Domenica 18 maggio Giornata delle Oasi WWF, a Terracina la Rimembranza per l’Amazzonia

clip_image002

 

 

 

 

 

 

 

 

Domenica 18 maggio 2014

               Giornata delle Oasi del WWF

 Salviamo l’Amazzonia, Oasi del Mondo

 Missione speciale quest’anno per la Giornata delle Oasi WWF prevista domenica 18 maggio 2014. Le aree protette del WWF scendono in campo per salvare l’Oasi del Pianeta, la grande foresta Amazzonica che negli ultimi 50 anni ha perso quasi un quinto della sua superficie, compresi animali e risorse naturali preziose per le popolazioni locali e di tutto il pianeta.

 Vieni a trovarci al parco della Rimembranza

 Domenica 18 maggio il parco della Rimembranza di Terracina sarà aperto al pubblico dalle ore 10 al tramonto.

 Programma della Giornata

 

  • Visite guidate
  • Mostra fotografica sull’Amazzonia
  • Mostra fotografica Terracina dimenticata di Stefano Del Monte

 

I visitatori potranno passare una giornata serena nel parco più antico della città, dichiarato per legge monumento pubblico, ed eventualmente pranzare al sacco.

Potranno, inoltre, informarsi sulla raccolta differenziata in corso in città e che si pratica anche nel parco.

 

banner esterni 728x90

                                                                                           

Scienziati attaccano i sussidi dati all’energia da biomasse, negli Usa non ancora in Italia

centralebiomasse

 

 

 

 

Sul gruppo noinc è apparsa una notizia interessante riguardante le centrali a biomasse.

 

 

 

 

La rete britannica Biomassactionnetwork ha fatto conoscere la presa di posizione di una sessantina di scienziati americani contrari alle politiche energetiche che favoriscono la produzione di elettricità bruciando biomasse.

Hanno scritto al Segretario di Stato britannico per l’Energia ed il Cambiamento Climatico e al suo Capo – Consulente Scientifico manifestando la loro preoccupazione per il crescente uso di legname proveniente da foreste del sud degli USA destinato ad impianti per la produzione di energia elettrica nel Regno Unito ed in Europa (stimano esportazioni di 1,75 milioni di ton di legname nel 2012 che salirebbero a 5,7 milioni di ton nel 2015).

Gli scienziati affermano:

  • la richiesta di legname nel Regno Unito ed in Europa è spinta da politiche energetiche sbagliate che si basano in maniera non corretta sull’assunto che bruciare legname ridurrebbe le emissioni di CO2 e aiuterebbe ad affrontare il cambiamento climatico,
  • nell’assunto viene affermato che bruciare legname è un processo neutro dal punto di vista delle emissioni di carbonio perché nuovi alberi col tempo assorbirebbero e immagazzinerebbero la CO2 che viene liberata quando si brucia legname,
  • gli scienziati contestano questa affermazione in quanto recenti progressi hanno chiarito che bruciare alberi per produrre elettricità in realtà produce più emissioni di CO2 rispetto ai combustibili fossili e contribuisce anche ad altri problemi di inquinamento dell’aria,
  • ricerche pubblicate dimostrano che ci possono volere da 35 a 50 anni per consentire a nuovi alberi di arrivare a compensare le emissioni di CO2 rilasciate dalle combustioni precedenti.

Gli scienziati chiedono di cambiare le politiche che spingono a bruciare legna per produrre elettricità in Europa per contrastare i loro impatti avversi sul clima e la biodiversità.

Ecco la lettera degli scienziati USA noincentivi lettera scienziati

 

 

A Mazzocchio vogliono costruire una centrale a biomasse, dobbiamo stare sereni?

Salviamo l’ agricoltura e il turismo del nostro territorio!

Nella località di Mazzocchio del comune di Pontinia una società, la Pontinia Rinnovabili srl, intende insediare una centrale a biomasse. Il progetto ha ormai alle spalle una storia decennale fatta di ricorsi da parte di cittadini e dello stesso Comune e di tentativi da parte della società di scavalcare la volontà popolare superando le Istituzioni locali, Comune Provincia e Regione tutte contrarie, per appellarsi al Governo centrale.

