A Terracina costituito il Comitato “Vota si’ Ferma le Trivelle”

Logo_fermaletrivelle

Il giorno 31 marzo nella sede dell’Associazione Rete Solidale in via Traiano, si è costituito il comitato cittadino VOTA SÌ FERMA LE TRIVELLE a sostegno del referendum abrogativo del 17 aprile 2016.

 

 

Al comitato aderiscono al momento le seguenti associazioni: Città Partecipata, I Circolo Remiero, ISDE medici per l’ambiente, Legambiente Circolo Terracina Pisco Montano, Pasquino, Slow Food Condotta di Terracina, Terracina Vela club, Terracina Social Forum, Zero Waste Terracina, WWF Litorale Laziale. Hanno inoltre dato la loro collaborativa adesione numerosi cittadini.

Il presidente del comitato sarà Franca Maragoni del WWF Litorale Laziale.

Le ragioni del SÌ, 7 buone ragioni, sono facilmente sintetizzabili:

  1. Il tempo delle fonti fossili è scaduto: in Italia il nostro Governo deve investire da subito su un modello energetico pulito, rinnovabile, distribuito e democratico, già affermato nei Paesi più avanzati del nostro Pianeta.
  2. Le ricerche di petrolio e gas mettono a rischio i nostri mari e non danno alcun beneficio durevole al Paese. Tutte le riserve di petrolio presenti nel mare italiano basterebbero a coprire solo 7 settimane di fabbisogno energetico, e quelle di gas appena 6 mesi.
  3. L’estrazione di idrocarburi è un’attività inquinante, con un impatto rilevante sull’ambiente e sull’ecosistema marino. Anche le fasi di ricerca che utilizzano la tecnica dell’airgun, esplosioni di aria compressa, hanno effetti devastanti per l’habitat e la fauna marina.
  4. In un sistema chiuso come il mar Mediterraneo, un eventuale incidente sarebbe disastroso e l’intervento umano pressoché inutile. Lo conferma l’incidente del 2010 avvenuto nel Golfo del Messico alla piattaforma Deepwater Horizon che ha provocato il più grave inquinamento da petrolio mai registrato nelle acque degli Stati Uniti.
  5. Trivellare il nostro mare è un affare per i soli petrolieri, che in Italia trovano le condizioni economiche tra le più vantaggiose al mondo. Il “petrolio” degli italiani è ben altro: bellezza, turismo, pesca, produzioni alimentari di qualità, biodiversità, innovazione industriale ed energie alternative.
  6. Oggi l’Italia produce più del 40% della sua energia elettrica da fonti rinnovabili, con 80mila addetti tra diretti e indiretti, e una ricaduta economica di 6 miliardi di euro.
  7. Alla Conferenza ONU sul Clima tenutasi a Parigi lo scorso Dicembre, l’Italia, con altri 194 paesi, ha sottoscritto uno storico impegno a contenere la febbre della Terra entro 1,5 gradi centigradi, perseguendo con chiarezza e decisione l’abbandono dell’utilizzo delle fonti fossili. Fermare le trivelle vuol dire essere coerenti con questo impegno.

Il comitato sarà impegnato in questo periodo sul territorio e organizzerà punti informativi per i cittadini. Gli appuntamenti saranno i seguenti:

Domenica 3 aprile presso il “Mercato della Terra e del Mare” in via del Rio.

Giovedì 7 aprile presso il mercato settimanale

Sabato 9 aprile, nel pomeriggio, in Piazza Garibaldi.

Domenica 10 aprile, mattina e pomeriggio Piazzale Lido.

Giovedì 14 aprile presso il mercato settimanale.

Presso questi info point i cittadini possono ritirare materiale informativo e chiedere ai volontari chiarimenti sul referendum.

Il comitato ha carattere temporaneo e sarà sciolto al termine della consultazione referendaria.

Si invitano comunque cittadini e associazioni che lo vogliano, ad aderire anche successivamente alla costituzione del comitato. Il contributo di ognuno è prezioso e indispensabile. Per informazioni chiamare il numero 335361352.

Terracina 31.03.2016                                                                                                                                                   Il Presidente del Comitato 

        Prof. Franca Maragoni

Il referendum del 17 aprile e lo stato del Mediterraneo

Il WWF ha realizzato un’analisi delle tendenze in atto nel bacino del Mediterraneo di tutte le attività produttive, dai trasporti marittimi al turismo, dall’acquacoltura alla ricerca di idrocarburi. E’ una corsa all’oro senza una visione lungimirante di sviluppo sostenibile con una pressione non sopportabile su un ecosistema da tempo in difficoltà.

