Il Festival delle emozioni nel Parco della Rimembranza

Si è concluso con successo il Festival delle Emozioni 2017 che ha visto la realizzazione di incontri, seminari, laboratori esperienziali e spettacoli all’insegna della cultura e del benessere psicofisico ed emotivo, realizzati nei luoghi più belli della nostra città, dalle spiagge alle meravigliose piazze, dagli edifici storici ai parchi. Uno dei siti scelti è stato il Parco della Rimembranza, dove si sono alternati laboratori che hanno condotto i bambini ad entrare in contatto con la natura attraverso la conoscenza di piante, insetti meravigliosi ed altri animali, o semplicemente toccando sassi, foglie e acqua e ascoltando i suoni della natura.

Per gli adulti invece si sono tenuti seminari e pratiche di yoga. Tra questi la coinvolgente pratica dello yoga della risata e un interessante incontro sul controllo dell’ansia.

Una serata di performances artistiche e di letture legate alle emozioni e un concerto hanno trovato nel Parco della Rimembranza un palcoscenico naturale di suggestiva bellezza.                                                                             Un esempio per tutte l’esibizione di Alessandra Romagna e Elvio Ceci

Tutte le iniziative hanno visto la collaborazione attiva dei volontari WWF e degli studenti del Liceo L. da Vinci che hanno partecipato al Progetto di “Alternanza Scuola Lavoro”. Il Parco è stato illustrato e descritto agli ospiti nella sua tipologia diversa da quella degli altri parchi della città, sottolineandone il patrimonio in termini di storia e archeologia ma soprattutto di biodiversità. Prima e dopo gli incontri gli studenti hanno accompagnato lungo i sentieri i visitatori curiosi di scoprire questa meraviglia.

Il Festival è terminato ma sia l’accoglienza offerta dalla natura che la passione dei volontari rimangono a disposizione di chi volesse passare qualche momento o qualche ora davvero speciale in quello che davvero può essere considerato uno straordinario luogo di benessere psicofisico.

 

A breve il gruppo dei volontari WWF renderà noto il calendario delle attività che si svolgeranno nel Parco della Rimembranza durante l’estate.

Domenica 4 giugno Festa dell’Appia antica tra Fondi e Itri: amministrazioni, associazioni e cittadini insieme

L’Appia day voluto dalle amministrazioni di Fondi e Itri con la collaborazione delle associazioni culturali e ambientaliste ha visto una grande partecipazione popolare.

La visita guidata del pomeriggio durata fino al tramonto è stata segnata da momenti in cui esperti di storia locale, di archeologia, di botanica e di cammini storici hanno illustrato ognuno con le proprie competenze i diversi aspetti inerenti l’evento.

Prima dell’avvio l’archeologa Marisa De Spagnolis ha presentato la strada antica

Subito dopo un lungo corteo di persone si è avviato camminando sui basoli

Al primo slargo l’archeologa ha illustrato il luogo e le tecniche di taglio dei grandi massi utilizzati per le sostruzioni della strada

Arrivati al fortino di Sant’Andrea tra note storiche e informazioni sulla vegetazione locale hanno preso la parola Alberto Alberti del Gruppo dei Dodici che ha inserito l’elemento quasi terapeutico del camminare nei boschi e Lorenzo Quilici che ha illustrato il suo ultimo libro scritto insieme a Stefania Gigli Per la Via Appia tra i monti Ausoni e Aurunci.

Per le due amministrazioni hanno portato il saluto il sindaco di Itri e il vicesindaco di Fondi.

Alla fine della camminata uno stand con cibo prodotto secondo ricette antiche ha ristorato i tanti partecipanti mentre un gruppo folcloristico si esibiva nello spiazzo ricavato davanti al ponte rinascimentale distrutto durante l’ultima guerra e ricostruito una decina di anni fa.

Domenica 4 giugno 2017 Appia Day tra Fondi e Itri

Domenica prossima la manifestazione Appia Day si svolgerà nell’unico, per ora, parco dell’Appia antica presente in provincia di Latina.