Da Wikipedia:

Una centrale a biomasse è una centrale elettrica che utilizza l’energia rinnovabile ricavata dalle biomasse, attraverso diverse tecniche: l’energia può essere estratta sia per combustione diretta delle biomasse, mediante particolari procedimenti tendenti a migliorare l’efficienza, sia mediante pirolisi, sia mediante estrazione di gas di sintesi (syngas) tramite gassificazione. Il termine biomassa definisce qualsiasi materia organica (cioè derivata dal processo di fotosintesi clorofilliana) con esclusione dei combustibili fossili e delle plastiche di origine petrolchimica. Questa definizione raggruppa una varietà estremamente eterogenea di materiali: può trattarsi, ad esempio, di cascami dell’industria, di legname da ardere, di residui di lavorazioni agricole e forestali, di scarti dell’industria agroalimentare, reflui degli allevamenti, oli vegetalirifiuti urbani, ma anche specie vegetali coltivate per lo scopo, come il pioppo, il miscanto, ecc.

 

Il W W F prese posizione contro un tale intervento già nel 2007 con un documento redatto dall’associazione locale e firmato dal presidente regionale pro-tempore.  centraleBiomasse

Tale posizione venne confortata in un documento successivo, l’Energy Report WWF del 2011, in cui venivano elencate le modalità per raggiungere entro il 2050 il 100% di energia da fonti rinnovabili. L’elenco conteneva, ovviamente, energia solare, eolica, idroelettrica e geotermica e solo in mancanza d’altro e per centrali di piccolissima taglia si ipotizzava l’uso di biocombustibili liquidi e biomasse solide.

La biomassa è assimilata per legge ad una fonte rinnovabile (lo è anche la frazione organica dei rifiuti!) in quanto, in un calcolo molto approssimato, ha assorbito nella sua crescita tanta anidride carbonica quanta ne emette nella combustione ma ha un forte e preoccupante impatto ambientale e sanitario a causa del processo di combustione cui viene sottoposta nell’impianto.

schemaPontinia

 

La diffusione di tali industrie private, così vanno considerati tali impianti, è dovuto soprattutto ai meccanismi di incentivazione con denaro pubblico di cui godono.

La localizzazione dell’impianto nel zona di Mazzocchiio chiama in causa tutti i Comuni che vi confinano; il territorio di Terracina è lì a due passi e ancora non si conosce una eventuale energica reazione della politica locale e dell’Amministrazione comunale.

Il WWF Litorale Pontino che ha aderito al Comitato “NO BIOMASSE PONTINIA” sollecita i cittadini e gli amministratori a prendere coscienza della minaccia che grava sul nostro territorio e a sostenere le azioni del Comitato spontaneo.

nobiomassepontinia@gmail.com

http://nobiomassepontinia.blogspot.it/

 

GREENPEACE E WWF SU DECRETO EFFICIENZA

Panda

 

 

greenpeace-logo

 

       

SALVAGUARDARE LA PROGRESSIVITA’ DELLA TARIFFA ELETTRICA

MENO CONSUMI, MENO PAGHI

Presentato documento a Commissioni Attività produttive Senato e Camera

 

Non eliminare la progressività della tariffa elettrica e potenziare gli strumenti già esistenti a sostegno di tecnologie innovative per consentirne la diffusione nel mercato: questa la richiesta avanzata da Greenpeace e WWF  nel corso del ciclo di audizioni sul recepimento della Direttiva Europea sull’Efficienza Energetica (Atto Governo n. 90).

“L’obiettivo dell’efficienza deve essere quello di riuscire a far calare i consumi di energia, mantenendo elevati livelli di servizi”, ribadiscono Greenpeace e WWF. Il ruolo essenziale dell’efficienza energetica negli usi finali è oggi ampiamente riconosciuto come elemento chiave delle politiche energetiche, ma gli obiettivi quantitativi assegnati finora a questa “prima fonte di energia” sono stati meramente indicativi nel pacchetto 20-20-20, come anche nel dibattito attuale per il pacchetto clima- energia 2030. Questo appare un vero controsenso, specie a fronte del dibattito sulla minimizzazione dei costi del pacchetto clima. L’efficienza energetica è anche una misura che ha grandi potenziali di occupazione e di innovazione in interi settori dell’economia nazionale (per esempio la ristrutturazione ad alta efficienza del parco edilizio può essere realizzata in gran parte con tecnologie e lavoro italiani) . “E’ necessario imporre a livello europeo un obiettivo legalmente vincolante del 40% di maggiore efficienza” dicono Greenpeace e WWF.

