazione degli impatti nelle aree di taglio), ma anche sociale (formazione degli operatori forestali; coinvolgimento delle comunità locali e di tutti i portatori di interesse) ed economico.

Mentre le ultime foreste remote e selvagge del Pianeta ci regalano ancora specie di animali e piante sconosciute alla scienza e gli ecologi comprendono più a fondo i meccanismi con cui le foreste sostengono gli equilibri del pianeta, la degradazione degli stessi ecosistemi aumenta e la deforestazione avanza a ritmo incalzante”. Dichiara Isabella Pratesi, Direttore Conservazione WWF Italia che aggiunge: “Accordi come quello tra WWF e FSC rappresentano un’opportunità per contribuire alla promozione di un nuovo paradigma di sostenibilità di cui possano beneficiare la biodiversità in primis ma anche i governi, le imprese e le comunità locali”.

“La firma di questo documento rappresenta un ulteriore passo verso una più generale e diffusa ‘cultura delle foreste’ e siamo contenti di essere sostenuti in questo da un partner come il WWF Italia” spiega Diego Florian, direttore di FSC Italia, che aggiunge “A questo accordo seguirà la definizione di un piano di azione concreto e dettagliato sullo sviluppo delle singole attività, dalla comunicazione al corporale engagement alle politiche per gli acquisti pubblici verdi. Per noi è un altro tassello verso il compimento della nostra promessa: foreste per tutti, per sempre”.

Roma, 15 giugno 2016

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5 GIUGNO Giornata Mondiale Ambiente dedicata al bracconaggio e al traffico illegale di natura

Comunicato stampa del WWF Italia

WWF, I CRIMINI DI NATURA NEL MONDO VALGONO 213 MLD DI DOLLARI

La campagna del WWF “Stop ai crimini di natura” –  http://criminidinatura.wwf.it/

VIDEO

Il bracconaggio insieme a tutte le forme di appropriazione illegale di risorse naturali con un fatturato annuale di 213 miliardi di dollari rappresenta il quarto mercato criminale del Pianeta.

bracco1Il bisogno di proteggere la flora e la fauna del Pianeta dalla predazione del crimine organizzato è diventata una priorità mondiale. L’Ufficio Drugs and Crime delle Nazioni Unite (UNODC) ha pubblicato in questi giorni il rapporto annuale “World Wildlife Crime Report” dove sono illustrati con estrema chiarezza analisi e dati relativi ai “Crimini di Natura” che insanguinano e condannano all’estinzione specie uniche per il valore ecologico e cruciali per lo sviluppo sostenibile di paesi fragili dal punto di vista politico ed economico ma ricchi di biodiversità.

bracco2L’emergenza bracconaggio ha raggiunto un livello di attenzione talmente elevato da avere targets dedicati nell’importante Agenda 2030 con gli obiettivi di sviluppo sostenibile approvati da tutti i paesi del mondo lo scorso anno all’Assemblea generale delle Nazioni Unite la cui implementazione è stata oggetto della seconda United Nations Enviroment Assembly (UNEA2), tenutasi a Nairobi presso la sede dell’UNEP dal 23 al 27 maggio scorsi dove è stata lanciata la campagna “Wild for Life” dedicata ad arrestare il traffico di specie che a livello mondiale rischiano l’estinzione.

bracco5Proprio l’assemblea ambiente delle Nazioni Unite è stata un’importante occasione per ricordare che ogni anno in Africa vengono bracconati più di30.000 elefanti e che paesi come la Tanzania e il Mozambico hanno perso in soli 5 anni tra il 50 e il 60% della loro popolazione di questi straordinari pachidermiOgni anno viene ucciso il 10% dei gorilla di pianura. In Zimbabwe è scomparso in pochi anni il 60% della popolazione di rinoceronti e in 10 anni è scomparso quasi il 70% degli elefanti di foresta del bacino del Congo. Anche gli squali sono in drammatico declino (alcune specie in pochi anni hanno subito una riduzione del 98%) mentre in alcune regioni abbiamo perso il 90% delle popolazioni di pangolini. Si è ridotto del 40% il territorio in cui prima viveva la vigogna, un meraviglioso animale sud americano. La tigre dell’Amur è stata ridotta dal bracconaggio a non più di 540 esemplari, in via di estinzione mentre i leoni in Africa occidentale hanno a disposizione solo l’1% del precedente territorio di diffusione.