Scenario straordinario dell’evento saranno i circa tre chilometri dell’Appia restaurata che si inerpica nella gola di Sant’Andrea tra Fondi e Itri.

Il programma ricco di visite guidate, gastronomia e incontri culturali è sulla locandina

 

Nella giornata gli organizzatori hanno inserito anche la presentazione del libro di Lorenzo Quilici e Stefania Gigli che avverrà nella stessa cornice di alcuni dei luoghi descritti.

 

Dalla pulizia dell’esedra romana al parco dell’Appia superiore

L’iniziativa delle associazioni Archeoclub, Cultura e Territorio e WWF Litorale laziale di pulire l’esedra romana posta al km 108 dell’attuale via Appia, in concomitanza con una camminata lungo il percorso di Piazza Palatina, ha dato l’avvio ad una raccolta di firme per chiedere alle Istituzioni competenti (MIBACT, Regione Lazio, Comune di Terracina) il recupero, la valorizzazione e la fruizione permanente del tracciato superiore della Via Appia a Terracina compreso tra l’acropoli di S. Francesco e l’esedra traianea sul Lago di Fondi, concepito come “Parco dell’Appia” all’interno del Parco Regionale dei Monti Ausoni, con riferimento particolare alla recente L.R. n. 2 del 10 marzo 2017, concernente le “Disposizioni per la realizzazione, manutenzione, gestione, promozione e valorizzazione della Rete dei Cammini della Regione Lazio (RCL)”.

La sottoscrizione della richiesta è partita proprio domenica 14 maggio e chi vuole collaborare nella raccolta può stampare il modulo che una volta completato andrà consegnato ad una delle associazioni proponenti

 

 

Alla Rimembranza la tabella con le informazioni sugli orari di apertura è in restauro.

La bacheca che mostra gli orari di apertura del parco della Rimembranza non sarà presente per una decina di giorni, aveva bisogno di un delicato restauro.

Dopo anni di esposizione al sole e alla pioggia stava scomparendo l’opera grafica di Emilio Selvaggi che con la sua solita ironia si era rappresentato come uno gnomo.

Per conservare anche questo ricordo di Emilio abbiamo coinvolto la restauratrice Anna Catena che si è offerta cortesemente per ripristinare i colori e le immagini della tabella in compensato marino.

Ricordiamo che in questo periodo il parco viene aperto il sabato e la domenica dalle ore 16 alle ore 19 e in qualsiasi giorno per i gruppi che lo richiedano. L’ingresso è libero, ovviamente.

 

 

Il biodistretto del Montalbano, un interessante convegno tenutosi a Quarrata

 

In questo week end si è tenuto a Quarrata (PT) l’importante convegno Montalbano in transizione organizzato dall’Università di Firenze (Dipartimento di Architettura) insieme al laboratorio DidAlabs  Piani e Progetti per la Città e il Territorio, i comuni e l’associazione per il biodistretto del Montalbano.

Sono stati due giorni trascorsi a informarsi, discutere e progettare il Bio-Distretto con tutte le realtà interessate (associazioni, istituzioni, cittadini, agricoltori, GaS, scuole, comitati genitori, ecc.).

Sono stati attivati otto tavoli di lavoro:

  1. Quale nuova ruralità, economie locali e stili di vita per il sistema socio territoriale del Montalbano?
  2. Come valorizzare il turismo enogastronomico, rurale e paesaggistico del Montalbano?
  3. Quali agricolture per sostenere la transizione del Montalbano?
  4. La garanzia partecipata può essere un modello praticabile nel Montalbano?
  5. Quale alternativa ai pesticidi nel Montalbano?
  6. Il sistema agroalimentare locale: il ruolo cruciale delle mense pubbliche
  7. Il territorio fabbrica di energia: rifiuti e scarti da problema a opportunità
  8. Quale strumenti, quale normativa per il territorio aperto che incentivi il ritorno alla terra?

Al convegno hanno partecipato anche soci del WWF Litorale pontino e rappresentanti del Gruppo NO PESTICIDI di Terracina che hanno trovato molto interessante la prospettiva del biodistretto che rappresenta oggi in Italia la massima espressione del rapporto tra produttori di cibo sano e consumatori consapevoli.