Ecco il quadro generale previsionale dei prossimi venti anni dell’indagine MedTrends

med_trends

In questo contesto di supersfruttamento del Mare Nostrum si inserisce la questione delle trivelle italiane alle quali il WWF ha dedicato questo studio particolare wwfdossier_trivelleinvista_2013

profilo_delfino_vettoriale_26920

Tra meno di un mese in Italia si terrà il referendum per un futuro libero dalle trivelle

IMG_4930Venerdì 18 marzo a Roma il Comitato nazionale Vota SI’ per fermare le trivelle ha inaugurato la campagna referendaria per chiedere ai cittadini di votare SI’ il 17 aprile quando si recheranno alle urne per rispondere al quesito:

 

IMG_4932

« Volete voi che sia abrogato l’art. 6, comma 17, terzo periodo, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, “Norme in materia ambientale”, come sostituito dal comma 239 dell’art. 1 della legge 28 dicembre 2015, n. 208 “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2016)”, limitatamente alle seguenti parole: “per la durata di vita utile del giacimento, nel rispetto degli standard di sicurezza e di salvaguardia ambientale”? »

 La posizione del WWF

E’ la prima volta che nella storia d’Italia istituzioni e cittadini si troveranno fianco a fianco in un referendum che vuole liberare il nostro mare dalle servitù petrolifere e emancipare il Paese dai combustibili fossili. Il prossimo 17 aprile si svolgerà il referendum sul tema della ricerca e dell’estrazione di idrocarburi.

In caso di vittoria del “SI” sarebbe cancellata la norma che consente alle società petrolifere, che abbiano già i permessi o le concessioni, di estrarre senza limiti di tempo gas e petrolio entro l’area off-limits delle 12 miglia dalla nostra costa.
Il Governo ha dovuto già cambiare in corsa le norme sbagliate del Decreto Sblocca Italia per rispondere all’iniziativa referendaria di 10 Regioni (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Liguria, Marche, Molise, Puglia, Sardegna e Veneto) ed è stato obbligato a rigettare ben 27 procedimenti autorizzativi in corso. E’ già questa una vittoria del fronte referendario, promosso dalle Regioni che vede il sostegno del Comitato delle Associazioni (www.fermaletrivelle.it).

Il 17 aprile il WWF chiede un mare di SI perché:

  • L’Italia è il Paese più ricco d’Europa per la sua biodiversità marina: la tartaruga marina e la foca monaca abitano ancora nel Mediterraneo. Otto sono le specie di cetacei che solcano comunemente le acque italiane (balenottera comune, capodoglio, tursiope, globicefalo, grampo, stenella, tursiope delfino comune, zifio). Il nostro Paese ha una rete di 27 aree marine protette e ha contribuito a istituire il Santuario internazionali dei Cetacei
  • Nel Mediterraneo, che costituisce lo 0,8% della superficie totale degli oceani, transita il 25% del traffico mondiale di idrocarburi. Ogni anno vengono sversate tra le 100 e le 150mila tonnellate di idrocarburi per operazioni di routine. In soli 22 anni a causa di 27 gravi incidenti navali 270mila tonnellate di idrocarburi sono finiti nel nostro mare.
  • Il petrolio minaccia le economie del mare. Di pesca in Italia vivono direttamente circa 60mila persone e il nostro Paese ha la flotta peschereccia più importante in Europa, dopo Spagna e Inghilterra. Di turismo costiero vivono 47mila esercizi e l’Italia è la meta crocieristica più ambita d’Europa.
  • Già ora il 40% dei consumi elettrici del nostro Paese sono alimentati dalle fonti rinnovabili. Il WWF ha dimostrato che entro il 2050 è possibile raggiungere l’obiettivo del 100% rinnovabili. Invece di cercare ancora i combustibili fossili, pensiamo all’energia del futuro. E’ l’impegno che l’Italia ha assunto alla COP21 di Parigi, il Governo deve essere conseguente e scegliere la strada della decarbonizzazione della nostra economia.

Formiamo anche a Terracina un Comitato Vota SI’ per fermare le trivelle. Le associazioni e i cittadini sono invitati all’incontro che si terrà giovedì 31 marzo alle ore 19 nella sede di Rete Solidale.

