OnLine il nuovo Report WWF sul consumo suolo “Caring for Our Soil – Avere cura della Natura dei territori” – Città polverizzate, isole di natura e Aree interne insidiate

LA LETTURA E LE PROPOSTE DEL WWF PER CONTENERE IL CONSUMO DI SUOLO. PUBBLICATO IL REPORT “CARING FOR OUR SOIL – AVERE CURA DELLA NATURA DEI TERRITORI”. ELABORAZIONI ORIGINALI E CINQUE PROPOSTE INNOVATIVE PER LE GREEN CITIES.

 

 

 

 

 

È OnLine su wwf.it l’e-book Caring for our soil – Avere cura della naturadei territori”, il Report 2017 del WWF Italia (scaricabile a questo indirizzoche vede il contributo di 27 tra Docenti universitari (Camerino, Firenze, L’Aquila, Roma Tre, Tuscia), esperti di Istituti di Ricerca (ISPRA e ISTAT), rappresentanti delle Istituzioni (come la Commissione Europea). Il Report offre analisi e proposte originali utili alla comprensione delle dinamiche del consumo di suolo in atto e per governare lo sviluppo delle aree urbanizzate, garantendo nel contempo, la tutela e la resilienza del patrimonio naturale e l’adattamento ai cambiamenti climatici. Fa così un ulteriore salto di qualità l’elaborazione del WWF che nel 2013 e nel 2014 ha già prodotto sull’argomento i Report “Riutilizziamo l’Italia”.

Il Report WWF nel 2017 presenta infatti elaborazioni originali che favoriscono una lettura analitica più raffinata di ciò che sta avvenendo nel nostro Paese:

  • Un territorio polverizzato
  • Isole di Natura
  • Aree interne insidiate

Il Report WWF offre anche idee e proposte di strumenti innovativi per leGreen Cities, per migliorare la pianificazione urbana, recuperare le aree dismesse e contaminate, diffondere i giardini condivisi e gli orti urbani, ridurre i consumi energetici delle aree edificate e promuovere la mobilità dolce (pedonale e ciclabile).

  1. Bilancio del consumo di suolo
  2. La “salute ambientale” dei siti contaminati
  3. L’autosufficienza energetica
  4. Il valore dei giardini condivisi
  5. Strade che favoriscano la mobilità dolce

Insomma, rispetto dell’ambiente, benessere ed equità sociale sono alla base dell’obiettivo del nuovo Report del WWF sul consumo di suolo, di questa nuova proposta che si ripromette di: “Caring for our soil – Avere cura della Natura dei territori”.

“Possiamo prenderci cura del Pianeta trasformandoci da consumatori in risparmiatori e investendo nel nostro capitale naturale. Le attività umane stanno cambiando radicalmente gli equilibri naturali: il sistema Terra, negli ultimi 300 anni, a partire dalla rivoluzione industriale, è stato sottoposto a trasformazioni superiori a quelle dei precedenti 4,6 miliardi di anni (che sono state causate dalle forze di origine astronomica, geofisica e interna allo stesso sistema). ‘Aver cura’ vuol dire innanzitutto conoscere le componenti ecologiche e la loro importante funzione, essendo consapevoli che c’è bisogno di un forte cambiamento per il futuro: questo Report vuole essere un strumento utile a disposizione di tutti (studiosi, cittadini, istituzioni) per ‘aver cura’ della Natura dei territori”Lo dichiara la presidente del WWF Italia Donatella Bianchi che conclude:“Nel nostro paese gli habitat ecologicamente intatti sono in costante riduzione, solo l’11% dei fiumi alpini si salva da interventi artificiali e dallo sfruttamento; solo il 30% delle coste è rimasto nel suo stato naturale mentre il 50% risulta compromesso; l’80% delle dune è scomparso. Il suolo, risorsa non rinnovabile e bene comune, svolge funzioni vitali per l’ecosistema, la resilienza dei sistemi naturali, la produzione alimentare, la conservazione delle risorse idriche, lo stoccaggio del carbonio: contenere il consumo di suolo è fondamentale per limitare il rischio idrogeologico, garantire la resilienza dei sistemi naturali e favorire l’adattamento ai cambiamenti climatici. È quindi indispensabile stabilire per legge quali siano le soglie da non superare”.

Roma, 27 giugno 2017
 

Wwf Italia

Ufficio Stampa WWF Italia

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Domenica 4 giugno Festa dell’Appia antica tra Fondi e Itri: amministrazioni, associazioni e cittadini insieme

L’Appia day voluto dalle amministrazioni di Fondi e Itri con la collaborazione delle associazioni culturali e ambientaliste ha visto una grande partecipazione popolare.