 

Il razionale di una tariffa progressiva (prezzo del kWh crescente col consumo, prezzo del limite contrattuale sui kW crescente) è quello di aumentare l’attrattività economica degli utilizzi di tecnologie più efficienti, premiando indirettamente scelte dei consumatori più lungimiranti e le imprese che producono apparecchiature più efficienti e innovative. Al contrario, l’appiattimento della tariffa rende meno rilevante la scelta di apparecchiature energeticamente efficienti e rappresenta una spinta contraria al perseguimento dell’obiettivo di riduzione della domanda netta di energia, senza di cui gli obiettivi definiti dalla Roadmap 2050 sono difficilmente raggiungibili. La tariffa piatta implicherebbe un tempo di ritorno doppio per gli investimenti in tecnologie efficienti rispetto all’attuale tariffa progressiva.

La tariffa progressiva italiana costituisce un esempio a livello europeo (la Francia l’ha presa a modello). Anche Giappone, California e Belgio hanno prezzi unitari dell’energia che crescono col consumo. Grazie a questa e altre politiche la California è l’unico stato americano ad avere mantenuto costanti i consumi pro-capite negli ultimi 15 anni. I consumatori vengono informati in tempo reale ogni mese quando hanno superato un certo consumo e il prezzo unitario dell’energia per loro aumenta. Secondo Greenpeace e WWF, le “elettrotecnologie” innovative che coprono utilizzi termici utilizzando elettricità (come le pompe di calore efficienti, cucine a induzione, etc) possono dare un contributo al miglioramento dell’efficienza, ma la loro promozione non può essere perseguita distruggendo uno dei pilastri che finora ha contribuito alla diffusione di tecnologie più efficienti nel mercato.

Lo strumento più consono è quello di specializzare opportunamente i certificati bianchi su queste tecnologie. Inoltre l’introduzione di tariffe particolari per promuovere specifiche tecnologie è imprecisa (il kWh diventa meno caro per tutti gli usi finali sotto quel contratto) ed incoerente con ogni teoria razionale delle tariffe”, concludono Greenpeace e WWF.

Roma, 6 maggio 2014

Ufficio stampa – Greenpeace 06.68136061

Ufficio stampa WWF Italia – 06 84497213 –   02 83133233

“Natura in bancarotta. Perchè rispettare i confini del pianeta” Rapporto al Club di Roma

cover_Bancarotta_web

 

L’Aurelio Peccei Lecture 2014  ospita la presentazione dell’edizione italiana del Rapporto al Club di Roma “Natura in bancarotta. Perchè rispettare i confini del pianeta” di Johan Rockstrom e Anders Wijkman, a cura di Gianfranco Bologna WWF per Edizioni Ambiente.

 

 

 

 

La presentazione si terrà il 29 aprile alle ore 15.00 a Roma, presso Palazzo De Carolis – Via del Corso, ingresso in Via Lata 3

 

La Lecture sarà tenuta dagli stessi autori del volume Johan Rockstrom, uno degli scienziati più autorevoli sulle tematiche dell’Earth System Science e Global Sustainability, lead author dei paper sui Planetary Boundaries, direttore dello Stockholm Resilience Centre, professore di Environmental Science all’Università di Stoccolma e Anders WIJKMAN, copresidente del Club di Roma, senior advisor dello Stockholm Environment Institute e a lungo parlamentare europeo e già Policy Director dell’United Nations Development Programme (UNDP).

 

Il tema della Lecture sarà “La natura in bancarotta” che è anche il titolo del nuovo rapporto al Club di Roma di cui sarà presentata l’edizione italiana. Il rapporto declina brillantemente le più avanzate conoscenze scientifiche sul cambiamento ambientale globale dovuto all’intervento umano e le basi innovative necessarie per l’impostazione di una nuova economia che metta al centro il valore dei sistemi naturali. Si tratta di un tema attualissimo che è al centro dei programmi sulla Green Economy del WWF e di altre organizzazioni in tutto il mondo ed è oggetto delle discussioni in sede Nazioni Unite per l’elaborazione dei nuovi Sustainable Development Goals (SDGs) che saranno lanciati nel 2015.

