Ridateci il treno!

stazione

 

 

Nubi all’orizzonte sul ripristino della tratta ferroviaria Terracina-Fossanova.

 

 

 

Martedì 28 gennaio doveva tenersi l’ultimo incontro in Regione prima di passare alla gara di appalto per i lavori di messa in sicurezza del Monte Cucca da dove 16 mesi fa si staccò la frana causa di tanti disagi per chi usa il treno per lavoro o studio o anche per turismo.

La riunione è stata rimandata a data da destinarsi per la sostituzione del direttore Raniero De Filippis recentemente inquisito dalla Magistratura. Il sostituto per l’ordinaria amministrazione non basta occorre attendere la nomina del nuovo direttore.

Inoltre, trapelano voci secondo le quali ci siano delle difficoltà a reperire la somma necessaria per l’effettuazione dei lavori.

Siamo alla farsa!

FOTOI-PHONE 010 Cerchiamo di ricostruire i fatti.

Nel settembre del 2012 cadono dei sassi da Monte Cucca che producono danni alla linea ferroviaria e in parte, molto in parte, alla strada Frosinone-mare che in quel tratto corre parallela ai binari.

Il Comune si attiva riuscendo a farsi attribuire dalla Regione, presidente Polverini, la somma di 400 mila € con i quali si affidano i lavori ad una ditta che li conclude all’inizio della primavera del 2013.

La società che gestisce la linea. RFI, pare non coinvolta nella progettazione dell’intervento, non riconosce la completa messa in sicurezza della montagna e si rifiuta di riaprire la linea. Perdiamo, così, tempo e denaro!

 

Negli stessi mesi in Regione c’è il cambio di compagine al vertice e la nuova amministrazione ricuce i rapporti con RFI e stipula con questa un accordo che prevede la progettazione dell’intervento da parte delle rete ferroviaria e il finanziamento a carico dell’Ente regionale.

Termini1In città nasce un Comitato allargato per la difesa del treno che viene ricevuto dall’assessore regionale ai trasporti ma per tenere alta l’attenzione sulla questione porta in giro, fino a Termini, uno striscione.

Il crono programma viene rispettato e ad ottobre 2013 il progetto è pronto e ai primi di dicembre la conferenza dei servizi non trova grandi opposizioni.

Si arriva, così, al 28 gennaio in cui il firmatario per conto della Regione dell’accordo, Raniero De Filippis, è fuori gioco e il sostituto ancora non è stato individuato, occorrerà attendere qualche altra settimana per avere il nuovo dirigente. Ma non finisce qui perchè secondo alcune voci pare sia intervenuto un altro funzionario della Regione negando il finanziamento dell’opera.

Fino a quando si potrà giocare in questo modo sui beni e sui servizi pubblici, in particolare sui trasporti per i quali il treno ha una sicura e comprovata sostenibilità ambientale?

L’amministrazione comunale deve attivarsi presso l’assessore regionale per il rispetto dell’accordo firmato a luglio 2013.

 

 

Arrivare o partire da Terracina in treno è diventato un problema serio.

 

treno

 

Alle note vicende dell’interruzione della tratta ferroviaria Terracina-Fossanova causata dalla frana caduta da monte Cucca si è aggiunto dal 15 dicembre il cambiamento degli orari ferroviari che sta comportando ulteriori disagi per i cittadini e i turisti.

 

 

 

Sono state presentate alcune richieste all’amministrazione comunale perché le girasse a Trenitalia senza avere finora alcuna risposta. Tra le richieste

  • disponibilità di 2 bus a Fossanova in coincidenza con il treno delle 17.56 da Roma
  • ripristino nel tabellone delle partenze da Termini della destinazione di Terracina come appare sull’orario ufficiale
  • spostamento in avanti di dieci minuti delle partenze da Terracina delle navette mattutine

 

E’ iniziata quindi la migrazione dei viaggiatori verso altri punti di partenza con tutto quanto questo significa in termini di insostenibilità.

Qui nasce un altro fronte al quale i cittadini costretti a viaggiare sono esposti, quello della navetta COTRAL per la stazione ferroviaria di Monte San Biagio.