ARRIVA L’EVENTO MONDIALE “L’ORA DELLA TERRA” SABATO 19 MARZO 20.30-21.30

eh_60__logo_stacked_clr_jpeg_18560

 

WWF: “TUTTI INSIEME PER IL CLIMA, ANCHE NEL LAZIO SPEGNIAMO  LE LUCI PER ACCENDERE IL CAMBIAMENTO”

 

In Italia, oltre agli spegnimenti simbolici dei monumenti, sarà anche l’Ora del ritrovarsi insieme per cene sostenibili e solidali, grazie alla partnership con Altromercato.                                                              #oradellaterra – Il sito ufficiale: www.oradellaterra.org 

ORA DELLA TERRA: L’EVENTO MONDIALE

La volontà di cambiare ‘il cambiamento climatico’ sarà proprio al centro dell’Ora della Terra, l‘evento mondiale del WWF che trascina con sé lo spirito delle mobilitazioni che hanno portato all’Accordo di Parigi sul clima e dunque alla decisione di affrontare globalmente il rischio climatico. Sabato 19  si spegneranno simbolicamente le luci per un’ora, dalle ore 20.30 alle 21.30 di ciascun Paese: si comincia dalle isole del Pacifico per compiere in 24 ore una ‘ola di buio’ fino alle coste atlantiche. Sui social si può seguire e condividere l’evento con #oradellaterra . L’Ora della Terra nel 2015 ha spento la luce in 7000 città e oltre 170 Paesi e regioni del mondo, coinvolgendo oltre 2 miliardi di persone e centinaia di imprese. Quest’anno l’evento, giunto alla sua decima edizione, ha numeri da record: aderiranno ben 366 luoghi o monumenti simbolo in 178 Paesi , tra cui l’Empire State building di New York, l’Opera House di Sidney, la Tour Eiffel a Parigi, il Marina Bay sands a Singapore (il terzo casinò al mondo formato da tre grattacieli sormontati dallo Sky Park lungo 340 metri a forma di nave), il Kourou space centre nella Guyana francese (sede del principale centro di lancio europeo di missili spaziali) e Taipei 101, il quinto grattacielo più alto del mondo. Oltre 90 dei 178 paesi  partecipanti andranno oltre il semplice spegnimento e l’iniziativa simbolica, e metteranno in campo iniziative concrete di riduzione degli impatti e dei consumi in funzione della sostenibilità, coinvolgendo cittadini, comunità e istituzioni sui temi dell’energia rinnovabile, gestione dei rifiuti, cibo e foreste.

In Italia hanno aderito finora oltre 200 luoghi tra comuni e palazzi storici dal nord al sud.

L’evento italiano ha già ricevuto il patrocinio del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati: inoltre il fattivo contributo dei Comuni contribuisce al successo dell’iniziativa grazie alla partnership con l’ANCI. Per il secondo anno consecutivo la Marina Militare si unirà nel simbolico gesto dello “spegnere le luci” contribuendo al progetto di sensibilizzare il mondo ai problemi legati al riscaldamento climatico.

Anche per il 2016 Marco Mengoni conferma il suo sostegno alla campagna con il messaggio “ Earth Hour 2016, la Terra sono io, unisciti a me su www.loradellaterra.org”. Tra i testimonial quest’anno è arrivata anche l’adesione di Fedez . Insieme a loro sostengono l’Ora della Terra anche Neri Marcorè, Nicolò Fabi, Vittorio Brumotti, Lisa Casali.

Anche il mondo dello sport è sceso in campo a fianco del WWF: l’invito a diventare ‘campioni del clima’ arriva dalla Federazione Italiana Rugby e dalla Nazionale Azzurra. Adesione anche dal mondo del calcio con tutte le squadre della Lega B attraverso B Solidale, con i capitani che indosseranno le fasce verdi al braccio durante la gara, e del basket con Lega Basket. Qui sempre i capitani vestiranno le maglie verdi durante il riscaldamento e verrà letto un messaggio prima dell’inno mentre sui led apparirà un messaggio a sostegno di Earth Hour.