bracco3Secondo le Nazioni Unite il bracconaggio e il commercio illegale di natura non si ferma alle specie carismatiche: l’indagine dell’UNODC analizzando164.000 sequestri in 164 paesi diversi ha riscontrato la presenza di ben 7000 specie oggetto di crimini. La cattura, l’uccisione, la trasformazione e la commercializzazione illegale di queste specie contamina un’infinità di prodotti e settori: dalla moda (come pelli e avorio) all’arredamento (come alberi e altre piante in via d’estinzione), dal cibo (come scimmie e pangolini) ai prodotti farmacologici tradizionali (come parti di tigre e corna di rinoceronti) e agli animali domestici (come pappagalli e rettili). Sempre secondo l’ufficio UNODC tutti siamo potenzialmente complici del bracconaggio e tutti abbiamo la responsabilità di agire, anche attraverso la diffusione della consapevolezza, dell’informazione e delle pratiche di un consumo responsabile.

bracco6Purtroppo anche in Italia la piaga del bracconaggio fa strage di animali protetti. Milioni di uccelli ogni anno vengono uccisi da doppiette, trappole e reti. Le 300 guardie del WWF, in prima linea nella lotta ai crimini di natura italiani, ogni anno sequestrano migliaia di richiami, munizioni, armi illegali. Il WWF chiede per la giornata dell’ambiente che l’Italia si doti di un piano nazionale per fronteggiare il fenomeno illegale della cattura, uccisione e importazione di specie selvatiche. Non solo a difesa degli uccelli (rispetto ai quali il ministero dell’Ambiente ha appena avviato un processo di consultazione per la redazione di un piano, su sollecitazione dell’Unione Europea), ma a difesa di tutte le specie vittime di lacci, trappole, veleno e armi da fuoco. Fra questi, è doveroso ricordarlo, ci sono ogni anno centinaia di lupi. Il WWF chiede, inoltre, un maggiore coordinamento tra le forze dell’Ordine per rafforzare l’efficacia della sorveglianza, accurate indagini, condanna dei responsabili e un inasprimento delle sanzioni e delle pene per i reati contro la fauna selvatica.

bracco7Proprio in questi giorni si è concluso lo storico campo anti-bracconaggio WWF sull’Isola di Ischia, una delle “aree trappola” per i migratori primaverili che sostano sulle isole tirreniche esausti dopo il lungo viaggio, e dove da sempre il bracconaggio è esercitato con tutti i mezzi a disposizione. I risultati sono stati importanti: in collaborazione con la Polizia di Stato sono stati sequestrati 4 fucili da caccia, di cui 2 rubati (uno clandestino e un altro con la matricola abrasa); 3.800 cartucce, 6 richiami acustici, 56 trappole per uccelli e 5 tagliole. Una persona è stata arrestata e 4 denunciate. 

Fermare il traffico di specie selvatiche e dei prodotti che da queste derivano, alimentato dal bracconaggio, è una responsabilità anche europea. Il WWF sta interloquendo, proprio in questi giorni, con i ministeri dell’Ambiente dei paesi membri dell’Unione Europea, tra cui l’Italia, in vista dell’approvazione, il 20 giugno prossimo a Bruxelles, del Piano d’azione europeo sul traffico di specie selvatiche in coerenza con gli obiettivi della Convenzione CITES (Convenzione sul commercio internazionale di specie di fauna e flora selvatiche minacciate di estinzione). Negli incontri avuti recentemente con gli uffici competenti della Direzione Protezione della Natura e del Mare del Ministero dell’Ambiente italiano il WWF ha auspicato che al più presto vengano impiegate al meglio le risorse derivanti dal gettito fiscale generato dai diritti di prelievo, opportunamente adeguati, che gravano sulle attività commerciali consentite per finanziare le attività di contrasto all’illegalità (finanziamento per i nuclei specializzati del CFS, conservazione degli esemplari confiscati, marcaggio, controlli delle certificazioni) e ha chiesto che l’Italia valuti un inasprimento del quadro sanzionatorio, definito nel nostro Paese a partire dal 1992, per chi violando le leggi vende, espone o detiene per la vendita, o trasporta specie selvatiche in via di estinzione introducendo pene più severe per le attività che vedono il coinvolgimento della criminalità organizzata o di gruppi terroristici (in linea con la Convenzione ONU contro il Crimine Organizzato Transnazionale). Su scala europea il WWF ritiene che nel contrasto ai traffici illegali in ogni paese membro, oltre a garantire adeguati finanziamenti, debbano essere coinvolte nelle attività di prevenzione e contrasto dell’illegalità tutte le amministrazioni competenti che si occupano di giustizia e ordine pubblico, crimine organizzato, commercio, affari esteri. Infine, per il WWF è importante che tutti i Paesi europei garantiscano il supporto ai Paesi Terzi.