Il nuovo orario ferroviario non ha comportato l’adeguamento degli orari di partenza da Terracina della navetta che continua a partire al minuto 25° di ogni ora;  ciò non permette di salire su molti treni per il sud come si può vedere dalla tabella delle partenze da Monte San Biagio e nella quale sono inseriti quasi tutti i treni, in particolare quelli che si potrebbero prendere con la navetta. I treni per Napoli partono intorno al minuto 40° di ogni ora e la navetta che parte da Terracina al minuto 25° impiega più di quindici minuti per raggiungere la stazione di Monte San Biagio.

Qualcuno dovrà dare la sveglia al COTRAL; non si è accorto che sta portando avanti un servizio che, anche se non totalmente, non “serve”.

 

ora 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22
xRoma 58 13 56 56 56 56   56   56   16 10 56   16
xNapoli 46   04 40 42 40 40 42 40   57 46 43 39 03  

(i numeri delle righe xRoma e xNapoli indicano i minuti dell’ora sovrastante)

Orario ferroviario invernale, Terracina figlia di un dio minore.

Un cittadino che da Roma voglia raggiungere Terracina con il treno apre la pagina del sito di Trenitalia, sceglie l’ora che gli interessa, trova il treno che fa al caso suo pur con un cambio e si reca alla stazione Termini. Per esempio:

Partenza Arrivo Durata Cambio Num. Treno Categoria Prezzo di Prima ** Prezzo di Seconda ** Seleziona
15:36
ROMA TE
17:11
TERRACI
01:35 21895 Regionale 6,90 € 6,90 €
16:31
PR.FOSS
RM395 Autobus

Alla stazione Termini cerca sull’elenco delle partenze e non trova il treno per Terracina, anzi individua il treno n. 21895 ma con sorpresa scopre che ha un’altra destinazione, Priverno-Fossanova. Attende la comparsa di Terracina sul tabellone elettronico ma anche qui si conferma la destinazione cambiata.

Si tratta di uno scherzo, di un errore o di cos’altro? Sul sito Terracina appare raggiungibile con il servizio PUBBLICO sostitutivo effettuato tramite bus e a Termini lo ignorano? Il servizio sostitutivo non è di Trenitalia? Ma se così fosse perché  appare sull’orario ufficiale?

Con l’orario invernale le ferrovie hanno penalizzato ulteriormente la nostra città anche cancellandola dai monitor; non bastava la frana che ha interrotto ormai da quindici mesi la tratta ferroviaria Terracina -Fossanova, non bastava l’aver anticipato di altri dieci minuti la partenze dei bus mattutini costringendo i viaggiatori ad una sosta prolungata a Fossanova, non bastava l’aver spostato di un’ora il treno delle 18, il più conveniente per il rientro dei tanti pendolari dopo una giornata di lavoro nella Capitale.

Questa è la città a vocazione turistica!

Da più parti sono state fatte arrivare all’Amministrazione comunale delle richieste di intervento tra cui

  • disponibilità di 2 bus a Fossanova in coincidenza con il treno delle 17.56 da Roma
  • ripristino nel tabellone delle partenze da Termini della destinazione di Terracina come appare sull’orario ufficiale
  • spostamento in avanti di dieci minuti delle partenze da Terracina delle navette mattutine

A venti giorni dall’avvio del nuovo orario non si hanno ancora risposte che ci si augurava positive e tempestive per ridurre il disagio che, alla ripresa dopo le feste di fine d’anno, dovranno subire i viaggiatori.

Finora poche sono state le reazioni da parte dei cittadini e delle associazioni.

Intanto, pare che il 28 gennaio in Regione ci sarà una riunione decisiva per avviare la gara d’appalto dei lavori di messa in sicurezza della linea ferroviaria.

 

Nuovo orario ferroviario, altri disagi per i terracinesi?

striscioneallaFiora

 

 

Si avvicina il 10 dicembre, giorno in cui in Regione si terrà la conferenza dei servizi per l’avvio dei lavori di messa in sicurezza della linea Terracina-Fossanova dopo la caduta della frana sui binari, ma si avvicina anche il 15 dicembre quando l’orario estivo dei treni sarà sostituito da quello invernale.

