LETTERA APERTA
Al Sindaco Nicola Procaccini,
all’Assessore all’Ambiente Emanuela Zappone,
alla Delegata alla Sanità Maurizia Barboni
Alla Stampa
Da tempo stanno arrivando alla nostra Associazione le preoccupazioni dei cittadini che si vedono circondati da strutture contenenti cemento-amianto senza il minimo intervento da parte della Amministrazione pubblica mirante alla messa in sicurezza con la rimozione, l’incapsulamento o l’isolamento di tale materiale.
La nostra richiesta di un intervento di risanamento ambientale non parte da oggi ma già all’inizio della pubblicazione del nostro blog nel marzo 2012 scrivevamo
Bonificare le costruzioni contenenti amianto deve essere un obbligo per le pubbliche amministrazioni
E nell’anno successivo, in aprile, comunicammo che il Governo aveva messo mano alla questione stabilendo le norme per la costruzione di un Piano Amianto
Era ora, finalmente abbiamo un Piano Amianto
Nello stesso anno, in ottobre, l’intervento di rimozione da parte di una ditta privata del cemento-amianto che ricopriva il tetto della chiesetta del quartiere Arene allertò i residenti anche per la sua vicinanza ad una scuola e nello stesso tempo dette l’illusione di un avvio di bonifica generale.
Bonifica dell’amianto presente sul tetto della chiesetta dei SS. Cosma e Damiano di Terracina
Ma non era così e lo dimostrammo subito dopo con un’indagine a campione su tutto il territorio comunale.
Il cemento-amianto presente nel territorio del comune di Terracina. Cosa fare?
L’indagine ebbe un buon risalto sulla stampa ma non smosse l’Amministrazione per cui il WWF continuò nella sua denuncia e in novembre scrivemmo
“Prevenire è meglio che curare”, i materiali tossici a Terracina sono alla luce del sole
Intanto, a dicembre partecipammo a Roma ad un convegno sul tema organizzato dall’ISS.
I dati presentati a Roma erano allarmanti, tanto il materiale da bonificare nella nostra Regione!
Un milione di tonnellate di cemento-amianto nel Lazio. Ne bonifichiamo 15 mila all’anno. Ci vorranno 60 anni per liberarcene!
E così fummo ancora costretti a continuare le segnalazioni.
Il cemento-amianto presente sul territorio è un problema serio, lo stiamo ignorando
Fino a quando nel dicembre 2013 avemmo una prima reazione da parte dell’Amministrazione.
Cemento-amianto a Terracina, primo contatto con l’Amministrazione comunale
Rappresentanti del WWF Litorale Pontino furono ricevuti dall’assessore all’Ambiente, delegato dal sindaco, e dal responsabile del Settore Gestione e Protezione Ambientale, ing. Sperlonga. Si parlò dell’indagine campione fatta sul territorio comunale e delle soluzioni che altri comuni avevano adottato.
Passarono altri sei mesi senza reazioni da parte degli uffici comunali e a giugno 2014 scrivemmo
Cemento-amianto da bonificare, a Terracina non se ne parla.
Finalmente, in piena estate, qualcosa si mise in moto, il sindaco di Terracina firmò un protocollo d’intesa con l’associazione Per Vivere che da tempo si interessava della tutela dei cittadini dai rischi dell’esposizione all’amianto. Nell’atto i firmatari dichiararono di “voler interagire tra loro al fine di organizzare uno specifico programma di lavoro per il territorio di Terracina e per i suoi abitanti, in attuazione del DGR del 10.11.1998 n. 5892 -Piano Regionale….della difesa dai pericoli derivanti dall’amianto”.
Eternit a Terracina, primi passi dell’amministrazione comunale
Subito dopo venne istituito un tavolo tecnico anche per interessamento dell’allora consigliere comunale Valerio Golfieri con il coinvolgimento del WWF e di Agenda 21.
Costituito un tavolo tecnico sull’amianto, si muove la giunta comunale di Terracina
Intanto, a novembre, vennero pubblicati i dati relativi alla mortalità dovuta alla presenza dell’amianto
Nel febbraio 2015 finalmente nel tavolo tecnico si parlò di regolamento comunale sulla gestione dei materiali contenenti amianto, che avrebbe avviato il monitoraggio della presenza del cemento-amianto prospettando alcune soluzioni pratiche contenute anche in una proposta di legge regionale in discussione in quei giorni.
Il Consiglio comunale, in aprile, finalmente approvò all’unanimità il REGOLAMENTO COMUNALE PER LA TUTELA DELLA SALUTE E DELL’AMBIENTE AI FINI DELLA DIFESA DAI PERICOLI DERIVANTI DALL’AMIANTO E PER IL RISANAMENTO AMBIENTALE, LA BONIFICA E LO SMALTIMENTO DELL’ AMIANTO
Il regolamento si articola in cinque parti Premessa, Tutela sanitaria, Norme esecutive, Finanziamenti, Obblighi e sanzioni.
Scrivemmo subito: “Ora ci aspettiamo un’applicazione rapida e puntuale delle norme augurandoci che questa decisione unanime del Consiglio comunale non faccia la fine di altre mozioni e odg rimasti soltanto sui verbali delle sedute”
Fummo facili profeti.
Cadde la Giunta e l’ultima volta che in Comune si potè parlare di amianto fu a luglio 2015 quando il WWF incontrò la vice Commissaria Antonietta Orlando che sulla questione affermò “l’esistenza di un regolamento obbliga l’Ente ad avviare il censimento dedicando allo scopo almeno un impiegato comunale e una somma iniziale da inserire nel bilancio 2016; si prenderà contatto con il Centro Regionale Amianto per acquisire opportunità di finanziamenti”.
Positivo incontro con la vice Commissaria Antonietta Orlando
Da allora non abbiamo più notizie sul censimento delle strutture contenenti cemento-amianto e su qualunque altra iniziativa in merito alle azioni di bonifica. Sembra essere calato un silenzio tetro sulla questione amianto.
Vorremmo essere smentiti dai fatti e questa volta ne saremmo veramente lieti.
Terracina, 3 giugno 2019
Franca Maragoni