Roma, 3 giugno 2016

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A Scientifiqua 2016 del Liceo di Terracina il contributo del WWF sui cambiamenti climatici

 

IMG_5410Oggi al Liceo Leonardo da Vinci di Terracina la rassegna sulla cultura scientifica 2016 Scientifiqua ha avuto al centro i cambiamenti climatici e l’accordo COP21 di Parigi.

 

A parlare dell’attualissimo tema è stato chiamato il dottor Domenico Gaudioso dell’ISPRA, membro del Comitato tecnico scientifico del WWF Italia e nel passato presidente del WWF Lazio.

IMG_5407Il dottor Gaudioso ha presentato l’accordo di Parigi illustrando gli obiettivi e i risultati con gli impegni per gli Stati che in aprile lo hanno sottoscritto per contenere l’aumento della temperatura del pianeta sotto i 2 °C.

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Di fronte alle classi quinte dell’Istituto Gaudioso  ha presentato gli impatti dei cambiamenti climatici sulle attività umane.

 

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E’ passato poi ad analizzare gli impatti dei cambiamenti climatici sull’Europa e sull’Italia.

 

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Gaudioso ha invitato gli studenti a ritenersi coinvolti personalmente in una strategia di contrasto ai cambiamenti climatici con la riduzione drastica dell’uso delle fonti energetiche fossili responsabili dell’aumento dell’anidride carbonica nell’atmosfera. Ha rinforzato tale argomento presentando la parte dell’accordo di Parigi riservata agli Enti locali che in Italia è stata assegnata al Patto dei sindaci. 

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La lotta ai cambiamenti climatici inizia qui con attività di contenimento dei consumi energetici e i sindaci sono chiamati ad organizzare la vita sociale dei cittadini in linea con i principi che gli Stati hanno sottoscritto. 

Domenica 29 maggio 2016 Giornata delle Oasi WWF, a Terracina apertura straordinaria della Rimembranza

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GIORNATA OASI WWF – 29 MAGGIO 2016

“IL VALORE DELLA NATURA”

 

 

 

 

Avere cura della natura significa non solo preservarne la sua bellezza, ma anche garantire a tutti noi il vero benessere.

Circa 100 Oasi WWF sul territorio nazionale.

La Giornata delle Oasi nel Lazio; qui in video.

A Terracina i volontari del WWF terranno aperto il parco della Rimembranza con il programma seguente:

Apertura mattina ore 10-13

ore 11.30 visita guidata condotta da Pino Forlenza

Apertura pomeriggio ore 16-19

ore 18 “Rimembranze taracinesi” conversazione di Emilio Selvaggi

Come sempre, l’ingresso al parco è libero.

 

SOS lupo. Oggi in 10 città italiane si balla per i lupi.

lupo_social_26220Balla coi Lupi – FlashMob

(dal sito del WWF Italia)

 

 

Sabato 30 aprile nelle piazze di 10 città italiane, un flash mob dedicato alla Campagna #soslupo a passo di danza, il primo del genere in Italia. Le piazze di 10 città italiane si trasformeranno per una sera in una milonga di tango, con lo slogan BALLA CON I LUPI.

 

balla_coi__6__28445Gli uomini danzatori indosseranno una mascherina da lupo per richiamare l’attenzione sul rischio concreto di abbattimenti legali di questa specie protetta, come prevede la proposta del nuovo “Piano di conservazione e gestione del lupo in Italia” presentato dal Ministero dell’Ambiente.

I ballerini delle scuole di tango hanno aderito con entusiasmo a questa speciale serata di tango in piazza per rilanciare forte il nostro messaggio:

#SOSLUPO, DICIAMO NO ALL’ABBATTIMENTO LEGALE DEL LUPO
L’Italia deve restare un paese in cui l’uomo può convivere in armonia con il lupo.

Le piazze di Balla coi Lupi

Trova la piazza più vicina a te e vieni a ballare con noi!

