L’ultimo collegato ambientale: un contributo alla sostenibilità, all’economia circolare e alla riduzione del consumo delle risorse naturali. Si poteva dare di più, però.

Il collegato ambientale alla legge di stabilità del 2014, diventato la legge n. 221 del 28 dicembre 2015, è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 13 del 18 gennaio 2016.

Gli elementi presenti nella legge possono essere letti sul sito della Camera dei Deputati tramite questi link

downloadDalla lettura di questo decreto che contiene “Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell’uso eccessivo di risorse naturali”emergono secondo Legambiente elementi positivi quali

 

  • il fondo per la progettazione delle opere contro il dissesto idrogeologico e lo stanziamento di risorse per l’abbattimento degli edifici abusivi costruiti in zone a rischio;
  • l’istituzione della nuova ecotassa sulle discariche che premia i comuni più virtuosi;
  • il nuovo sistema per gli acquisti verdi fondato su criteri ambientali minimi;
  • il ritorno del vuoto a rendere;
  • l’introduzione delle compostiere di comunità;
  • la responsabilità del trasportatore in caso di sversamento in mare di sostanze pericolose;
  • l’istituzione del mobility manager scolastico e il finanziamento per gli spostamenti casa scuola e casa lavoro;
  • il divieto di immissione e foraggiamento di cinghiali su tutto il territorio nazionale.

Restano fuori purtroppo ancora il contrasto al consumo di suolo, la lotta alle agromafie e la semplificazione delle procedure di abbattimento degli ecomostri abusivi che continuano a deturpare la bellezza dell’Italia.

WWFL’analisi del WWF

Una norma guastafeste depotenzia la portata innovativa, che pure va riconosciuta, del collegato ambientale alla Legge di Stabilità 2014. Da un lato Governo e Parlamento giustamente riconoscono e individuano uno strumento importante per dare valore al capitale naturale inserendolo nel processo di programmazione economica nazionale, come richiesto dal WWF, per modificare la nostra impostazione economica per la quale la natura è invisibile; dall’altro però mettono a rischio il nostro patrimonio naturale smantellando un importante strumento a tutela della Rete Natura 2000, che comprende aree di grande valore ecologico protette nell’ambito dell’Unione Europea .

“Abbiamo atteso due anni che il Collegato ambientale diventasse legge avendo anche partecipato direttamente all’elaborazione degli articoli per istituire finalmente un Comitato Nazionale per il Capitale Naturale – commenta il WWF – ma siamo costretti a segnalare aspetti positivi e negativi, denunciando l’incoerenza di Governo e Parlamento.

Infatti, nel Collegato ci sono alcune norme importanti, che valutiamo positivamente, quali appunto quelle che forniscono strumenti innovativi per raggiungere l’obiettivo di un modello economico più sostenibile basato sull’uso razionale delle risorse, istituendo il Comitato nazionale per il capitale naturale che redigerà un rapporto annuale di valutazione degli effetti delle politiche pubbliche sul patrimonio naturale del nostro Paese inserito nell’ambito della programmazione economica nazionale e il Catasto dei sussidi ambientalmente  favorevoli e sfavorevoli, nonché definiscono la delega al Governo per la valutazione economica dei Servizi eco sistemici, altri due temi fondamentali per avviare la nostra economia su percorsi più sostenibili. “

“Accanto a queste disposizioni condivisibili – aggiunge il WWF – è stata approvata anche una norma che scardina la Valutazione di Incidenza su progetti che vadano ad incidere sulla Rete Natura 2000 creata proprio per tutelare specie e habitat unici in Europa (2314 Siti di Importanza Comunitaria che consentono in Italia di tutelare 131 habitat, 89 specie di flora e 111 specie di fauna). Le autorità italiane dovrebbero sapere che è stata aperta dal 2014, su reclamo di WWF e LIPU, una istruttoria EU Pilot proprio sulla scorretta applicazione in Italia della Direttiva Habitat. Il WWF annuncia che chiederà all’Europa di aprire una procedura d’infrazione per violazione della normativa comunitaria, come già preannunciato al ministro per le Riforme e i rapporti con il Parlamento, Maria Elena Boschi e al Ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti il 19 novembre scorso in una lettera scritta da WWF e LIPU”.


L’Agenda 21 locale di Terracina ha compiuto dieci anni (3)-Appello ai candidati sindaci

 

Nove concittadini si stanno proponendo per amministrare la nostra città e sicuramente dietro di loro ce ne saranno alcune centinaia che faranno loro compagnia nelle liste elettorali e negli elenchi delle firme di presentazione.