 

“L’Ora della Terra è un’ora di felicità – ha dichiarato Andrea Filpa Delegato del WWF Italia per il Lazio – E’ un’ora che ci fa vedere il nostro Comune, ma anche la nostra casa, in una luce diversa, la luce del buio o la luce delle candele. Per chi la festeggia nelle piazze e nelle strade rappresenta una occasione per capire che siamo in tanti ad essere consapevoli che lo spreco di energia non vuol dire ricchezza ma povertà, per noi e per le generazioni future. Saremo ricchi se un domani sapremo vivere con l’energia che alimenta la Terra, quella del Sole. Per chi la festeggia in casa, magari celebrando la festa dei papà, è una occasione per vivere la quotidianità in maniera diversa e suggestiva, a lume di candela. Per tutti quelli che la festeggiano è una occasione di riavvicinarsi alla natura, che vive ogni giorno ciclicamente di alba, di luce, di tramonti e di notte”.

COSA ACCADRA’ NEL LAZIO DALLE ORE 20.30 ALLE ORE 21.30

A ROMA E PROVINCIA

ROMA – EVENTO CENTRALE ‘BLUE/JAZZ’ A FONTANA DI TREVI

L’evento centrale sarà a Roma: sabato alle 20.30 PIERO ANGELA, volto storico della divulgazione scientifica e testimonial del WWF, spegnerà le luci che illuminano la FONTANA DI TREVI. Il monumento si colorerà poi ‘virtualmente’ durante lo spegnimento, grazie al lighting designer, Claudio Berettoni,  attraverso un sistema di proiezioni a led alimentate esclusivamente ad energia solare, con i colori del pianeta terra,  mentre a cura di  ICompany, il gruppo Dixie Booster, si esibirà in brani di musica Jazz-dixieland animando la piazza. Il WWF sarà in piazza dal pomeriggio per sensibilizzare sui temi del clima il pubblico anche con un’iniziativa Social: sarà possibile scattarsi una foto insieme al panda da condividere sui propri social sfruttando la speciale cornice Earth Hour che girerà per la piazza.

Sempre a Roma anche la BASILICA DI SAN PIETRO e il COLOSSEO si spegneranno insieme alle facciate di alcuni palazzi delle istituzioni: Palazzo Montecitorio, sede della camera dei Deputati, PALAZZO MADAMA, sede del Senato.

Earth Hour vedrà inoltre lo spegnimento delle luci del bellissimo PALAZZO VALENTINI sede della Città metropolitana di Roma Capitale, grazie alla collaborazione con  il progetto  SHAAMS (Strategic Hubs for the Analysis and Acceleration of the Mediterranean Solar sector) in cui partecipa anche il WWF Mediterraneo. Il progetto mira a sensibilizzare l’opinione pubblica in materia di energia solare attraverso la trasferibilità e la realizzazione di buone pratiche per facilitare l’adozione delle tecnologie solari. Tutte le classi delle scuole secondarie superiori dei 121 Comuni della Città Metropolitana hanno avuto inoltre l’opportunità di lavorare sul tema grazie ai materiali didattici messi a disposizione dal progetto SHAAMS: un kit didattico on-line http://shaamsplatform.org/partners/wwf/ (Renewable Energy Tool Box) sull’ importanza delle energie rinnovabili, con una sezione riservata agli alunni e una riservata ai docenti  e un gioco on-line per testare le conoscenze acquisite.

A OSTIA verranno spente le luci della sede della LEGA NAVALE – Lungomare Caio Duilio 34 e con la collaborazione dell’Associazione di Astrofili del Pellegrino si effettueranno osservazioni del cielo stellato

A LADISPOLI verranno spente le luci del monumento e di piazza dei Caduti per sensibilizzare i cittadini in materia di risparmio energetico.

A ROVIANO verranno spente dal Comune e dalla Pro Loco le luci della Torre del Castello Brancaccio simbolo del paese.

NELLA PROVINCIA DI LATINA

         A TERRACINA verrà spento dalle 20.30 alle 21.30 il monumento “Tempio di Giove” e i nostri volontari saranno presenti in piazza con un banchetto informativo per distribuire una  ecoguida a chi vuole concretamente modificare  il proprio stile di vita.

         FORMIA terrà spenta la Torre di Mola.

         VENTOTENE spegnerà la piazza principale dell’isola, Piazza Castello.

         SERMONETA terrà spenta la Loggia dei Mercanti.

         FONDI spegnerà la pubblica illuminazione di Piazza Municipio

         SPIGNO terrà spente le luci perimetrali del Palazzo Comunale

         LENOLA spegnerà le luci dell’area esterna del santuario della Madonna del Colle e della Scalinata della Pace

         SEZZE terrà spente le luci della facciata della Cattedrale di Santa Maria.

