Cura del verde e sicurezza assenti a Terracina

Come da pessima tradizione a Terracina sicurezza stradale e cura del verde sono agli ultimi posti delle priorità.
È successo che sabato notte o domenica mattina presto il forte vento ha abbattuto i tabelloni elettorali posti, maldestramente, in via Buonarroti. La zona è aperta e sempre soggetta a forti venti, infatti gli stessi tabelloni erano caduti alcuni giorni fa ed erano stati raccolti da alcuni cittadini volenterosi. Non sappiamo se l’ufficio preposto al posizionamento di queste plance aveva raccolto l’allarme di molti cittadini e provveduto a mettere in sicurezza il tutto.
Tutti sanno che una parete così lunga, dove le plance sono legate l’una all’altra, e non fissate a terra, può facilmente venire abbattuta dal vento mettendo a rischio in primis la sicurezza per i cittadini che passano su quel marciapiede.
A questo si aggiunga che questo enorme pannello trasformato in vela metallica si è abbattuto su alcuni giovani alberi presenti sullo stesso marciapiede. Ora tutti gli alberi sono prostrati a terra sulla sede stradale costituendo anche un pericolo per la circolazione delle auto, e gli alberi, esseri viventi che non hanno nessuna colpa, sono destinati alla morte.
Nella nostra città dove dal 2018, dopo l’uragano, gli alberi sono stati decimati, vuoi dalla violenza del vento, vuoi dalla paura di chi temeva crolli improbabili, il verde urbano si è impoverito decisamente e troppo poco si è fatto per recuperare.
Gli alberi sono i nostri primi alleati per mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici e dovrebbero essere piantati in ogni angolo disponibile, senza risparmiare e risparmiarsi!
L’anno scorso il WWF ha piantato una trentina di alberi nostrani donati dal parco Regionale dei monti Aurunci nell’ambito del progetto “Ossigeno” e altri li pianterà quest’anno; i cittadini però dovrebbero fare proprio questo, comprare alberi o chiederli a noi, piantarli dove possiamo consigliare ma poi prendersene cura perché purtroppo questa estate per la scarsa irrigazione alcuni degli alberi piantati sono morti.

La nostra vita e la sua qualità dipendono dagli alberi. Lavoriamo insieme per la nostra città.

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Inviato l’esposto per la rimozione degli alberi nell’Area Chezzi

Abbiamo inviato questa mattina l’esposto indirizzato al Comando dei Carabinieri Forestali di Terracina e al Commissario Prefettizio in merito alla rimozione, nei giorni 9,10 e 11 settembre, di 11 alberi di Canfora e Grevillea Robusta in evidente buono stato di salute e ormai adulti.

Gli alberi, non autoctoni, furono messi a dimora nel 2018 dopo il disastroso evento meteorologico che causò un rovinoso abbattimento di alberi a causa della furia del vento.

A distanza di quattro anni se ne decide la rimozione ma intanto quegli alberi hanno supplito in parte alla carenza di verde della nostra città causata dal tornado ma anche dall’incuria e dalla leggerezza nel concedere autorizzazioni agli abbattimenti senza una compensazione vegetazionale. Il nostro comune non ha un Piano del Verde e relativo regolamento; il nostro comune non ha in definitiva una reale ed efficace gestione del verde.

Vorremmo ricordare che alberi messi a dimora e adulti possono essere abbattuti se c’è il fondato pericolo per l’incolumità delle persone o perché danneggiati irrimediabilmente da agenti patogeni. Non conosciamo le cause di questa decisione ma ci appare, in questo momento storico del Pianeta prossimo al collasso ambientale, una scelta scellerata e sostenuta da incapacità di gestire tali situazioni.