La visita guidata del pomeriggio durata fino al tramonto è stata segnata da momenti in cui esperti di storia locale, di archeologia, di botanica e di cammini storici hanno illustrato ognuno con le proprie competenze i diversi aspetti inerenti l’evento.

Prima dell’avvio l’archeologa Marisa De Spagnolis ha presentato la strada antica

Subito dopo un lungo corteo di persone si è avviato camminando sui basoli

Al primo slargo l’archeologa ha illustrato il luogo e le tecniche di taglio dei grandi massi utilizzati per le sostruzioni della strada

Arrivati al fortino di Sant’Andrea tra note storiche e informazioni sulla vegetazione locale hanno preso la parola Alberto Alberti del Gruppo dei Dodici che ha inserito l’elemento quasi terapeutico del camminare nei boschi e Lorenzo Quilici che ha illustrato il suo ultimo libro scritto insieme a Stefania Gigli Per la Via Appia tra i monti Ausoni e Aurunci.

Per le due amministrazioni hanno portato il saluto il sindaco di Itri e il vicesindaco di Fondi.

Alla fine della camminata uno stand con cibo prodotto secondo ricette antiche ha ristorato i tanti partecipanti mentre un gruppo folcloristico si esibiva nello spiazzo ricavato davanti al ponte rinascimentale distrutto durante l’ultima guerra e ricostruito una decina di anni fa.

Domenica a Terracina, Giornata Mondiale dell’Ambiente

5 Giugno 2017 GIORNATA MONDIALE DELL’AMBIENTE

A Terracina come in molte altre città viene celebrata domenica 4 giugno per opportunità organizzative e di partecipazione dei cittadini.

E’ stata indetta da Agenda 21 che scrive:

Essa cade regolarmente ogni anno il 5 giugno e costituisce un momento importante per promuovere una migliore conoscenza e consapevolezza dei cittadini e delle istituzioni verso la tutela e l’uso corretto e sostenibile delle risorse naturali del pianeta, per favorire una maggiore coscienza ambientale e per informare meglio sugli effetti del comportamento quotidiano di ognuno sull’equilibrio dell’ecosistema.

Per tali motivi, il Forum di Agenda 21 Locale, in collaborazione con il WWF Litorale Laziale, l’Archeoclub d’Italia-Sede di Terracina e il gruppo dei Ciclisti Urbani di Terracina, hanno organizzato l’iniziativa “Terracina Città Sostenibile. Incontri, visite e ciclotour tra natura, storia e cultura dell’ambiente”, che si svolgerà domenica 4 giugno 2017 (anticipando al giorno festivo la ricorrenza per favorire una maggiore partecipazione), secondo il seguente programma:

“Parchi Aperti”. Mattina (a piedi). Visita culturale: dal Parco della Rimembranza al Parco Chezzi passando per il Parco di Posterula.
Appuntamento: ore 10.00 presso il Parco della Rimembranza (durata 2 ore).
A cura di: Archeoclub d’Italia Sede di Terracina.
– “Ciclonatura”. Pomeriggio (in bicicletta). Itinerario di visita: dalla Via Appia Nuova al fiume Portatore passando per Ceccaccio e San Martino.
Appuntamento: ore 17.30 presso il Piazzale della COOP (durata 2 ore).
A cura di Stefano Del Monte/Ciclisti Urbani.

Ancora in difficoltà i pendolari che utilizzano il treno per raggiungere i luoghi di studio o di lavoro

I pendolari rappresentano la categoria sociale impegnata ogni giorno a praticare una mobilità sostenibile, chi con i mezzi del COTRAL e chi con i treni. Su entrambi i fronti non si contano le difficoltà che questi cittadini sono costretti a sopportare quotidianamente. 

La nostra associazione è da sempre al loro fianco e unisce la propria voce a quella dei pendolari della linea ferroviaria FL7 che in questi giorni si stanno attivando perchè insoddisfatti delle corse attuali e preoccupati per quanto potrà essere inserito nell’orario estivo che partirà dall’11 giugno.

Hanno scritto a tutti i sindaci del comprensorio questa lettera

AI SINDACI DEI COMUNI INTERESSATI

 OGGETTO: richiesta intervento per attuazione modifiche all’orario dei treni. Attuazione del    documento condiviso tra Regione Lazio e Coordinamento Comitati Pendolari Linea FL7.