 

Come ad ogni passaggio dall’orario estivo a quello invernale e viceversa anche in questi giorni a Terracina in attesa della data fatidica ci sono segnali di sofferenza per le voci allarmistiche che si stanno accumulando in città.

Si parla di treni soppressi, di spostamenti di orario insostenibili, di eliminazione della navetta verso Fossanova, della scomparsa di Terracina dall’orario nazionale e così via.

Girano anche delle bozze di orario che non aiutano a dare serenità e tranquillità ai numerosi pendolari e a tutti i cittadini.

Occorre che l’amministrazione comunale si faccia carico di questi forse inutili patemi d’animo e comunichi ufficialmente cosa sta avvenendo in merito al nuovo orario delle Ferrovie dello Stato, cercando di intervenire in tempo se si stesse approntando un ulteriore aggravio dei disagi per chi usa il mezzo ferroviario.

 

 

Gli equivoci dei negoziati sul clima a Varsavia dove il carbone la fa da padrone

carpet_stunt_by_6_ngos_18_nov_2013_8160 

A Varsavia le associazioni hanno messo in scena una trovata provocatoria evidenziando l’ipocrisia del governo polacco che promuove il carbone come fonte di energia, mentre allo stesso tempo ospita i negoziati sul clima Cop19.
Amici della Terra-  Europa, Oxfam , ActionAid , WWF, Greenpeace e Christian Aid  hanno dichiarato ” I negoziati di Varsavia si svolgono quando le prove scientifiche evidenziano  il ruolo centrale che i combustibili fossili, e in particolare il carbone,  hanno come principale fonte di inquinamento del clima.” 

Le ONG hanno organizzato un evento all’ingresso della conferenza COP questa mattina , mettendo in evidenza il trattamento speciale riservato all’industria del carbone  da parte del governo polacco nel corso dei negoziati sul clima . 
Ai delegati in arrivo è stato chiesto di camminare su un tappeto verde ( che rappresenta l’energia pulita), mentre su un tappeto rosso adiacente  attivisti  ben vestiti, che rappresentano il governo polacco, hanno accolto l’industria del carbone, raffigurato da attivisti che indossavano maschere a forma di centrali a carbone.

Il mese scorso il Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico (IPCC) ha pubblicato un nuovo rapporto sul cambiamento climatico che presenta i risultati della comunità scientifica che avverte dell’urgente necessità di adottare misure per evitare le conseguenze catastrofiche del cambiamento climatico . Il rapporto IPCC mette in guardia da una preoccupante escalation degli impatti climatici, ma mostra anche che prevenire il caos climatico è ancora possibile. Gli scienziati sono stati chiari, avremo bisogno di mantenere sottoterra almeno i due terzi, e più probabilmente oltre l’80 %, dei combustibili fossili noti  se vogliamo mantenere l’aumento del riscaldamento globale sotto l’ obiettivo concordato di 2 ° C. 
Anche i 2 ° C non sono considerati sicuri da molti scienziati del mondo, dalla società civile globale e da più di 100 paesi nel corso dei negoziati  che invece richiedono un limite di temperatura di 1,5 ° C  e quindi anche ulteriori restrizioni alla industria dei combustibili fossili.

In questo contesto è profondamente problematico che il processo di pre- COP e gli attuali negoziati hanno dato risalto e privilegio alle grandi aziende  che hanno investito ingenti risorse in progetti sui combustibili fossili: estrazione del petrolio nella regione artica , sfruttamento delle sabbie bituminose o all’ampliamento dell’ uso del carbone, piuttosto che le aziende che stanno passando a fonti energetiche più pulite. Di particolare interesse è il modo in cui il governo polacco ha consentito la sponsorizzazione commerciale per COP19 e un maggiore accesso per le grandi aziende dei combustibili fossili e gli interessi industriali di ampi aspetti della COP. Si tratta di un cambiamento senza precedenti e altamente preoccupante per la modalità di funzionamento per il processo di clima dell’UNFCCC “ hanno detto le associazioni.