 

Il Gruppo NO PESTICIDI ha riportato all’interno del biodistretto l’esperienza maturata nei social (oltre 50.000 iscritti), le questioni legali, le richieste dei cittadini, l’esperienza della petizione e alcune proposte.

E’ intervenuta anche una componente associativa del Comune di Belluno che ha riferito al biodistretto come ha potuto fermare tramite un Regolamento Comunale (regolamento-fitosanitari)l’avanzata del prosecco e dei pesticidi al seguito (Movimento Terra bellunese).

A poco più di un mese dalla scomparsa ricordato alla Rimembranza Emilio Selvaggi

img_6724

 

In una giornata di sole e alla presenza di tante persone stamani alla Rimembranza è stato ricordato Emilio Selvaggi.

 

 

 

img_6767

 

E’ stato un incontro tra amici senza formalismi e con molta umanità dove molti hanno potuto raccontare un episodio, un aneddoto, una battuta da cui riappariva vivo Emilio con la sua saggezza e il suo spirito ironico.

 

 

img_6763

 

Ha cominciato il Prefetto Reppucci che ha raccontato la conoscenza di Emilio fatta nella commissione edilizia che da commissario prefettizio volle senza rappresentanti politici ma espressione delle associazioni e degli ordini tecnici. Ha riferito l’insistenza di Emilio su tanti temi ambientali a partire dalla Fossata all’epoca oggetto di appropriazione da parte di un privato.

img_6728

 

Catia Mosa ha letto il gustoso episodio della bandiera dei vietcong sul pisco montano raccontato da Emilio sul libro Niente da dichiarare curato da Giovanni Iudicone.

 

 

 

img_6730

 

Elisabeth, la moglie di Emilio, ha ricostruito gli anni giovanili della loro conoscenza quando per aver vinto il concorso della Giornata Europea della scuola Emilio fece un viaggio premio in Olanda ospite della sua famiglia. Quindi ha raccontato gli anni vissuti a San Felice dove fondarono la sezione WWF per poi ripetere l’operazione a Terracina quando vennero ad abitare in una cooperativa.

img_6769

 

Carlo Cappelli ha allietato i presenti recitando tra le altre alcune poesie in dialetto con storie vere aventi Emilio come protagonista.

 

 

 

Poi, man mano, Luciano Feragnoli, Luigi Di Mauro, Carlo Sante, Nello Leonardi, Alberto Alberti del Gruppo dei Dodici hanno riferito episodi vissuti con Emilio.

Sono intervenute anche la figlia Elisabeth e la nipote Namite.

 

Quasi a rappresentare tutti gli studenti che hanno avuto Emilio come insegnante Emanuela dell’Aquila ha riferito di avere raccolto il suo messaggio e che ora lo sta mettendo in pratica diventata a sua volta insegnante. Stesso discorso è stato fatto da Marco Marazzi che ha inviato da Milano dove lavora da anni una mail con le parole  Tanti gli insegnamenti che ho ricevuto ma ne ricordo uno su tutti: “lascia ogni posto dove sei stato meglio di come l’hai trovato”. Me lo disse una volta in classe quando avevo 13 anni ed e’ un imperativo morale che conservo ancora oggi dopo 34 anni.

 

Al termine della mattinata un aperitivo con moscato e dolcetti locali offerti da Luciano Feragnoli e pizzette messe a disposizione dal forno Il Fornaretto di Enzo Pannozzo hanno assecondato le ultime conversazioni sulla terrazza assolata.

 

 

Oggi a Fondi il Gruppo dei Dodici ha inaugurato il Centro Studi e Informazioni sulla via Francigena dedicando l’aula didattica a Emilio Selvaggi

12063671_467731103417163_1225240287230099307_n

Il Gruppo dei Dodici ha aperto un Centro importantissimo per lo sviluppo della via Francigena lungo l’Appia, un cammino ormai giunto al suo decimo anno di frequentazione da parte di numerosi viandanti.

 

 

Il CENTRO, situato nel mezzo del percorso francigeno, è destinato a raccogliere largo interesse ed è aperto a tutti quelli che operano per lo sviluppo della Via. E’ situato a Fondi in via Cesare Augusto, n.10.