Roma, 17 marzo 2016

Informazioni stampa WWF Lazio

Cesare Budoni – 349 6040937

 

Anche Terracina aderisce all’Ora della Terra 2016

Dopo Formia, Sermoneta e Ventotene anche Terracina ha deciso di aderire all’evento mondiale che sabato 19 marzo realizzerà una ola di buio con lo spegnimento delle luci di piazze, strade e monumenti simbolo come il Colosseo, Piazza Navona, la Torre Eiffel, il Cristo Redentore di Rio, il Ponte sul Bosforo e tanti altri luoghi per manifestare insieme contro i cambiamenti climatici.

imagesA Terracina verrà spento dalle 20.30 alle 21.30 il monumento “Tempio di Giove” e i nostri volontari saranno presenti in piazza con un banchetto informativo per distribuire una  ecoguida a chi vuole concretamente modificare  il proprio stile di vita.

 

Invitiamo i cittadini a regalarsi quella sera una cena al lume di candela, SPEGNETE LE LUCI ACCENDETE LE EMOZIONI! Dalle 20,30 alle 21,30 fate un regalo alla Terra e a voi stessi.

Intanto comincia a riempirsi di iniziative la cartina dell’Italia rappresentata nella mappa degli eventi.

Nell’occasione di questo evento che rappresenta uno stimolo per dare al mondo un futuro sostenibile il WWF si appella alle Istituzioni ma anche ai singoli cittadini affinché adottino stili di vita che non aggravino ulteriormente le condizioni in cui versa il pianeta.

Tutti nel nostro piccolo possiamo dare un contributo, per esempio con il risparmio energetico, con l’uso accorto dell’acqua e una gestione corretta dei rifiuti.

Alcuni consigli sono presenti nell’ECO GUIDA-IN CASA preparata dal Gruppo Clima ed Energia del WWF Lazio. Eccola WWFEcoGuida

Per non dimenticare, otto marzo dedicato a Berta Caceres, l’ambientalista honduregna assassinata

Dal sito del WWF Italia

Un assurdo delitto ha colpito un’altra figura simbolo degli indomiti combattenti in difesa dei diritti della natura e delle popolazioni locali: l’ambientalista honduregna Berta Caceres che nel 2015 aveva vinto il Premio Goldman Environmental Prize proprio per le battaglie condotte al fianco delle popolazioni indigene nella difesa del loro ambiente è stata assassinata.

caceres_26820
L’attivista ambientalista aveva partecipato nell’ottobre 2014 all’incontro del Papa coi movimenti popolari. Ed è un’icona di quelle violenze contro gli indios denunciate dal Pontefice durante il viaggio in Messico. Berta per anni aveva lottato contro l’esproprio forzato delle terre e il disboscamento delle aree forestali della regione. Recentemente aveva combattuto contro la costruzione di una diga che avrebbe compromesso un fiume ritenuto sacro, il Gualcarque. Negli ultimi tempi aveva ricevuto diverse minacce di morte, denunciate anche alle autorità locali.
“L’Honduras ha perso una delle sue più coraggiose attiviste” ha dichiarato Tomas Membreno, membro del gruppo Indian Council of People’s Organizations dell’Honduras.

Le Iene scovano un bracconiere seriale di lupi

Il 16 febbraio scorso un servizio della trasmissione televisiva Le Iene mostrava un’intervista ad una persona che affermava di aver ucciso una quindicina di lupi.

lupo_desc

Il WWF Italia dopo aver preso visione del servizio televisivo ha presentato un esposto alla Magistratura contro il bracconiere seriale.

 

Ecco il comunicato stampa del WWF Italia

Intervistato dagli inviati de “Le Iene”, si era vantato di aver ucciso “oltre 15 lupi”: ora è partito nei confronti di ignoti un esposto del WWF Italia alla Procura della Repubblica di Parma. Il WWF ricorda che il lupo è specie “particolarmente protetta” a livello comunitario, e che in Italia la sua uccisione è vietata e penalmente sanzionata (art. 30 Legge 157/1992 ).

L’intervista al bracconiere era stata realizzata dalla trasmissione “Le Iene” in onda su “Italia 1” lo scorso 16 febbraio in un servizio, realizzato nelle zone comprese tra Compiano e Borgo Val di Taro, Appennino parmense, dal titolo “ Quando il lupo diventa una minaccia”.