Abbiamo chiesto quindi che si facciano i dovuti riscontri con l’ufficio che ha autorizzato la rimozione, che ci si accerti, prima di venerdì 09/09/2022, che le motivazioni alla rimozione siano realmente fondate e, in caso contrario, chiediamo di bloccare questa operazione imponendo al Comune e alla società Verde Idea S.r.l. di trovare una soluzione adeguata alla conservazione delle 11 piante e del patrimonio vegetazionale della città.

Sulla chiusura del Parco della Rimembranza

Lo scorso 29 agosto abbiamo ricevuto la comunicazione della ordinanza, a firma del Commissario Prefettizio Dott. Cappetta, che impone la chiusura temporanea del parco della Rimembranza.
Prendiamo atto del provvedimento considerando quanto indicato nella relazione inviata dalla ditta aggiudicataria del Servizio di Gestione e Manutenzione del Verde, relazione che evidenzia il pericolo per la pubblica incolumità relativamente allo stato di manutenzione del parco stesso.

Vorremmo quindi puntualizzare alcuni aspetti della vicenda che ci vedono nostro malgrado protagonisti.

Il WWF Litorale Laziale in virtù di una convenzione rinnovata nel 2016, ha la responsabilità e l’obbligo di “valorizzare e curare il parco nonché assicurare le aperture due volte a settimana accogliendo i visitatori sia nei giorni stabiliti di apertura sia in altri momenti su richiesta di gruppi, scuole o altre associazioni allo scopo di sviluppare la ricerca scientifica ed iniziative di educazione ambientale”, inoltre l’associazione ha sempre provveduto a piccoli interventi manutentivi atti a garantire le ordinarie condizioni di fruibilità. Mentre, come recita lo stesso art. 4 della convenzione, si pongono a carico del Comune “tutti gli interventi manutentivi ordinari e straordinari, messa in sicurezza del sito e quant’altro ritenuto necessario per assicurare la pubblica incolumità”.
Ne consegue che il giusto provvedimento emesso scaturisce da inadempienze che non sono attribuibili all’associazione WWF Litorale Laziale.

Tuttavia è l’associazione, ma ancor di più il prezioso patrimonio naturalistico conservato all’interno del parco, che soffrirà di questa situazione che purtroppo si è creata e dovrà essere risolta, noi ci auguriamo, nel più breve tempo possibile, almeno la fase di indagine conoscitiva della reale situazione nonché quella di progettazione necessaria alla messa in sicurezza.

Vogliamo ricordare che nonostante il Parco della Rimembranza sia di proprietà comunale tutta l’area ricade nell’area protetta del Parco Naturale Regionale dei Monti Ausoni e Lago di Fondi, Ente che per capacità e formazione professionale del personale si è dichiarato disponibile immediatamente ad una fattiva collaborazione ad iniziare dalla fase di indagine ed a cui, per competenza, spetta il rilascio di autorizzazioni per ogni tipo di lavori nuovi e/o di manutenzione straordinaria nell’ ambito del parco.

Auspichiamo quindi che gli uffici competenti, alla luce di questa possibile collaborazione con l’Ente suddetto, procedano al più presto alla definizione della strategia da seguire.

Come ambientalisti e come affidatari della cura del verde del parco, siamo preoccupati che tale chiusura rappresenti un ulteriore danno al patrimonio verde della città soprattutto in questo momento in cui la crisi climatica mette a rischio non solo l’ambiente ma la salute dei cittadini.
Proprio per questo abbiamo chiesto che venga concesso ai volontari del WWF e alla ditta appaltatrice del verde di poter accedere alle aree sicure per poter provvedere alla piccola manutenzione delle piante bisognose di cura costante e per continuare, per motivi di sicurezza, il controllo degli accessi interdetti al pubblico.

Una splendida mattinata in ricordo di Giovanni

Domenica 13 marzo cadeva la ricorrenza della morte di Giovanni Iudicone, uomo giusto e che sarà sempre ricordato da chi lo ha amato e stimato come esempio di Umanità, Pace e Amore per la Natura.