E’ evidente che per prevenire la violazione di punti critici  e le potenzialità catastrofiche del cambiamento climatico, dobbiamo fermare l’estrazione e l’uso di tutte le nuove fonti di combustibili fossili, in particolare carbone, il più abbondante e più sporco in uso oggi. 
Il passaggio dai combustibili fossili verso sistemi energetici rinnovabili e puliti, in particolare per i paesi in via di sviluppo e le comunità povere, deve essere una giusta transizione sostenuta da finanziamenti pubblici e il trasferimento tecnologico . 

Ecco il dossier WWF sul carbone dossier_carbonewwf2013

Gli stati generali della Green Economy a Ecomondo coniugano l’economia con l’ambiente

Statigenerali

 

 

 

 

In questi giorni si sono tenuti a Rimini gli Stati Generali della Green Economy con una grande partecipazione di studiosi, operatori economici, ambientalisti, cittadini.

 

 

Nei due giorni si sono alternati i ministri Orlando (Ambiente) e Zanonato (Sviluppo economico)

Il Consiglio Nazionale della Green Economy ha illustrato alla presenza del ministro Orlando un pacchetto di misure per un GREEN NEW DEAL  che  si articola in 10 punti

  1. Attuare una riforma fiscale ecologica che sposti il carico fiscale, senza aumentarlo, a favore dello sviluppo degli investimenti e dell’occupazione green.
  2. Attivare programmi per un migliore utilizzo delle risorse europee e per sviluppare strumenti finanziari innovativi per le attività della green economy.
  3. Attivare investimenti che si ripagano con la riduzione dei costi economici, oltre che ambientali, per le infrastrutture verdi, la difesa del suolo e le acque.
  4. Varare un programma nazionale di misure per l’efficienza e il risparmio energetico.
  5. Attuare misure per sviluppare le attività di riciclo dei rifiuti.
  6. Promuovere il rilancio degli investimenti per lo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili.
  7. Attuare programmi di rigenerazione urbana, di recupero di edifici esistenti, di bonifica, limitando il consumo di suolo non urbanizzato.
  8. Investire nella mobilità sostenibile urbana.
  9. Valorizzare le potenzialità di crescita della nostra agricoltura di qualità.
  10. Attivare un piano nazionale per l’occupazione giovanile per una green economy.

Orlando

 

 

 

Il ministro Orlando in un lungo intervento ha condiviso completamente l’impostazione generale del pacchetto di misure.

 

 

Questi i passaggi  più apprezzati dalla platea

  • la mancata prevenzione nella gestione dei rifiuti, del dissesto idrogeologico e della depurazione delle acque genera un debito per il futuro
  • occorre introdurre l’ambiente nel PIL
  • l’economia come sempre poggia sull’edilizia ma questa non potrà occupare altro suolo se non dopo aver riutilizzato tutto il costruito esistente
  • si farà carico di un incontro dei ministri dell’ambiente e del lavoro della Comunità Europea

IMG_1314

 

 

 

Nel pomeriggio in una tavola rotonda tra assessori regionali all’ambiente  è intervenuto per la Regione Lazio Fabio Refrigeri.  L’assessore ha riferito tra l’altro che la nostra Regione sta approntando in collaborazione con ENEA e ANCI il piano energetico regionale, che è stata definita la stazione unica appaltante per gli acquisti che dovranno essere ispirati al green public procurement (GPP) e che è stato regolamentato il Codice degli appalti.

 

 

In una successiva tavola rotonda riservata alle associazioni ambientaliste il WWF Italia è stato rappresentato da Gaetano Benedetto.

Domenica 13 ottobre, Giornata nazionale del camminare. Terracina aderisce con motivazioni aggiuntive: riapertura del parco del Montuno e restauro degli altri parchi pubblici

Domenica 13 ottobre 

GIORNATA  NAZIONALE  DEL  CAMMINARE

 “Di parco in parco”

Terracina

La camminata che il WWF Litorale Pontino organizza in collaborazione con l’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Terracina rientra nella Giornata nazionale che ha alla base queste motivazioni

  • promuovere campagne volte a far crescere nelle istituzioni la consapevolezza che è necessario dare al camminare un ruolo strategico nella promozione dei territori, per rimettere in moto economie che rivitalizzino intere comunità e territori altrimenti destinati all’abbandono;