PIEMONTE:
Torino, Via Roma – Galleria San Federico  – Ore: 22.00
(Scuola di ballo: Tango Intenso )

LOMBARDIA:
Milano, Piazza dei mercanti  – Ore: 21.00
(Scuola di ballo: Milano Tango e Mario Tango Pavia )

VENETO:
Venezia, Campo San Giacomo – Ore:22.00
(Scuola di ballo: Tango social )

Verona, Piazza Erbe (se piove Piazza Mercato Vecchio) – Ore: 21.00
(Scuola di ballo: Clandestino Tango Club )

TOSCANA:
Firenze, Portici Piazza Repubblica – Ore: 22.00
(Scuola di ballo: Passion de Tango )

 Livorno, Terrazza Mascagni – Ore: 20.00
(Scuola di ballo: Livorno Danza e Spettacolo )

LAZIO:
Roma, Piazza del Campidoglio – Ore: 19.00
(Scuola di ballo: Tangare )

PUGLIA:
Lecce, Villa comunale (Villa della Lupa) – Ore: 17.30
(Scuola di ballo: Beltango Lecce, Tango Illegal, Blutango, Tracce di Tango, Accademia Tango Tradición, Milonga Presidencial, La Sabrosa, Salentango, Tanguerofollia.)

CAMPANIA:
Napoli, Galleria Umberto I – Ore: 22.00
(Scuola di ballo: Salone Margherita )

CALABRIA:
Reggio Calabria, Via Marina Stazione FS Reggio Calabria Lido – Ore: 22.00
(Scuola di ballo: Reggio Tango )

Per approfondire leggere il Report
© WWF Italia

L’assessore Buschini, da Camposoriano alla mitilicoltura

downloadStamani l’assessore regionale ai Rapporti con il Consiglio, Ambiente e Rifiuti, Mauro Buschini, ha partecipato in una sala della trattoria di Camposoriano ad un incontro convocato dal candidato a sindaco del comune di Terracina, Alessandro Di Tommaso.

Tema dell’incontro lo stato della nuova legge sui parchi.

In sintesi, sia l’assessore che il candidato hanno preso impegno formale riguardo al completamento dell’iter del parco e ai finanziamenti che in parte sono già stati definiti. Il secondo, in particolare, illustrando la sua intenzione di agganciare la difesa dell’ambiente alle politiche su Terracina ha evidenziato gli interventi di qualità già realizzati nell’area come il grande vigneto della cantina Sant’Andrea e la coltivazione dello zafferano.

A nome della comunità ha parlato Ezio Sacchetti illustrando le difficoltà che i residenti devono superare per una convivenza pacifica con le norme del parco.

Tra gli altri hanno potuto esprimersi i rappresentanti del Comitato delle colline terracinesi e del WWF Litorale laziale.

Il primo ha sollevato la questione grave degli incendi boschivi che puntualmente si presenta in ogni estate mentre per il secondo ha preso la parola Franca Maragoni che ha posto il focus sulla sostenibilità ambientale degli interventi da realizzare.

In questa logica la professoressa ha fatto notare all’assessore Buschini come il paesaggio che ha potuto osservare nella sua visita non fosse quello originale ma quello trasformato da interventi legittimi ma non sempre rispettosi dei principi di compatibilità ambientale. Riprendendo il significato del termine sostenibilità ha chiesto all’assessore e al candidato di decidere per il bene dell’ambiente, di agevolare sì le imprese produttive ma nel rispetto dell’ambiente. L’intervento è servito anche a ricordare che l’iter di istituzione del parco ha preso avvio dall’attività di un gruppo di associazioni che hanno affiancato i politici fino alla istituzione (Cultura e Territorio e WWF di Terracina, Legambiente di Monte san Biagio, Legambiente e WWF di Fondi). 

Allargando il discorso e coerentemente con quanto detto per il parco la rappresentante del WWF  ha concluso, citando il caso della mitilicoltura, che la posidonia difende le coste dall’erosione e quindi anche le attività balneari. A questo proposito l’assessore ha assicurato che istituirà un tavolo per trovare la possibilità di interrompere la realizzazione dell’impianto di mitilicoltura.

Ovviamente, il WWF si è dichiarato disponibile a collaborare in tutte le sedi istituzionali affinché le scelte vadano in questa direzione.

 

 

Il 22 aprile nella Giornata mondiale della Terra le Poste Italiane celebrano i 50 anni del WWF Italia

(dal sito del WWF Italia)

Per la Giornata della Terra – 22 aprile – in arrivo il francobollo celebrativo per i 50 anni dell’Associazione in Italia, con l’acquerello di Fulco Pratesi.

