A Terracina costituito il Comitato “Vota si’ Ferma le Trivelle”

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Il giorno 31 marzo nella sede dell’Associazione Rete Solidale in via Traiano, si è costituito il comitato cittadino VOTA SÌ FERMA LE TRIVELLE a sostegno del referendum abrogativo del 17 aprile 2016.

 

 

Al comitato aderiscono al momento le seguenti associazioni: Città Partecipata, I Circolo Remiero, ISDE medici per l’ambiente, Legambiente Circolo Terracina Pisco Montano, Pasquino, Slow Food Condotta di Terracina, Terracina Vela club, Terracina Social Forum, Zero Waste Terracina, WWF Litorale Laziale. Hanno inoltre dato la loro collaborativa adesione numerosi cittadini.

Il presidente del comitato sarà Franca Maragoni del WWF Litorale Laziale.

Le ragioni del SÌ, 7 buone ragioni, sono facilmente sintetizzabili:

  1. Il tempo delle fonti fossili è scaduto: in Italia il nostro Governo deve investire da subito su un modello energetico pulito, rinnovabile, distribuito e democratico, già affermato nei Paesi più avanzati del nostro Pianeta.
  2. Le ricerche di petrolio e gas mettono a rischio i nostri mari e non danno alcun beneficio durevole al Paese. Tutte le riserve di petrolio presenti nel mare italiano basterebbero a coprire solo 7 settimane di fabbisogno energetico, e quelle di gas appena 6 mesi.
  3. L’estrazione di idrocarburi è un’attività inquinante, con un impatto rilevante sull’ambiente e sull’ecosistema marino. Anche le fasi di ricerca che utilizzano la tecnica dell’airgun, esplosioni di aria compressa, hanno effetti devastanti per l’habitat e la fauna marina.
  4. In un sistema chiuso come il mar Mediterraneo, un eventuale incidente sarebbe disastroso e l’intervento umano pressoché inutile. Lo conferma l’incidente del 2010 avvenuto nel Golfo del Messico alla piattaforma Deepwater Horizon che ha provocato il più grave inquinamento da petrolio mai registrato nelle acque degli Stati Uniti.
  5. Trivellare il nostro mare è un affare per i soli petrolieri, che in Italia trovano le condizioni economiche tra le più vantaggiose al mondo. Il “petrolio” degli italiani è ben altro: bellezza, turismo, pesca, produzioni alimentari di qualità, biodiversità, innovazione industriale ed energie alternative.
  6. Oggi l’Italia produce più del 40% della sua energia elettrica da fonti rinnovabili, con 80mila addetti tra diretti e indiretti, e una ricaduta economica di 6 miliardi di euro.
  7. Alla Conferenza ONU sul Clima tenutasi a Parigi lo scorso Dicembre, l’Italia, con altri 194 paesi, ha sottoscritto uno storico impegno a contenere la febbre della Terra entro 1,5 gradi centigradi, perseguendo con chiarezza e decisione l’abbandono dell’utilizzo delle fonti fossili. Fermare le trivelle vuol dire essere coerenti con questo impegno.

Il comitato sarà impegnato in questo periodo sul territorio e organizzerà punti informativi per i cittadini. Gli appuntamenti saranno i seguenti:

Domenica 3 aprile presso il “Mercato della Terra e del Mare” in via del Rio.

Giovedì 7 aprile presso il mercato settimanale

Sabato 9 aprile, nel pomeriggio, in Piazza Garibaldi.

Domenica 10 aprile, mattina e pomeriggio Piazzale Lido.

Giovedì 14 aprile presso il mercato settimanale.

Presso questi info point i cittadini possono ritirare materiale informativo e chiedere ai volontari chiarimenti sul referendum.

Il comitato ha carattere temporaneo e sarà sciolto al termine della consultazione referendaria.

Si invitano comunque cittadini e associazioni che lo vogliano, ad aderire anche successivamente alla costituzione del comitato. Il contributo di ognuno è prezioso e indispensabile. Per informazioni chiamare il numero 335361352.