Sono scriventi della presente lettera i Comitati di Itri, Minturno-Scauri, Monte San Biagio ed i gruppi spontanei dei pendolari di Pomezia, Priverno, Sezze Romano, Terracina. Dette organizzazioni hanno costituito il coordinamento dei Comitati della linea FL7, a cui di seguito si fa riferimento.

CRONISTORIA

Dopo l’entrata in vigore nello scorso mese di marzo del nuovo orario sulla linea FL7, i Comitati dei Pendolari hanno sollecitato l’attenzione dell’Assessorato dei Trasporti e Mobilità della Regione Lazio, riguardo le criticità di tale orario.

Questo orario infatti era stato introdotto come sperimentale, in veloce sostituzione del precedente introdotto nel dicembre 2016, con l’impegno da parte della Regione e di Trenitalia di apportarvi gli aggiustamenti necessari valutati nel corso del monitoraggio sul primo periodo di applicazione.

Dopo varie interlocuzioni, nell’ultimo incontro tenutosi lo scorso 27 Aprile, gli scriventi Comitati hanno condiviso con la Regione stessa, le modifiche più urgenti da inserire nel prossimo orario che entrerà in vigore l’11 Giugno (allegato 2 – sintesi incontro Regione Lazio e Coordinamento Pendolari linea FL7) e che andava studiata la fattibilità delle rimanenti richieste (allegato 3).

Nonostante le buone premesse ad oggi però nulla è stato comunicato ai Comitati in merito all’applicazione degli impegni presi fra Regione Lazio e Comitati. Si rileva come, da quella data, non vi sia stato più alcun incontro fra i Comitati e l’Assessorato della Regione Lazio, facendo così crescere nei pendolari la preoccupazione che Trenitalia e RFI non vogliano dare esecuzione alle richieste di miglioramento degli orari introdotti a marzo, col rischio reale che si vanifichi un lungo e faticoso lavoro di mediazione dei Comitati, ma soprattutto che vengano calpestati  la speranza e il diritto dei pendolari ad avere una mobilità adeguata, rispettosa delle proprie esigenze e non soggetta a quelle organizzative di Trenitalia, che evidentemente ora sembrano ritenute più importanti.

Considerato che l’11 giugno è oramai imminente, si chiede a tutte le Istituzioni in indirizzo, di farsi portavoce, nelle sedi regionali opportune, dei disagi che questo orario continuerà ad arrecare a tutti i cittadini pendolari dei vari comuni interessati, laddove le citate modifiche non trovino applicazione.

Ribadiamo l’importanza dei collegamenti ferroviari ed in particolare di questa linea che risulta essere molto frequentata e strategica per l’economia del Lazio meridionale, per la vitalità e vivibilità dei nostri territori, in cui è molto sentito il bisogno di spostamento per motivi di lavoro e studio.

La linea ferroviaria è in grado di garantire tutto ciò soltanto se i collegamenti sono frequenti, agevoli e pensati per connettere in modo capillare tutti i centri della nostra regione.

 ASPETTATIVE

Il Coordinamento dei Comitati della linea FL7 auspica che i Sindaci si facciano carico di queste esigenze di pubblico interesse della collettività, anche per lo sviluppo del territorio, perché senza una mobilità adeguata i cittadini non possono far altro che lasciare i tanti piccoli paesi che sorgono lungo la linea FL7.

Certi della Vostra disponibilità, in attesa di riscontro, si porgono cordiali saluti.

DATA, 29/05/2017

COORDINAMENTO DEI PENDOLARI LINEA FL7

COMITATO PENDOLARI ITRI

COMITATO PENDOLARI MINTURNO-SCAURI

COMITATO PENDOLARI MONTE SAN BIAGIO

COMITATO SPONTANEO PENDOLARI POMEZIA

COMITATO SPONTANEO PENDOLARI PRIVERNO FOSSANOVA

COMITATO SPONTANEO PENDOLARI SEZZE ROMANO

COMITATO SPONTANEO PENDOLARI TERRACINA

Nell’inoltrare la lettera al Sindaco di Terracina il responsabile del  comitato locale, Gianluca Germani, ha aggiunto 

Le nostre richieste specifiche in quanto pendolari di Terracina sono per lo più condivise con gli altri comitati e gruppi spontanei (migliorare i tempi di percorrenza esageratamente aumentati da Marzo 2017, un treno che faccia arrivare a Roma prima delle 7:00 del mattino, un treno che ci riporti a casa tra le 19:36 e le 20:36, nonchè migliore adeguamento degli orari delle navette Cialone che da Terracina ci portano a Priverno e viceversa).