  • impegnarsi in azioni di pressione sociale, nei confronti del governo e di tutti gli enti istituzionali, affinché nei programmi di pianificazione economica vengano destinate maggiori risorse per lo sviluppo della mobilità sostenibile basata sul camminare;

  • proporre a tutte le medie e grandi città italiane la realizzazione di percorsi pedonali, integrati con i servizi di trasporto pubblico, puntando alla realizzazione e alla promozione di nuovi progetti di mobilità cittadina, ispirati ai principi della sostenibilità ambientale, della valorizzazione del territorio e della qualità della vita del cittadino;

  • avanzare proposte legislative nazionali e regionali che diano spazi distinti al volontariato e alle professioni legate al turismo ambientale, in modo da sviluppare una forte sinergia tra i due ambiti oggi spesso in conflitto;

  • difendere il territorio italiano nel suo alto valore paesaggistico, facendosi portavoce di tutti gli escursionisti che ogni giorno osservano, e spesso denunciano i piccoli o grandi danni ambientali che incontrano lungo il loro cammino;

  • promuovere campagne regionali e nazionali sui benefici psico-fisici del camminare in collaborazione con le strutture sanitarie.

http://www.youtube.com/watch?v=qqW0VkywOk8

Oltre a tutte le citate motivazioni a Terracina l’iniziativa, che toccherà alcuni dei parchi cittadini, vuole sostenere la richiesta della riapertura del Parco del Montuno e del restauro di quelli che versano in grave degrado.

PROGRAMMA

  1. La partenza della camminata (non è una corsa, quindi è aperta a tutti senza distinzione di sesso, di età, di specie, di razza ) avverrà alle ore 9 davanti al cancello del Parco del Montuno.
  2. Da qui, passando per via Dante Alighieri, via Armando Diaz, Viale della Vittoria, via Due Pini si arriva all’Area Chezzi.
  3. Attraversata l’Area Chezzi, si esce su via Leopardi e da qui si gira su via san Rocco fino alla piazza Gigi Nofi da cui si passa alla Villa Tomassini.
  4. Dalla Villa Tomassini si esce sul lungomare che sarà percorso lungo il lato spiaggia fino a via Toscana, al semaforo su questa traversa si gira per viale Europa e subito dopo per via De Angelis fino a Via Raffaello attraversando via Badino: eccoci al punto sosta nel Parco delle Città Gemellate. Qui due fontane erogano l’acqua del sindaco (chi vuole può portarsi un bicchiere) per soddisfare l’eventuale sete e forse se gli sponsor saranno generosi si potrà mettere qualcosa sotto i denti.
  5. Finita la sosta si esce dal Parco prendendo via Giorgione per imboccare il viale Leonardo da Vinci e il lungo Mortacino fino a Ponte Rosso, attraversato il quale rimanendo sul lato destro si raggiunge il semaforo di piazza Gregorio Antonelli. Attraversata l’Appia la camminata avrà termine nel Parco Oasi.

La camminata può essere fatta per intero (poco più di 5 km) o per singoli tratti, magari inserendosi nel parco più vicino alla propria abitazione.

La partecipazione alla camminata è libera. Ogni partecipante assume in proprio la responsabilità di tutto quanto possa accadere durante la camminata.  I ragazzi devono essere accompagnati da un genitore.

13ott2013

Una festa, la camminata lungo i binari nell’anniversario della frana che ha interrotto la linea Terracina-Fossanova

striscioneallapartenza

 

 

La passeggiata lungo i binari fino al masso che ha interrotto la linea ferroviaria è diventata un evento, piccolo ma straordinario nel panorama terracinese.

 

 

 

 

bandaallapartenza

La presenza apprezzatissima della banda alla partenza ha dato un tocco da giorno di festa ad una iniziativa organizzata per ricordare il primo anno senza treno e per sollecitare il ripristino della linea ferroviaria.

 

Hanno partecipato scout, genitori con bambini al seguito, pendolari; un centinaio di donne e uomini consapevoli di dare forza con la propria presenza alla richiesta alla base della camminata.

striscioneallaFiora

 

Alla stazione di La Fiora alcuni abitanti si sono accodati al treno umano che si avviava verso la frana.

 

 

 

 

 

striscionesullafrana

 

 

Finalmente, dopo quasi due ore dalla partenza ecco la foto ricordo presso uno dei massi caduto sui binari.