Terracina 31.03.2016                                                                                                                                                   Il Presidente del Comitato 

        Prof. Franca Maragoni

Il referendum del 17 aprile e lo stato del Mediterraneo

Il WWF ha realizzato un’analisi delle tendenze in atto nel bacino del Mediterraneo di tutte le attività produttive, dai trasporti marittimi al turismo, dall’acquacoltura alla ricerca di idrocarburi. E’ una corsa all’oro senza una visione lungimirante di sviluppo sostenibile con una pressione non sopportabile su un ecosistema da tempo in difficoltà.

Ecco il quadro generale previsionale dei prossimi venti anni dell’indagine MedTrends

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In questo contesto di supersfruttamento del Mare Nostrum si inserisce la questione delle trivelle italiane alle quali il WWF ha dedicato questo studio particolare wwfdossier_trivelleinvista_2013

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Giovedì 31 marzo costituzione del comitato terracinese per il SI’ nel referendum del 17 aprile

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Si avvicina la data del 17 aprile quando i cittadini italiani saranno chiamati a rispondere al quesito referendario sulla durata dell’estrazione di gas e petrolio dal mare.

In ogni parte d’Italia si stanno costituendo comitati locali che seguendo le indicazioni di quello nazionale diffondono tra i cittadini le ragioni di un voto affermativo al quesito proposto.

Il WWF Litorale laziale-Gruppo Litorale pontino ha lanciato l’appello alla costituzione del comitato invitando cittadini e associazioni all’incontro di giovedì 31 marzo alle ore 19 nella sede di Rete Solidale.

Hanno già formalmente aderito Terracina Social Forum, Slow Food-Condotta di Terracina e Legambiente-Circolo di Terracina.

Tra meno di un mese in Italia si terrà il referendum per un futuro libero dalle trivelle

IMG_4930Venerdì 18 marzo a Roma il Comitato nazionale Vota SI’ per fermare le trivelle ha inaugurato la campagna referendaria per chiedere ai cittadini di votare SI’ il 17 aprile quando si recheranno alle urne per rispondere al quesito:

 

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« Volete voi che sia abrogato l’art. 6, comma 17, terzo periodo, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, “Norme in materia ambientale”, come sostituito dal comma 239 dell’art. 1 della legge 28 dicembre 2015, n. 208 “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2016)”, limitatamente alle seguenti parole: “per la durata di vita utile del giacimento, nel rispetto degli standard di sicurezza e di salvaguardia ambientale”? »

 La posizione del WWF

E’ la prima volta che nella storia d’Italia istituzioni e cittadini si troveranno fianco a fianco in un referendum che vuole liberare il nostro mare dalle servitù petrolifere e emancipare il Paese dai combustibili fossili. Il prossimo 17 aprile si svolgerà il referendum sul tema della ricerca e dell’estrazione di idrocarburi.

In caso di vittoria del “SI” sarebbe cancellata la norma che consente alle società petrolifere, che abbiano già i permessi o le concessioni, di estrarre senza limiti di tempo gas e petrolio entro l’area off-limits delle 12 miglia dalla nostra costa.
Il Governo ha dovuto già cambiare in corsa le norme sbagliate del Decreto Sblocca Italia per rispondere all’iniziativa referendaria di 10 Regioni (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Liguria, Marche, Molise, Puglia, Sardegna e Veneto) ed è stato obbligato a rigettare ben 27 procedimenti autorizzativi in corso. E’ già questa una vittoria del fronte referendario, promosso dalle Regioni che vede il sostegno del Comitato delle Associazioni (www.fermaletrivelle.it).