Per ricordarlo si è svolta una piccola cerimonia durante la quale è stata posta una piccola targa nel luogo dove già un’altra ricorda Emilio Selvaggi.

Alla cerimonia hanno partecipato, oltre alla famiglia, gli amici di sempre del WWF e tante altre persone che con lui hanno condiviso sogni, progetti e battaglie; tra questi i rappresentanti di una delle classi di studenti che Giovanni ha guidato alla crescita come donne, uomini e cittadini consapevoli.

Sono stati proprio questi “giovani” che hanno donato al parco una nuova bandiera della Pace con una dedica e le firme di tutti loro.

La targa è stata donata dall’artista Raffaella Menichetti, legata da affetto e stima a Giovanni, dall’idea di Rodolfo Ravasi.

La presenza di tante persone è stata ancora una volta la testimonianza del grande patrimonio morale lasciato da Giovanni Iudicone. Dagli interventi di chi ha voluto contribuire con un proprio pensiero di stima e affetto, è emersa la presenza tangibile di questa figura nella vita di quanti hanno avuto la fortuna di conoscerlo e fare con lui un tratto di strada.

La sua famiglia WWF continua a mantenere vivo il suo ricordo e il suo insegnamento con la cura del parco della Rimembranza, diffondendo e coltivando lo spirito di giustizia e Pace che erano la sua cifra, praticata fino alla fine della sua vita ricordando, con iniziative culturali, la figura di Don Milani, come faceva ricordare Stefano Soscia.

In questo momento, più che mai, ricordando Giovanni diventiamo strumenti di Pace.

Umanità, Pace, Natura

Prendersi cura della Natura è un grande atto di democrazia (e la Costituzione ce lo ricorda in molti dei suoi articoli), ma soprattutto rappresenta la cura del Bene Comune.
Prendersi cura del bene comune, disinteressatamente e volontariamente, come fa il WWF, può portare solo alla Pace e alla Condivisione tra i cittadini.

Questo ci hanno insegnato e lasciato in eredità i
fondatori del WWF a Terracina, Emilio Selvaggi e Giovanni Iudicone:
lavorare per la Natura, per la Pace e per la Democrazia.

Ieri invece abbiamo assistito alla umiliazione di questi principi: vedere approvata una mozione di intitolazione di una piazza a Giorgio Almirante, e ciò che è peggio, associandolo alla figura di Berlinguer, è stato davvero doloroso.
Siamo donne e uomini liberi, nati in un paese liberato dalla dittatura fascista. Per questo siamo contrari a tutte quelle forme di ossequio a fatti e persone che possano ricordare quel terribile periodo e, soprattutto, riabilitarne la memoria, calpestando e riscrivendo la Storia.

L’esedra romana al km 108 della via Appia a sud di Terracina merita un intervento di recupero conservativo

L’esedra romana situata sull’Appia dopo la torre del Pesce a sud di Terracina ha una storia millenaria alle spalle e ricorda il ricongiungimento delle due vie costruite per l’attraversamento della città ad oltre quattro secoli di distanza l’una dall’altra.

In tutta la sua esistenza ha attraversato periodi bui come quando venne presa, fortunatamente per poco, come cava per materiali da costruzione all’epoca della nascita del Borgo Pio di Terracina. Un disegno di Carlo Labruzzi ne mostra la scomposizione dei grandi massi.

E’ stata vista e apprezzata dai viaggiatori del grand tour e con la nascita della fotografia ha anche impressionato qualche negativo. Thomas Ashby nel 1903 la immortalò in un negativo che porta la didascalia Via Appia near Terracina, hemicycle junction upper e lower road.

In tempi recenti la maggiore sensibilità dell’opinione pubblica non accetta lo stato di abbandono in cui versa da anni e anche la frequenza di camminatori lungo l’Appia, quelli della via Francigena del sud, sta sollecitando un maggior riguardo nei confronti di un’opera che ricorda un evento storico per la città. La via inferiore è collegata al taglio del Pisco montano in epoca traiana.

