Lunga gestazione del bando per la nuova gestione dei rifiuti a Terracina

Che fine ha fatto il capitolato della gara di appalto

per la nuova gestione dei rifiuti a Terracina?

“Le SS.LL. sono invitate a partecipare ai lavori delle commissioni congiunte I^ e VII^, programmati per il giorno 23.07.2012, ore 17.30, presso la sede del Consiglio Comunale, sita in Corso A.Garibaldi n. 62, con all’ordine dei lavori ” Servizi di raccolta e trasporto rifiuti urbani ed assimilati, nettezza urbana ed altri servizi connessi. – Discussione”.

Era luglio quando il WWF Litorale Pontino fu invitato a partecipare ad una audizione presso le due Commissioni congiunte durante la quale espose le proprie osservazioni alla bozza di capitolato. Da allora non se ne è saputo più niente, il bando sembra essersi volatilizzato, probabilmente è caduto nel tritacarne degli accordi politico-amministrativi che hanno caratterizzato l’estate terracinese.

Ne uscirà sconvolto?

La posizione del WWF LP è ben sintetizzata in questo link.

Eppur si muove? Parte con movimento lento la nuova gestione dei rifiuti a Terracina

Il WWL Litorale Pontino ha ricevuto questo invito.

Le SS.LL. sono invitate a parteciparere ai lavori delle commissioni congiunte I^ e VII^, programmati per il giorno 23.07.2012, ore 17.30, presso la sede del Consiglio Comunale, sita in Corso A.Garibaldi n. 62, con all’ordine dei lavori ” Servizi di raccolta e trasporto rifiuti urbani ed assimilati, nettezza urbana ed altri servizi connessi. – Discussione”.

Cordiali saluti.

Valentino Di Mauro

Presidenza del Consiglio Comunale.

Si sta mettendo in moto qualcosa sulla gestione dei rifiuti a Terracina?

Fontane leggere a Terracina: riduciamo l’uso della plastica

In questa settimana ha cominciato ad erogare acqua liscia e gassata la seconda fontana leggera di Terracina dopo quella installata a Borgo Hermada.

La notizia non è arrivata con un comunicato del Comune (in fondo, la casa dell’acqua è posta su un terreno pubblico) ma tramite il tam tam su facebook avviato dal gruppo del WWF Litorale Pontino.

In via Bachelet, quindi, è possibile rifornirsi d’acqua fresca con 5 o7 cent a seconda se si desidera riempire una bottiglia di acqua liscia o gassata. Ovviamente, sarebbe meglio abbandonare le bottiglie di plastica e utilizzare quelle di vetro.

Rifiuti e consulenti: progetti chiavi in mano nelle loro valigette.

dal sito di Ecceterra

Dopo l’insediamento della nuova giunta a Parma, il mondo guarda la città ducale. In tema di corretta gestione dei rifiuti, Parma può farcela.

Per andare nella direzione di un reale cambiamento, a nostro avviso, sarebbe opportuno:

1. avvalersi di persone che autodichiarino l’assenza di interessi in cda di società di offerta di servizi di smaltimento, progettazione impianti CDR ecc.;

2. avvalersi di esperti di differenti provenienze e competenze, in modo da esaltare i vari talenti e le varie specializzazioni;

3. dare priorità a chi ha lavorato su progetti concreti di riconversione nella direzione del “porta a porta” con tariffazione puntuale;

4. coinvolgere aziende che hanno esperienza nell’impiantistica di riciclaggio con recupero effettivo di materia.

Attorno, ci sono tecnici che lavorano sia per società che privilegiano l’incenerimento sia su progetti poco conformi a tale tipo di smaltimenti; occorre eliminare ogni potenziale ambiguità.

Ce ne sono alcuni che guardano a “Rifiuti Zero” con un occhio mentre con l’altro collaborano con Amministrazioni che vedono nella “soluzione finale” con inceneritore il fine del loro Piano rifiuti.

Ci sono consulenti che insistono con gli illusionismi del Trattamento Meccanico Biologico (TMB) e la combustione nei cementifici del CDR, prodotto tramite TMB.”

 A proposito di consulenti il Lazio ne è attraversato da orde. Li vedi girare con la 24ore in cerca dell’assessore di turno, del presidente di un consiglio comunale o del sindaco. E’ la nuova corsa all’oro in una regione arretratissima dove le uniche realtà positive sono rappresentate da coraggiosi (quasi temerari in assenza di impianti di filiera) sindaci di piccoli comuni che si sono avviati sulla strada del porta a porta.
Qui offrono una digestione anaerobica, lì un pirodistilgasogeno. Quest’ultimo non è frutto di fantasie estive,  è stato proposto a Itri che ha 10 mila abitanti, produce 3.600 ton/anno di rifiuti di cui il 54% è differenziato!

Le proposte di Ecceterra sono essenziali per evitare di cadere in trappole che allontanano le comunità da una gestione sostenibile dei rifiuti.

I rifiuti nel Lazio: le Amministrazioni abbandonino il gioco delle tre carte

Dalle notizie trapelate a mezzo stampa in questi giorni sembra che il vecchio gioco delle tre carte non sia mai stato messo da parte.