Il 17 aprile il WWF chiede un mare di SI perché:

  • L’Italia è il Paese più ricco d’Europa per la sua biodiversità marina: la tartaruga marina e la foca monaca abitano ancora nel Mediterraneo. Otto sono le specie di cetacei che solcano comunemente le acque italiane (balenottera comune, capodoglio, tursiope, globicefalo, grampo, stenella, tursiope delfino comune, zifio). Il nostro Paese ha una rete di 27 aree marine protette e ha contribuito a istituire il Santuario internazionali dei Cetacei
  • Nel Mediterraneo, che costituisce lo 0,8% della superficie totale degli oceani, transita il 25% del traffico mondiale di idrocarburi. Ogni anno vengono sversate tra le 100 e le 150mila tonnellate di idrocarburi per operazioni di routine. In soli 22 anni a causa di 27 gravi incidenti navali 270mila tonnellate di idrocarburi sono finiti nel nostro mare.
  • Il petrolio minaccia le economie del mare. Di pesca in Italia vivono direttamente circa 60mila persone e il nostro Paese ha la flotta peschereccia più importante in Europa, dopo Spagna e Inghilterra. Di turismo costiero vivono 47mila esercizi e l’Italia è la meta crocieristica più ambita d’Europa.
  • Già ora il 40% dei consumi elettrici del nostro Paese sono alimentati dalle fonti rinnovabili. Il WWF ha dimostrato che entro il 2050 è possibile raggiungere l’obiettivo del 100% rinnovabili. Invece di cercare ancora i combustibili fossili, pensiamo all’energia del futuro. E’ l’impegno che l’Italia ha assunto alla COP21 di Parigi, il Governo deve essere conseguente e scegliere la strada della decarbonizzazione della nostra economia.

Formiamo anche a Terracina un Comitato Vota SI’ per fermare le trivelle. Le associazioni e i cittadini sono invitati all’incontro che si terrà giovedì 31 marzo alle ore 19 nella sede di Rete Solidale.

ARRIVA L’EVENTO MONDIALE “L’ORA DELLA TERRA” SABATO 19 MARZO 20.30-21.30

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WWF: “TUTTI INSIEME PER IL CLIMA, ANCHE NEL LAZIO SPEGNIAMO  LE LUCI PER ACCENDERE IL CAMBIAMENTO”

 

In Italia, oltre agli spegnimenti simbolici dei monumenti, sarà anche l’Ora del ritrovarsi insieme per cene sostenibili e solidali, grazie alla partnership con Altromercato.                                                              #oradellaterra – Il sito ufficiale: www.oradellaterra.org 

ORA DELLA TERRA: L’EVENTO MONDIALE

La volontà di cambiare ‘il cambiamento climatico’ sarà proprio al centro dell’Ora della Terra, l‘evento mondiale del WWF che trascina con sé lo spirito delle mobilitazioni che hanno portato all’Accordo di Parigi sul clima e dunque alla decisione di affrontare globalmente il rischio climatico. Sabato 19  si spegneranno simbolicamente le luci per un’ora, dalle ore 20.30 alle 21.30 di ciascun Paese: si comincia dalle isole del Pacifico per compiere in 24 ore una ‘ola di buio’ fino alle coste atlantiche. Sui social si può seguire e condividere l’evento con #oradellaterra . L’Ora della Terra nel 2015 ha spento la luce in 7000 città e oltre 170 Paesi e regioni del mondo, coinvolgendo oltre 2 miliardi di persone e centinaia di imprese. Quest’anno l’evento, giunto alla sua decima edizione, ha numeri da record: aderiranno ben 366 luoghi o monumenti simbolo in 178 Paesi , tra cui l’Empire State building di New York, l’Opera House di Sidney, la Tour Eiffel a Parigi, il Marina Bay sands a Singapore (il terzo casinò al mondo formato da tre grattacieli sormontati dallo Sky Park lungo 340 metri a forma di nave), il Kourou space centre nella Guyana francese (sede del principale centro di lancio europeo di missili spaziali) e Taipei 101, il quinto grattacielo più alto del mondo. Oltre 90 dei 178 paesi  partecipanti andranno oltre il semplice spegnimento e l’iniziativa simbolica, e metteranno in campo iniziative concrete di riduzione degli impatti e dei consumi in funzione della sostenibilità, coinvolgendo cittadini, comunità e istituzioni sui temi dell’energia rinnovabile, gestione dei rifiuti, cibo e foreste.