 

Domenica 4 giugno 2017 Appia Day tra Fondi e Itri

Domenica prossima la manifestazione Appia Day si svolgerà nell’unico, per ora, parco dell’Appia antica presente in provincia di Latina.

Scenario straordinario dell’evento saranno i circa tre chilometri dell’Appia restaurata che si inerpica nella gola di Sant’Andrea tra Fondi e Itri.

Il programma ricco di visite guidate, gastronomia e incontri culturali è sulla locandina

 

Nella giornata gli organizzatori hanno inserito anche la presentazione del libro di Lorenzo Quilici e Stefania Gigli che avverrà nella stessa cornice di alcuni dei luoghi descritti.

 

Dalla pulizia dell’esedra romana al parco dell’Appia superiore

L’iniziativa delle associazioni Archeoclub, Cultura e Territorio e WWF Litorale laziale di pulire l’esedra romana posta al km 108 dell’attuale via Appia, in concomitanza con una camminata lungo il percorso di Piazza Palatina, ha dato l’avvio ad una raccolta di firme per chiedere alle Istituzioni competenti (MIBACT, Regione Lazio, Comune di Terracina) il recupero, la valorizzazione e la fruizione permanente del tracciato superiore della Via Appia a Terracina compreso tra l’acropoli di S. Francesco e l’esedra traianea sul Lago di Fondi, concepito come “Parco dell’Appia” all’interno del Parco Regionale dei Monti Ausoni, con riferimento particolare alla recente L.R. n. 2 del 10 marzo 2017, concernente le “Disposizioni per la realizzazione, manutenzione, gestione, promozione e valorizzazione della Rete dei Cammini della Regione Lazio (RCL)”.

La sottoscrizione della richiesta è partita proprio domenica 14 maggio e chi vuole collaborare nella raccolta può stampare il modulo che una volta completato andrà consegnato ad una delle associazioni proponenti

 

 

14 maggio 2017- Pulizia dell’esedra posta all’incrocio delle due vie Appia terracinesi e camminata lungo quella superiore

L’esedra posta al km 108 dell’Appia moderna, all’altezza della Torre del pesce e davanti alla grande cava, stamani alle ore 9 si presentava così

Dopo un paio d’ore di lavoro di un gruppo di volontari l’esedra cominciava a emergere in tutta la sua maestosità mentre le erbe estirpate e i rifiuti raccolti venivano portati via dagli operai della De Vizia

Si sono succedute due visite guidate al monumento ormai accessibile, una riservata ai soci dell’Archeoclub che avevano già visitato la Torre del pesce e un’altra specifica per i camminatori che partendo da piazza Municipio e passando per piazza Palatina sono arrivati sul luogo dell’esedra

Mentre i volontari ripulivano l’esedra un gruppo di studenti guidati da soci WWF e da esperti del Gruppo dei Dodici camminavano sulla via Appia superiore e a seguire su un sentiero fino a raggiungere il monumento romano.

La giornata organizzata da Archeoclub, Cultura e Territorio e WWF Litorale laziale ha avuto il patrocinio del Comune di Terracina che ha attivato il servizio di carico e trasporto dei materiali raccolti durante la pulizia.

14 maggio 2017 Appia Day anche a Terracina con gli studenti dell’alternanza scuola/lavoro

Una delle vie Francigene del sud ha come direttrice la via Appia che da oltre dieci anni viene percorsa da camminatori/pellegrini; proprio questo itinerario sta approfondendo il gruppo di studenti liceali “Cammini storici e di fede” coordinato dal WWF Litorale laziale in collaborazione con il Gruppo dei Dodici. In occasione dell’Appia Day, tra i cui promotori c’è anche l’Archeoclub d’Italia, gli studenti faranno l’esperienza di camminare su una strada storica che è anche un tratto della tappa Fondi-Terracina della via Francigena del sud mentre i volontari delle associazioni toglieranno erbe e rifiuti che infestano il monumento che ricorda il ricongiungimento delle due vie Appia, quella superiore, claudia, e quella inferiore, traianea.

 

La Sede di Terracina dell’Archeoclub d’Italia, il WWF Litorale Laziale-Gruppo Pontino e l’Associazione “Cultura e Territorioin collaborazione con il Comune di Terracina hanno promosso e organizzato, nell’ambito delle attività previste per l’Appia Day 2017, un’iniziativa culturale e didattica per la migliore conoscenza, valorizzazione e fruizione dell’antico tracciato della Via Appia a Terracina nel suo doppio percorso di Via Appia claudia (312 a.C.) e Via Appia traianea (inizio II sec. d.C.).