 

 

 

 

Il WWF Litorale Pontino, interpretando anche i sentimenti dell’intero Comitato cittadino per la difesa della linea Terracina-Fossanova, ringrazia la banda cittadina e il suo presidente Orfeo Palmacci per aver creato quell’atmosfera di festa ad inizio giornata e tutti insieme,il Centro Operativo Circe, la Polizia locale e la Polfer, per la collaborazione e l’assistenza prestata durante il percorso.

(le foto pubblicate su questo post sono di Alessandro Grossi e Paolo Giannetti cui vanno i ringraziamenti del WWF LP)

Novità alle fermate delle circolari interne a Terracina

Buona la prima!

cotri

Dopo l’incontro con la dirigenza del COTRI in cui il WWF Litorale Pontino aveva chiesto, in particolare, l’esposizione alle fermate degli orari di passaggio e le corse in coincidenza con tutti i treni in partenza ed in arrivo, sono apparsi sulle paline finalmente gli orari di passaggio delle diverse linee.

Sono differenziati in feriali e festivi e le scritte appaiono oltre che in italiano in inglese, russo e tedesco.

Ora tocca a noi incrementare l’uso del trasporto pubblico locale!

Tutte le informazioni utili possono essere tratte dal sito  http://www.lacircolare.it/

Domenica 22 settembre, anche la banda alla camminata lungo i binari fino alla frana che ha interrotto la linea Terracina-Fossanova

FOTOI-PHONE 013La banda di Terracina alla camminata di domenica!
La banda con un gesto cortese e di partecipazione alle problematiche della città saluterà alla partenza i partecipanti alla camminata.
Alla stazione di La Fiora i cittadini della frazione offriranno un ristoro a tutti i camminatori.
La manifestazione avrà l’assistenza del Centro Operativo Circe.
A tutti va il ringraziamento del Comitato Cittadino per la difesa della linea Terracina-Fossanova.

staz1

Comunicato Stampa del Comitato Cittadino

Camminata lungo i binari per la riapertura della Ferrovia  Terracina – Priverno Fossanova

E’ passato un anno dalla frana del Monte Cucca che ha precluso la tratta ferroviaria Terracina – Priverno Fossanova e che ad oggi non è stata ancora riaperta. Nel frattempo i disagi per i pendolari e viaggiatori occasionali sono sempre  presenti e si andranno ad acuire con l’arrivo della  stagione invernale. A proseguimento delle numerose attività intraprese dal Comitato cittadino, per ricordare l’evento della frana, per ricordare gli impegni presi da tutti gli enti coinvolti, e per dare un messaggio sull’urgenza di avviare i lavori per la riapertura della tratta è stata organizzata, per domenica 22 settembre 2013, una camminata lungo i binari dalla stazione di Terracina fino al masso. Il raduno e’ previsto presso il piazzale antistante la stazione di Terracina per le ore 10:00 di domenica 22. Il Comitato continua la sua azione attraverso il coinvolgimento della citta’. In occasione del Terracina Book Festival tenutosi lo scorso week end in Piazza Municipio e’ stato affisso lo striscione che sta proseguendo il suo giro itinerante. Ancor prima e’ stato portato nelle stazioni di Priverno, Latina, Roma Termini. E’ stato esposto nei luoghi in cui si sono svolte manifestazioni religiose, civili e culturali. E’ apparso su diversi balconi della nostra città. Domenica 22 sarà portato sul luogo della frana e al ritorno sarà collocato in maniera definitiva nell’area della stazione. Oltre alle manifestazioni il Comitato sta costantemente pungolando le istituzioni e a tal proposito nei giorni scorsi ha avuto rassicurazioni sia dall’assessore competente Fabio Refrigeri che dal dirigente Raniero De Filippis. Da entrambi ha ricevuto rassicurazioni sui lavori, in particolare il primo ha anticipato che elaborerà una scheda sul programma dei lavori mentre il secondo ha riferito di una decisione presa da Rfi in merito ad un intervento su una delle gallerie dei Gricilli, che è stato inserito nel progetto relativo alla sistemazione del monte Cucca.

Terracina 19 settembre 2013