In Italia hanno aderito finora oltre 200 luoghi tra comuni e palazzi storici dal nord al sud.

L’evento italiano ha già ricevuto il patrocinio del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati: inoltre il fattivo contributo dei Comuni contribuisce al successo dell’iniziativa grazie alla partnership con l’ANCI. Per il secondo anno consecutivo la Marina Militare si unirà nel simbolico gesto dello “spegnere le luci” contribuendo al progetto di sensibilizzare il mondo ai problemi legati al riscaldamento climatico.

Anche per il 2016 Marco Mengoni conferma il suo sostegno alla campagna con il messaggio “ Earth Hour 2016, la Terra sono io, unisciti a me su www.loradellaterra.org”. Tra i testimonial quest’anno è arrivata anche l’adesione di Fedez . Insieme a loro sostengono l’Ora della Terra anche Neri Marcorè, Nicolò Fabi, Vittorio Brumotti, Lisa Casali.

Anche il mondo dello sport è sceso in campo a fianco del WWF: l’invito a diventare ‘campioni del clima’ arriva dalla Federazione Italiana Rugby e dalla Nazionale Azzurra. Adesione anche dal mondo del calcio con tutte le squadre della Lega B attraverso B Solidale, con i capitani che indosseranno le fasce verdi al braccio durante la gara, e del basket con Lega Basket. Qui sempre i capitani vestiranno le maglie verdi durante il riscaldamento e verrà letto un messaggio prima dell’inno mentre sui led apparirà un messaggio a sostegno di Earth Hour.

 

“L’Ora della Terra è un’ora di felicità – ha dichiarato Andrea Filpa Delegato del WWF Italia per il Lazio – E’ un’ora che ci fa vedere il nostro Comune, ma anche la nostra casa, in una luce diversa, la luce del buio o la luce delle candele. Per chi la festeggia nelle piazze e nelle strade rappresenta una occasione per capire che siamo in tanti ad essere consapevoli che lo spreco di energia non vuol dire ricchezza ma povertà, per noi e per le generazioni future. Saremo ricchi se un domani sapremo vivere con l’energia che alimenta la Terra, quella del Sole. Per chi la festeggia in casa, magari celebrando la festa dei papà, è una occasione per vivere la quotidianità in maniera diversa e suggestiva, a lume di candela. Per tutti quelli che la festeggiano è una occasione di riavvicinarsi alla natura, che vive ogni giorno ciclicamente di alba, di luce, di tramonti e di notte”.

COSA ACCADRA’ NEL LAZIO DALLE ORE 20.30 ALLE ORE 21.30

A ROMA E PROVINCIA

ROMA – EVENTO CENTRALE ‘BLUE/JAZZ’ A FONTANA DI TREVI

L’evento centrale sarà a Roma: sabato alle 20.30 PIERO ANGELA, volto storico della divulgazione scientifica e testimonial del WWF, spegnerà le luci che illuminano la FONTANA DI TREVI. Il monumento si colorerà poi ‘virtualmente’ durante lo spegnimento, grazie al lighting designer, Claudio Berettoni,  attraverso un sistema di proiezioni a led alimentate esclusivamente ad energia solare, con i colori del pianeta terra,  mentre a cura di  ICompany, il gruppo Dixie Booster, si esibirà in brani di musica Jazz-dixieland animando la piazza. Il WWF sarà in piazza dal pomeriggio per sensibilizzare sui temi del clima il pubblico anche con un’iniziativa Social: sarà possibile scattarsi una foto insieme al panda da condividere sui propri social sfruttando la speciale cornice Earth Hour che girerà per la piazza.

Sempre a Roma anche la BASILICA DI SAN PIETRO e il COLOSSEO si spegneranno insieme alle facciate di alcuni palazzi delle istituzioni: Palazzo Montecitorio, sede della camera dei Deputati, PALAZZO MADAMA, sede del Senato.