Sicuramente questi nostri concittadini amano la città e si fanno avanti per migliorarne l’aspetto e i servizi impegnandosi a salvaguardare il patrimonio pubblico contro gli abusi di singoli o gruppi inclini a depredare il territorio e le sue risorse.

Ci auguriamo che alla fine della campagna elettorale tutti i cittadini che si sono offerti per l’amministrazione e non saranno risultati eletti e quelli che semplicemente hanno sostenuto con la firma il proprio candidato sindaco restino in campo per avviare l’opera di tutela nella quale si erano impegnati avallando un programma elettorale.

Ci permettiamo di dire che nella loro azione non dovranno fare un grande sforzo di invenzione perché esiste ormai un percorso di sviluppo sostenibile costruito nei dieci anni di esistenza dell’Agenda 21 Locale che tocca i vari aspetti della vita della città.

Questo vale soprattutto per i nove candidati sindaci.

Qualcuno potrebbe non condividere il Piano di Azione  già passato in consiglio comunale ma eventuali scelte diverse non potranno non uniformarsi al concetto di sostenibilità ormai presente in tutte le direttive europee e leggi nazionali, compreso l’ultimo collegato ambientale del dicembre 2015.

E’ in gioco la vita delle nuove generazioni e non solo di quelle, se ci guardiamo intorno.

Il rapporto Brundtland elaborato per conto dell’ONU nel 1987 e da cui tutto è partito affermava « Lo sviluppo sostenibile, lungi dall’essere una definitiva condizione di armonia, è piuttosto processo di cambiamento tale per cui lo sfruttamento delle risorse, la direzione degli investimenti, l’orientamento dello sviluppo tecnologico e i cambiamenti istituzionali siano resi coerenti con i bisogni futuri oltre che con gli attuali ».

Una ricerca su Wikipedia fornisce questo grafico con la sottostante interpretazione

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“La sostenibilità, quindi, ruota attorno a tre componenti fondamentali:

  • Sostenibilità economica: intesa come capacità di generare reddito e lavoro per il sostentamento della popolazione.
  • Sostenibilità sociale: intesa come capacità di garantire condizioni di benessere umano (sicurezza, salute, istruzione, democrazia, partecipazione, giustizia.) equamente distribuite per classi e genere.
  • Sostenibilità ambientale: intesa come capacità di mantenere qualità e riproducibilità delle risorse naturali.

L’area risultante dall’intersezione delle tre componenti, coincide idealmente con lo sviluppo sostenibile.

Le intersezioni intermedie, tra le componenti, dove vengono indicate le parole Vivibile, Equo, Realizzabile, si possono leggere come delle indicazioni di tipo operativo o di verifica.

Un modello di sviluppo sostenibile perciò deve contemplare una politica di tutela e salvaguardia delle risorse naturali che vanno gestite razionalmente contemperando l’esigenza di sviluppo socio-economico con quella di rispetto dell’ecosistema.”

Ci appelliamo, quindi, ai candidati sindaci chiedendo loro una dichiarazione pubblica di accettazione dei principi di sostenibilità e di condivisione dei documenti prodotti dal Forum di Agenda 21 Locale di Terracina.

Se useranno la cortesia di comunicarcelo ne faremo tesoro.

L’Agenda 21 Locale di Terracina ha compiuto dieci anni (1)

Il 14 novembre 2005 il Consiglio comunale di Terracina approvò l’istituzione e il regolamento del Forum di Agenda 21 Locale.

Veniva così a concretizzarsi la proposta delle associazioni culturali cittadine (WWF, Archeoclub, Cultura e Territorio, Comunità 21 Marzo, Arcobaleno, Senza Confini, Agesci, Lilliput, Arcibaobab, Pax Christi, Alfredo Fiorini) che nel 2001 sottoscrissero il manifesto di “Città sostenibile”.   CittaSostenibile_Manifesto_2001

Per lanciare l’iniziativa e far conoscere ai cittadini il manifesto di Città sostenibile nel 2001 le Associazioni organizzarono in Piazza Mazzini degli stands informativi.
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Il 2001 era l’anno che l’ONU aveva dedicato al volontariato e a Terracina le Associazioni, attive nel quotidiano producendo legame sociale, tessuti relazionali e percorsi di solidarietà, proponevano ai concittadini un’idea di città.