Per questo cittadini e volontari del WWF negli ultimi anni si sono attivati per una pulizia pur superficiale tagliando l’erba infestante e chiedendo all’amministrazione comunale la collaborazione soltanto per lo smaltimento di quanto raccolto nell’area.

E’ ora, ormai, di attivare l’amministrazione per un intervento conservativo che non lasci al volontariato il peso di una supplenza che tra l’altro non può andare oltre una pulizia superficiale. La situazione attuale dell’esedra lo chiede in modo drammatico.

Così si presenta oggi l’esedra a chi le passa davanti, è letteralmente scomparsa sotto un intrico di arbusti e erbe nati su un terriccio che la sta riempiendo.

 

Recentemente il WWF ha chiesto all’assessore Luca Caringi di farsi carico di un intervento risolutivo e proprio oggi l’assessore ha voluto fare un sopralluogo per visionare lo stato del monumento.

Accompagnato sul posto dal geometra Alberto Leone e dal prof. Giovanni Iudicone del WWF ha potuto constatare di persona quanto già si sapeva.

Il primo intervento proposto sarà una pulizia sommaria, senza interferire con la circolazione stradale eseguita dagli operai della ditta della manutenzione del verde. Successivamente si prenderà contatto con l’ANAS per la gestione del traffico in vista della realizzazione di un progetto complessivo di recupero e conservazione dell’esedra. Per la redazione del progetto occorre attendere il rientro dalle vacanze del Soprintendente Di Mario con il quale va progettato il tipo di intervento (pulizia, sterro, staccionata esterna, targa,….).

E’ veramente apprezzabile che l’amministrazione comunale si sia mostrata sollecita nella risposta alla richiesta di intervento, speriamo di non doverci ricredere già a partire da settembre!

 

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Merenda al Parco della Rimembranza con il Sindaco e il Vicesindaco del Consiglio Comunale dei bambini e dei ragazzi

Bel pomeriggio ieri al Parco della Rimembranza.

Il WWF Litorale Pontino ha invitato al Parco della Rimembranza il Sindaco Biancamaria Di Girolamo e il Vicesindaco Pierluigi De Santis, neoeletti dal Consiglio Comunale dei Bambini e dei Ragazzi nella seduta del 13 Giugno, insieme alle loro famiglie.

In un’ atmosfera amichevole, rilassata e informale la Presidente del WWF Litorale Laziale Prof.ssa Franca Maragoni ha fatto gli onori di casa, regalando ai due ragazzi la tessere del WWF e illustrando il lavoro svolto dal WWF per la tutela della natura e dell’ambiente, e offrendo il sostegno e l’apporto del WWF locale alle iniziative che il Consiglio dei Bambini e dei Ragazzi vorrà intraprendere.

Il Prof. Giovanni Iudicone ha poi raccontato la storia e le origini del Parco, ricordando il Prof. Emilio Selvaggi, che con energia, amore e passione, tanto ha contribuito alla sua riapertura e alla sua cura costante.

Infine l’Assessore e Vicesindaco Roberta Tintari ha espresso la sua soddisfazione per l’elezione dei rappresentanti del Consiglio comunale dei Bambini e dei Ragazzi, finalmente diventato una realtà, sottolineando l’impegno che l’Amministrazione ha intenzione di profondere nel sostenere l’operato dei giovani rappresentanti della vita amministrativa della nostra città.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La merenda è stata consumata insieme ai ragazzi africani richiedenti asilo che da circa un mese sono stati inseriti in un progetto di lavoro socialmente utile promosso da Amministrazione Comunale e WWF all’interno del Parco della Rimembranza.

Chi ieri si fosse affacciato intorno alle 19 al Parco, avrebbe potuto respirare una gioiosa atmosfera di accoglienza, di integrazione e di amicizia.

Benvenuti ragazzi, nella grande famiglia del WWF!