Earth Hour vedrà inoltre lo spegnimento delle luci del bellissimo PALAZZO VALENTINI sede della Città metropolitana di Roma Capitale, grazie alla collaborazione con  il progetto  SHAAMS (Strategic Hubs for the Analysis and Acceleration of the Mediterranean Solar sector) in cui partecipa anche il WWF Mediterraneo. Il progetto mira a sensibilizzare l’opinione pubblica in materia di energia solare attraverso la trasferibilità e la realizzazione di buone pratiche per facilitare l’adozione delle tecnologie solari. Tutte le classi delle scuole secondarie superiori dei 121 Comuni della Città Metropolitana hanno avuto inoltre l’opportunità di lavorare sul tema grazie ai materiali didattici messi a disposizione dal progetto SHAAMS: un kit didattico on-line http://shaamsplatform.org/partners/wwf/ (Renewable Energy Tool Box) sull’ importanza delle energie rinnovabili, con una sezione riservata agli alunni e una riservata ai docenti  e un gioco on-line per testare le conoscenze acquisite.

A OSTIA verranno spente le luci della sede della LEGA NAVALE – Lungomare Caio Duilio 34 e con la collaborazione dell’Associazione di Astrofili del Pellegrino si effettueranno osservazioni del cielo stellato

A LADISPOLI verranno spente le luci del monumento e di piazza dei Caduti per sensibilizzare i cittadini in materia di risparmio energetico.

A ROVIANO verranno spente dal Comune e dalla Pro Loco le luci della Torre del Castello Brancaccio simbolo del paese.

NELLA PROVINCIA DI LATINA

         A TERRACINA verrà spento dalle 20.30 alle 21.30 il monumento “Tempio di Giove” e i nostri volontari saranno presenti in piazza con un banchetto informativo per distribuire una  ecoguida a chi vuole concretamente modificare  il proprio stile di vita.

         FORMIA terrà spenta la Torre di Mola.

         VENTOTENE spegnerà la piazza principale dell’isola, Piazza Castello.

         SERMONETA terrà spenta la Loggia dei Mercanti.

         FONDI spegnerà la pubblica illuminazione di Piazza Municipio

         SPIGNO terrà spente le luci perimetrali del Palazzo Comunale

         LENOLA spegnerà le luci dell’area esterna del santuario della Madonna del Colle e della Scalinata della Pace

         SEZZE terrà spente le luci della facciata della Cattedrale di Santa Maria.

Roma, 17 marzo 2016

Informazioni stampa WWF Lazio

Cesare Budoni – 349 6040937

 

A dodici giorni dall’Ora della Terra 2016 cominciano ad arrivare le adesioni dei Comuni pontini

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Sabato 19 marzo dalle ore 20.30 alle ore 21.30 in tutto il mondo si spegneranno le luci per lanciare un appello alla mobilitazione globale contro il cambiamento climatico.

 

Abbiamo chiesto a tutti i Comuni della provincia di Latina l’adesione all’evento mondiale con lo spegnimento di un monumento/una piazza/una struttura pubblica simbolo della città stessa.

Oggi sono arrivate le prime adesioni.

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Formia terrà spenta per un’ora la Torre di Mola.

 

 

35816_piazza_centrale_isola_di_ventoteneVentotene spegnerà la piazza principale dell’isola, Piazza Castello.

 

 

 

loggiamercanti  Sermoneta terrà spenta la Loggia dei Mercanti.

Ai sindaci di questi Comuni e a quelli che seguiranno il loro esempio va il ringraziamento di tutte le persone preoccupate della deriva climatica che sta sconvolgendo il pianeta.

In attesa dell’Intercity ridateci il Tuppitto

La linea ferroviaria Terracina-Fossanova, interrotta ormai da settembre 2012, è entrata nel tritacarne della campagna elettorale terracinese suscitando ipotesi di nuovo sviluppo in ambito territoriale con la previsione di connessioni con Roma e Napoli tramite treni veloci, gli intercity appunto, dalla stazione di Monte San Biagio.