Questa idea si chiamava “città sostenibile, una città capace di offrire servizi ambientali, sociali ed economici di base a tutta la collettività, senza Intaccare l’operabilità del sistemi naturale, edificato e sociale da cui dipende la fornitura di tali servizi.”

Per realizzarla le Associazioni chiesero l’adesione del Comune di Terracina alla Carta di Aalborg e la costituzione dell’ AGENDA 21, il documento sottoscritto da oltre 170 Paesi durante la Conferenza delle Nazioni Unite su Ambiente e Sviluppo (UNCED) svoltasi a Rio de Janeiro nel giugno 1992 che comporta l’adozione di un piano di azione per il 21° secolo.

Tale documento è formato da 40 capitoli e suddiviso in 4 sezioni; il capitolo 28 dal titolo “Iniziative delle amministrazioni locali di supporto all’Agenda 21” recita “Ogni amministrazione locale dovrebbe dialogare con i cittadini, le organizzazioni locali e le imprese private e adottare una propria Agenda 21 locale. Attraverso la consultazione e la costruzione del consenso, le amministrazioni locali dovrebbero apprendere e acquisire dalla comunità locale e dal settore industriale, le informazioni necessarie per formulare le migliori strategie“.

Successivamente, nel Vertice Mondiale sullo Sviluppo Sostenibile (WSSD), tenutosi a Johannesburg dal 26 agosto al 4 settembre 2002, il governo locale è stato riconosciuto dalla comunità internazionale come protagonista principale della realizzazione concreta dell’Agenda 21.

In tempi recenti l’indirizzo per il prossimo decennio è stato stabilito nel passaggio da Agenda 21 all’Azione 21 con l’adozione di piani concreti e realistici ma dall’immediata realizzazione.

Costituita l’Organizzazione Aggregata WWF Litorale Laziale

In questo nuovo anno la testata del nostro sito/blog si presenta con una lieve ma significativa modifica; è stata introdotta la dicitura WWF Litorale Laziale.

E’ infatti arrivata al termine la ristrutturazione interna del WWF derivante dal rinnovo dello Statuto nazionale che comporta una riaggregazione delle strutture locali preesistenti. Finalmente è stata costituita l’Organizzazione Aggregata (OA) WWF Litorale Laziale in cui è confluito il WWF Litorale Pontino che resterà come sede operativa all’interno della più estesa struttura.

  •          Si è costituita l’Organizzazione Aggregata WWF-Litorale Laziale, una nuova associazione in seno al WWF Italia. L’associazione è nata aggregando il WWF Litorale Pontino e Litorale Romano, a cui si è aggiunto un nuovo gruppo che si interesserà del Litorale Nord del Lazio.
  •          La fascia costiera della Regione Lazio con i comuni di Montalto di Castro, Tarquinia, Civitavecchia, Tolfa, Allumiere, Santa Marinella, Cerveteri, Ladispoli, Fiumicino, Roma-X Municipio, Pomezia, Ardea, Anzio, Nettuno, Latina, Sabaudia, San Felice Circeo, Ponza, Ventotene, Terracina, Fondi, Sperlonga, Itri, Gaeta, Formia, Minturno, costituisce il territorio di competenza della nuova Associazione.
  •        Finalità fondamentale dell’Associazione è la tutela della costa e del mare e per questo si è data obiettivi importanti di respiro regionale, lavorando in un’ottica sovracomunale che darà maggior peso alle azioni di tutela che sono state fin qui intraprese ed ottimizzerà l’organizzazione delle diverse iniziative.
  •       A questo scopo l’associazione cercherà in ogni modo di sollecitare la Regione Lazio affinché si introduca la “norma etica” per la gestione delle aree demaniali costiere come accade nella Regione Puglia. Si tratta di una misura adatta a prevenire gli abusi sulle concessioni balneari; se ogni concessionario avrà l’obbligo di esporre i termini della propria concessione, grazie al controllo sociale, non potranno verificarsi interventi illeciti sul territorio demaniale.
  •      Altro importante obiettivo sarà quello di promuovere la costituzione di un osservatorio regionale per la difesa della costa e del mare, come si sta realizzando in Campania, dove sono chiamati a collaborare diverse istituzioni scientifiche, come Università e CNR, insieme ad enti di tutela attiva come le Capitanerie di Porto. Strategico sarà stabilire contatti con le diverse Capitanerie di Porto per azioni di tutela specifiche.
  •      Tra le iniziative avrà spazio anche l’organizzazione di un evento di navigazione a tappe – senza motore – lungo le coste del Lazio da Montalto a Minturno, con il fine di monitorare la costa e il mare e per promuovere l’uso di mezzi di trasporto ecosostenibili.
  •      Appare importante anche sollecitare la Regione Lazio per l’emanazione di una legge atta a costituire la figura di guardia ambientale regionale, così come avviene in diverse altre regioni italiane tra cui la confinante Toscana.
  •      Infine si promuoverà la realizzazione di una pista ciclabile lungo la costa laziale, ma continuando a tenere desta l’attenzione sull’efficienza del servizio di trasporto pubblico lungo la fascia costiera della regione.