Secondo il Gruppo dei Dodici il “CENTRO STUDI E INFORMAZIONI” di FONDI dovrebbe

1) Essere in grado di dare tutte le informazioni relative alla Via Francigena tra Roma a Benevento. Il CENTRO raccoglierà informazioni di ogni tipo e da molte fonti riguardanti alloggi, percorsi, servizi disponibili (es. trasporto bagagli), informazioni per assistenza sanitaria, sicurezza, trasporti, indirizzi di enti e persone specifici delle località, informazioni varie (come cibo per celiaci), orari di trasporti, eventi lungo il percorso, informazioni turistiche varie, ecc.

2) Fungere da polo di attrazione di varie associazioni di camminatori. Se i loro programmi di cammini saranno disponibili, si potrà comunicarli a chi programma di venire nel nostro territorio, in modo che possa scegliere quello più conveniente.

3) Fornire un centro dove vengano chiarite le possibilità di supporto economico da parte delle Istituzioni, Comuni, Regioni, Europa. Si potranno invitare persone esperte a spiegare le possibilità, i bandi e le modalità di accesso ai finanziamenti.

4) Stimolare iniziative comuni sia con altre associazioni (facendole interagire fra loro) sia con altri Enti.

5) Stimolare iniziative culturali, come musica del pellegrinaggio, incontri letterari, racconti di pellegrini di passaggio, biblioteca di pubblicazioni specifiche, ecc.

6) Fornire un luogo d’incontro per operatori economici con iniziative di potenziale interesse del pellegrinaggio.

7) Creare opportunità di lavoro connesse con la Via Francigena.

8) Fornire alloggio occasionale a pellegrini in difficoltà.

Giusta decisione la dedica dell’aula didattica a Emilio Selvaggi, uno dei Dodici fin dall’inizio, e sostenitore del recupero delle tradizioni popolari.

targafondixemilio

Momenti della cerimonia di apertura del Centro e della intitolazione dell’aula didattica a Emilio Selvaggi.

Emilio Selvaggi manca da un mese, alla Rimembranza lo si sente presente

Il 14 novembre scorso venne a mancare Emilio Selvaggi lasciando un vuoto non facilmente colmabile; le tradizioni popolari, la storia, l’ambientalismo vissuto hanno caratterizzato ad un alto livello il suo impegno culturale.

Il lavoro profuso in venti anni all’interno del parco della Rimembranza sta lì a dimostrare che Emilio sapeva unire alla elaborazione teorica una pratica virtuosa al servizio dell’ambiente e della città.

 

La terrazza coperta dalla pergola di glicini è stata per anni la sua aula dove impartiva lezioni a piccoli e grandi di storia, botanica, geologia e di tanti altri argomenti in una lingua arricchita da espressioni dialettali che affascinava il pubblico presente.

 

 

Proprio sotto quella pergola in cui si sente la sua presenza il WWF vuole ricordare Emilio ad un mese dalla scomparsa e invita ad un incontro informale quanti hanno un episodio, un aneddoto, una battuta scambiata con lui da raccontare a tutti noi.

L’appuntamento è per domenica 18 dicembre alle ore 10 nel parco della Rimembranza.  

Terracina per Emilio Selvaggi

img_6489

 

Dopo la camera ardente nella sala consiliare voluta dal sindaco Nicola Procaccini si sono svolti oggi i funerali di Emilio Selvaggi.

 

 

 

La città attraverso la sua amministrazione ha voluto dedicargli i meritati onori con funerali solenni alla presenza di numerosi cittadini.

Il WWF locale ha chiesto di poter dare l’ultimo saluto a Emilio proprio da quel parco della Rimembranza divenuto negli ultimi vent’anni la sua seconda casa.

Il sindaco Nicola Procaccini e Raniero Maggini, che Emilio ha conosciuto come presidente del WWF Lazio e vice presidente del WWF Italia, hanno espresso per la città e per l’associazione il rammarico per tale perdita e la certezza che il lavoro di Emilio avrà un seguito.