Si accantona quindi per alcuni dei candidati sindaci, ma forse anche per molti cittadini, l’ipotesi di riapertura della linea Terracina-Fossanova mediante la messa in sicurezza di Monte Cucca.

Dovremmo dedurre secondo questi futuri amministratori, persone sicuramente responsabili, che la montagna è salda e non c’è da preoccuparsi passandoci sotto in auto o in bicicletta o semplicemente camminando. Se questo fosse vero basterebbe una sottoscrizione cittadina, una sorta di crowdfunding, per comprare due piccoli pezzi di binario e metterli in sito al posto di quelli deformati dai massi caduti quasi quattro anni fa. Così, in attesa della megastazione di Monte San Biagio riavremmo il Tuppitto con il quale raggiungere Roma come i terracinesi facevano da 120 anni senza dover far uso di bus, navette o mezzi privati per raggiungere la partenza.

TUPPITTO

 

(Prima della trazione con motori diesel e poi elettrici, il treno Terracina-Roma era trainato da locomotive a vapore e il suo tup-tup-tup dette occasione agli abitanti dei Lepini di battezzarlo simpaticamente Tuppitto)

 

Come oramai anche i sassi sanno a Terracina, il WWF sostiene l’uso del trasporto su ferro e non da oggi e quindi pur essendo aperto a novità migliorative purché ambientalmente sostenibili non rinuncia a chiedere la riapertura della linea per Fossanova.

Così, quando il 18 febbraio scorso è venuta a Latina una delegazione regionale guidata dal presidente Zingaretti abbiamo inviato a tutti gli assessori due foto dello striscione Ridateci il treno chiedendo Quando? In aggiunta scrivemmo una mail al vicepresidente Smeriglio, ripetuta una settimana dopo stante il suo silenzio fino a quando la sua segreteria ci ha consigliato di indirizzarci direttamente al presidente.

Abbiamo accolto il suggerimento indirizzando questa mail a Zingaretti, al suo Gabinetto e alle sue segreterie, quella politica e quella tecnica.

Gent.mo Presidente Zingaretti,

a Terracina siamo in attesa di una risposta certa sul destino della linea ferroviaria che ci connette direttamente con Roma.

Le ricostruisco la vicenda

Nel settembre 2012 una frana cade sulla linea Terracina-Fossanova e sulla strada Frosinone-mare in quel tratto parallela alla ferrovia.

La Regione (presidente Polverini) manda un contributo per la messa in sicurezza della montagna ma a lavori compiuti la Rete Ferroviaria Italiana (RFI) non ne riconosce la validità. La linea rimane chiusa mentre la strada viene riaperta dopo pochi giorni.

La nuova Giunta, presieduta da lei, che esce nelle elezioni del 2013 ricuce i rapporti con RFI, affida a questa la progettazione dei lavori e successivamente la individua come soggetto attuatore dell’opera.

RFI in trasmissioni RAI come Buongiorno Regione ha dichiarato di essere pronta ad aprire il cantiere in una settimana appena l’opera sarà finanziata.

Appunto, questo è il problema. Non elenchiamo tutte le motivazioni che giustificano la necessità della riapertura della linea; lavoratori, studenti, turisti ne hanno bisogno assoluto. Non parliamo nemmeno delle considerazioni storiche che attribuiscono alla linea Roma-Terracina 35 anni di vita in più della direttissima Roma-Napoli e nemmeno della sostenibilità ambientale del trasporto su ferro.

Quanti anni ancora dovrà aspettare una città di 45 mila abitanti cui non viene concesso di utilizzare un servizio essenziale?

Il WWF Litorale Laziale-Gruppo Litorale Pontino difende da decenni la linea Terracina-Fossanova e chiede una risposta certa da parte della Regione. Intanto, la linea sarà riaperta? Se sì, quando? Si stanno esaminando soluzioni alternative? Queste sono ambientalmente sostenibili?

Le chiediamo una risposta certa alla generale preoccupazione dei cittadini.