Presidente della nuova Associazione è la terracinese Franca Maragoni che ha già ricoperto ruoli di responsabilità nel WWF locale e in quello regionale, vicepresidenti sono stati eletti Maria Gabriella Villani, in precedenza presidente del WWF Litorale Romano, e Valerio Facchinelli, i quali saranno supportati da un consiglio direttivo composto da nove consiglieri.

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Terracina, 20 gennaio 2016

Positivo incontro con la vice Commissaria Antonietta Orlando

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Stamani un gruppo di soci del WWF Lazio Gruppo attivo Litorale Pontino ha incontrato nella sala Giunta del Comune di Terracina la dott.ssa Antonietta Orlando, in sostituzione della Commissaria Erminia Ocello.

 

L’incontro al quale ha partecipato anche l’ing. Sperlonga si è svolto in un clima cortese e produttivo andando ben al di là dei convenevoli; la dott.ssa infatti portava con se la memoria che in anticipo le era stata inoltrata e che durante la discussione ha mostrato di aver letto con attenzione.

Questo documento sintetico le era stato inviato dal Gruppo alcuni giorni prima proprio perché potesse documentarsi IncontroCOMMISSARIA

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La dott.ssa Orlando ha apprezzato lo spirito collaborativo e ha voluto esaminare insieme alla delegazione WWF tutte le questioni presentate.

 

StriscioneRimembranza

 

 

In sintesi, dal lungo incontro estrapoliamo alcuni punti.

 

  • Rimembranza: ha chiesto di fornire un preventivo di massima per gli interventi di messa in sicurezza, del rifacimento della superficie dell’ingresso monumentale e della messa in opera di una targa esterna; inoltre ha voluto conoscere l’entità dell’ultimo furto subito dal parco. Esaminerà con gli uffici la bozza di nuova convenzione per la gestione del parco.
  • Cemento-amianto: l’esistenza di un regolamento obbliga l’Ente ad avviare il censimento dedicando allo scopo almeno un impiegato comunale e una somma iniziale da inserire nel bilancio 2016; si prenderà contatto con il Centro Regionale Amianto per acquisire opportunità di finanziamenti.
  • Treno: la dott.ssa Orlando dopo aver ascoltato le vicende della tratta ferroviaria Terracina-Fossanova, alla quale il WWF tiene particolarmente, si è impegnata a fare un intervento urgente sulla Regione, se non altro per conoscere lo stato dell’iter del progetto di messa in sicurezza della linea.
  • Rifiuti: gli uffici stanno studiando la possibilità di modificare l’orario di raccolta nel centro storico per evitare l’impatto insostenibile con la frequentazione notturna delle strade e delle piazze, abbiamo chiesto che si facessero assemblee pubbliche per la scelta degli orari; saranno resi noti periodicamente i dati della produzione dei rifiuti.
  • Lungomare: c’è stata ampia condivisione delle preoccupazioni espresse nella memoria; in particolare la dott.ssa Orlando ha chiesto che le venga inviato il documento che il Gruppo presenterà alla Regione Lazio dopo aver acquisito tutte le informazioni tramite l’accesso agli atti relativi al progetto delle opere rigide di discesa a mare.

L’incontro ha toccato anche altri punti come la sosta dei camper, i parcheggi, il controllo del territorio e altro ancora in uno spirito di collaborazione e di scambio di opinioni sulle diverse questioni ambientali.

Il Gruppo ringrazia la dott.ssa Orlando per la sua cortesia e per la disponibilità mostrata nel voler risolvere le questioni.

 

 

La riattivazione della linea ferroviaria Terracina-Fossanova, dove eravamo arrivati?

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Sono passati due anni e mezzo ormai dalla caduta della frana e ancora non si vede vicina la riapertura della ferrovia Terracina-Fossanova.

 

 

Riassumiamo i fatti.