Con il WWF entrano nella Fondazione “Città di Terracina” i beni ambientali

Ieri pomeriggio il parco della Rimembranza ha ospitato un momento importante della vita del WWF Litorale laziale, l’adesione alla Fondazione “Città di Terracina” dopo aver fatto ampliare l’ambito di interessi della stessa.

Alla presenza dell’assessore alla Cultura, Barbara Cerilli, di cittadini e soci dell’associazione il presidente della Fondazione, Agostino Attanasio, e il direttore generale del WWF Italia, Gaetano Benedetto, hanno espresso la  reciproca soddisfazione e il convincimento che i beni culturali trovano la loro collocazione in un contesto ambientale che va integrato nei primi.

 

 

 

 

Il momento della consegna da parte del presidente Attanasio della tessera di iscrizione del WWF Litorale laziale alla Fondazione “Città di Terracina”.

 

 

 

 

Nell’occasione è stata consegnata al gestore del Villaggio “Le palme”, sponsor dell’operazione, la bandiera del WWF.

 

 

 

Subito dopo nella sala Abbate del Palazzo della Bonificazione pontina si è tenuta la prevista tavola rotonda su un tema sempre di attualità “Turismo e sviluppo sostenibile”.

Al termine, di nuovo nel parco della Rimembranza, si è svolta la cerimonia di inaugurazione dell’opera completa dell’artista Raffaella Menichetti dedicata a Emilio Selvaggi.

Namite, la nipotina di Emilio, ha scoperto il “Seme di terra, germoglio di mare”.

 

Raffaella Menichetti ha illustrato il senso profondo dell’intera opera che rappresenta i due mondi della nostra città, mare e terra, collegandoli agli interessi di cui Emilio Selvaggi è stato portatore.

 

 

Il WWF e la “Città di Terracina”

La Fondazione “Città di Terracina”, nata per una gestione coordinata dei beni culturali presenti in città, su richiesta del Gruppo pontino del WWF Litorale laziale ha aggiunto a questo patrimonio anche gli elementi naturali diffusi sul territorio comunale.

Questa importante decisione è stata apprezzata da parte della sede nazionale del WWF al punto che il Direttore generale, Gaetano Benedetto, verrà a Terracina venerdì 15 giugno per incontrare Agostino Attanasio, presidente della Fondazione.

Nell’occasione il WWF Litorale laziale durante l’incontro che i due responsabili avranno con la stampa aderirà alla Fondazione “Città di Terracina”.

Subito dopo nella sala Abbate del Palazzo della Bonifica si terrà una tavola rotonda su “Turismo e sviluppo sostenibile”.

La giornata si concluderà nel parco della Rimembranza dove verrà inaugurata l’opera completa di Raffaella Menichetti dedicata a Emilio Selvaggi.

Questa la locandina con tutti gli eventi

 

 

 

In Quirinale i ragazzi terracinesi dell’alternanza scuola/lavoro dedicata alla vigilanza antincendi con il WWF

Stamani sono stati ricevuti dal Presidente della Repubblica gli studenti del liceo di Terracina che durante la scorsa estate hanno dedicato tante ore del loro tempo libero alla vigilanza antincendi boschivi sotto la guida del WWF.

Ogni giorno, a partire da dopo  ferragosto e fino alle prime piogge di metà settembre, divisi in due turni dalle 11 alle 13.30 e dalle 13.30 alle 16.30, hanno presidiato alla presenza di un adulto la zona della Fossata e del curvone panoramico.

Il Presidente Mattarella nel premiare tutti i ragazzi che si sono distinti in diverse parti del Paese per il loro altruismo ha usato parole che esaltano l’impegno civile: Grazie ragazzi, perché avete manifestato corresponsabilità per le sorti comuni del nostro paese“. E subito dopo “vi siete impegnati in iniziative che riguardano gli altri, l’intera comunità nazionale, e la comunità in cui vivete”. 

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