“Tra un’ipotesi di discarica e l’altra – dichiara Vanessa Ranieri Presidente del WWF Lazio – e l’apertura di fantomatici impianti di trattamento biologico, senza l’ombra dell’avvio serio della raccolta differenziata spinta domiciliare, non v’è dubbio che ciò che emerge con chiarezza è che gli unici ad avere le idee ben chiare non siano altri che gli imprenditori pubblici e privati”

Ricordiamo ancora con sconcerto il contenuto della sentenza del Consiglio di Stato di pochi mesi fa che, riformando la sentenza di primo grado, sdoganava di fatto la realizzazione dell’impianto di incenerimento di Albano, promosso inizialmente da una partecipazione pubblico- privata, composta da Pontina Ambiente (gruppo Cerroni) AMA e ACEA, raggruppati sotto la stessa sigla CO.E. MA., Consorzio Ecologico Massimetta.

Eppure da qualche tempo il COEMA non vede più nelle proprie compagini sociali il c.d. “pubblico”, essendo la proprietà tornata totalmente in mano al privato con il 33% alla Pontina Ambiente e il 67% alla Ecomed.

Insomma il sodalizio si è sciolto, ma forse non del tutto.

Se dovessimo sviluppare doti da veggenti si potrebbe ipotizzare che la visione proposta nell’ambito del commissariamento sia indirizzata, più che altro, verso un futuro in cui l’investimento non vada in favore della differenziata spinta, come ci impone l’Europa, ma verosimilmente verso un tenace attaccamento a quello che sinora è stato il sistema di incenerimento, attraverso la produzione dello STIR (Tritovagliatura ed Imballaggio Rifiuti – ex CDR), negli impianti di trattamento meccanico biologico a Paliano. Impianti che si vorrebbero affidati ad AMA e Acea con il successivo incenerimento nell’impianto di Albano del CO.E.MA., che forse a tutt’oggi ritiene ancora di poter beneficiare dei contributi ministeriali.

“Chiediamo l’immediata apertura del sito di compostaggio a Guidonia – conclude Ranieri – già autorizzato ed inspiegabilmente mai aperto, nonché la trasformazione degli impianti di TMB esistenti in impianti di compostaggio. In appena due mesi potremmo chiudere la procedura di infrazione e far volare la raccolta differenziata spinta, senza avere un’altra Malagrotta”.

Roma, 5 luglio 2012                                      

Contatti stampa:  Cesare Budoni – cell. 349 6040937

Era ora! Anche il Ministero dell’Ambiente spinge verso la raccolta differenziata dei rifiuti

Fai la differenza

Questo è lo slogan della Campagna di comunicazione del Ministero dell’Ambiente e della Presidenza del Consiglio per una gestione corretta dei rifiuti

Dal sito del MinAmbiente:

La campagna sarà “interattiva”, consentirà cioè ai cittadini, contattando il ministero dell’ambiente (scrivendo una mail a: failadifferenza@minambiente.it) di segnalare disservizi e altre problematiche relative alla gestione della raccolta differenziata sul proprio territorio.

Differenziare gli scarti è un passo fondamentale per consentire l’attuazione di un corretto ciclo dei rifiuti. Consente infatti di ridurre in maniera decisiva le quantità da avviare alla termovalorizzazione o in discarica (come purtroppo avviene ancora in molte città Italiane), consente di recuperare valore con la cessione delle materie prime “differenziate” e, di conseguenza, permette il riciclo e recupero dei materiali con un minore impiego di risorse naturali.

Ma per un ciclo corretto dei rifiuti è fondamentale, oltre all’impegno delle istituzioni preposte, il contributo di ciascuno perché la differenziata parte dalle case degli italiani. Da qui l’invito del Governo ai cittadini a “differenziare” di più meglio e l’opportunità di essere parte attiva indicando mancanze e problemi al Ministero dell’Ambiente.

Perché “ogni azione fa la differenza”.

Da Terracina dovrebbero partire migliaia di mail o no?

Si può fare di più: osservazioni del WWF alla bozza del Piano di gestione dei rifiuti di Terracina

Alcune sintetiche osservazioni alla bozza dello Studio di fattibilità per la riorganizzazione del Sistema di gestione dei rifiuti urbani 2012-Terracina presentato dalla società IDECOM.

OSSERVAZIONI

Questo progetto viene dopo altre proposte tutte abortite, con denaro speso per lo studio e mai alcuna realizzazione; sarà così anche questa volta?

E’ un deciso passo avanti rispetto al passato con l’estensione del porta a porta in zone fuori del centro storico e con l’obiettivo del 50%  di differenziazione, ma la città arriva ultima nell’ammodernamento del sistema di gestione dei rifiuti e deve puntare alla soluzione più sostenibile facendo tesoro delle esperienze realizzate da migliaia di comuni italiani.

Ecco il Progetto Raccolta rifiuti-Terracina (bozza)

Il WWF Litorale Pontino ha partecipato ad un paio di incontri in Comune durante i quali si è parlato di gestione dei rifiuti a Terracina.

Inizialmente sono stati presentati da tecnici della società Idecom alcuni lavori riferiti ad impegni presi nel 2011 con la Terracina Ambiente quali Piano di comunicazione Terracina, Progetto Terracina e Presentazione TerraPulita.

Successivamente si è parlato di un vero Piano Rifiuti sul quale il WWF ha fatto delle osservazioni senza ancora conoscerne la struttura nei dettagli.

Poco tempo dopo arrivava per e-mail la bozza dello Studio di fattibilità per la riorganizzazione del sistema di gestione dei rifiuti urbani

Bozza Progetto RACCOLTA RIFIUTI-Terracina

La lettura del Progetto apre nuove prospettive nella gestione dei rifiuti e il WWF si impegna a produrre delle osservazioni/integrazioni.