Durante la trasmissione più persone si erano espresse in difesa del bracconaggio ai danni della specie: ecco perché il WWF Italia ha ritenuto doveroso intervenire, chiedendo alla magistratura di “svolgere i dovuti accertamenti finalizzati ad individuare la sussistenza, nei fatti sopra descritti, delle menzionate fattispecie di reato o di altre ravvisabili nelle condotte sopra riferite, a carico di chi ha svolto le suddette dichiarazioni”.

Il WWF ricorda come questo animale non rappresenti una minaccia: l’aggressività del lupo verso l’uomo non è nota, né documentata in Italia da oltre un secolo e mezzo. Intanto prosegue a grandi passi la petizione WWF che chiede al Ministero dell’Ambiente di eliminare la possibilità di  abbattimenti legali di lupi nel Piano di conservazione e gestione della specie attualmente in discussione con le Regioni, ma di puntare su prevenzione, adeguati risarcimenti dei danni alla zootecnia, informazione, lotta al bracconaggio e al randagismo canino, censimenti.

Già superate le 50.000 adesioni alla petizione per evitare l’autorizzazione di abbattimenti legali del lupo nel nostro Paese.

Si può firmare su www.wwf.it/soslupo  #SosLupo

Roma, 25 febbraio 2016  –  Per informazioni:  Ufficio stampa WWF Italia _ 06-84497.266-  213  –  329.8315718  –  329.8315725 Tw  @WWFItalia

 

 

L’ultimo collegato ambientale: un contributo alla sostenibilità, all’economia circolare e alla riduzione del consumo delle risorse naturali. Si poteva dare di più, però.

Il collegato ambientale alla legge di stabilità del 2014, diventato la legge n. 221 del 28 dicembre 2015, è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 13 del 18 gennaio 2016.

Gli elementi presenti nella legge possono essere letti sul sito della Camera dei Deputati tramite questi link

downloadDalla lettura di questo decreto che contiene “Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell’uso eccessivo di risorse naturali”emergono secondo Legambiente elementi positivi quali

 

  • il fondo per la progettazione delle opere contro il dissesto idrogeologico e lo stanziamento di risorse per l’abbattimento degli edifici abusivi costruiti in zone a rischio;
  • l’istituzione della nuova ecotassa sulle discariche che premia i comuni più virtuosi;
  • il nuovo sistema per gli acquisti verdi fondato su criteri ambientali minimi;
  • il ritorno del vuoto a rendere;
  • l’introduzione delle compostiere di comunità;
  • la responsabilità del trasportatore in caso di sversamento in mare di sostanze pericolose;
  • l’istituzione del mobility manager scolastico e il finanziamento per gli spostamenti casa scuola e casa lavoro;
  • il divieto di immissione e foraggiamento di cinghiali su tutto il territorio nazionale.

Restano fuori purtroppo ancora il contrasto al consumo di suolo, la lotta alle agromafie e la semplificazione delle procedure di abbattimento degli ecomostri abusivi che continuano a deturpare la bellezza dell’Italia.

WWFL’analisi del WWF

Una norma guastafeste depotenzia la portata innovativa, che pure va riconosciuta, del collegato ambientale alla Legge di Stabilità 2014. Da un lato Governo e Parlamento giustamente riconoscono e individuano uno strumento importante per dare valore al capitale naturale inserendolo nel processo di programmazione economica nazionale, come richiesto dal WWF, per modificare la nostra impostazione economica per la quale la natura è invisibile; dall’altro però mettono a rischio il nostro patrimonio naturale smantellando un importante strumento a tutela della Rete Natura 2000, che comprende aree di grande valore ecologico protette nell’ambito dell’Unione Europea .

“Abbiamo atteso due anni che il Collegato ambientale diventasse legge avendo anche partecipato direttamente all’elaborazione degli articoli per istituire finalmente un Comitato Nazionale per il Capitale Naturale – commenta il WWF – ma siamo costretti a segnalare aspetti positivi e negativi, denunciando l’incoerenza di Governo e Parlamento.