2012

A settembre una frana interrompe la linea

A dicembre la Regione (Presidente Polverini) manda un contributo per i lavori ma la Rete Ferroviaria Italiana non coinvolta nella progettazione dell’intervento non ne riconosce la validità

2013  

La nuova Giunta regionale (Presidente Zingaretti) convoca RFI stipulando un accordo che le assegna la progettazione dei lavori mentre l’Ente regionale dovrà procurare il finanziamento.

2014  

RFI consegna il progetto mentre la Regione racimola solo una parte della somma necessaria per l’esecuzione dei lavori

2015 

A gennaio in Consiglio regionale l’assessore Refrigeri rispondendo ad una interrogazione assicura che fondi europei e fondi regionali dedicati al contrasto del dissesto idrogeologico garantiranno la copertura finanziaria dei lavori ma non se ne ha la certezza. Risposta Refrigeri

                       RegioneLazio17.2.2015

 

A febbraio la Regione indica RFI come soggetto attuatore dell’intervento. 

 

 

 

 

 

Cosa ci aspetta a questo punto?

Abbiamo contattato la Regione parlando con la segreteria del Comitato Tecnico del Lavori Pubblici. Ci è stato risposto che il progetto è arrivato e che si trova nella fase istruttoria.

Intanto, RFI che intenzione ha? Inizierebbe i lavori pur in presenza solo di una parte dell’intero finanziamento? La Rete contattata da noi ci fa sapere che ha realizzato con finanziamenti propri, pari a 500 mila euro, opere di distacco forzato di porzioni di roccia instabile, rilievi morfologici del terreno e ha consegnato alla Regione Lazio il progetto esecutivo per la messa in sicurezza della collina sovrastante i binari. Inoltre, visto che RFI è stato individuato quale soggetto attuatore, appena saranno resi disponibili i finanziamenti sarà in grado di avviare tempestivamente le attività per la realizzazione dell’opera.

Quindi, è necessario il reperimento dell’intera somma!

 

 

Eppur si muove? Affidati a RFI i lavori di messa in sicurezza di Monte Cucca

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Un contatto con l’Area Difesa del Suolo e Bonifiche della Regione Lazio ci ha permesso stamani di conoscere la decisione dell’Ente regionale di affidare alla Rete Ferroviaria Italiana la messa in sicurezza della montagna da cui si staccò nel settembre 2012 la frana che ha interrotto la linea Terracina-Fossanova.

 

L’incarico è arrivato a RFI tramite una Determina del Direttore della Direzione Regionale Infrastrutture, Ambiente e Politiche Abitative che risale a una decina di giorni fa.

Ancora non è l’apertura del cantiere perché c’è il passaggio nel Comitato Tecnico dei Lavori Pubblici e soprattutto la questione del finanziamento complessivo dell’opera, come ci è stato detto dall’Area Difesa del Suolo. Ma è un passo avanti che rappresenta anche una pressione su RFI che forse così accetterà la logica dei lavori per lotti successivi. 

Sabato 28 marzo torna l’Ora della Terra, il WWF scrive ai sindaci pontini

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Torna sabato 28 marzo l’Ora della Terra, la più grande mobilitazione globale nata come evento simbolico per fermare il cambiamento climatico. Le luci si spegneranno per un’ora, dalle ore 20.30 alle 21.30, attraverso tutti i fusi orari, dal Pacifico alle coste atlantiche.

Guarda il video.

 

 

 

Dobbiamo mobilitarci tutti, fare la nostra parte e pretendere che i Governi assumano la CRISI del clima come priorità. Da un mondo basato sui combustibili fossili, è necessario approdare ad uno fondato su risparmio, efficienza e rinnovabili.
Le giovani e le future generazioni hanno diritto a ricevere in eredità un mondo pieno di vita e che non sia condannato a cambiamenti climatici catastrofici.

Dalla prima edizione del 2007, che ha coinvolto la sola città di Sidney, la grande ola del buio si è rapidamente propagata in ogni angolo del Pianeta lasciando al buio monumenti, piazze e strade per manifestare insieme contro i cambiamenti climatici e si è confermata come evento di forte valenza simbolica, un’occasione per rendere esplicita la volontà di sentirsi uniti in una sfida globale, che nessuno può pensare di vincere da solo.

Le Amministrazioni comunali, aderendo ad Earth Hour 2015, potranno partecipare su scala internazionale e nazionale a un evento simbolo della lotta al cambiamento climatico, cui aderiscono altre migliaia di enti locali. Le Città sono tra gli attori principali, veri e propri motori dell’innovazione e del cambiamento possibile.

