In una sala dell’ex-Acquario di Roma, oggi Casa dell’architettura, piena di gente interessata a conoscere gli sviluppi dell’accordo di Parigi sul clima, Edo Ronchi, presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, ha presentato il report LA SVOLTA-Dopo l’accordo di Parigi.
Ecco gli otto punti del sommario esecutivo:
- L’accordo di Parigi segna una svolta e obbliga tutti i Paesi ad aumentare gli impegni di riduzione delle emissioni di gas serra. La stabilizzazione delle emissioni mondiali del 2014 e 2015 potrebbe indicare l’avvio del cambiamento;
- L’obiettivo dell’accordo di Parigi verso 1,5°C, rispetto al precedente dei 2°C, richiederà a tutti i Paesi, se coerentemente perseguito, un consistente aumento degli impegni di riduzione delle emissioni di gas serra e un cammino più rapido verso l’uscita dall’era dei combustibili fossili;
- L’applicazione dell’accordo di Parigi richiederà un aggiornamento del pacchetto europeo per il clima al 2030, con target molto più ambiziosi su emissioni di gas serra, fonti rinnovabili ed efficienza energetica;
- Nel 2015 le emissioni di gas serra in Italia, dopo anni di riduzioni, sono tornate a crescere. Tra le cause un’estate molto calda, il PIL e i consumi che sono aumentati, il calo del prezzo del petrolio e del gas, ma anche il rallentamento della crescita delle fonti rinnovabili e delle misure per l’efficienza energetica;
- Nonostante la buona performance registrata in passato, in Italia nell’ultimo triennio 2013-2015 il contributo delle rinnovabili al consumo di energia si è fermato, facendo segnare una crescita media di appena +0,2% all’anno (dal 16,7% al 17,2%), mentre nel 2015 la quota di elettricità da fonte rinnovabile è diminuita, passando dal 43 al 38%;
- L’Italia raggiungerà i target europei al 2020, tranne quello sulle rinnovabili introdotto con la strategia energetica nazionale. Serviranno invece nuove politiche e misure per raggiungere quelli al 2030, in linea con lo scenario 2°C;
- Dopo l’accordo di Parigi occorre ridefinire la vision delle politiche energetiche e climatiche dell’Italia per tener conto dei nuovi e maggiori impegni di riduzione delle emissioni di gas serra;
- Una nuova strategia energetica nazionale al 2030 per l’Italia dopo l’accordo di Parigi: -50% di emissioni, 35% di rinnovabili, 40% di efficienza energetica.
Ecco tutto il report Italy_Climate_Report_2016