Per tali motivi saranno effettuate le seguenti attività:

  • pulizia della grande esedra romana all’incrocio tra la Via Appia claudia e la Via Appia traianea (km 108 della SS Appia n. 7) e rimessa in luce del monumento liberandolo dalla vegetazione infestante e dai rifiuti;
  • documentazione fotografica del monumento e del suo immediato contesto ai fini della sua maggiore tutela e valorizzazione;
  • percorso didattico sulla Via Appia claudia fino alla grande esedra traianea per i gruppi di studenti partecipanti.

Con tale iniziativa, organizzata in occasione dell’Appia Day 2017, le Associazioni promotrici e i cittadini aderenti intendono chiedere alle istituzioni competenti (MIBACT, Regione Lazio, Comune di Terracina) il recupero, la valorizzazione e la fruizione permanente del tracciato superiore della Via Appia a Terracina compreso tra l’acropoli di S. Francesco e l’esedra traianea sul Lago di Fondi, concepito come “Parco dell’Appia” all’interno del Parco Regionale dei Monti Ausoni, con riferimento particolare alla recente L.R. n. 2 del 10 marzo 2017, concernente le “Disposizioni per la realizzazione, manutenzione, gestione, promozione e valorizzazione della Rete dei Cammini della Regione Lazio (RCL)”.

 

Nota storica a cura dell’Archeoclub  APPIA DAY – SCHEDA DI SINTESI

L’aeroporto a Latina, l’ultima aggressione al territorio pontino

COMUNICATO STAMPA

UN AEROPORTO INUTILE E DANNOSO NELLA PROVINCIA DI LATINA

Di nuovo si parla di aeroporto e di trasporto aereo, un sistema che più di tutti i sistemi di mobilità inquina pesantemente l’ambiente; inquinamento acustico, elettromagnetico e da polveri sottili, dannoso per uomini e animali, causa di malattie e di diminuzione della biodiversità.

È oltremodo grave che, in presenza di SIC, un parco nazionale, zone ZPS e di studi sulle possibili ricadute ambientali e sanitarie realizzati da enti e associazioni nazionali e internazionali di spessore scientifico inequivocabile, vengano prese in considerazione queste proposte da inserire in un territorio ricco di aree naturalistiche di pregio e con una vocazione turistica forte costruita sull’offerta ai visitatori anche stranieri di ambienti unici al mondo per la bellezza e lo stato di naturalità e di un’agricoltura in espansione che guarda con sempre maggiore interesse alla pratica di coltivazioni senza l’uso di additivi non naturali e quindi di qualità.

A questa vocazione invece Comuni e Regione rispondono con opere invasive, dannose, inquinanti e inutili, come un aeroporto e, non dimentichiamolo, una nuova autostrada (Roma – Latina).

Inquinante per l’entità delle emissioni nocive generate dal trasporto aereo, l’anidride carbonica prodotta dal trasporto aereo passerà dai 572 milioni di tonnellate annue del 2000 a un valore tra gli 1,2 e gli 1,4 miliardi di tonnellate nel 2025 (per ogni tonnellata di carburante combusto si producono circa 3,16 tonnellate di CO2).

Invasiva perché occuperà un’area al centro di una zona densamente popolata ma contemporaneamente ricca di aziende agricole e zootecniche nonché di emergenze storiche.

Dannosa perché non solo ne soffrirebbe l’economia che da anni è radicata sul territorio ma ci sarebbero gravi danni alla salute delle popolazioni delle zone limitrofe (progetto SERA, lo studio “Valutazione del rischio ambientale nel comune di Ciampino in relazione all’inquinamento atmosferico” realizzato dalla professoressa Giovanna Jona Lasinio e dalla dr.ssa Sara Zuzzi dall’Università La Sapienza di Roma e dal dr. Mario Santoro dell’Università di Tor Vergata di Roma, citato nel Rapporto dell’ISDE nazionale e di Latina); anche gli ecosistemi sarebbero pesantemente danneggiati dallo stesso tipo di inquinamento.

Inutile perché ci sono già altri due aerostazioni a meno di 100 Km e le merci e/o i turisti una volta sbarcati sarebbero costretti ad altro trasporto su gomma per raggiungere le mete finali e quindi il bilancio dell’inquinamento derivante dall’uso di combustibili fossili si aggraverebbe ancora di più.