Infatti, nel Collegato ci sono alcune norme importanti, che valutiamo positivamente, quali appunto quelle che forniscono strumenti innovativi per raggiungere l’obiettivo di un modello economico più sostenibile basato sull’uso razionale delle risorse, istituendo il Comitato nazionale per il capitale naturale che redigerà un rapporto annuale di valutazione degli effetti delle politiche pubbliche sul patrimonio naturale del nostro Paese inserito nell’ambito della programmazione economica nazionale e il Catasto dei sussidi ambientalmente  favorevoli e sfavorevoli, nonché definiscono la delega al Governo per la valutazione economica dei Servizi eco sistemici, altri due temi fondamentali per avviare la nostra economia su percorsi più sostenibili. “

“Accanto a queste disposizioni condivisibili – aggiunge il WWF – è stata approvata anche una norma che scardina la Valutazione di Incidenza su progetti che vadano ad incidere sulla Rete Natura 2000 creata proprio per tutelare specie e habitat unici in Europa (2314 Siti di Importanza Comunitaria che consentono in Italia di tutelare 131 habitat, 89 specie di flora e 111 specie di fauna). Le autorità italiane dovrebbero sapere che è stata aperta dal 2014, su reclamo di WWF e LIPU, una istruttoria EU Pilot proprio sulla scorretta applicazione in Italia della Direttiva Habitat. Il WWF annuncia che chiederà all’Europa di aprire una procedura d’infrazione per violazione della normativa comunitaria, come già preannunciato al ministro per le Riforme e i rapporti con il Parlamento, Maria Elena Boschi e al Ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti il 19 novembre scorso in una lettera scritta da WWF e LIPU”.


L’Agenda 21 locale di Terracina ha compiuto dieci anni (3)-Appello ai candidati sindaci

 

Nove concittadini si stanno proponendo per amministrare la nostra città e sicuramente dietro di loro ce ne saranno alcune centinaia che faranno loro compagnia nelle liste elettorali e negli elenchi delle firme di presentazione.

Sicuramente questi nostri concittadini amano la città e si fanno avanti per migliorarne l’aspetto e i servizi impegnandosi a salvaguardare il patrimonio pubblico contro gli abusi di singoli o gruppi inclini a depredare il territorio e le sue risorse.

Ci auguriamo che alla fine della campagna elettorale tutti i cittadini che si sono offerti per l’amministrazione e non saranno risultati eletti e quelli che semplicemente hanno sostenuto con la firma il proprio candidato sindaco restino in campo per avviare l’opera di tutela nella quale si erano impegnati avallando un programma elettorale.

Ci permettiamo di dire che nella loro azione non dovranno fare un grande sforzo di invenzione perché esiste ormai un percorso di sviluppo sostenibile costruito nei dieci anni di esistenza dell’Agenda 21 Locale che tocca i vari aspetti della vita della città.

Questo vale soprattutto per i nove candidati sindaci.

Qualcuno potrebbe non condividere il Piano di Azione  già passato in consiglio comunale ma eventuali scelte diverse non potranno non uniformarsi al concetto di sostenibilità ormai presente in tutte le direttive europee e leggi nazionali, compreso l’ultimo collegato ambientale del dicembre 2015.

E’ in gioco la vita delle nuove generazioni e non solo di quelle, se ci guardiamo intorno.

Il rapporto Brundtland elaborato per conto dell’ONU nel 1987 e da cui tutto è partito affermava « Lo sviluppo sostenibile, lungi dall’essere una definitiva condizione di armonia, è piuttosto processo di cambiamento tale per cui lo sfruttamento delle risorse, la direzione degli investimenti, l’orientamento dello sviluppo tecnologico e i cambiamenti istituzionali siano resi coerenti con i bisogni futuri oltre che con gli attuali ».

Una ricerca su Wikipedia fornisce questo grafico con la sottostante interpretazione

Sviluppo_sostenibile

“La sostenibilità, quindi, ruota attorno a tre componenti fondamentali:

  • Sostenibilità economica: intesa come capacità di generare reddito e lavoro per il sostentamento della popolazione.
  • Sostenibilità sociale: intesa come capacità di garantire condizioni di benessere umano (sicurezza, salute, istruzione, democrazia, partecipazione, giustizia.) equamente distribuite per classi e genere.
  • Sostenibilità ambientale: intesa come capacità di mantenere qualità e riproducibilità delle risorse naturali.

L’area risultante dall’intersezione delle tre componenti, coincide idealmente con lo sviluppo sostenibile.

Le intersezioni intermedie, tra le componenti, dove vengono indicate le parole Vivibile, Equo, Realizzabile, si possono leggere come delle indicazioni di tipo operativo o di verifica.