L’iniziativa è organizzata da WWF Italia, Club di Roma e Fondazione Aurelio Peccei, in collaborazione con Unicredit.

Per confermare la propria gradita partecipazione basta rivolgersi all’Ufficio Eventi WWF,    eventi@wwf.it

 

 

Clima, WWF: “Non possiamo più aspettare”, non è un pesce d’aprile!

Dal sito del WWF Italia

Notizie pubblicate il 31 Marzo 2014

scr_228443_2602 Un pianeta in gravissima crisi a causa dei cambiamenti climatici: è questo il quadro che emerge  dal rapporto presentato oggi dagli esperti dell’IPCC, la task force Onu che da anni studia il clima, le responsabilità umane, gli impatti. I dati diffusi oggi dal Giappone confermano che il cambiamento climatico è una realtà, sta avvenendo ora e sta colpendo le vite e il benessere di intere popolazioni ed ecosistemi alla base di importanti cicli vitali.

 

 
I report: Europa sotto pressione
Le previsioni del Working Group II dell’IPCC  parlano di un rischio di effetti catastrofici derivanti dalla siccità, dai conflitti per il cibo, dagli incendi, dalle inondazioni e dalle estinzioni. L’Europa centrale e settentrionale (compreso il Regno Unito) saranno, ad esempio,  pesantemente impattati dalle inondazioni dei fiumi con la possibilità di raddoppiare i danni già attuali. Tenendo conto degli impedimenti alla crescita economica le perdite da inondazioni in Europa in uno scenario di aumento di 5.5° C potrebbero incrementare di 17 volte. Scenari foschi anche per la biodiversità europea: fino al 9% dei mammiferi saranno a rischio di estinzione e fino al 78% saranno severamente minacciati. Questi dati devono spronare l’Unione Europea e tutti gli stati membri all’azione.

Il WWF

“Questo report – sottolinea il Direttore Scientifico WWF, Gianfranco Bologna – ci pone dinanzi a due scelte: tagliare le emissioni ora e investire in azioni di adattamento e avere un pianeta su cui gravano rischi affrontabili, seppur a fatica e con grandi costi, oppure non fare nulla e prepararci a un mondo di rischi e impatti devastanti e fuori controllo. Il Report è molto chiaro su questo punto: non c’è da aspettare. Senza azioni immediate e specifiche per eliminare le emissioni di gas serra, gli effetti saranno ben più gravi e oltre i limiti di un possibile adattamento. Speriamo che il prossimo report IPCC che verrà reso noto a Berlino in aprile darà indicazioni chiare sulle soluzioni attuabili”.

“E’ evidente che esiste un enorme divario tra quanto la comunità scientifica ci dice da almeno 20 anni, e ciò che i governi hanno finora messo in atto. I dati parlano chiaro, ma il dibattito politico non produce la virata necessaria. Siamo tutti a rischio, il Mediterraneo è tra le aree che potrebbero essere maggiormente colpite, ma le persone e Paesi più poveri sono ancor più vulnerabili– ha dichiarato Mariagrazia Midulla, responsabile clima&energia del WWF Italia – Tutti i Paesi devono agire, a cominciare dall’Unione Europea che deve provvedere a varare un pacchetto ambizioso sul clima e l’energia per il periodo post 2020, includendovi forti target per la riduzione delle emissioni di gas serra, per le energie rinnovabili e per il risparmio e l’efficienza energetica”.

Rinnovabili, energia pulita ed efficienza energetica: il WWF ha lanciato la campagna Seize your power, riprenditi l’energia

Energia fossile: c’è anche un gioco interattivo
Il WWF ha realizzato nell’ambito della Campagna contro il carbone “Seize your power” un cartoon interattivo dove si scopre l’origine dei carburanti fossili, come il petrolio, tra le cause principali dell’aumento di CO2 e il conseguente cambiamento climatico. Il gioco ‘animato’ è stato premiato come “Site of the Day” per il CSS Design Awards.

Domani una ola di buio percorrerà il pianeta, sarà l’Ora della Terra. Comunicato stampa del WWF Litorale Pontino

EH14_memeFacebook_600x600_01

Comunicato stampa

Ora della Terra 2014

Domani alle 20.30 una grande ola di buio percorrerà il pianeta. Per sessanta minuti si assisterà all’ Earth Hour – l’Ora della Terra, la più grande mobilitazione globale dei cittadini e delle comunità di tutto il Pianeta per la lotta al cambiamento climatico, promossa dal WWF Internazionale.