È proprio di questi giorni la nota con cui il WWF sollecita l’Italia ad ascoltare il monito dell’Unione Europea riguardo alle azioni di tutela della salute pubblica, in particolare rispetto alle emissioni di polveri sottili; la UE sottolinea infatti che l’Italia è il Paese europeo più colpito e l’Agenzia Europea per l’Ambiente calcola che il PM10 (particolato) abbia provocato oltre 66 mila morti.

Il monito dell’Europa arriva in un momento in cui in tutti i Paesi e all’interno di conferenze internazionali come COP 22 si dibatte sulla necessità di combattere l’incombente pericolo dei cambiamenti climatici. Le conseguenze di questo fenomeno che il nostro Pianeta sta subendo colpisce in maniera diversa ma ugualmente grave tutti Paesi del mondo, nei Paesi più poveri con la desertificazione e le conseguenti ecomigrazioni, nei più ricchi soprattuttocon la carenza di acqua per gli allevamenti e l’agricoltura.

Sempre le conferenze internazionali poi auspicano che prenda respiro e faccia passi avanti con concreti atti formali il PATTO DEI SINDACI PER IL CLIMA E L’ENERGIA per realizzare strategie locali atte alla mitigazione degli effetti dei cambiamenti climatici.

In questo contesto di preoccupazione planetaria quindi stride quanto invece progettato dai nostri amministratori locali e regionali, miopi tanto da non vedere il degrado a cui andrebbe incontro il nostro territorio e sordi alle continue sollecitazioni a migliorare e potenziare, una volta per tutte la linea ferroviaria. Incentivare l’uso del treno, unico sistema di trasporto rispettoso dell’ambiente e delle persone e quindi sostenibile, resta un obbligo come dimostrano le vicissitudini della linea Terracina-Fossanova e i problemi che in questi mesi hanno dovuto affrontare tutti i pendolari pontini.

Auspichiamo che questa miopia non colpisca anche i cittadini che dovrebbero riflettere e capire chi trae vantaggio da questo scempio. Non sviluppo e nuovi posti di lavoro ma regresso e perdita di occupazione in molti settori economici della provincia.

Aspettiamo, infine, con fiducia una politica che sappia adottare strategie innovative di sviluppo davvero sostenibile a tutto vantaggio dell’ambiente e della salute dei cittadini.

Per approfondire COMUNICATO CESALPINO ARTICOLO LITTA TRAFFICO AEREO

Smog: WWF, chi ignora i richiami europei mette a rischio la salute dei cittadini italiani

INQUINAMENTO ARIA/PM10: ITALIA PAESE PIU’ COLPITO NELLA UE

Siamo al paradosso: l’Unione Europea è costretta a ricordare ad amministratori locali e regionali, nonché al governo italiano che l’inquinamento dell’aria da polveri sottili (PM10) sta provocando enormi impatti sulla salute dei cittadini italiani: la UE  sottolinea che l’Italia è il Paese più colpito nella UE e l’Agenzia Europea per l’Ambiente calcola che il PM10 abbia provocato oltre 66 mila morti.

Per il WWF la salvaguardia della salute dei cittadini italiani dovrebbe essere la prima preoccupazione di governi nazionali, regionali e locali, mentre mancano ancora serie politiche di sistema per affrontarne e abbatterne le cause, dal traffico all’energia e al riscaldamento.
È necessario un provvedimento quadro che assegni target e compiti alle singole amministrazioni: un provvedimento concepito, da subito, in modo integrato con le politiche di decarbonizzazione che presentano un ventaglio di soluzioni che portano validi co-benefici anche per l’inquinamento (dall’uso delle fonti pulite e rinnovabili, alla elettrificazione dei trasporti, all’efficienza energetica negli edifici che diminuisce drasticamente le necessità di riscaldamento, ecc).
È sempre più urgente un Piano trasporti e ambienteche affronti in modo organico la riorganizzazione e il ripensamento della mobilità, urbana e non, delle persone e delle merci, affrontando contestualmente il problema dell’inquinamento dell’aria e la necessità di decarbonizzare il settore. Vanno anche previsti obblighi e sanzioni adeguate per chi si ostina a usare combustibili e sistemi inquinanti. 
Di grande importanza, inoltre, la decisione che verrà assunta dalla Commissione che deve approvare gli standard e imporre l’uso delle migliori tecniche disponibili per limitare l’inquinamento dei grandi impianti di combustione: vedremo se l’Italia starà dalla parte della salute.
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