P.S. Abbiamo già avuto incontri con l’assessore Refrigeri; ora contiamo sul suo impegno, di nuovo grazie.

 

Aspettando l’Ora della Terra 2016 (19 marzo)

L’evento mondiale che il 19 marzo vedrà man mano da oriente ad occidente spegnere i monumenti più suggestivi e simbolici delle tante città che parteciperanno è un messaggio contro il cambiamento climatico che soprattutto l’uso spregiudicato delle fonti energetiche fossili sta producendo con l’accumulo di gas serra in atmosfera.  VIDEO

 L’effetto serra è un fenomeno atmosferico – climatico che indica la capacità della terra di trattenere calore proveniente dal sole grazie alla presenza in atmosfera di gas chiamati gas serra. Questo fenomeno fa parte dei meccanismi di regolazione dell’equilibrio termico, i gas serra infatti permettono di mitigare la temperatura dell’atmosfera evitando in parte grandi escursioni termiche a cui sarebbe soggetto il pianeta in assenza di essi.

Nel corso della storia della terra la composizione dell’atmosfera è cambiata a causa sia di fattori geologici quali emissioni vulcaniche, emissioni di gas terrestri ecc., sia biologici come la respirazione di piante e animali ecc., sia ad opera dell’uomo attraverso la respirazione, coltivazione, allevamento, consumo di energia, bonifica delle paludi,cementificazione ecc.

Recenti studi evidenziano che entro il 2050 la temperatura media del pianeta salirà di due gradi, entro il 2080 raggiungerà i 2.8 gradi celsius con conseguenze potenzialmente drammatiche per l’ambiente e per il genere umano.

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Spegnere le luci la sera del 19 marzo dalle 20.30 alle 21.30 è cosa buona ma non basta.

Visto l’importate contributo dato dall’azione dell’uomo all’aumento della produzione dei gas serra, il WWF Italia ha stilato una guida in cui sono contenuti una serie di piccoli accorgimenti per migliorare l’efficienza energetica e risparmiare energia:

  1. Spegnere televisori computer e altri dispositivi elettronici quando non sono in uso. Anche in ‘stand by ’ questi dispositivi usano tra il 10 e 60% di energia .
  2. Preferire le lampadine a risparmio energetico a quelle ad incandescenza e spegnere le luci quando non sono in uso.
  3. Impostare le temperatura del riscaldamento un po’ più bassa.
  4. Se non si può fare a meno del condizionatore in estate, impostare una temperatura non troppo bassa.
  5. Utilizzare l’acqua con saggezza, i sistemi idrici pubblici richiedono un sacco di energia per purificare e distribuire acqua alle famiglie; controllare inoltre che la temperatura non sia impostata sopra i 60° e preferire una breve doccia al bagno per ridurre la quantità di energia utilizzata per riscaldare l’acqua.
  6. Preferire l’uso di computer portatili in quanto consumano 5 volte di meno dei PC.
  7. Utilizzare lavatrici e lavastoviglie solo a pieno carico e utilizzando i programmi di risparmio energetico o a temperatura più bassa.
  8. Non utilizzare l’asciugatrice.
  9. Nel cambiare elettrodomestici scegliere i più efficienti (A+++)
  10. Posizionare frigoriferi e congelatori lontani da fonti di calore (forni e termosifoni), sistemare le pietanze (mai calde) in maniera ordinata in modo da trovare subito il prodotto desiderato senza lasciare lo sportello aperto troppo a lungo ed impostare la temperatura ideale a +5 gradi.
  11. In caso di utilizzo di forni elettrici non è necessario il preriscaldamento e si consiglia la cottura con ventilazione che consente di cuocere a temperature di 10 – 20 gradi più basse.