 

 

 

Un panda con il suo cucciolo tra le piante di bambù, nel suo caratteristico habitat tra le foreste cinesi, disegnato con la tecnica dell’acquerello da Fulco Pratesi; in alto a sinistra il logo del WWF e la scritta “WWF Italia 50 anni per la natura”. Questa l’effige del francobollo celebrativo che Poste Italiane ha dedicato ai 50 anni del WWF Italia (1966-2016) e che sarà emesso il 22 aprile, in occasione di Earth Day, la Giornata Mondiale della Terra. Il francobollo avrà il valore di 0,95 centesimi e sarà emesso in 800.000 esemplari.

“Vedere, su un francobollo della Repubblica italiana, un mio bozzetto ispirato all’animale che ha simbolizzato per 50 anni il nostro impegno in favore della natura, mi ha veramente inorgoglito e commosso – ha commentato il fondatore e Presidente Onorario WWF Italia, Fulco Pratesi – . Aver potuto per mezzo secolo tenere alta la bandiera del Panda in manifestazioni, Oasi, crociere e feste è una prova di quanto la buona volontà e la generosità dei nostri soci, che continuano a sostenerci, abbiano contribuito a fare più bella l’Italia”.

Donatella Bianchi, Presidente WWF Italia: “C’è una storia che, grazie al WWF tutti i bambini imparano da piccoli , in ogni angolo del mondo. E’ quella del panda e delle tante specie di animali minacciate dall’uomo. Succede anche in Italia, da oltre 50 anni con il lupo, l’orso, le balene. Ci prendiamo cura di loro e dell’ambiente dove vivono. Il nostro sogno? Un pianeta dove l’uomo possa vivere in armonia con la natura”.

Il WWF ha letteralmente “inventato” le campagne per la protezione della natura nel nostro Paese: nel 1978 la campagna fatta con la nave scuola Amerigo Vespucci “Il mare deve vivere” fu la prima ad essere celebrata da una serie di francobolli a emissione limitata che raffiguravano specie marine come la cernia, la foca monaca, la tartaruga marina. In questi 50 anni  ha lasciato il segno, dall’approvazione della prima legge per la protezione della fauna selvatica alla legge quadro sui parchi (1991), dalla creazione del sistema Oasi, che tutelano 35.000 ettari di territorio – la prima fu Burano in Maremma nel 1967 – alla diffusione di una sensibilità ambientale attraverso le scuole, al grande lavoro svolto sulle specie in via di estinzione come il lupo, l’orso bruno, la lontra, il cervo sardo, la foca monaca.

A livello internazionale il WWF nasce nel 1961: con i suoi 5 milioni di sostenitori nel mondo, la presenza in circa 100 Paesi e oltre 2.000 progetti attivi, il WWF è la più grande organizzazione mondiale per la conservazione della Natura.

22 aprile 2016, Giornata Mondiale della Terra; a Terracina verrà celebrata nel parco della Rimembranza

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Nella giornata mondiale della terra tutti gli abitanti del pianeta sono invitati a prendersi cura della casa comune.

 

 

 

Questa giornata, fissata dall’ONU un mese e due giorni dopo l’equinozio di primavera, il 22 aprile, è celebrata da un miliardo di persone in 192 Paesi. Ha quindi già una sua storia che parte nel 1969 dopo il disastro ambientale causato dalla fuoriuscita di petrolio dal pozzo della Union Oil al largo di Santa Barbara, in California.

Quest’anno la Giornata assume un’importanza ulteriore perché l’ONU ha voluto scegliere questa data per la firma dell’accordo conclusivo della COP 21 che si è tenuta a Parigi nel dicembre scorso e che ha stabilito tre punti fondamentali

  •  limite di 1,5 gradi all’aumento della temperatura,
  • cento miliardi di dollari per i paesi in via di sviluppo
  • revisione ogni cinque anni sui tagli alle emissioni nocive.

Anche a Terracina quest’anno celebreremo la Giornata Mondiale della Terra  e lo faremo con l’apertura straordinaria del parco della Rimembranza dove ci saranno incontri, visite e percorsi tra storia, natura e cultura della terra.

L’iniziativa, nata in collaborazione tra Agenda 21 Locale e il WWF Litorale laziale, vuole essere, nello spirito proprio della Giornata Mondiale, un messaggio ai cittadini per far crescere in essi la consapevolezza della necessità di una tutela maggiore dell’ambiente in cui tutti viviamo.

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