Nel 2013 Earth Hour ha visto la partecipazione di oltre 2 miliardi di persone in 154 Paesi nei 7 continenti ed in oltre 7000 città in tutto il mondo, confermandosi come evento di forte valenza simbolica, un’occasione per rendere esplicita la volontà di sentirsi uniti in una sfida globale, che nessuno può pensare di vincere da solo.

Anche quest’anno l’Ora della Terra lascerà al buio monumenti, luoghi simbolo, sedi istituzionali, uffici, imprese e abitazioni private di tutto il mondo, coinvolgendo cittadini, istituzioni, imprese e testimonial nel cambiamento concreto che può garantire il futuro della vita sul pianeta e il benessere dell’uomo, contro un  riscaldamento globale  i cui effetti diventano sempre più evidenti e preoccupanti, e dunque va assolutamente fermato se vogliamo evitare che sconvolga  gli ecosistemi, le specie e la vita di milioni di persone: bisogna azzerare le emissioni di gas serra e scegliere le tecnologie del futuro, quelle rinnovabili ed efficienti. In tal senso Earth Hour è un invito a unirsi per “moltiplicare le energie”.

 

In provincia di Latina il WWF Litorale Pontino ha invitato i Comuni a spegnere un monumento simbolo per lanciare un messaggio chiaro ai cittadini sulla necessità di ridurre le emissioni climalteranti.

Hanno risposto positivamente decidendo di spegnere i monumenti indicati:

 

  1. Aprilia           Si spegnerà l’illuminazione pubblica di Piazza Roma (Piazza principale della città e sede del municipio)
  2. Bassiano     Verranno spenti: Viale dei Martiri, Monumento Aldo Manuzio, Biblioteca Comunale, tratto di Via Aldo Manuzio
  3. Formia         Si spegneranno le illuminazioni delle torri di Castellone, Maranola e Mola
  4. Latina          Si spegnerà l’illuminazione del Palazzo Comunale
  5. Sezze        Verrà spenta l’lluminazione della facciata della Cattedrale di Santa Maria
  6. Sonnino   Verranno spente le luci che illuminano la Torre Antonelli in Piazza Garibaldi
  7. Terracina     Si avrà lo spegnimento del Tempio di Giove Anxur

 Inoltre, a Terracina un ristorante, Il grappolo d’uva, aderirà all’Ora della Terra 2014 predisponendo i tavoli per una cena a lume di candela che mentre invita ad una riflessione sul tema creerà per la propria clientela un’atmosfera romantica.

Il WWF Litorale Pontino invita tutti i cittadini a fare un gesto in difesa della nostra Terra spegnendo per un’ora dalle 20.30 alle 21.30 le luci delle proprie abitazioni. 

Anche il Comune di Formia aderisce all’Ora della Terra 2014

EH14_banner_728_90

Il 29 Marzo 2014 torna Earth Hour – l’Ora della Terra, la più grande mobilitazione globale dei cittadini e delle comunità di tutto il Pianeta per la lotta al cambiamento climatico, promossa dal WWF Internazionale.

La prossima edizione di Earth Hour si svolgerà dalle 20.30 alle 21.30 di sabato 29 Marzo. Anche quest’anno l’Ora della Terra lascerà al buio monumenti, luoghi simbolo, sedi istituzionali, uffici, imprese e abitazioni private di tutto il mondo, coinvolgendo cittadini, istituzioni, imprese e testimonial nel cambiamento concreto che può garantire il futuro della vita sul pianeta e il benessere dell’uomo, contro un  riscaldamento globale  i cui effetti diventano sempre più evidenti e preoccupanti, e dunque va assolutamente fermato se vogliamo evitare che sconvolga  gli ecosistemi, le specie e la vita di milioni di persone: bisogna azzerare le emissioni di gas serra e scegliere le tecnologie del futuro, quelle rinnovabili ed efficienti. In tal senso Earth Hour è un invito a unirsi per “moltiplicare le energie”.