Altri accorgimenti per contribuire a ridurre l’inquinamento possono essere :

  1. Preferire gli spostamenti con i mezzi pubblici (autobus, treno, metro ecc.) per le lunghe percorrenze e per tratti brevi spostarsi in bicicletta o a piedi. I combustibili fossili (benzina, gasolio) sono una delle principali fonti di anidride carbonica e quindi causa importante dell’effetto serra.
  2. Preferire prodotti sfusi, senza incartamenti per favorire il minor impatto ambientale.
  3. Sostituire tutto ciò che è usa e getta con oggetti che possono essere lavati e riusati (tovaglioli di carta con quelli di stoffa, batterie tradizionali con quelle ricaricabili ecc.)
  4. Riciclare tutto ciò che non può essere riutilizzato.
  5. Acquistare alimenti a chilometro zero anziché quelli trasportati per lunghi tratti.
  6. Preferire gli abbonamenti a riviste elettroniche invece che a quelle cartacee.
  7. Evitare detergenti che contengono sostanze chimiche.

Intanto, siamo in attesa delle risposte dei Comuni della provincia di Latina alla richiesta di adesione all’Ora della Terra 2016.

Il 19 marzo 2016 ritorna l’Ora della Terra

Il prossimo 19 marzo ritorna l’Ora della Terra/Earth Hour, il più grande evento mondiale del WWF contro il cambiamento climatico in cui si spegneranno simbolicamente le luci per un’ora, dalle ore 20.30 alle 21.30 dal Pacifico alle coste atlantiche.  VIDEO

IL WWF Litorale Laziale-Gruppo Litorale Pontino ha invitato tutti i sindaci della provincia di Latina a partecipare all’Ora della Terra

     Gent.mi Sindaci e Commissari Prefettizi,

              a Parigi nella COP21 sul clima 195 Paesi hanno deciso di combattere la febbre del Pianeta approvando un Accordo globale anche grazie alla spinta delle grandi mobilitazioni organizzate in tutto il mondo dalla società civile.

             Lo spirito di queste mobilitazioni tornerà a farsi sentire il prossimo 19 marzo con l’Ora della Terra, il più grande evento mondiale contro il cambiamento climatico in cui si spegneranno simbolicamente le luci per un’ora, dalle ore 20.30 alle 21.30, in ogni angolo della terra, dal Pacifico alle coste atlantiche .

             Dall’Opera House di Sydney alla Torre Eiffel fino alla Basilica di San Pietro, i principali monumenti del pianeta parteciperanno a questa grande ‘ola’ di buio.

            Vi chiediamo di aderire all’Ora della Terra 2016 mediante lo spegnimento di un monumento e/o un edificio simbolico per dare un messaggio di contenimento dei consumi energetici climalteranti ai cittadini che amministrate.

            Vi preghiamo di comunicare a questo indirizzo la vostra eventuale adesione con l’indicazione dell’attività che porrete in essere.

Grazie

Terracina, 22 febbraio 2016

                                             Prof. Franca Maragoni

                         (presidente dell’O.A. WWF Litorale Laziale)

 

L’evento. Sabato 19 marzo al buio per un’ora monumenti, luoghi simbolo, sedi istituzionali, uffici, imprese e abitazioni private di tutto il mondo e centinaia di eventi e iniziative speciali sul web e nelle migliaia di città coinvolte. Quest’anno Earth Hour compie 10 anni: dopo la prima edizione 2007 che coinvolse la sola città di Sidney, l’effetto domino dell’Ora della Terra nel 2015 ha spento la luce in 7000 città e oltre 170 paesi e regioni del mondo, coinvolgendo oltre 2 miliardi di persone e centinaia di imprese.

Partecipiamo tutti tenendo spente per un’ora dalle 20.30 alle 21.30 le apparecchiature elettriche e le luci.

 

 

 

 

Ancora sulla ferrovia Terracina-Fossanova

Ieri una folta delegazione della Giunta regionale del Lazio ha passato qualche ora a Latina.

Temendo che nessuno avrebbe posto al presidente Nicola Zingaretti e agli assessori che lo accompagnavano la questione sempre aperta della riapertura della linea ferroviaria Terracina-Fossanova abbiamo voluto ricordarla noi.

Abbiamo inviato a tutti i componenti la Giunta due foto con la parola Quando?

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