Partecipando all’Ora della Terra, i Comuni possono cogliere l’occasione per dichiarare quali siano le azioni che hanno compiuto e intendono compiere nella propria città per affrontare la crisi climatica e quindi per: azzerare le emissioni di anidride carbonica; diminuire drasticamente l’uso di combustibili fossili ; adottare nuove strategie basate su risparmio, efficienza ed energie rinnovabili, mobilità sostenibile.
Tutti i Comuni pontini hanno ricevuto la lettera-invito della presidente del WWF Italia, Donatella Bianchi, in particolare i Comuni di Aprilia, Bassiano, Formia, Latina, Sezze, Sonnino, Terracina sono stati invitati a ripetere l’esperienza del 2014 quando tennero spenti i monumenti simbolo delle loro città.

La ferrovia Terracina-Fossanova è di cronaca, la RAI in città

In città si sente un rumore di fondo indistinto e di provenienza sconosciuta in cui si avverte una sorta di avversione alla riapertura della linea ferroviaria. Gli autori fanno finta di ignorare che la messa in sicurezza di Monte Cucca non riguarda la sola ferrovia ma la stabilità idrogeologica di una montagna sotto cui passano due strade e la ferrovia, ci sono abitazioni e coltivazioni intensive.

Le notizie da Roma arrivano faticosamente e spesso filtrate da politici interessati, c’è chi giura sull’impegno del proprio partito, chi mostra un malcelato scetticismo e chi ancora lancia dei ballon d’essai tanto per saggiare un’eventuale risposta elettorale.

10958582_10203722803366803_6220026798822261445_nSolo l’insistenza di cittadini, di pendolari e di alcune associazioni, tra le quali il WWF Litorale Pontino, sta tenendo alta l’attenzione dei media sulla questione della linea ferroviaria interrotta da ventotto mesi. La determinazione di questi soggetti lascia intendere che andranno avanti sulla richiesta della riapertura della linea a prescindere dalle decisioni delle forze politiche.

E così oggi proprio grazie all’interessamento della nostra associazione è arrivata in città Buongiorno Regione, la rubrica del telegiornale regionale che in diretta fa conoscere le situazioni delle diverse realtà regionali.

La giornalista Mariella Anziano ha chiamato anche l’ing. Massimo Iorani di Rete Ferroviaria Italiana e l’assessore Fabio Refrigeri della Regione Lazio che ha inviato una breve nota. Così, i cittadini hanno potuto far conoscere davanti alle telecamere tutta la fatica che stanno accumulando da 28 mesi ma anche ascoltare dalla viva voce dell’ing. Iorani che non c’è alcuna intenzione di sopprimere la tratta ferroviaria; anzi l’ing. ha dichiarato che RFI è in condizioni di aprire il cantiere dei lavori in una settimana appena la Regione Lazio avrà esaurito tutto l’iter burocratico e decidesse di affidare alla società l’esecuzione dei lavori. Per vedere il servizio cliccare qui.

La mano quindi passa alla Regione alla quale i politici locali se vogliono riscattare il loro comportamento da “vorrei ma non posso” dovrebbero appellarsi per affrettare la chiusura dell’iter burocratico. Se non ora, quando? 

A Ecomondo 2014 gli Stati generali della Green Economy

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Gli Stati generali della Green Economy tenutisi a Rimini nei giorni 5 e 6 novembre hanno avuto al centro lo sviluppo delle imprese della green economy per uscire dalla crisi italiana.

 

 

 

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L’importanza dell’appuntamento è sottolineata dalla presenza nei due giorni dei ministri Gian Luca Galletti, Ambiente e Tutela del territorio e del Mare, e Giuliano Poletti, Lavoro e Politiche sociali.

 

 

Dopo la presentazione introduttiva del primo giorno i lavori si sono sviluppati in sette sessioni tematiche di approfondimento e consultazione:

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Le relazioni dei coordinatori delle sette sessioni hanno fatto da trampolino di lancio alle premiazioni di tre aziende che hanno realizzato grandi prestazioni sulla strada della sostenibilità ambientale:

Saint-Gobain Vetri-Verallia  Primo premio per l’ecodesign  

Cascina Pulita Primo premio per lo sviluppo ecosostenibile nella gestione dei rifiuti in agricoltura

GreenApes Primo premio per le start up per la green economy con un’App che misura nella quotidianità i comportamenti ecosostenibili delle persone

Altre aziende sono state segnalate per le loro ottime prestazioni.