Un modello di sviluppo sostenibile perciò deve contemplare una politica di tutela e salvaguardia delle risorse naturali che vanno gestite razionalmente contemperando l’esigenza di sviluppo socio-economico con quella di rispetto dell’ecosistema.”

Ci appelliamo, quindi, ai candidati sindaci chiedendo loro una dichiarazione pubblica di accettazione dei principi di sostenibilità e di condivisione dei documenti prodotti dal Forum di Agenda 21 Locale di Terracina.

Se useranno la cortesia di comunicarcelo ne faremo tesoro.

Costituita l’Organizzazione Aggregata WWF Litorale Laziale

In questo nuovo anno la testata del nostro sito/blog si presenta con una lieve ma significativa modifica; è stata introdotta la dicitura WWF Litorale Laziale.

E’ infatti arrivata al termine la ristrutturazione interna del WWF derivante dal rinnovo dello Statuto nazionale che comporta una riaggregazione delle strutture locali preesistenti. Finalmente è stata costituita l’Organizzazione Aggregata (OA) WWF Litorale Laziale in cui è confluito il WWF Litorale Pontino che resterà come sede operativa all’interno della più estesa struttura.

  •          Si è costituita l’Organizzazione Aggregata WWF-Litorale Laziale, una nuova associazione in seno al WWF Italia. L’associazione è nata aggregando il WWF Litorale Pontino e Litorale Romano, a cui si è aggiunto un nuovo gruppo che si interesserà del Litorale Nord del Lazio.
  •          La fascia costiera della Regione Lazio con i comuni di Montalto di Castro, Tarquinia, Civitavecchia, Tolfa, Allumiere, Santa Marinella, Cerveteri, Ladispoli, Fiumicino, Roma-X Municipio, Pomezia, Ardea, Anzio, Nettuno, Latina, Sabaudia, San Felice Circeo, Ponza, Ventotene, Terracina, Fondi, Sperlonga, Itri, Gaeta, Formia, Minturno, costituisce il territorio di competenza della nuova Associazione.
  •        Finalità fondamentale dell’Associazione è la tutela della costa e del mare e per questo si è data obiettivi importanti di respiro regionale, lavorando in un’ottica sovracomunale che darà maggior peso alle azioni di tutela che sono state fin qui intraprese ed ottimizzerà l’organizzazione delle diverse iniziative.
  •       A questo scopo l’associazione cercherà in ogni modo di sollecitare la Regione Lazio affinché si introduca la “norma etica” per la gestione delle aree demaniali costiere come accade nella Regione Puglia. Si tratta di una misura adatta a prevenire gli abusi sulle concessioni balneari; se ogni concessionario avrà l’obbligo di esporre i termini della propria concessione, grazie al controllo sociale, non potranno verificarsi interventi illeciti sul territorio demaniale.
  •      Altro importante obiettivo sarà quello di promuovere la costituzione di un osservatorio regionale per la difesa della costa e del mare, come si sta realizzando in Campania, dove sono chiamati a collaborare diverse istituzioni scientifiche, come Università e CNR, insieme ad enti di tutela attiva come le Capitanerie di Porto. Strategico sarà stabilire contatti con le diverse Capitanerie di Porto per azioni di tutela specifiche.
  •      Tra le iniziative avrà spazio anche l’organizzazione di un evento di navigazione a tappe – senza motore – lungo le coste del Lazio da Montalto a Minturno, con il fine di monitorare la costa e il mare e per promuovere l’uso di mezzi di trasporto ecosostenibili.
  •      Appare importante anche sollecitare la Regione Lazio per l’emanazione di una legge atta a costituire la figura di guardia ambientale regionale, così come avviene in diverse altre regioni italiane tra cui la confinante Toscana.
  •      Infine si promuoverà la realizzazione di una pista ciclabile lungo la costa laziale, ma continuando a tenere desta l’attenzione sull’efficienza del servizio di trasporto pubblico lungo la fascia costiera della regione.

Presidente della nuova Associazione è la terracinese Franca Maragoni che ha già ricoperto ruoli di responsabilità nel WWF locale e in quello regionale, vicepresidenti sono stati eletti Maria Gabriella Villani, in precedenza presidente del WWF Litorale Romano, e Valerio Facchinelli, i quali saranno supportati da un consiglio direttivo composto da nove consiglieri.

787

 

Terracina, 20 gennaio 2016