Nel 2013 Earth Hour ha visto la partecipazione di oltre 2 miliardi di persone in 154 Paesi nei 7 continenti ed in oltre 7000 città in tutto il mondo, confermandosi come evento di forte valenza simbolica, un’occasione per rendere esplicita la volontà di sentirsi uniti in una sfida globale, che nessuno può pensare di vincere da solo

Anche in provincia di Latina cresce la sensibilità verso un tema che coinvolge l’intero pianeta e l’Ora della Terra vede coinvolti tanti Comuni. Dopo Aprilia, Bassiano, Latina, Sezze, Sonnino e Terracina oggi è arrivata l’adesione di Formia.

Il sindaco ha comunicato che domani saranno spente dalle ore 20.30 alle ore 21.30 le illuminazioni delle tre torri simbolo della città.

Formia Pannello FOTO_MONUMENTI_03_Formia Maranola Torre

 

 

 

Torre di Maranola

 

 

 

 

 

torreMola

 

 

Torre di Mola

 

 

torreCastellone

 

 

Torre di Castellone

Anche il Comune di Latina partecipa all’Ora della Terra 2014

EH14_banner_728_90

Il 29 Marzo 2014 torna Earth Hour – l’Ora della Terra, la più grande mobilitazione globale dei cittadini e delle comunità di tutto il Pianeta per la lotta al cambiamento climatico, promossa dal WWF Internazionale.

La prossima edizione di Earth Hour si svolgerà dalle 20.30 alle 21.30 di sabato 29 Marzo. Anche quest’anno l’Ora della Terra lascerà al buio monumenti, luoghi simbolo, sedi istituzionali, uffici, imprese e abitazioni private di tutto il mondo, coinvolgendo cittadini, istituzioni, imprese e testimonial nel cambiamento concreto che può garantire il futuro della vita sul pianeta e il benessere dell’uomo, contro un  riscaldamento globale  i cui effetti diventano sempre più evidenti e preoccupanti, e dunque va assolutamente fermato se vogliamo evitare che sconvolga  gli ecosistemi, le specie e la vita di milioni di persone: bisogna azzerare le emissioni di gas serra e scegliere le tecnologie del futuro, quelle rinnovabili ed efficienti. In tal senso Earth Hour è un invito a unirsi per “moltiplicare le energie”.

In provincia di Latina stanno crescendo le adesioni dei Comuni che per dare un messaggio ai propri cittadini spegneranno un monumento simbolo della città.

Oggi ai comuni di Aprilia, Bassiano, Sezze, Sonnino e Terracina si è aggiunta Latina.

Latina-Palazzo-Comunale

 

Il Comune di Latina aderirà all’iniziativa dell’Ora della Terra, prevista per sabato 29 marzo 2014, con lo spegnimento simbolico dell’illuminazione del Palazzo Comunale dalle ore 20:30 alle 21:30.

Inoltre, l’Energy Manager del Comune di Latina ha comunicato che al fine di contribuire alla riduzione delle emissioni di CO2  il 18 febbraio 2014 è stato approvato all’unanimità in Consiglio Comunale il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES) legato all’iniziativa Europea “Patto dei Sindaci”. L’amministrazione ha attivato negli ultimi anni una serie di azioni per la riduzione dei consumi energetici, ad esempio effettuando azioni di efficientamento dell’illuminazione pubblica e attuando la conversione a LED degli impianti semaforici. Solamente queste due azioni hanno comportato una riduzione dei consumi elettrici annui di circa 1.000 MWh.

 

 

Dopo Aprilia, Sezze e Terracina ecco le adesioni all’Ora della Terra di Bassiano e Sonnino

EH14_banner_728_90

Earth Hour è la grande mobilitazione globale del WWF che, partendo dal gesto simbolico di spegnere le luci per un’ora, coinvolge cittadini, istituzioni e imprese in azioni concrete per dare al mondo un futuro sostenibile e vincere la sfida del cambiamento climatico.

Man mano che si avvicina l’Ora della Terra cresce il numero dei  Comuni pontini che aderiscono all’iniziativa lanciando un messaggio chiaro ai propri cittadini sulla necessità di mobilitarsi contro il riscaldamento globale del pianeta.

Oggi hanno aderito due Comuni, Bassiano e Sonnino.

Bassiano spegnerà

Viale dei Martiri, Monumento Aldo Manuzio, Biblioteca Comunale, tratto di Via Aldo Manuzio 

Bassiano

 

Sonnino, a sua volta, spegnerà la Torre degli Antonelli.

Torre-Antonelli-di-Sonnino-400x600